Il Mondo: L’estrema destra tedesca conquista il suo primo sindaco. Perché i musulmani vanno alla Mecca.

Internazionale Internazionale 6/29/23 - Episode Page - 24m - PDF Transcript

Dalla redazione di Internazionale io sono Giulia Zoli.

Io sono Claudio Rossi Marcelli, questo è il Mondo, podcast quotidiano di Internazionale.

Oggi vi parleremo di estrema destra in Germania e del Pellegrinaggio alla Mecca,

e poi della nuova copertina di Internazionale e di un disco di musica solo.

È giovedì 29 giugno 2023.

C'è un bel risultato?

Sì, è stato un bel risultato.

No, è stato un bel risultato.

Abbiamo scoperto circa 53%.

È stato un bel risultato per il primo Landrat.

Abbiamo il prossimo Sala Oller,

il prossimo Landratsvall.

Uwe Droom è il candidato di uno dei miei colleghi del Landtag.

Uwe è il primo vaga a reare.

Uwe è sopettante.

Robert Sasselmann è stato eletto sindaco di Sonneberg,

nello Stato tedesco della Turinja.

Nell'intervista che avete sentito si rallegra della sua vittoria e fa i complimenti al suo sfidante.

Anche se si tratta di un'elezione locale,

la vittoria di Sasselmann segna un momento molto importante per la Germania,

perché è la prima volta che un esponente del partito di estrema destra, alternative for Deutschland,

riesce a conquistare una carica politica.

E ora molti temano che questo piccolo successo sia solo l'inizio di una scesa dell'ultradestra livello nazionale.

Ne parliamo con Gabriele Crescente, editor d'Europa d'Internazionale.

L'FD è riuscita a prevalere al ballottaggio nel distretto di Sonneberg,

che è un distretto molto piccolo, con meno di 50.000 elettori in Turinja,

conquistando il 52,8% dei voti e quindi conquistando per la prima volta una carica di governo reale e amministrativa.

Ha fatto molto discutere perché FD è un partito ormai considerato da tutti di estrema destra

e in Germania ha dato anche il passato particolare del Paese.

C'era sempre stato in vigore una sorta di cordone sanitario verso i partiti di estrema destra.

Invece stavolta questo cordone non ha retto, nonostante già al primo turno il candidato dell'FD aveva rischiato di vincere,

si era fermato a pochi punti dalla maggioranza assoluta e questo aveva provocado l'usuale appello all'unità delle forze democratiche contro le estrema destra.

Questo è venuto tutti i partiti, diciamo a parte, l'FD hanno sostenuto il candidato della CDU,

cioè il conservatore che era in carica fino ad allora nel distretto, ma questo non è bastato.

Questo, ovviamente, apre un forte preoccupazione per la venuta di questo cordone sanitario, anche in futuro, a livelli più alti.

Ecco, infatti, la stampa tedesca in questi giorni ha definito questa lezione addirittura uno sparti acqua.

E' una definizione esagerata?

No, perché il significato di questo risultato non è solo simbolico.

È vero che a livello pratico avrà poche conseguenze perché in Germania i distretti sono unità amministrative di basso livello,

che non hanno poteri particolari e quindi l'FD non potrà imporre misure inacettabili.

Però questa cosa segna appunto la fine di un isolamento che vigeva fin dalla fondazione del partito e avrà conseguenze

perché il partito è entrato nelle istituzioni, quindi non potrà più essere semplicemente ignorato,

ma gli altri partiti duranno a avere rapporti concreti con i suoi amministratori e dovranno trovare il modo di cooperare senza leggettimarlo.

Quando si parla di estrema destra in Germania è impossibile non pensare al passato,

ma la FD è proprio un partito neonazista?

No, non si tratta di un partito apertamente neonazista, non ha nessun riferimento aperto al nazional socialismo ovviamente

e soprattutto non è nato come un partito di estrema destra.

È stato fondato come un partito euro scettico nel 2013 e che aveva come principale appeal la nostalgia

per il marco forte l'economia tedesca degli anni passati e che voleva l'uscita dall'Eurozone

perché era percepita come un limite alla potenza tedesca.

Con la crisi dei rifugati del 2015 ha visto l'opportunità di espandere la sua base assumendo dei toni xenofobi

e legandosi anche a movimenti anti-islamici, anti-rifugati che stavano nascendo in quel momento.

Questo ha aperto le porte, diciamo, la confluenza dell'estrema destra vera e proga nel partito

e mano a mano il partito è andato raccogliendo elementi, questi sì veramente legati agli ambienti di estrema destra

anche a rischio di aversione soprattutto nella Germania orientale dove si trova la Turincia.

Nella Germania orientale la FD è molto più estremista che non il resto della Germania

e le preoccupazioni sono dovute anche al fatto che il ramo della Turincia dell'FD è stato esplicitamente

designato come una organizzazione di estrema destra pericolosa dall'ufficio per la protezione della Costituzione.

Al momento però nei sondaggi la FD è data quasi al 20 per cento a livello nazionale, il massimo cavio ha mai raggiunto.

A cosa si deve tutto questo successo?

Si deve prima di tutto all'onda lunga della crisi politica che ha investito la Germania negli ultimi anni,

un dispetto della sua immagine di stabilità.

La Germania non si è ancora ripresa dalla fine dell'era di Angela Merkel

e dal caos che questo ha portato nel partito che aveva dominato la politica tedesca fino agli ultimi anni,

cioè la FDU e alle fortissime polemiche e fortissimi dissidi causati dalla cattiva gestione della seconda ondata

della pandemia di coronavirus.

Questo ha innescato, ha alzato il coperchio su tutta una serie di tensioni che erano rimaste latenti

nel società tedesca anche appunto a causa della volontà di non toccare troppo la questione del passato nazista.

In concreto, negli ultimi mesi soprattutto, il successo della FD è dovuto alla perdita di consensi nei confronti dei partiti di governo

con la qualizione tra socialdemocratici, i verdi liberali che ha trovato molte più difficoltà del previsto

e che ha fatto discutere con molte delle sue iniziative, fatto discutere anche il suo interno,

in particolare con le ultime iniziative per dei verdi, per esempio la chiusura delle centrali nucleari

e le nuove leggi sul riscaldamento degli edifici che fanno temire un rincaro dei prezzi dell'energia in un paese che comunque anche se per quanto sia più ricco d'Europa

ha comunque subito in modo sproporzionato la fine dell'importazione di gas dalla Russia, di cui era particolarmente dipendente.

L'estrame a destra oggi è in fortesce anche in altri paesi europei, tra cui l'Italia ovviamente, ma anche la Spagna, la Svezia,

per questi motivi che appena è l'encato secondo te, c'è il rischio concreto che questo succede anche in Germania?

Sì, come dici questa scesa dell'FD è un po rispecchia a quello che si osserva in altri paesi europei,

partire ovviamente dal caso dell'Italia che però per le differenze estreme tra i fratelli d'Italia e FD nel percorso e nell'identità è difficile da proporre

ma anche in paesi come la Svezia e la Finlandia dove l'estrema destra ha collaborato con i partiti di centrodestra

per mettere fine a decenni di dominio social democratico, quello che potrebbe venire anche in Spagna

dove dopo il crollo dei partiti di governo di centrosinistra ha le elezioni regionali la possibilità di una collaborazione

a livello nazionale tra il Partito Popolare e l'estrema destra di Vox, ormai è quasi una certezza.

In Germania questo non sembra all'ordine del giorno perché la CDU ha smentito più volte qualunque cooperazione con l'FD

anche in questo caso ha fatto parte del Cordone Sanitario per quanto sia fallito.

Anche se il leader della CDU Friedrich Merz ha fatto discutere con la scelta di concentrare gli suoi attacchi in campagna elettorale

contro i verdi e non contro l'FD che secondo il Culeo ha contribuito a questo risultato.

Quindi è vero che le elezioni federali sono ancora lontane in Germania, ma non è proprio da esplodere che all'interno della CDU

di fronte a un ulteriore corollo dei partiti di centrosinistra è la possibilità concreta di tornare al potere con l'aiuto dell'estrema destra

a qualcuno possa proporre questa idea. Certo, se questo succedesse in Germania avrebbe un peso diverso rispetto alla Spagna o alla Finlandia

sarebbe davvero un cambio di ruta epocale per tutta l'Europa.

Grazie Gabriele Crescente.

Grazie a voi.

Maisa Moroni, foto editor di Internazionale racconta la copertina del nuovo numero.

Tokyo è una delle metropoli più grandi del mondo, ma nelle sue strade il traffico è quasi inesistente e ci sono poche automobili

parcheggiate nelle strade. L'articolo che pubblichiamo questa settimana è uscito sul sito di Informazione Hitmap

che si occupa soprattutto di cambiamento climatico e racconta come una delle città più grandi del mondo

è riuscita a ridurre moltissimo il numero di automobili in circolazione e perché va presa come esempio.

Veniamo da una lunga sequenza di copertine fotografiche, abbiamo quindi pensato che questa settimana ci volesse un'illustrazione.

Andrea De Santis è un illustrator italiano, una delle idee che sviluppa più spesso è quella di ricostruire piccoli mondi, città o paesaggi in miniatura

dentro a contenitori come per esempio una valigia o una scatola.

All'inizio eravamo partiti dall'idea di un'automobile che contenesse qualcosa che rimandasse al Giappone.

Avere però un'auto come protagonista della copertina stonava un po' con l'idea di una città senza automobili.

De Santis c'è quindi proposto l'idea di una bicicletta, con un cestino con dentro la ricostruzione in miniatura di alcuni edifici tipicamente giapponesi,

con tanto di laghetto e alberi in fiore.

Senza auto le città rinascono e la nuova copertina di internazionale.

We enjoy the Hajj. It's a chance for every Muslim to be here and to do his Hajj.

It's very exciting for us because it's my first time to make Hajj in Alhamdulillah.

I did a lot of umra but Hajj is different.

The Hajj has been amazing going through the processes and procedure to have a successful Hajj.

Centinaia di migliaia di pellegrini musulmani si sono radunati il 27 giugno sul Monte Rafat, il Monte della Mesericordia,

per il rituale che segna il Cummine dell'Ajj, il pellegrinaggio tradizionale alla moschea della Mecca, la città più sacra dell'Islam, nell'Ovest della Rapia Saudita.

Un evento importantissimo nella vita di ogni musulmano, come racconta nei due pellegrini che avete ascoltato, provenienti uno dalla Germania e uno dalla Sierra Leone.

È uno dei più grandi raduni religiosi del mondo che quest'anno per la prima volta dopo tre anni si è svolto senza le restrizioni e senza i limiti al numero dei partecipanti imposti durante la pandemia.

Ne parliamo con Caterina Bori, professore associata di storia dei Paesi islamici all'Università di Bologna.

Il Hajj è cominciato domenica, è un rituale fondamentale molto sentito, molto vissuto, dura qualche giorno.

Ieri si è svolto il rituale finale, la Festa del Sacrificio.

È un grande rito molto complesso che si svolge una volta all'anno, in un mese preposto che si chiama il mese di Dul Hijja, cioè il mese in cui si svolge il pellegrinaggio.

Il primo Hajj, il primo pellegrinaggio che si svolge in forma aperta dopo le restrizioni del Covid, partecipano al pellegrinaggio in forma aperta,

un paio di milioni di persone.

Vi partecipano uomini e donne, musulmani e musulmane, di età adulta, cioè che abbiano raggiunto la pubertà, e che possano compiere il pellegrinaggio.

Questo è un punto importante, che si hanno in grado questi credenti, si recano da varie parti del mondo, alla Mecca, dove comincia questo viaggio.

È un preve viaggio molto intenso, in cui queste persone, tutte accalcate, hanno da compiere una serie di rituali e quindi questo occorre anche che si preparino prima.

Cominciamo dal significato religioso di questo pellegrinaggio.

Il Hajj è un rito molto complesso, essendo complesso è un rito che ha più significati.

Ci sono due grandi storie che si intrecciano, una è la storia di Abram e l'altra è la storia di Muhammad, altrimenti detto Maumetto in italiano.

Abramo è colui che ha fondato il pellegrinaggio in qualche modo.

Quell santuario cubico che noi vediamo alla Mecca, ricoperto da un telo nero con dei ricami dorati, questo santuario che si chiama la Cava, è il santuario che Dio avrebbe donato ad Adamo e che poi si sarebbe rovinato col diluvio universale, che poi Abramo avrebbe restaurato.

Nel restaurarlo, insieme al figlio Ismael, Abramo avrebbe stabilito i riti del pellegrinaggio.

Questi i riti si sarebbero in parte dimenticati, in questa storia molto antica, e poi sarebbe arrivato Muhammad o Maumetto, che avrebbe poi ripristinato i riti del pellegrinaggio.

Quindi si ripercorre una parte di questa storia.

Il pellegrinaggio poi è un obbligo, come dicevamo, per il credente, ed è, come dire, è una visita alla casa di Dio, è qualcosa che si fa per Dio.

È un rito che ha come esito, se ben compiuto, come ricompensa la cancellazione degli sbagli, delle colpe, se vogliamo usare un termine che appartiene alla nostra retaggio culturale cristiano-catolico e dei peccati.

E quindi è un grande rito di purificazione spirituale, ed è anche un momento in cui i credenti, come dire, sono tutti vestiti uguali, uomini e donne, sono tutti uguali davanti a Dio.

E quindi anche un'affermazione di ugualianza dell'umanità di fronte alla fede, di fronte alla potenza divina.

Questi, direi, mi sembrano i significati principali del pellegrinaggio.

Come dicevi, è un rituale molto complesso e articolato in una serie di attività, con delle regole precise, una sequenza.

È un rituale complesso e che bisogna un po' studiare. I pellegrini vanno e hanno bisogno di sapere prima quello che faranno.

I pellegrini vanno, hanno una loro agenda e il loro task è quello di compiere una serie di ritmi, una serie di gesti in quattro giorni, diciamo così.

Arrivano, da varie parti del mondo, prima di entrare nel territorio della mecca, si vestono in un certo modo, entrano in uno stato di sacertà.

Sono vestiti di un panno bianco, sostanzialmente, sia uomini che donne. Non possono tagliarsi i capelli, non possono tagliare le unghiene e avere rapporti sessuali.

Questo è lo stato di sacertà. Arrivano alla mecca.

Questo, prima dell'inizio, è una fase che precede, diciamo, l'inizio ufficiale del pellegrinaggio, devono compiere sette giri in direzioni antiorario intorno alla caba,

devono compiere la preghiera e devono correre e lo fa una volta correnda, a volte camminando, sette volte tra due colline.

Oggi questo percorso è coperto da una galleria, una volta era aperto.

E questa corsa, quando dicevamo il pellegrinaggio, è ripercorrere la storia sacra del mondo, la storia di Abramo, perché?

Che senso ha questa corsa? Abramo ad un certo punto ci racconta la tradizione islamica, tornando al libro della Genesi.

Abramo a una moglie che si chiama Sara e a una concubina che si chiama Agar.

Ora non riesce a avere figli mentre Agar ha un figlio che si chiama Ismael, Sara e Gelosa e chiede ad Abramo di barazzarsi di Agar.

E quindi Abramo porta Agar e Ismael nel deserto e questo deserto per la tradizione islamica è il deserto della mecca.

Gli abbandona e Agar e Ismael si trovano in difficoltà, hanno sete, non sanno come sopravvivere e cercano acqua.

L'arcangelo Gabriele comparirà e li aiuterà, è naturalmente la volontà di Dio che si manifesta nella storia dell'uomo e indicherà loro una sorgente.

È la sorgente di Zam Zam che ancora oggi si trova alla mecca.

Allora la corsa che i pellegrini fanno sette volte fra i due colline ripercorre questa ricerca affannosa di Agar col figlio letto Ismael, in cerca di acqua, in cerca di sopravvivere.

E questa è la prima fase.

A questo punto il pellegrinaggio non è ancora cominciato quindi?

No, non è cominciato, è una fase iniziale questa mentre il pellegrinaggio comincia l'ottavo giorno del mese del pellegrinaggio.

L'ottavo giorno i pellegrini si muovono verso una località che si chiama Amina.

Trascorrono la notte Amina in questi grandissimi acampamenti.

Da Amina si sposta un giorno dopo verso la grande Piana di Arafat dove c'è una specie di collina, la collina al monte della Misericordia.

Qui si svolge il rito principale del pellegrinaggio che consiste sostanzialmente nello stare in piedi davanti a Dio invocando Dio pregando.

Che cosa è successo nella Piana di Arafat?

È successo che Mohamda, alla fine della sua vita, quando è potuto tornare alla Mecca da Medina, ha consegnato, diciamo così alla comunità, il suo ultimo discorso, quello che si chiama discorso da Dio,

in cui Mohamda ha descritto per filo e per segno come si sarebbe dovuto svolgere il pellegrinaggio.

Qui si svolge il rito centrale.

Dopodiché i pellegrini riprendono il loro cammino, trascorrono la sera del nono giorno in un'altra località, il decimo giorno tornano a Amina e lì prendono assassate tre grandi colonne che rappresentano Satana.

A questo punto, con questa sorta di sassaiola, segue la festa del sacrificio, che anch'essa ricorda Abramo, perché anche nella tradizione islamica Dio chiese ad Abramo di sacrificare il proprio figlio, che nella tradizione islamica non è Isaac, ma è Ismaele.

E la festa del sacrificio sostanzialmente chiude il pellegrinaggio e l'altro grande rito è il pellegrinaggio.

È un'esperienza fondamentale per i musulmani e le musulmane?

È un'esperienza fondamentale, sia un grande rito collettivo, di una potenza impressionante, per cui il credente aspetta a volte di fare, di poter andare e chi va intorno a portare con sé il carisma di questa esperienza.

E quindi normalmente gli viene attribuito un titolo, viene chiamato Haji, Haji è quello che ha compiuto il pellegrinaggio, si segnala al vicinato che un membro della famiglia ha compiuto il pellegrinaggio decorando la porta di casa per esempio.

È un rito molto importante, molto sentito.

Per i pellegrini è un grande impegno fisico?

Sì, è un grande impegno fisico. Poi il calendario islamico è un calendario lunare, questo significa che il pellegrinaggio e i suoi giorni non cadono tutti gli anni nello stesso mese e nel stesso stagione.

Quest'anno il pellegrinaggio cade adesso, c'è una stagione calda e quindi è estremamente impegnativo.

Spesso ci sono degli incidenti, c'è la fatica del percorso, c'è la fatica del caldo e c'è la fatica che è data dalla calca per cui può capitare che effettivamente ci siano degli schiacciamenti e degli accalcamenti in cui è capitato e sono morte tante persone,

tante vero che amina nella fase finale di pellegrinaggio dove i pellegrini tirano i sassetti alle colonne che rappresentano Satan, adesso sono state costruite delle rampe da cui si avviene il lancio proprio perché non ci si accalchi troppo.

Il governo saudita deve gestire questo grande evento spirituale.

Il raggio è un importante fonte di reddito per le casse dell'arabia saudita e per molti fedeli però è anche un viaggio troppo costoso che non possono permettersi.

Che alternative ha a chi non può andare alla mecca?

Chi non può andare alla mecca per questo grande pellegrinaggio può andare e compiere un pellegrinaggio minore che si chiama ombra che può essere compiuto in qualsiasi momento dell'anno ed è più breve con dei riti semplificati, quindi è più semplice.

Oppure si può affidare il proprio pellegrinaggio a qualcun altro, si chiama il pellegrinaggio per procura che era diffuso nei tempi passati quando andare a fare il pellegrinaggio era pericoloso perché c'erano delle carovane che partivano dal Cairo, da Damasco ed era pericoloso, si poteva essere assaliti per strada, si moriva durante il percorso e quindi a volte si affidava il pellegrinaggio a qualcun altro.

Poi venivano stilati dei documenti appesi pubblicamente in cui si diceva che Y aveva fatto il pellegrinaggio per quest'altra persona, tanto è importante il pellegrinaggio.

Oppure se non lo si può fare, non lo si può fare perché sostanzialmente per gli obsurmani è un dio misericordioso, cioè io non chiede alla persona, al credente di fare quello che gli non può fare.

Grazie a Caterina Bori.

Grazie a voi.

Il disco della settimana ha consigliato da Alberto Notar Bartolo, Vice Direttore di Internazionale.

È uscito il nuovo disco della grande Soul Singer Betty LaVette che ha 77 anni, sentitola semplicemente LaVette con il punto esclamativo.

La sua Caterina cominciò a metà degli anni 60, ma non decollò mai, veramente, fino al 2005, quando pubblicò il fenomenale I've Got My Own Hell to Raise.

Ora arriva il suo album nuovo, con il supporto di star come il bassista Pino Palladino, ora i Parker Junior, che da noi è famoso soprattutto per la canzone di Ghostbusters.

Il centro della tensione però è sempre tutto per Betty LaVette, con la sua voce sempre più aspra, che ci offre una vera lezione di musica soul.

Non ha ancora annunciato date europea in concerto, quindi per ora ci accontentiamo del disco.

Betty LaVette. LaVette.

Buon appetito!

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Robert Sasselmann, di Alternative für Deutschland, è il primo esponente di estrema destra a ottenere una carica pubblica nella Germania del dopoguerra. Dopo tre anni, il pellegrinaggio si è svolto senza le restrizioni e i limiti imposti durante la pandemia.

Gabriele Crescente, editor di Europa di Internazionale

Caterina Bori, docente di storia dei paesi islamici all’università di Bologna

Video AfD: https://www.youtube.com/watch?v=k60YI5mUn2s
Video Mecca: https://www.arabnews.com/node/2328986/saudi-arabia

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Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.
Produzione di Claudio Balboni.
Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.
Direzione creativa di Jonathan Zenti.