Il Mondo: Le scuole incendiate in Belgio per protestare contro l'educazione sessuale. I coltivatori di cocco thailandesi schiavizzano i macachi.
Internazionale 9/21/23 - Episode Page - 22m - PDF Transcript
Dalla redazione di Internazionale io sono Claudio Rossi Marcelli e questo è il mondo,
il podcast quotidiano di Internazionale. Oggi vi parleremo di proteste violente in
belgio e dello sfruttamento delle scimmie in Tailandia e poi della nuova copertina di
Internazionale e di un profilo su TikTok. È giovedì 21 settembre 2023.
Le conseguenze ormai potrebbero essere assolutamente drammatiche,
ormai non potrebbero causare dei morti, quindi bisogna prendere molto, molto, molto
seriamente queste aggressioni, queste acti puri, barbariche contro le scuole,
assolutamente incompreensibili. Siamo attaccati a libertà pubblica,
alla libertà dell'ensegnemento, recorrendo alla violenza, e per me è una forma di
terrorismo che è assolutamente inacceptabile. Paul Magnette, sindaco di Charleroi,
definisce minersche un atto di terrorismo gli incendi idolosi e le azioni vandalistiche che
hanno preso di mira alcune scuole del belgio nei giorni scorzi. Secondo la Polizia, gli
attacchi vanno ricondotti alle proteste per l'introduzione nelle scuole della Vallonia
di un corso obbligatorio di educazione alla vita relazionale, affettiva e sessuale.
Associazioni religiose di Estrema Destra dicono che lo Stato vuole sessualizzare i bambini e
promuovere la pedofilia, ma si tratta di accuse senza fondamento, sostenute da una fitta rete
di fake news diffuse sui social media. Per fare il punto della situazione, abbiamo raggiunto
a Bruxelles Francesca Spinelli, giornalista che collabora con Internazionale.
Il 7 settembre, il Parlamento della Federazione Vallogna Bruxelles ha approvato un decreto
che rende obbligatorio l'insegnamento di quattro ore di educazione alla vita redazionale
affettiva e sessuale nelle scuole francofone del belgio.
Questo voto ha scatenato delle proteste molto forti, il giorno stesso c'è stata una prima
manifestazione davanti alla sede del Parlamento e, adesso domenica scorsa, il 17 settembre,
una manifestazione ancora più grande a Bruxelles contro questo decreto. Nel frattempo si aggiunte
addirittura degli atti idolosi di incendi contro delle scuole in Vallogna, nelle regioni
di Charleroi e di Liegi, incendi idolosi che si possono appunto ricollegare alle proteste
contro questo decreto.
Che cos'è esattamente questo corso Evras?
Non si tratta esattamente di un corso, è definito un processo educativo, nel senso
che l'Evras già esiste dal 2012, inteso come insieme appunto di contenuti che devono
essere trasmessi obbligatoriamente durante il percorso scolastico. Quindi già dal 2012
c'è un obbligo per le scuole di affrontare questi temi, però era lasciata alla scuola
la libertà di scegliere come trasmettere questi contenuti. Quindi ci si poteva sì
a rivolgere a delle persone formate in Evras, quindi esisteva un sito con una serie di indicazioni
per le scuole, sia invece affrontare questi temi all'interno di altre lezioni per esempio
di biologia.
Quello che è cambiato con il 7 settembre è che adesso c'è un inquadramento obbligatorio,
quindi dovranno essere date due ore di insegnamento agli alugne alle alunne dell'ultimo anno
della scuola elementare e poi altre due ai ragazzi e le ragazze di 16-17 anni, quindi
il quarto anno della scuola secondaria. Sono delle animazioni in cui le persone che vengono
incontrari i giovani sono li per rispondere a delle domande e si affrontano temi che vanno
dalle relazioni tra persone in ambito sessuale o affettivo, ma anche ovviamente le violenze,
la controaccezione, le gravidanze non desiderate. Insomma c'è un ampissimo spettro di temi
e tutti questi temi sono stati riassunti in una guida che è in realtà all'origine
della gran parte delle proteste. Ecco, parlando proprio delle proteste,
chi sono le persone che scendono in piazza contro Everest e perché sono così contrari?
Allora, le persone che si sono viste e sentite di più appartengono a mondi molto diversi.
La prima manifestazione, quella del 7 settembre, si è sottolineato il fatto che ci fossero
molte donne e donne velate e in effetti diverse associazioni islamiche proprio il 7 settembre
avevano pubblicato un comunicato di protesta, ma già il 17 settembre si è visto che questa
galassia anti-Evra se molto eterogenea, ci sono cattolici ultraconservatori, ci sono
rappresentanti dell'estrama destra, complottisti Novaks, complottisti adepti delle teorie pedocrinali
che sostengono che ci sono delle elite dietro le retti criminali di pedofili, associazioni di
difesa dell'infanzia che però sono vicine in realtà all'estrama destra e i cattolici più
conservatori e tutti questi gruppi, tutti questi movimenti hanno alimentato questa grandissima
campagna di disinformazione, diffondendo notizie falsi per esempio che in queste quattro ore
di insegnamento i bambini nelle scuole materne saranno costretti a spogliarsi, verrà insegnato
loro a masturbarsi o che i bambini di 9 anni dovranno guardare il videoporno, saranno
spinte a diventare trans, quindi appunto delle fake news che sono state diffuse massicciamente
e poi sono state anche strapolate delle parti di questa guida che è stata scritta ad uso
di chi poi darà queste animazioni e che quindi non è rivolta ai bambini alle bambine, quindi
ovviamente anche li diffondendo delle frasi se potuto alimentare l'idea che i bambini
verranno indottrinati e verranno spinti in direzioni che non piacciono a queste famiglie
estremamente conservatrici. Ecco ma invece l'opinione pubblica in generale che posizione
ha su questa questione, cioè si tratta di una minoranza rumorosa oppure sono preoccupazioni
condivise dalla popolazione. Si tratta sicuramente di una minoranza rumorosa che appunto protesta
poi contro alcuni punti specifici di questo evras che sono l'idea che serva a diffondere
la teoria del gender o a spingere i bambini a diventare trans e via dicendo, però ho
riconosciuto che tutta questa disinformazione unita a poi una comunicazione un po' maldestra
da parte del governo delle autorità ha fatto sì che tante invece famiglie assolutamente
comuni senza i preconcette su l'evras si siano rituate appunto a farsi un po' di domanda
a non capire bene cosa stia per cambiare e cosa succederà. Si deve sperare che la
campagna di informazione che viene fatta adesso serva a fuggare i dubbi della maggioranza
delle famiglie. C'è una differenza tra i belgi francofoni e quelli fiamminghi in questa
discussione? Allora le fiandre sono un po' indietro nel
senso che l'evras come contenuti è obbligatorio però non è stato adottato un decreto simile
a questo quindi appunto possono ancora le scuole decidere come trasmettere questi contenuti
anzi addirittura commentando queste proteste nella parte francofona del paese, la vice-direttrice
del quotidiano The Standard qualche giorno fa invitava, incitava i politici francofoni
a non cedere le proteste e si ramarecava del fatto che nelle fiandre si osserva un
movimento posto nel senso che sono stati rivisti gli obiettivi didattici di recente
della scuola fiamminga e si è tolto spazio all'evras quindi appunto a questo insegnamento.
Quindi a questo punto la reazione del governo non belga ma della Vallonia cioè della parte
francofona del belgio quale sarà? Si pensa che farà una marcia indietro o manterà
la linea? Allora intanto va precisato che questo decreto riguarda sì la Vallonia ma
anche la regione di Bruxelles Capital come è chiamata dove quindi appunto essendo ci
poi due lingue ufficiali ci sono una serie di scuole francofone e quindi questo rende
tutto un po' più complicato nel senso che questo voto nel 7 settembre sarà seguito
da altri due voti di altri due parlamenti che sicuramente poi saranno a favore del decreto
ed è difficile immaginare che tornino indietro questi tre parlamenti. Poi ci dovrà essere
un altro accordo su pepio l'aspetto più pratico di questa novità su come dovranno
essere formate le persone che prenderanno a dare queste animazioni. No non si tornerà
indietro però sicuramente bisognerà fare uno sforzo di comunicazione è stato un po'
infelice l'idea di comunque votare questo decreto adesso proprio all'inizio dell'anno
scolastico che è sempre un periodo impegnativo per le scuole senza prevedere magari un periodo
di preparazione l'anno scorso e di maggiore scambio con le scuole e anche di maggiore
ruolo dato alle scuole per preparare le famiglie per esempio non è stata fatta nessuna comunicazione
a monta le famiglie su cosa stava per cambiare sarebbe stato meglio farlo prima e verrà
fatto probabilmente adesso nel corso in corso d'opera diciamo. Grazie a Francesca Spinelli.
Grazie a voi. Maisa Moroni, foto editor di Internazionale racconta la copertina del
nuovo numero. Dopo la paralisi economica causata dalla pandemia di covid-19 tutte
le economie del mondo cominciano a uscire da questa crisi tutte tranne una e non una qualsiasi
ben sì la quarta economia mondiale la germania vacilla alle prese con la stagnazione e la
recensione il benessere non aumenta più anzi comincia a ridursi le dichiarazioni di
imprenditori e dirigenti d'azienda rivelano un senso diffuso di inquietudine l'articolo
uscito sul settimanale tedesco di zait descrive un paese immerso in un'atmosfera da catastrofe
eminente quando parliamo di germania e di economia è facile pensare all'industria
automobilistica e c'è un modello di auto in particolare impresso nell'immaginario
collettivo la volzwagen tip 1 meglio conosciuto come maggiolino o maggiolone per questo la
zait l'ha usato in prima pagina come simbolo dell'economia tedesca e così abbiamo fatto
anche noi ma il maggiolone non sta scaldando i motori pronto a partire e invece è ribaltato
a testa in giù e non va proprio da nessuna parte la germania si è fermata e la nuova
copertina d'internazionale
il lato oscuro dell'industria del cocco tailandese è così che in questo video l'associazione animalista
peta descrive lo sfruttamento dei macachi per la raccolta delle noci di cocco in tailandia si
tratta di un sistema piuttosto diffuso in cui macachi vengono cresciute addestrati per
rampicarsi sulle palme e raccogliano i frutti e mentre l'associazione animalista denunciano
danni questa forma di maltrattamento delle scimie il governo non sembra intenzionato a
intervenire in modo deciso ne parliamo con il fotografo raffaele petralla che è stato in
tailandia per fare un reportage su questo fenomeno che sarà pubblicato sul nuovo numero di
internazionale ho realizzato questo progetto fotografico da giugno a dicembre del 2022 un
progetto che indaga lo sfruttamento dei macachi a coda di porco nella raccolta del cocco in
tailandia ho attraversato tutta la penisola del sud della tailandia alla ricerca e alla
scoperta di scuole di addestramento per macachi dove questi primati finiscono dopo essere stati
rapiti in natura e dopo che viene uccisa la madre che è il capo gruppo di ogni comunità di
questi primati ho visitato anche le plantazioni spontanea nel sud della tailandia dove i macachi
vengono utilizzati per raccogliere i cocchi va detto che la tailandia è il primo produttore
mondiale di latte da cocco il terzo esportatore mondiale di noci di cocco il business che si
c'è là dietro questo sfruttamento è molto importante e si propaga in tutto il mondo ci
racconti un pochino nel dettaglio come funziona questo sistema di sfruttamento dei macachi da quanto
esiste e poi proprio praticamente in cosa consiste i macachi in tailandia sono stati parzialmente
utilizzati a partire da circa un secolo fa per la raccolta del cocco ma si è sempre trattato fino
a 30 anni fa circa di un fenomeno molto limitato ad aria remote a piccoli villaggi i cocchi sono
stati da sempre raccolti dai tailandesi con i bassoni di bambù legati tra loro che potremmo
raggiungere fino ai 30 metri e li raccoglieva l'uomo uno per uno però poi con l'aumento della
richiesta di cocchi da parte di grosse compagnie occidentali la tailandia per soddisfare questo
bisogno ha intensificato l'utilizzo di macachi e quindi ha innescato questo meccanismo che
adesso è diffusa macchia d'olio in tutta la venisola del sud della tailandia e questo perché un
macaco addestrato è in grado di raccogliere fino a 2000 cocchi al giorno invece un essere umano
circa 80 fisicamente come avviene come fa il macaco a raccogliere la noce di cocco il macaco
viene addestrato per mesi in queste così chiamate scuole di addestramento spesso anche perché ne
sono stato testimone oculare i metodi sono violenti quindi gli addestratori fanno uso di
fruste di modalità di tortura anche perché c'è da dire che loro vivono tutto il tempo
incatenate e quindi il padrone l'addestratore può fare di loro ciò che vuole spesso gli
vengono tolti anche i denti durante il periodo di addestramento prima ti imparano a individuare i
cocchi più maturi sugli alberi a sganciarli dal picciolo e a tirarli dall'albero senza colpire
il proprio leader e per fare ciò impiegano anche un anno un anno e mezzo per poi essere venduti
ai coltivatori sia un'idea di quanti siano questi centri di addestramento in tutta la tailandia dunque
i centri di addestramento in tutta la tailandia sono circa una decina il numero dei macacchi utilizzati
per lo sfruttamento del cocco non è possibile quantificarli con esattezza però posso dire con
certezza che a macchia d'olio in tutte le piantagioni della tailandia del sud vengono utilizzati
macacchi la peta mi aveva fornito delle informazioni a riguardo e mi aveva anche il fornito delle
location dove recarmi io sono riuscito ad andare oltre e ho anche informato la peta dell'entità
del problema che è molto più vasto di quello che loro avevano riportato sono riuscito a scoprirne
tantissime altre di scuole e anche di coltivatori che utilizzano i macacchi e posso dire con certezza
che tutti i coltivatori di cocco utilizzano i macacchi in tailandia cosa che nemmeno la peta era
riuscita a dimostrare come hai fatto a scoprire l'esistenza di ulteriori campi ho cominciato a
recarmi sulle prime piantagioni di cocco dove vengono utilizzati macacchi grazie a delle location
alle coordinate che mi hanno fornito gli attivisti di peta che ovviamente non hanno fornito a me i
loro nomi grazie a queste tre location io ho compreso come individuarne altre girovagando in
lungo e largo per il sud della tailandia riuscivo a capire dove potevano esserciene delle altre
quando vedevo degli elementi come per esempio delle montagne di gusci di cocco abbandonati oppure
oltre a delle grandi piantagioni anche delle colonne di fumo che si elevavano mi facciamo
subito pensare che poteva esserci vicino una piantagione di cocco e così era ogni volta quindi
in un giorno riuscivo a trovarne anche 4 o 5 poi prendevo appuntamento con i coltivatori che si
rendevano disponibili a farsi fotografare a farsi intervistare quindi poi decidevo di spendere con
loro un'intera giornata di lavoro insieme allora i macacchi quindi questi centri di addestramento
si possono visitare liberamente non è un'attività tenuta semina scosta ad oggi alcuni di queste
scuole risultano ufficialmente chiuse ma non è vero perché posso dimostrarlo io con la mia
testimonianza diretta perché mi sono recato comunque di persona e le ho trovate aperte alcune
di queste sono per decenni state aperte anche come centro di visite per i turisti quindi alcuni
macacchi che non erano dediti al training per la raccolta del cocco al destramento per la raccolta
del cocco venivano invece addestrati per fare delle performance circensi come fare le flessioni
giocare a basket chiedere le lemosina danzare andare in bicicletta e a loro vengono tolti
denti per non essere per non far correre il pericolo il rischio ai visitatori di essere morsi
perché c'è da dire che la maggior parte di questi macacchi sia quelli delle performance che
quelli per la raccolta del cocco sono molto aggressivi perché vivono tutto il tempo in
catenati e non riconoscono nemmeno nel leader umano una figura a cui affezionarsi sono potenzialmente
sempre pericolosi sempre in procinto di aggredire e ho sentito anche le testimonianze di molti dei
coltivatori che sono stati aggrediti ho anche fotografato morsi su gambe su braccia di persone
che sono state vittime della violenza a mio parere giustificata di questi macacchi e in tutto
questo quella è la posizione ufficiale del governo tailandese su questa questione dei macacchi il
governo tailandese non si è espresso fino al momento in cui alcune grosse compagnie occidentali
tra gli quali walmart non ha deciso di smettere di comprare noci di cocco o prodotti a base di cocco
come il latte dal più grande produttore mondiale di cocco che è taleandese ed è ciao co così
facendo circa 40 mila rifornitori per esempio negli stati uniti hanno smesso di vendere prodotti
a base di cocco provenenti dalla tailandia agli stores agli magazzini stati unitensi questo ha
costretto il governo tailandese a intervenire a esprimersi pubblicamente l'ha fatto l'anno
scorso per voce del ministro dell'economia tailandese dichiarando che il problema tutto
sommato non esiste perché i macacchi non vengono sfruttati in tailandia per la raccolta del cocco
il fenomeno esiste ma soltanto in alcuni piccoli villaggi il governo non sembra interessato ad
agire di sua iniziativa l'unica speranza di un cambiamento effettivo la possiamo ritrovare
nell'intervento costante delle organizzazioni che si prodigano nel sensibilizzare le aziende e
le grandi compagnie le multinazionali che forse sono le uniche che possono decidere le sorti
dei macacchi tailandesi grazie raffaire e petralla grazie a voi
gaia berruto giornalista esperta di social media che scrive la rubrica in rete su
internazionale consiglia un profilo da seguire su tiktok raccontare il vangelo con lo slang
degli adolescenti questo è quello che fa l'account di tiktok gen z bible stories che da
metà agosto ha collezionato un milione di visualizzazioni con una ventina di video sulla
vita di jesus c'è la crucifizione raccontata come un glo a un cambiamento positivo l'annunciazione
ed è scritta come maria che ha passato il web check di dio e quindi è quella giusta la parabola
dei talenti trasformata in un influencer che parte per un viaggio e lascia degli account di
tiktok pieni di follower ai suoi amici l'iniziativa negli stati uniti sta facendo discutere e
la sfema oppure può servire ad avvicinare i giovani alla bibbia è corretto svecchiare
il linguaggio del testo sacro o rischia di rendere il messaggio una farsa intanto può
sicuramente aiutare i più vecchi a scoprire come parlano i ragazzi di oggi account gen z
bible stories su tiktok dalla redazione di internazionale per oggi è tutto scriveteci
a podcastchiocioallinternazionale.it ho mandato un messaggio vocale al numero che trovate nella
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Secondo la polizia belga gli attacchi vanno ricondotti alle proteste per l’introduzione nelle scuole della Vallonia di un corso obbligatorio di educazione alla vita relazionale affettiva e sessuale. Un fotografo racconta cosa ha visto in Thailandia dove le scimmie vengono sfruttate per raccogliere le noci di cocco sulle palme.
CON
Francesca Spinelli, giornalista a Bruxelles
Raffaele Petralla, fotografo
LINK
Video Belgio: https://x.com/IReveiller/status/1702607586187432008?s=20
Video Thailandia: https://investigations.peta.org/monkeys-abused-coconut-milk/
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Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.
Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.
Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.
Direzione creativa di Jonathan Zenti.