Il Mondo: La Thailandia ha un problema con le armi. Il governo statunitense ha fatto la prima multa per abbandono di rifiuti nello spazio.

Internazionale Internazionale 10/6/23 - Episode Page - 22m - PDF Transcript

Dalla redazione di Internazionale io sono Giulia Zoli, io sono Claudio Rossi Marcelli e questo è il mondo il podcast quotidiano di Internazionale.

Oggi vi parleremo di armi da fuoco in Tailandia e di rifiuti spaziali e poi di uno chef nativo americano e di un film norvegese.

È venerdì 6 ottobre 2023.

Il 3 ottobre, un ragazzo di 14 anni, ha ucciso due persone e ha scelto due persone.

Il 3 ottobre, un ragazzo di 14 anni, ha ucciso due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone e ha scelto due persone.

Il 3 ottobre, un ragazzo di 14 anni ha ucciso due persone e ne ha ferite almeno 5 sparando all'interno del Siam Paragon, un centro commerciale di lusso di Bangkok, molto frequentato da tailandesi e turisti.

Dopo l'arresto del ragazzo, il primo ministro tailandese Sretta Davisin, che avete appena ascoltato, ha promesso che il suo governo si impegnera a rendere più severe le norme sul possesso di armi.

Le sparatorie di massa non sono frequenti in Tailandia, ma questo è il terzo episodio del genere in 3 anni e ha riaperto il dibattito sulla regolamentazione delle armi da fuoco e sulla sicurezza, in un paese che basa la sua economia sul turismo.

Ne parliamo con Giunco Terrao, editor di Asia di Internazionale.

Quello che sappiamo finora, a parte il numero delle vittime e dei feriti, è che questo ragazzo aveva probabilmente disturbimentale e non si stava curando, non stava seguendo la terapia che gli era stata assegnata, ma soprattutto che ha usato un'arma salve modificata.

Questo incidente ha ceso il dibattito sulle armi in un paese che ha uno dei tassi più alti di possesso di armi da fuoco e di amicidi con armi da fuoco in tutta l'Asia.

Come dicevi tu è il terzo incidente di questo tipo in pochi anni, il precedente era venuto nel 2022 quando un uomo aveva fatto in ruzione in un asilo nido, in una provincia vicino all'AOS, aveva ucciso 37 persone di cui la maggior parte bambini.

Due anni prima, nel 2020, un soldato aveva fatto in ruzione in un centro commerciale, aveva ucciso 29 persone e ne aveva ferite 58.

Quindi gli episodi non sono così frequenti, ma il dibattito ora è molto acceso.

Come mai circolano tutte queste armi in Tailandia?

Il problema è principalmente che c'è una scarsa applicazione di leggi troppo permissive.

Il governo infatti adesso si sta affrettando a cambiarle, a promesso che le cambierà.

In Tailandia entrare in posta su di un'arma da fuoco è fin troppo facile e molte delle armi in circolazione non sono registrate.

Oggi in Your Times riportava i dati di Gampolisi.org che tiene traccia della circolazione delle armi nel mondo,

secondo cui su 7,2 milioni di armi da fuoco private che ci sono in Tailandia, solo 6 milioni sono registrate.

Inoltre, un altro punto critico è che il porto d'armi in Tailandia è a vita, non c'è bisogno di rinnovarlo e quindi non c'è un controllo nel tempo

che detentore del porto d'armi abbia, continua a avere i requisiti necessari per possedere un'arma.

E il governo come pensa di intervenire?

Pare che si andrà verso un rigidimento della classificazione delle armi potenzialmente pericolose, come appunto quella salve,

come quella che ha usato il 14N a Bangkok, o le armi giocattor che sono modificabili, per cui per comprarle non serve un permesso.

C'è poi il problema della disponibilità online di armi di contrabbando.

Pare che diversi funzionari governativi e poliziottiche hanno il permesso di comprare armi senza limiti e soprattutto a un prezzo scontato,

poi le rivendano sotto banco.

Questo mercato nero pare si è cresciuto molto con la guerra civile in Birmania, paese dove arrivano infatti molte armi contrabandate della Tailandia.

Le precedenti sparatorie di cui c'è parlato erano avvenute nel nord del paese, lontano dalla capitale.

Questa volta invece una persona ha aperto il fuoco senza motivo nel centro di Bangkok in un luogo molto frequentato e questo hanno cambiato molto la percezione

di se in Tailandia sia all'estero.

Sì, la Tailandia è una meta turistica, la sua economia dipende in buona parte dal settore del turismo e chiaramente adesso la grande preoccupazione del governo

è che i visitatori calino insomma.

La Tailandia aveva appena inaugurato una finestra di pochi mesi per cui dal 25 settembre fino al 29 febbraio 2024 per i turisti che arrivano dalla Cina e dal Kazakhstan

non è necessario il visto.

Una delle due vittime era una donna cinese ed era appena arrivata in Tailandia appunto senza il bisogno di chiedere un visto.

Questo è un punto cruciale perché sull'arrivo dei turisti cinesi in massa il governo contava e conta per risollevare l'economia,

economia che per il 18 per cento del pill dipende dal settore turistico chiaramente c'è stato un blusco arresto a caso della pandemia

e da allora il settore non si è ancora perlomeno ripreso e è tornato ai livelli pre-pandemia.

Alla fine di quest'anno il governo si aspetta che saranno arrivati 29 milioni di turisti che non sono pochi,

ma sono comunque 10 milioni in meno di quanti ne arrivarono nel 2019.

Il problema è che l'economia tailandese non sta crescendo ai ritmi previsti dagli esperti.

È una conseguenza del rallentamento economico-cinese?

C'entra anche il rallentamento economico-cinese ma ha pesato molto su questa situazione l'instabilità politica.

Sì avevamo parlato della crisi politica in corso in questo podcast a giugno.

Che cosa è successo in questi mesi?

Dopo le elezioni di maggio solo a fine agosto il paese ha avuto finalmente un governo.

Chiaramente appunto questi mesi di incertezza di stabilità hanno influito negativamente sull'economia.

Cosa è successo?

È stato eliminato il candidato premier del partito che era arrivato prima alle elezioni del partito mood forward.

È stato eliminato dal Senato che è nominato dall'esercito.

E quindi è toccato al secondo partito il Piotai proporre un privoministro e formare una coalizione di governo.

Il Piotai è il partito del taxa in Shinawatra, l'ex privoministro che era in esilio volontario da 15 anni

perché era stato processato incontumato e condannato per corruzione e per abuso di potere

accuse che lui ha sempre detto essere politicamente motivate.

Il Piotai è il partito delle zone rurali e più povere del paese.

Le famose camice rosse che anni fa insomma avevamo visto marciare su Bangkok

contro l'establishment militare e contro la casa reale.

Partito populista per eccellenza in Thailandia.

Irogne della sorte, il giorno in cui è stato eletto il primo ministro, appunto il leader del Piotai,

Sretta Tavisen, taxa in Shinawatra, ritornava nel paese.

Shinawatra si è subito andato a consegnare alla polizia, ha nel frattempo chiesto e ottenuto una grazia parziale

per cui dovrà scontare ancora un anno in prigione, ma probabilmente riuscirà da tale età a quasi 80 anni,

riuscirà a ottenere una grazia totale, questo si prevede.

Il dato paradossale è che la Thailandia è uscita da questa crisi politica con un governo formato

da il partito populista anti-establishment alleato con i partiti dell'esercito,

i partiti espressi dai militari.

Per cui sì, di fatto la crisi politica per ora è finita, la Thailandia ha un governo,

però non è detto che sia una situazione duratura.

Grazie a Junco Terao.

Grazie a voi.

Giovanni Anzaldo, giornalista di Internazionale, racconta un articolo uscito sul nuovo numero.

Sean Sherman è un nativo americano ed è lo chef di un prestigioso ristorante di Minneapolis, negli Stati Uniti.

Nel ultimo numero di Internazionale abbiamo pubblicato il suo ritratto, tradotto dal settimana in tedesco di Izzite.

La storia di Sherman è interessante perché nel suo locale, che si chiama Oumni ed è stato aperto nel 2021

all'interno di un edificio in mattoni sulle rive del Mississipi,

si cucina come se gli europei non avessero mai messo piede in America.

Niente farina, latticini, vitello, maiale o pollo, niente zucchero di canna o pepe,

nessuno degli ingredienti arrivati dal vecchio continente.

Allo Oumni vengono serviti piatti come la bistecca di bisonte con verdure stufate, tartar di alce e pane di mais bleu

e altre ricette che per noi europei sarebbero impensabili, che sono raccontate in dettaglio nell'articolo.

Sherman è cresciuto nella riserva indiana di Pine Ridge, nel South Dakota,

e per lui cucinare è anche una forma di resistenza.

È un modo per superare definitivamente il colonialismo e le discriminazioni che i nativi americani hanno subito e continuano a subire.

Aggiungere la riserva in measure di spacso,

è the image of the data generated by the computer of NASA,

currently orbiting thousands of old satellites and parts of space craft

that have just been left out there.

The problem is that they pose a serious risk to satellites that are in use

as well as to the international space station

which has astronauts on board.

Now the United States has issued it's first fine for leaving junk in space,

in spazio, adorando l'esposizione responsabile di un netto di 150.000 dollarsi per scegliere

un sattelito di arbitra, per farlo eseguire, anche più da terra, in un sattelito di graviata.

Gli Stati Uniti hanno multato l'azienda DISH Network per aver abbandonato i resti di un

satellite nello spazio. Si tratta della prima volta che la Federal Communication Commission

sanziona qualcuno per non aver rimosso dei detriti in orbita. Quella dei rifiuti spaziali

è una questione che diventa sempre più rilevante, perché al momento ci sono migliaia

di vecchi satelliti e parti di navicelle spaziali che orbitano intorno alla terra.

Per capire quali sono i rischi e quali le possibili soluzioni al problema,

ne parliamo con Emilio Cozzi, giornalista e divulgatore scientifico esperto di astronautica.

Per la prima volta, il 2 ottobre del 2023, la Federal Communication Commission, cioè

la FCC degli Stati Uniti, ha emesso, ha combinato la prima multa, una società privata,

che ha violato la normativa anti-detriti spaziali. Suoi ha sostanzialmente combinato

150 mila dollari di multa a un'azienda che non ha rispettato non solo il

Communications Act del 2003, ma che non ha rispettato nemmeno diciamo i patti che avevano

subordinato il proprio lancio e le proprie operazioni in orbita alla licenza appunto emanata

dalla Federal Communication Communication. Che cosa vuol dire? Che per la prima volta è stata

combinata una multa in orbita perché Dish Network, l'azienda privata che sostanzialmente

è il terzo operatore per quanto riguarda le trasmissioni delle visibili satellitari e la

PTV americana, non ha rispettato i patti e non è riuscita ad orbitare il proprio satellite a quella

che si chiama in gergo orbita cimitero, vale a dire a 300 km sopra l'orbita geostazionaria a 36.000

km della terra. Non essendo riuscita a portare il proprio satellite fino a lì, il satellite in

questo momento è poco sopra l'orbita geostazionaria ed è letteralmente un pericolo per gli altri

apparati orbitanti per cui in questo momento Dish Network deve pagare la multa e poi occorrerà

capire cosa fare e se è possibile fare qualcosa per sistemare la situazione, almeno di questo

satellite che è lì costar 7. Ma quindi esiste una legge specifica negli Stati Uniti contro i

rifiuti nello spazio oppure è un accordo internazionale? Quali sono le regole al momento per

questo problema? Nei Stati Uniti esiste un communication sect del 2003 che disciplina

tutti coloro i quali vogliono ovviamente andare a occupare lo spazio chiaramente in questo caso,

nel settore delle telecomunicazioni. Quell'atto è diventato più stringente perché se prima imponeva

gli operatori spaziali di d'orbitare a fine vita, come si dice cioè la fine della propria

attività operativa, i propri apparati a 25 anni appunto dal termine dell'operazione nel 2022 questo

termine sia ristretto a 5-5 anni. Che cosa significa? Che un'azienda qualora e volesse

appunto la licenza di lancio è obbligata non solo ad attuare una serie di norme per esempio per

esaurire il carburante alla fine della propria vita operativa, la cosiddetta passivazione,

ma deve essere anche in grado di fare manovre, anticollisione e appunto alla fine delle proprie

operazioni a rimuovere il satellite. La stessa legge non esiste altrove, esiste per quanto riguarda

l'Assemblea Generale dell'ONU, una risoluzione del dicembre 2007 che attua dei principi diciamo

di mitigazione degli space debris e questo è un problema, quello degli space debris cioè

della nostra spazzatura spaziale sempre più urgente. Basti pensare è qua il caso più

sensazionale sicuramente con lo di SpaceX a quanti oggetti noi stiamo mandando oltre

l'atmosfera. Un dato su tutti nel solo 2021 abbiamo spedito 1.900 oggetti e ben inteso,

questo è il record dal 1957, c'è da quando iniziata l'era spaziale con il lancio del primo

satellite sovietico l'ormai glorioso Sputnik. Quando parliamo di rifiuti spaziali di cosa

parliamo concretamente? Parliamo di oggetti di varia dimensione che galleggiano nello spazio

intorno alla terra, chiaramente a quote diverse, senza alcun controllo, può trattarsi di qualche

residuo di razzo o di lanciatore e lanciatore nello spazio, può trattarsi di residui di

impatti precedenti che quindi causano frammenti che vagano in orbita oppure come nel caso che

stiamo discutendo di dish network di satellite che una volta a fine vita rimangono in una zona

dove non devono rimanere. Sembrerà una cosa da niente ma tenete presente che anche oggetti molto

piccoli nell'ordine di qualche centimetro quando vagano a una velocità media che è quella di 28.000

chilometri l'ora, beh, possono assolutamente impattare e distruggere qualsiasi cosa incontrino.

28.000 chilometri orari sembra una velocità altissima ma con questo paragone diventa

esorbitante. È circa dieci volte la velocità di un proiettile in uscita da un'arma da fuoco. Pensate

a quali danni possa fare un oggetto anche molto piccolo che impatta per esempio contro la strastone

spaziale internazionale a quella velocità. Motivo per cui occorre il più possibile stare

attenti c'è una serie di norme che devono essere tradotte in leggi deve essere fatto

al più presto per evitare che alcune nostre attività terrestri si interrompano a causa

di queste collisioni spaziali. Ma poi c'è mai stato un caso effettivamente di

collisione che ha avuto delle conseguenze? Parliamo di una stima, ti posso dire che non c'è

stato un caso. Ce ne sono stati almeno 640 secondo l'estime dell'agenzia spaziale europea. Il più

eclatante successe nel febbraio del 2009 quando un satellite russo non più operativo, il Cosmos

2251, andò a impattare distruggendolo con un satellite invece operativo americano,

c'è ancora in attività, che è il satellite Iridium 33. Da quella collisione si svilupparono più

di 2.000 frammenti che addirittura 6 anni dopo nel 2014 causarono o meglio obbligarono

una stazione spaziale internazionale a spostarsi della propria orbita per evitare di essere colpita

sua volta. Questo è quello che in gergo viene detto effetto Kessler che era uno scenario

ipotetico quando è stato inventato nel 78 appunto da un scienziato americano della NASA Kessler che

oggi non è più ipotetico cosa predisse il buon Kessler che saremmo arrivati a un certo punto a

causa del numero di oggetti orbitanti sempre più alto a rischiare la proliferazione di detriti che

a loro volta impattando con altri oggetti avrebbero aumentato sensibilmente il numero di detriti

nuovi causando alla fine una sorta di guscio che letteralmente impedirebbe le nostre operazioni

spaziali non solo i lanci umani ma anche qualsiasi altra attività per esempio quella

satellite. Se volessimo quantificare questo fenomeno esiste un numero e una cifra che

ci dice quanti rifiuti ci sono in orbita. In questo momento parliamo intanto di un tonnellaggio

complessivo di circa 11.000 tonnellate cioè un ature i fel e mezzo per essere pratici per quanto

riguarda il monitoraggio degli oggetti ci sono diversi enti sia negli Stati Uniti che anche in

Europa per esempio c'è l'ufficio che si occupa proprio degli space debris in seno allesa l'agenzia

spaziale europea dai loro dati è stimato che ci siano almeno 36.500 space debris cioè detriti

spaziali più grandi di 10 centimetri addirittura un milione di oggetti fra il centimetro i 10

centimetri e 130 milioni di oggetti tra il millimetro il centimetro. Lo ripeto sembrano cose

molto piccole ma essendo estremamente veloci sono altrettanto pericolose. Per concludere ti

chiederai se ci sono delle proposte realistiche o progetti reali su come ripulire lo spazio dai

detriti spaziali ci sono sia proposte realistiche che progetti reali ne menziono solo uno perché

per esempio avrà l'Italia fra i propri protagonisti è un progetto che è guidato dall'esa si chiama

clean space è un'attrezzatura di test in questo caso un lanciatore con un aggeggio che potrà

chiappare letteralmente un satellite in orbita e tenterà di spostarlo la missione pianificata nel

2026 partecipa anche l'Italia perché utilizzeremo un lanciatore vega c che è per lo più realizzato

dalla nostra avio immaginate quanto sia importante questa missione tenete conto che come spesso accade

nello spazio non è un luogo comune una sfida può diventare anche un'opportunità immaginate

quale sia l'economia di chi in futuro dovrà occuparsi di tenere pulite le orbite si parla di in

orbit servicing cioè quella serie di atti che vanno certamente dalla pulizia delle orbite ma

anche per esempio alla manutenzione in orbita di oggetti vecchi e alla loro riparazione insomma è

un nuovo campo che si sta studiando e quindi sì ci sono progetti e soprattutto intendimenti davvero

davvero reali e non fantascientifici grazie a demilio cozi grazie a voi il fin della settimana

consigliato rapiero zardo editor di cultura di internazionale il film norfeggese sick of

myself di christopher burgley e degli stessi produttori di la persona peggiore del mondo di

gioca in trier che nel 2022 si è guadagnato due nomination agli oscar nella prima scena

vediamo una giovane coppia signe e tomas a cena in un ristorante di lusso tomas rubano

bottiglia di vino costosissima e poi una festa si vanta con gli amici signe è gelosa di questo

e vediamo che non si fa problemi a raccontare bugie per provare a rubarli la scena questa

specie di competizione sale di livello quando tomas comincia a avere successo come artista e le

balle di signe diventano sempre più sputorate la ricerca disperata di attenzione alla porta

assumere dosi massicce di manzialitico russo che notoriamente ha effetti collaterali terribili

sulla pelle quando cominciano a vedersi segni sul viso sul corpo di signe la finalmente si sente

al centro dell'attenzione cosa che diventa una specie di droga e così per lei cominciano

il disceso agli inferi l'intento satirico sul vuoto che circonde giovani e sulla loro necessità

di attenzione evidente ma non c'è grandissima profondità è difficile empatizzare con una

mitomane che sembra una specie di mostro un auto frankenstein fatto in casa ma il film stessa

è uno strano mostro e quindi in qualche modo ci attrae a partire dall'interpretazione di christin

qui a torpe nei perni di signe o dall'ambientazione in questa oslo bellissima che sembra la manata

nv di allen del resto tutto il cinema nord dicovi un ottimo momento si è guadagnato una certa

riconoscibilità e questa strana commedia norvegese ha un tono giusto e stimolante sick of myself

di christopher borglie nelle sale dalla redazione di internazionale per oggi è tutto scriveteci

a podcastchiocciolainternazionale.it o mandate un messaggio vocale a numero che trovate nella

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Il 3 ottobre un ragazzo di 14 anni ha ucciso due persone e ne ha ferite almeno cinque aprendo il fuoco in un centro commerciale di Bangkok. Gli Stati Uniti hanno multato l’azienda Dish Network per non aver gestito in modo corretto i resti di un satellite in orbita intorno alla Terra.


CON
Junko Terao, editor di Asia di Internazionale
Emilio Cozzi, giornalista e divulgatore scientifico

LINK
Video Thailandia: https://www.youtube.com/watch?v=iYamhpGbOlI

Video spazio: https://www.youtube.com/watch?v=EnQkGz18JJQ

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Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.
Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.
Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.
Direzione creativa di Jonathan Zenti.