Il Mondo: In Polonia finisce l’era della destra. La vita nascosta degli uccelli nelle città.
Internazionale 10/18/23 - Episode Page - 23m - PDF Transcript
Dalla redazione di Internazionale, io sono Claudio Rossi Marcelli.
Io sono Giulia Zoli e questo è il mondo il podcast quotidiano di Internazionale.
Oggi vi parleremo delle elezioni in Polonia e di Uccelli nelle città
e poi di come raccontare la guerra ai bambini e di un disco.
È mercoledì 18 ottobre 2023.
Dopi 9 anni
Faccio politica e faccio sport da tanti anni e non sono mai stato così felice di arrivare secondo.
Avvinto la Polonia, avvinto la democrazia.
Con queste parole, Donald Tusk ha commentato i risultati delle elezioni polacche del 15
ottobre, dove il suo partito, anche se arrivato secondo, sembra l'unico in grado di formare
una coalizione di governo.
Questo risultato è una sconfitta per diritto giustizia, che in Polacco è indicato con
la sigla PiS, il partito di destra che per otto anni ha governato la Polonia, e dovrebbe
aprire una nuova fase nei rapporti tra Varsabile e Unione Europea.
Ne parliamo con André Pipino, editor d'Europa d'Internazionale.
Cominciamo con un riepilogo dei risultati elettorali che ci hanno messo un po' di tempo
ad arrivare, perché lo scurtino è stato abbastanza lento.
Il partito più votato è stato, come dicevi, PiS, che ha preso poco più del 35% dei voti,
quindi circa 8 punti in meno rispetto a quattro anni fa.
E al secondo posto è arrivata la coalizione civica dell'ex-primoministro Donald Tusk,
che ha preso poco più del 30% dei voti, e poi ci sono tre partiti che saranno fondamentali
nei futuri equilibri nella formazione di un governo che hanno preso percentuali più
bassi, ma che probabilmente decideranno in che direzione andranno le politiche del
Paese nei prossimi anni.
Sono terza via, che è un'alleanza moderata di ispirazione cristiano-sociale che ha preso
quasi 15% di voti, un risultato non atteso.
La sinistra di Levitsa, che ha superato l'8%, e questi due partiti molto probabilmente dovrebbero
fare un'alleanza elettorale con piattaforma civica e formare il prossimo governo.
E poi l'ultimo partito entrato in Parlamento è l'estrema-destra di Confederazia che ha
preso circa il 7% dei voti e che avrebbe potuto formare un'alleanza di governo con
Ilpis, nel caso il partito di Kacinski avesse fatto meglio alle urne.
Che affluenza c'è stata?
Questa è un altro dato importante, perché l'affluenza è stata del 74,4%, la più alta
della storia della terza Repubblica Polacca, che è quella che è cominciata con la fine
del comunismo del 1989.
In un'affluenza insolitamente alta per gli standard della Polonia, che segnala evidentemente
che a votare sono andati sicuramente lo zoccolo duro di entrambe le fazioni, ma soprattutto
molti elettori indecisi fino all'ultimo momento, in gran parte giovani, in gran parte donne,
che in altre occasioni invece avranno disertato il voto, nonostante una campagna elettorale
molto brutale con delle accuse anche personali, specialmente da parti di diritto di giustizia
nei confronti di esponenti del partito di Tusk, che diciamo nonostante questa campagna
elettorale, alla fine molte persone in certi sono andate a votare e a quanto pare hanno
fatto loro la differenza, hanno dato loro la vittoria, la coalizione dell'opposizione.
C'è detto tutte le percentuali di voto e i vari partiti, ma possiamo dire chi ha vinto
queste lezioni quindi?
Se guardiamo a chi sarà in grado di formare una coalizione di governo, sicuramente l'opposizione,
che appunto si divide tra il partito liberale di Tusk, piattaforma civica e l'alleanza
che gli è stata costruita intorno per il voto che si chiama coalizione civica, il
centro moderato dicevamo di terza via e la sinistra di Levitsa, saranno con ogni probabilità
loro queste tre forze a avere l'incarico di formare un governo, anche se la situazione
non è così chiara per adesso, perché il presidente della Repubblica, che si chiama
J. Duda, è un dirigente del PIS, ha 14 giorni da data del voto per dare l'incarico
per la formazione di un governo e molto probabilmente si dice che lo darà al leader del partito
che ha preso più voti, quindi PIS stesso, il quale però evidentemente non riuscirà
a formare una coalizione che abbia una maggioranza parlamentare, quindi è probabile che la situazione
vada un pochino per le lunghe, ma prima o poi nell'arco di un mese l'incarico dovrebbe
essere formalmente o informalmente dato a Tusk che avrà quel punto i numeri per formare
un governo e avere una maggioranza parlamentare. La vittoria di Tusk è stata accolta come
una svolta, però in realtà si tratta di un ritorno al passato per i Polacchi, come
è percepito Tusk in Polonia. È uno strano ritorno al passato perché in realtà anche
Kaczynski, che è un pochino il leader di Vittor Giustizia, è un politico che ha una
lunga storia nel Paese e entrambi sono già stati i primi ministri sia Tusk sia Kaczynski
e entrambi sono le sigure molto riconoscibili nel panorama polacco da più di vent'anni,
addirittura Kaczynski con il fratello Lech. Era stata una figura fondamentale nella dissidenza
ai tempi del comunismo e poi su posizioni più moderate entrambi vanno fatto parte di
governi, avevano avuto incariche istituzionali tra gli anni 90 e l'inizio di anni 2000.
Poi hanno forndato questo partito che è diventato un po' il fulcro delle politiche sovraniste
e ultragonservatrice in Polonia, appunto di Vittor Giustizia. Quindi ecco, neanche loro
erano una novità quando sono arrivati al potere 8 anni fa per gli elettori polacchi, come
non lo è dicevamo Tusk perché Tusk è già stato primo ministro dal 2007 al 2014 e poi
dal 2014 al 2019 presidente del Consiglio europeo, quindi ha un'ottima conoscenza dei
meccanismi politici europei e buone entrature ovviamente a Bruxelles. Non si può quindi
parlare di una novità assoluta anche se ci sarà un governo come sembra probabile a guida
Tusk, sicuramente però le cose nel paese cambieranno. Assumendo che ci sarà un nuovo
governo guidato da Tusk, quali saranno quindi le novità nel paese? È difficile dirlo adesso,
molto presto, sicuramente il nuovo governo avrà il compito molto difficile di smontare
i meccanismi e le strutture illiberali che in questi 8 anni il governo di diritto Giustizia
ha costruito all'interno delle istituzioni pubbliche, a livello per esempio del funzionamento
della Giustizia, la Corte Costituzionale, la Banca Nazionale e la Banca Centrale. Questo
è un compito che sarà molto difficile perché richiede anche degli interventi legislativi
per i quali ci vorrà tempo. Poi ci sono altri fronti su cui il governo prossimo dovrà sicuramente
intervenire, per esempio la Corte Costituzionale dell'Aborto che è stato vietato nel 2020
con una sentenza della Corte Costituzionale appunto come dicevamo totalmente controllata
dal PIS, situazione che in qualche modo dovrà essere affrontata. Anche qui però non sarà
facile trovare un compromesso perché qualsiasi tentativo di intervenire sull'argomento
troverà chiaramente l'opposizione di una buona fetta della Chiesa e del partito di
opposizione. La stessa cosa si può dire anche sui diritti della Comunità LGBT, le componenti
più retrive della Chiesa faranno opposizione come farà opposizione nel PIS. E poi c'era
questo l'immigrazione che anche negli ultimi anni è stato motivo di scontro tra Varsavia
a Bruxelles e l'Unione Europea. Bisognerà vedere cosa succede perché fino ad oggi
diciamo la Polonia ha messo i bastoni tra le ruote a tutti i tentativi di gestire, di
avere una politica comunitaria a livello europeo, di accoglienza dei migranti. È difficile
pensare che la situazione cambi radicalmente nel senso che anche la coalizione progressista
o comunque democratica che arriverà al potere avrà una particolare attenzione nel mantenere
un certo controllo sulle politiche migratorie. Sicuramente però l'atteggiamento cambierà
nei confronti delle istituzioni comunitarie sulla questione dello Stato di diritto e cambierà
molto anche nel rapporto con la Germania che negli ultimi anni in particolare in questa
campagna del Torara è stata più volte bersaglio della propaganda di PIS. Sicuramente contusca
il governo, il rapporto con la Germania e il rapporto con Bruxelles sarà diverso. Poi
nelle singole cose bisognerà vedere come si muoverà il prossimo governo.
Grazie ad Andrà Pipino.
Grazie a voi.
Alberto Emiletti, Redattore di Internazionale Kids, racconta un articolo uscito sul sito.
Nei giorni scorsi in redazione abbiamo ricevuto alcune richieste da genitori e insegnanti su
come parlare di guerra con bambine e bambini, in giorni in cui su mezzi di comunicazione
si sta parlando molto della situazione in medio oriente. Sul sito di Internazionale
abbiamo quindi deciso di pubblicare un articolo tradotto da The Day, un giornale britannico
per bambini, che in questi giorni ha raccolto alcuni consigli di esperti su come parlare
di notizie terribili senza che i bambini ne siano traumatizzati. Per esempio, si consiglia
di scegliere un buon momento per tirare fuori l'argomento, prima di andare a dormire non
è mai il momento giusto, mentre potrebbe essere più adatto una chiacchierata in cucina
prima di cena. Inoltre è molto importante prendere i bambini sul serio senza minimizzare
le loro paure e ricordandogli che ci sono molte persone intorno a loro che li proteggono.
Sul sito abbiamo anche raccolto alcuni articoli e dei video che possono aiutare gli adulti
a farci un'idea di quello che sta succedendo in medio oriente e così rispondere alle domande
dei ragazzi.
La scorsa settimana più di mille uccelli sono morti in una sola notte schiantandosi
contro il McCormick Place Lakeside Center, un grande centro conferenze di Chicago.
È straziante, è il commento del direttore del Museo di storia naturale di Chicago che
avete ascoltato. Incidenti di questo tipo non sono rari nelle città statunitanzi, ma secondo
gli attivisti del Chicago Bird Collision Monitor, un gruppo che registra le morti per collisione
degli uccelli in città, non era mai successo che tanti uccelli morissero tutti insieme
nell'impatto con un edificio. Il fenomeno riguarda tutte le aree urbane. Solo in Italia
milioni di uccelli muoiono ogni anno andando a sbattere contro edificio o infrastrutture.
Ne parliamo con Marco Dinetti, responsabile ecologio urbana della LIPU, l'Associazione
Italiana per la tutela degli uccelli selvatici e della biodiversità.
I midi anni giorni scorsi hanno riportato questo incredibile incidente di un gran
numero, circa mille uccelli che sono andati a sbattere contro un edificio, un centro conferenze
vicino alle rive della Gomicigan. Questo fenomeno è legato a una concomitanza di
fattori, è senz'altro il fatto che adesso gli uccelli stanno migrando, quindi si stanno
scostando in gran numero. Poi gli edifici a volte vengono lasciati illuminati, questo
provoca il disorientamento degli uccelli che finiscono per andare a sbattere contro
le vetrate. Questo è un fenomeno mondiale, molti edifici, sia grandi che piccoli, a
maggior ragione se sono molto alti e coperti per la maggior parte di vetrate, costituiscono
una minaccia importante per gli uccelli, spesso anche poco conosciuta.
Perché i vetri sono così pericolosi per gli uccelli?
Per un semplice motivo, perché non vengono visti, ma neppure noi esseri umani li vediamo
cioè se il vetro è bello e pulito non lo vediamo, però noi abbiamo un elemento culturale
che ci permette di presumere che dove c'è uno spazio aperto, un telaio, di una porta
o di una finestra ci sia un vetro. Gli uccelli purtroppo questo non riescono a comprenderlo,
in più spesso c'è anche l'effetto riflessi, cioè il vetro riflettente che può specchiare
il cielo oppure a maggior ragione se ci sono delle alberature e della vegetazione tra
in inganno l'uccello che pensa che di lì si possa passare e invece trova l'ostacolo
invisibile. Il problema è legato al fatto che gli uccelli volano quindi acquisiscono
anche una notevole velocità, l'urpe frontale e poi gli uccelli proprio per volare hanno
evoluto uno scheletro molto leggero e quindi anche più fragile, quindi se io vado a sbattere
contro il vetro del centro commerciale di tutta Piumi faccio una marcatura per gli uccelli
spesso almeno del 50% dei casi, vuol dire morire, vuol dire la morte. Cosa possiamo
fare noi esseri umani soprattutto nelle città per facilitare la vita degli uccelli? Rispetto
al problema dei vetri e cercare di renderli più evidenti. Questo può fare con delle
marcature, evitare quelle classiche del falco perché si pensava erroneamente che spaventasse
di cielo invece viene visto semplicemente come un ostacolo, quindi si può usare tante
cose diverse anche di fantasia, anche decorative, l'importante è seguire la regola del palmo
della mano, vale a dire tra un segno e l'altro sia un disegno, una grafica, un cerchietto,
una striscia, meglio se verticale, deve esserci non più dello spazio del palmo della mano
perché questa è la dimensione del uccellino, quindi se lui vede che lo spazio è impedito
cambia traiettoria, bisogna cercare di usare anche tinte contrastanti, fare un effetto contrasto
quindi va bene il bianco, va bene il nero, va bene i colori, diciamo, accesi che creano
appunto l'effetto contrasto. Tra l'altro noi il prossimo 27 ottobre abbiamo un seminario
online proprio per spiegare, soprattutto a tecnici, ma il seminario aperto a tutti questi
aspetti della progettazione ecologica, quindi come progettare, gestire gli edifici ma anche
in questo caso il problema di vetri è legato ai pannelli fone isolanti che vengono messi
un funzionante di rumore lungo le strade e le ferrovie, purtroppo se sono trasparenti
si crea lo stesso problema e ci sono vari studi fatti anche in Italia che dimostrano
come ci sia mediamente un migliaio di uccelli morti per chilometro di barriere a fone isolanti
quindi numeri molto alti che pongono il problema di vetri come una delle principali cause
di mortalità per la che fa una indotta ed alle attività dell'uomo.
Quali sono le altre infrastrutture create degli esseri umani che minacciano gli uccelli?
Quelle che stanno in aria, quindi gli elettrodotti, cablaggi di vario tipo, e questi possono portare
sia alla morte per elettrocuzione, cioè questo riguarda soprattutto a specie di grande taglia
come rapaci, come cicogni, ironi che toccano un filo, un conduttore e un altro elemento
quindi chiudono il circuito e rimangono folgorati.
In altri casi questo vale soprattutto per le linee di media attenzione sia un trauma,
cioè l'uccello va a sbattere perché magari non vede soprattutto in condizioni di nebia
in condizioni particolari, non vede lo stacolo, va a sbattere quindi si provoca una ferita,
una frattura che vuol dire poi la morte se non viene trovato da qualcuno e portato a un centro
recupero, noi come l'ipulgestiamo a molti centri per recuperare gli uccelli.
Un altro problema molto grave è data dalla trafica stradale, questo sia per uccelli ma anche per
tantissimi altri animali quindi la collisione tra un veicolo e un animale e anche qui numeri
sono molto elevati oltre a tanti altri impatti che le infrastrutture creano in termini di
frammentazione di consumo del suolo c'è anche proprio la mortalità diretta.
Anche in questo caso ci sono tante soluzioni che afferiscono alla cosiddetta ecologia
stradale, quindi misure di mitigazione per evitare incidenti che tra l'altro e soprattutto
se l'animale è più grande questo caso mammiferi può causare anche un problema per
la vettura e persone che vengono trasportate. Ci puoi fare qualche esempio?
Sì allora nell'ecologia stradale applicata le misure fondamentalmente sono di due tipi,
uno è evitare che gli animali vadano in strada questo si crea con recensioni opportune che
vanno da quelle alte 40 centimetri per i rospi, per gli anfibi, a quelle alte più di due
metri per i caprioli e i cervi che saltano. Anche per gli uccelli ovviamente se si riesce a
alzare la traittoria sopra tre metri più o meno l'altezza di un camion, l'uccello
diciamo scavalca e insicurezza alla strada. L'altra soluzione che spesso viene accoppiata è
quello degli attraversamenti faunistici, vera dire dei tunnel, dei sottopassi quindi
attraversamenti inferiori si permette all'animale di bypassare l'infrastruttura dal basso come facciamo
noi anche, diciamo quando si gliene fatto un sottopasto per evitare una ferrovia, un passaggio
a livello, la stessa cosa soltanto sono concepiti al scopo faunistico e opportunamente progettati,
altrimenti si fa dall'alto, cavalcavia. Questi cavalcavia per la fauna vengono chiamati ponti
verdi o ecodotti o ponti faunistici al secondo a poi delle caratteristiche tecniche, per in questo
caso si facilita l'attraversamento da sopra. Questo riguarda soprattutto gli animali terrestri,
quindi alfibri, rettili, mammiferi, ma è stato visto che anche gli animali che volano come
gli uccelli e i pipistrelli se ci sono queste strutture le utilizzano assolutamente quindi
anche per loro sono importanti per evitare gli incidenti stradali. Torniamo alle città e alla
nostra convivenza con gli uccelli, in Italia le persone che abitano in città hanno una certa
familiarità con alcune specie a cominciare dai piccioni e dai gabbiani con i quali qualcuno in
realtà fatica a convivere, ma quali altri specie abitano con noi nelle città? La maggior
parte delle persone pensa che le città siano abitati da pochissime specie come i piccioni
colombi, gabbiano reale, magari qualcuno conosce la rondine generalmente, poi le rondine in realtà
sono dei gruppi più compositi perché c'è il balestruccio, ci sono i rondoni che dal punto
di vista sistematico sono un altro gruppo, però la realtà è ben diversa, le città italiane
sono abitate da il meno cinquanta specie e parlo soltanto di specie nidificanti, quindi specie
che si fermano durante la primavera e quindi mettono sul casa, passano dei messi nei nostri
giardini, nei nostri parchi, ma anche sui tetti, anche sugli edifici stessi, si può arrivare anche
a realtà come Torino, come Venezia che hanno centinaio di specie, la maggior parte sono specie
che non hanno interazioni negative e quindi non ci creano nessun problema, noi esseri umani anzi
apportano tutta una serie dei cosiddetti servizi benefici ecosistemici per l'equilibrio dell'ambiente,
per tante funzioni, basta pensare che molte di questi animali sono insettivori e i rapaci che
mangiano i topi, quindi aiutano anche, diciamo, all'equilibrio dell'ambiente. Il problema è che
molte di queste specie non sono noi familiari, per questo la LIPU organizza dei corsi di Berdu Occing,
delle iniziative per avvicinare le persone a tutti questi animali, a farli conoscere come si
possono identificare quali sono le attrezzature e ci sono anche degli studi innovativi che dimostrano
come il contatto delle persone con gli uccelli che può venire sia vedendoli, ma anche ascoltando
i canti, i richiami, porta dei benefici psicologici, misurabili, quantificabili e questo appunto è uno
degli elementi che concorrono ai cosiddetti servizi benefici ecosistemici del verde urbano,
della biodiversità urbana più in generale, su cui adesso ci sono tante iniziative per far capire
l'importanza del verde urbano e della natura in città. Grazie a Marco Dinetti. Grazie molto a voi.
Il disco della settimana consigliato da Giovanni Anzaldo, editor di Musica d'Internazionale.
Il portericano Bette Banni ha già fatto la storia della musica portando un disco in lingua
spagnola in testa a tutte le classifiche state unitensi del 2022, ma i suoi meriti non sono
solo legati alle vendite. La musica di Bette Banni, che pesca da rap, da reggaetone, dal pop con
grande naturalezza, è sempre vivace e ben arrangiata. Un discorso che, stando almeno ai primi ascolti,
potrebbe valere anche per il suo nuovo disco, che si intitola Nadi e Sabelo che va a passare
maniana. L'album contiene ben 22 brani, quindi dare un giudizio definitivo a pochi giorni dall'uscita
sarebbe un po' affrettato, ma quello che si capisceavesa subito è che il quinto disco in studio
solista di Bette Banni è un ritorno alle sue radici trap. L'album è incentrato su alcuni
degli argomenti preferiti del cantante, le donne, i soldi e il suo amore per Puerto Rico,
e non mancano diversi momenti bufoneschi e un po' sboccati. Anche stavolta, però, le cose sembrano
funzionare bene, con qualche finezza come il campionamento di Charles Navour in Monaco. Fa strano
pensare che Bette Banni finora non si sia neanche scomodato a fare un tour in Europa,
che il 2024 sia l'anno buono? Speriamo, sarebbe un peccato non poter vedere dal vivo una star del suo livello.
Bette Banni, Nadi e Sabelo che va a passare mañana.
Speriamo, Bette Banni, c'è l'amore di Bette Banni che è un po' più di 20,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000,000
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Dopo otto anni di governo e politche illiberali, sembra finita l’epoca del il partito di destra Diritto e giustizia alla guida della Polonia. Migliaia di uccelli muoiono ogni anno andando a sbattere contro edifici o infrastrutture, ma rendere più sicura la loro convivenza con gli esseri umani è possibile.
CON
Andrea Pipino, editor di Europa di Internazionale
Marco Dinetti, responsabile ecologia urbana della Lipu
LINK
Video Polonia: https://www.youtube.com/watch?v=GK9w7zkyBhE
Video uccelli https://abc7chicago.com/bird-migration-mccormick-place-dead-birds-migratory/13872346/
Seminari Lipu su gestione ecologica del verde urbano: https://www.agrofauna.it/event/gestione-ecologica-del-verde-urbano/
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Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.
Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.
Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.
Direzione creativa di Jonathan Zenti.