Il Mondo: Il voto di domenica in Spagna riguarda tutta Europa. Sei romanzi per l'estate consigliati da un libraio.

Internazionale Internazionale 7/21/23 - Episode Page - 23m - PDF Transcript

Dalla redazione di Internazionale io sono Giulia Zoli, io sono Claudio Rossi Marcelli e questo

è il mondo il podcast quotidiano di Internazionale. Oggi vi parleremo di elezioni in Spagna e di

romanzi e poi di un compositore e di un film in streaming. È venerdì 21 luglio 2023.

Non divida a usted con la ugualdà. Ha hecho una lei del solo, sì, il sì. La

miglior manera di dormire a quel paese è il peggamento di box. Ma mire,

io non ti devo battere con il signor Abascal, debata a usted con il signor Abascal.

Domeniche in Spagna ci saranno le elezioni generali, che sono state indette a maggio,

dopo le dimissioni del premier socialista Pedro Sanchez. L'audio che avete sentito è un

estratto del confronto televisivo tra Sanchez e il suo principale sfidante, Alberto Nugnets

Faye Ho, che è il leader del partito popolare. Tutti gli occhi sono puntati su Faye Ho,

che anche se è dato come favorito, potrebbe essere costretta ad allearsi con il partito

di estrema destra di Vox per governare. Parliamo con Gabriele Crescente, editor di Europa di

Internazionale, per capire quali sono i possibili scenari postelettorali e perché l'esito di

questo voto avrà i repercussioni anche a livello europeo. Domenica si svolgeranno le elezioni

legislative che Sanchez ha convocato subito dopo la sconfitta alle amministrative di maggio,

una sconfitta che era tesa ma che ha superato ogni previsione per dimensione, per i numeri

pessimi raccolti dai partiti della coalizione di governo, che sono il partito socialista di Sanchez,

un'ilas Podemos, un partito di sinistra che sostiene Sanchez del 2018. Le elezioni, infatti,

la fine della gestatura era prevista a dicembre del 2023, ma Sanchez dopo questa sconfitta ha

deciso, sorprendendo tutti, di mettersi a dissipare le elezioni nella speranza di

capitalizzare l'ondata di preoccupazione tra gli elettori di sinistra, societata dalla prospettiva

di un governo di destra, in cui potesse entrare il partito di estrema destra Vox, e nella speranza

anche di cogliere impreparata l'opposizione che non ha ancora formalizzato questa possibile

alleanza, anzi è ancora un canteri aperto, perché comunque l'idea in un paese che è uscito

da relativamente pochi anni da un'elettatura di destra, l'idea di accogliere al potere un partito

che fa esplicitamente riferimento ai nostalgici del regime di Franco, fa comunque discutere anche

se poi in realtà ci sono state già delle alleanze a livello locale.

Quali sono stati i temi di questa breve campagna elettorale?

I temi della campagna elettorale sono stati gli stessi che hanno agitato l'accesissimo dibattito

spagnolo degli ultimi anni, caratterizzato dalla continua contestazione da parte dell'opposizione

di destra alle scelte operale del governo Sanchez, a cominciare dal tema della crisi in

Catalogna che è stata il tema dominante della politica spagnola fin dal referendum separatista

del 2017 e dalla travagliata storia giudiziaria che è messa guida. Sanchez da quando arrivò

dal potere il 2018 ha cercato di mettere una pietra sopra a questa gravissima crisi istituzionale

smorzando i toni avvenendo incontro ai partiti separatisti di cui tra l'altro ricordiamo

a bisogno del sostegno in Parlamento dato che la sua collezione non ha la maggioranza

assoluta. Per questo è stato accusato di tradimento e di aver collaborato con dei terroristi

da parte dei partiti di destra e questo è stato una delle critiche più forti anche

durante la campagna elettorale in cui i partiti di destra hanno continuamente ricordato a Sanchez

appunto il suo dipendere da formazioni come quelle nazionaliste basche che hanno avuto legame

in passato con il terrorismo armato. L'altro tema di critica fortissimo è stato quello

relativo alle leggi sui diritti civili adottate dal governo Sanchez, da partire dalla legge sul

consenso sessuale a quei diritti delle persone trans che consente alle persone di maggiore di

16 anni di cambiare sesso anagrafico semplicemente con una autodichiarazione. Questo è stato un

tema soprattutto per Vox che è un partito che si oppone categoricamente a ogni concessione sul

tema dei diritti per le persone LGBT. E l'economia ha fatto parte del dibattito? L'economia è stato

un tema diciamo piuttosto marginale rispetto ad altri paesi europei perché l'economia espagnola

va bene rispetto ovviamente al resto d'Europa, l'inflazione è molto più bassa e la crescita

brevista è superiore a quella della Germania e dell'Italia. Non è sicuramente un tema così

forte come in altri paesi europei. Nonostante la disoccupazione e soprattutto l'abbandono delle

aree interne dove si concentra la maggior parte delle disoccupazioni che sono tagliate fuori dalla

crescita economica che invece riguarda soprattutto l'area mitropolitana è stato un tema che ha

pensato abbastanza che il prospettivo peserà sempre di più. A questo punto i sondaggi cosa

ci dicono sull'esito di queste lezioni? I sondaggi mostrano che la scommessa di Sanchez non

ha pagato, ha pagato fino a un certo punto perché il partito popolare resta saldamente in testa

l'intenzione di voto con circa il 34 per cento, il partito socialista è al 28 per cento. A essere

decisivo sarà soprattutto la sfida tra i potenziali partner di coalizione di questi due partiti che

sono da parte Vox e dall'altra Sumar che è una coalizione di sinistra che ha raccolto per la

prima volta tutte le forze a sinistra del partito socialista in Spagna compresa Podemos e che sono

attualmente testa a testa intorno al 13 per cento. Per ora le proiezioni dei sedgi mostrano che una

ipotetica coalizione tra il PP e Vox potrebbe raggiungere la maggioranza assoluta ma potrebbe

anche non farlo e in questo caso per la destra le cose si farebbero più complicate perché a

differenza del partito socialista che ha potuto cercare il sostegno dei tanti partiti

nazionalisti regionali che esistono in Spagna Vox e il PP non hanno altri possibili alleati quindi se

non dovessero farcela con le loro forze dovrebbero lasciare il passo a un tentativo da parte della

sinistra oppure a una ripedizione delle elezioni. Cosa significherebbe per la Spagna una possibile

alleanza tra il partito popolare e Vox a livello nazionale quindi? Significherebbe allinearsi

una tendenza che è già evidente in tutta Europa dove il cordone sanitario tradizionale tra il

centro destra e i partiti estremodestra si sta corrodendo se non scomprendo del tutto senza parlare

del caso ovvio dell'Italia ci sono i recenti esempi della Finlandia, l'estremodestra entre

il governo della Svezia, in Spagna la problematicità di questo sviluppo è acquita come dicevamo dal

fatto che la Spagna ha avuto un recente passato di dittatura fascista e che tra moltissimi cittadini

ancora vivo il ricordo del franchismo e soprattutto dal fatto che Vox è un partito molto più

estremista di tutti gli altri che abbiamo citato che ha posizioni molto più radicali anche se si

può prevedere che sarà costretto a smorzarli una volta al governo. E invece proprio a livello

europeo quale potrebbe essere l'effetto dell'esito delle lezioni spagna? Bene anzitutto come dicevamo

confermerebbe questa tendenza alla collaborazione tra il centro destra e l'estremodestra,

lo dovenimento dell'estremodestra anche più radicale, un sviluppo di questo tipo in un

paese come la Spagna avrebbe un peso diverso rispetto a quello che ha avuto in Finlandia per

esempio e se ipotizziamo un momento in cui l'Italia, la Spagna oltre i paesi dell'Europa

orientale e quelle della Scandinavia sono governati indirettamente dall'estremodestra diventa sempre

meno per legrina l'ipotesi che anche i paesi fondatori dell'Europa possano prima o poi

accettare questa svolta a cominciare dalla Germania dove la cdu, una alla dei popolari della cdu è

fortemente tentata di leerse l'estremodestra a quel punto ovviamente la mappa politica dell'Europa

cambierebbe per sempre. A livello pratico se la Spagna dovesse appunto unirsi a questo fronte

revisionista di estremodestra si creerebbe una situazione in cui tutti i paesi dell'Europa

meridionale sono governati da forze conservatrice, ultraconservatrice, questo avrebbe ovviamente

ripercussioni concrete sulla politica migratoria, sull'approccio dell'Europa all'immigrazione,

un'altra area in cui un passaggio a destra della Spagna avrebbe forti conseguenze e la lotta al

cambiamento climatico. Come abbiamo visto negli ultimi tempi le forze conservatrici sono sempre

più tentate di rallentare l'impegno nella lotta al cambiamento climatico che recuperare

voti tra gli scettici, certamente è un governo in cui si è devox che ha posizioni aperteramente

scettiche sul cambiamento climatico, se non addirittura negazioniste non farebbe altro che

indebolire ulteriormente il fronte che sostiene il Green Deal e le misure di lotta al cambiamento

climatico in Europa. Grazie Gabriele Crescente. Grazie a voi.

Giulia Testa, editor del sito d'internazionale, racconta un video uscito questa settimana.

Per mandare i fan di Star Wars in visibilio, bastano pochissime note. Lo stesso vale per

le musiche di film come Harry Potter, Indiana Jones, Lo Squalo o Jurassic Park. Sono tutti

i brani immediatamente riconoscibili, che hanno in comune una cosa, sono stati scritti da

compositori statunitanzi John Williams, che è l'artista vivente con il maggior numero

di nomination ai premi Oscar, n'ha tenuto in 53 in tutta la sua carriera. Il video di

Le Monde, che si può vedere sul sito d'internazionale, spiega la tecnica di Williams con l'aiuto

di una orcesta sinfonica. Ispirandosi a grandi musicisti del XIX secolo come Wagner, Williams

abbina un motivo musicale a ogni protagonista del film. Poi lo ripete tante volte fino a

farlo entrare nella testa dello spettatore e lo declina con strumenti diversi a seconda

dell'emozione che vuole comunicare. Nel film Lo Squalo, il pesce meccanico si vede

solo per 4 minuti, eppure, grazie alla musica di Williams, sia la sensazione che sia sempre presente.

Era Massimo Troisi, nel film Le Vie del Signore sono finite, del 1987, da lui scritto

diretto e interpretato. Non sono milioni, ma decine di migliaia sì i libri che vengono

pubblicati ogni anno in Italia, e le vacanze estive possono essere un buon momento per

recuperare le letture rinviate o scoprire nuovi autori e nuovi autrici. Abbiamo chiesto

a un libraio di consigliarci dei romanzi per l'estate. Francesco Mecozzi, uno dei fondatori

di Jufà, la libreria indipendente del quartiere San Lorenzo a Roma, ne ha scelte i sei.

Mi piacerebbe fare una premessa per in qualche modo spiegare come la scelta di una serie

di titoli possa in qualche modo non essere un giudizio o un valore al libro quanto un

piccolo percorso in cui all'interno di un mercato editoriale enorme, che è quello italiano

in cui ogni anno escono più o meno 60.000, 70.000 novità, un libraio o comunque un lettore

si trova a dover scegliere, prendere delle decisioni, incontrare dei libri. Per la scelta

di oggi, ma più o meno quello che penso sia un approccio ampio, sia quello di considerare

diversi punti di vista, diversi angolazioni e quindi narrazioni. Possono essere geografiche,

linguistiche, di genere, eccetera. I titoli che ho scelto sono Metodi per Sovravivere edito

da Iperborea, di Eva Minedogur-Botir, un nome difficilissimo, di una scrittrice slandese.

La Foresta Tra Bocca, edito da Ad Editore, di Ayase Maru, Eva Meyer, il nuovo fiume di

Notte Tempo, Nanga Parbat, la Sessione La Montagnanuda, edito da 66 in Second, di Orzotosco.

Poi il canto del fiume, di Lorena Salazar Masso, Persellerio, e infine l'invincibile

estate di Triliana, di Cristina Rivera-Garza, edizioni surre. Da quale cominciamo allora?

Cominciamo con Metodi per Sovravivere, di Iperborea. È un libro molto particolare in quanto risulta

essere corale. È un libro in cui ci sono cinque personaggi e ogni capitolo è raccontato

con lo sguardo e con la voce in prima persona di questi personaggi. Risulta essere un racconto

dalle lingue le azioni spaccettate e questi punti di vista fanno sì che convergano tutto

sommato, non in un buonismo, piuttosto in un senso tentativo di migliorare la società

e quindi di avere un impegno, un'empatia soprattutto con chi ci circonda.

Anche a costo di generalizzare un po', se dovessimo andare in una direzione completamente

opposta rispetto a questo libro, quali indicheresti tra i cinque che restano nella tua selezione?

Sicuramente La Foresta Tra Bocca è un libro di una scrittice giapponese, è tutt'altra

scrittura, c'è una scrittura molto asciutta e al tempo stesso la storia è una storia di

una specie di rivalza, in quanto la protagonista stanca di essere oggetto dei romanzi di suo

marito, a un certo punto un gelosita, insomma da una situazione, decide di mangiare una

sciotola di semi e piano piano comincia a trasformarsi in una foresta, in un albero e una pianta

che occupa la casa prima una stanza, la casa e poi insomma senza arrivare a raccontare

tutta la storia è un modo sicuramente tra finzione, realtà, fantasia per riacquisire

una libertà e anche affermarla in modo forte.

In due dei titoli che hai scelto, compare la parola fiume?

Sì, partiamo dal nuovo fiume, Dieva Meyer, è un libro in cui sicuramente il fiume è

un protagonista, siamo in Sudamerica con tutte le contraddizioni di un Sudamerica contemporaneo

è una storia anche qui un po' forzata dal punto di vista della realtà, si apre una

voragine e un fiume comincia a nascere, il protagonista appunto è un fiume ma il tutto

viene indagato da una giornalista, c'è un assassinio e quindi la modalità con cui

il romanzo va avanti è quello di scoprire cosa succede, si incontrano popolazioni

locali, mitologie, forme di strane credenze e lei che tutto sommato era arrivata con un

punto di vista molto lavorativo, si trova dove anche qui cambiare decisamente il punto

di vista fino ad appassionarsi molto su questa storia che chiaramente ha uno svolgimento

in avanti.

Parlando di natura, a questo punto mi sembra giusto poter collegare un altro libro in cui

la natura fa di nuovo la protagonista nel libro di Orso Tosco, Nanga Parbat, è un libro

che parla della montagna ma non è solo per chi ci va perché Orso è bravissimo a narrare

tutta una serie di ascese a questa montagna che è uno degli 8.000 eccetera, storicamente

quindi tutta una serie di missioni ma condite con riferimenti letterari e quindi in realtà

non è un libro per chi è appassionato solo di montagna estrema, tutt'altro per chi

cerca un rapporto diverso con la natura, con i propri limiti, con il rispetto di questa

e quindi tutto sommato è un libro che può andare bene anche sotto l'ombrellone.

Invece il fiume del romanzo di Lorena Salazar Masso dove ci porta?

L'ora ci porta in Sudamerica quindi c'è questo nuovo collegamento tra questi libri e in questo

caso abbiamo la protagonista che in questo viaggio molto lungo e quindi molto ricco

di incontri e di persone con cui poter confrontarsi sulla situazione specifica o comunque anche

su proprio sulla propria vita. In realtà accompagna suo figlio alla mamma naturale per farlo incontrare

per la prima volta. Un viaggio in cui si parla molto di maternità, il rapporto che la donna

con questo figlio che sente fortissimamente suo perché l'ha cresciuto, perché ci ha vissuto e

appunto ha aumentato lo spettro emozionale, emotivo e si sente estremamente arricchita.

Siamo nel conflitto alle Sudamerica quindi ci sono anche cose forti, scontri eccetera.

È rimasto il romanzo di Cristina Rivera-Garda che intanto una cosa in comune con Salazar Masso

ce l'ha e della traduttrice Giulia Zavagna. Sì l'invincible Stata di Liliana è un romanzo

tradotto da Giulia Zavagna e è un romanzo molto complesso, molto articolato. In realtà è scritto

dalla sorella di una giovane donna assassinata più di 30 anni fa e la modalità per cui

lei riaffronta la questione è estremamente forte e importante. Decide di farlo dopo 30 anni

questa cosa chiaramente ha un peso all'interno della narrazione, all'interno della propria motività

perché l'ha fatto così tanto tempo dopo e nel romanzo lei inseriscestütta una serie di lettere

che ha ritrovato della sorella in una scatola in soffitta, così come ricostruisce tutta la vicenda a livello un po' giuridico.

Basti pensare che quando successo dell'assassinio non esisteva la parola femminicidio in Messico,

e chiaramente che questo è un romanzo in cui le parole hanno una centralità,

perché lei, su queste parole, poi costruisce tutta la parte razionale, tutta la parte emotiva,

tutto il percorso che gli serve per arrivare appunto a descrivere questa storia che è una storia appunto singola,

ma è una storia chiaramente molto collettiva e molto attuale, purtroppo.

Grazie a Francesco Mecozzi.

Grazie a voi.

Il film della settimana è consigliato da Anna Frankin, giornalista d'internazionale.

Se vi siete persi, ritorno a Seul quando è uscito al cinema un paio di mesi fa, potete recuperarlo ora su Mubi.

Il film, da regista Franco Cambogiano Davishu, parla di un'esperienza che forse non è stata molto raccontata,

ma che è stata vissuta da centinaia di migliaia di persone, e cioè l'adozione internazionale dalla Corea.

La protagonista è Freddy, una francese di 25 anni che, all'improvviso, decide di fare un viaggio in Corea del Sud,

cioè il paese in cui è nata, ma che non conosce per niente.

Freddy è una ragazza magnetica e travolgente, espietata anche visto che attira lontana le persone come e quando vuole,

ma a Seul emergono anche i suoi contrasti, le sue fragilità, perché lì Freddy scopre che, attraverso un'agenzia per l'adozione,

può provare a contattare i suoi genitori biologici.

Il padre, che è un uomo devastato dal senso di colpa, le risponde subito, mentre la madre non vuole vederla.

Cosa significa questo rifutto per Freddy, per la definizione di sé, per la sua identità?

Il film è un dramma, sull'adozione manca una riflessione intrigante sui luoghi a cui apparteniamo e sui legami.

Ritorna a Seul di TV Shoe e su Mubi.

Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.

Domenica in Spagna ci saranno le elezioni generali, che sono state indette a maggio dopo le dimissioni del premier socialista Pedro Sanchez. Sei romanzi usciti negli ultimi mesi scelti da Francesco Mecozzi, libraio a Roma.

Gabriele Crescente, editor di Europa di Internazionale
Francesco Mecozzi, libraio


Video Spagna: https://www.youtube.com/watch?v=_kEInbsaMNU&t=224s
Libri Massimo Troisi: https://www.facebook.com/watch/?v=564917124816960

I libri consigliati:
Guðrún Eva Mínervudóttir, Metodi per sopravvivere, Iperborea
Ayase Maru, La foresta trabocca, Add editore
Eva Meijer, Il nuovo fiume, Nottetempo
Orso Tosco, Nanga Parbat, 66thand2nd
Lorena Salazar Masso, Il canto del fiume, Sellerio
Cristina Rivera Garza, L'invincibile estate di Liliana, Sur

Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un’informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcast

Scrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050
Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.
Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.
Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.
Direzione creativa di Jonathan Zenti.