Il Mondo: I viaggi di Zerocalcare, parte 5

Internazionale Internazionale 9/1/23 - Episode Page - 12m - PDF Transcript

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Dalla redazione di Internazionale io sono Giulia Zoli, io sono Claudio Rossi Marcelli

e questo è l'ultimo episodio della serie estiva del mondo, il podcast quotidiano di

Internazionale.

Questa settimana Claudia Durastanti, scrittrice e curatrice editoriale della Tartaruga intervista

Zero Calcare, è venerdì 1 settembre 2023.

Zero Calcare ha 39 anni ed è uno dei più noti autori di fumetti italiani, ha realizzato

due serie tv.

Il suo ultimo libro è No Sleep Til Sengal, uscito nel 2022 per la Casa di Trice e Bao.

Nell'episodio di oggi parla di mare, turismo spaziale e del trono di spade.

I viaggi di Quipalli hanno comunque una qualità, una matrice tendenzialmente urbana, quindi

volevo sapere se a volte senti bisogno di un altro ecosistema, di che tipo di ambiente

o di che condizione fisica hai bisogno rispetto alla città e ci pensavo anche in relazione

a questi viaggi un po' estremi, paradossali, ultimamente sentiamo molto parlare di gente

che fa questo turismo spaziale, interstellare che può essere depercabile o meno, che vanno

i più profondi abissi alla ricerca di navi scomparse e quindi un po' come la pensi rispetto

all'ambiente che non hai, quanto ti manca e quanto a volte senti di avere bisogno di

una condizione estrema, diversissima da quello in cui sei?

Io ho costruito forse in parte un personaggio ma molto prima di fare i fumetti sul non andare

al mare, cioè io di fatto a 13 anni ho smesso di andare al mare e quindi non ci sono più

andato per mille anni e era diventato quasi una questione identitaria per me il fatto

di andare al mare perché comunque me lo ricordo come un posto orrendo viene una decente in

cui il vento me scompagginava il giornale da bambino, queste cose da vecchio però era

esattamente così quando facevi il bagno poi te rimaneva la sabbia piccicata sotto i piedi,

cioè veramente una roba sgradevole da qualsiasi punto di vista mi sono riscoperto in età

adulta specialmente quando mi trovavo per lavoro, andà a Genova soprattutto che c'hai

tutto un pezzo di treno che costeggia il mare a guardare le onde e a provare un grosso desiderio

di quella cosa lì cioè di entrare in acqua quel fresco, quella roba che non è la piscina che è

proprio una roba sconfinata eccetera quindi in realtà mi sono anche sorpreso di provare

questo desiderio qua ma la verità è che io queste cose non le so fare nel senso che a me se

muo mi dici vai al mare, io non so capace a andare al mare, non è che non so notare,

io so notare, non so do se perché già la macchina per andare al mare, cosa si porta per andare al

mare il telo ma cioè il sole che fai, ti devi portar l'ombrellone da casa, non arrivi con la

macchina in spiaggia, cioè ci sono delle cose che io non ho fatto negli anni in cui uno impara

fa queste cose e quindi non le so fa, fa parte delle cose che ogni tanto mi prende un po'

questo desiderio ma che di fatto non vivo più o meno la montagna direi quasi la stessa cosa nel

senso che io so vive soltanto nell'ambiente urbano ogni tanto se penso ai spazi in contamina di

guarda te dico rispetto alle cose estreme l'unica cosa che effettivamente avrei voluto quando ho

pensato che avrei voluto spostarmi per tanto tempo da roma era una cosa effettivamente

apparentemente folle 7 8 anni fa io feci richiesta per andare non mi presero forse meno male

sei mesi in una base artica sostanzialmente sottoterra cioè interrati proponendo di fare

un fumetto su quello che studiavano lì perché a me l'idea d'andare sei mesi interrati una base

artica mi sembrava comunque un bel modo di rompre la routine della mia esistenza mi piacerebbero

andando spazio è sempre andando in spazio mi piacerebbe non penso che è una roba che mi

capiterà nella vita però quella roba è una roba che trovo interessante e hai una preferenza

nel caso rispetto a pianeti o a satelliti no se devo pensare in termini di fattibilità

me basterebbe fa un giro intorno alla terra se potessi spazziare abbastanza vorrei vedere

cos'è l'acqua che starebbe sotto nei conicoli sottomarte e però la letteratura cinematografia

non so forse sono particolarmente pessimista si romina le cose non so sei seguito che l'attore di

star trek è andato su lo spazio con uno dei voli di bezos che è tornato super depresso mi sono

sentita questo podcast perché è arrivato lì e dice ma non c'è assolutamente niente qui e dice che

ha provato uno dei dolori più intensi della sua vita dopo che aveva fatto finta per 30 anni

d'anno lo spazio quando c'è arrivato questo senso di la conicità però magari lui qui piace

andare a formentare la si trova che non c'è quello che voleva io invece non c'ho questa cosa

della spettativa a proposi letteratura prima quella che fai o quella che insomma hai assorbito

quando hai fatto dei diari di viaggio dei reportage conservi dei materiali che sono

estremamente privati e intimi no impubblicati no con appunti e tacquini di viaggio in cui

c'è una dimensione di scarto d'inconfessabile io so effettivamente un sacco di tacquini

quando viaggio io appunto tutto c'è comprese le cose conta che io quando torno da un viaggio

il fumetto lo faccio non immediatamente a volte ma volte anche dopo settimane e barra mesi quindi a

me mi serve non soltanto ricordare proprio diciamo la cronologia dei fatti avvenuti ma anche tutte le

annotazioni emotive che mi servono poi per ricreare un po' l'atmosfera come mi sono sentito

eccetera quindi pure se faccio una gaff che me levo le scarpe in un posto dove invece ce le

hanno tutti e mi sento un coglione io questa roba quella sensazione l'appunto e c'ho anche tantissime

cose effettivamente in confessabile che di solito scrivo con una calligrafia più brutta

perché ovviamente quando tu prendi appunti tutti spiano un po' quello che stai facendo anche

perché poi io ci faccio dei disegnetti quindi c'ho dai miei compagni di viaggio alle persone che

magari sto intervistando in quel momento al mio grande terrore di me ferma l'esercito

turco m sequestro questa roba e quindi c'ho una serie di cose che scrivo con una calligrafia

bruttissima che magari vanno da annotazioni orribili che non passerebbero più su

l'aspetto fisico delle persone che incontro o cose simili ma perché mi serve veramente

rientrare esattamente nelle mie emozioni poi chiaramente so cose che non pubblicherò mai e

che rimarranno private soltanto per aiutarmi a ricordare quel momento abbiamo parlato un po' di

spazio quindi no di viaggi e di spostamenti in quel senso però forse ti volevo fare una

domanda anche di viaggi a livello temporale o nel tempo quando siamo piccoli tendenzialmente

forse influenzati appunto da fumetti da film a sessuto polino c'è sempre quell'episodio in cui si

viaggia in dietro nel tempo si va da una parte e uno tende a formarsi i cavalli di battaglia io per

esempio ero fissata come lo stanno nell'oriside nel 1977 e per anni ho avuto questa cosa ma non

ce voglio andare neanche più però non ho un nuovo posto non è che ti direi voglio andare in Egitto

durante la campagna di napoleone non ho più un nuovo viaggio nel tempo tu ce n'hai ti cambiano

poi nel corso delle cose ho sempre avuto soli dinosauri cioè ho sempre soltanto i dinosauri

è l'unica mio sessione da sempre se dovessi investire tutto il budget da ricerca scientifica lo

farei comunque per creare i dinosauri nel senso l'unica cosa che c'ho rispetto al passato che

vorrei veramente tanto vedere sono i dinosauri l'ultima cosa che ti vorrei chiedere riguarda un

tipo di sentimento che io ho ritrovato non dico solo in Stephen King perché poi c'è anche nel

finale del signore degli anelli se vuoi anche in quello dei promessi sposi cioè che i protagonisti

e le protagoniste fanno l'avventura fanno l'impresa mazzano il mostro sono sopravvissuti a una

stagione o qualcosa tornano e c'è sta marinconia per cui si vedono a due a tre non si vedono più

tutti insieme cioè questo smembramento oppure torni a casa frodo non è che li prende male però

dice vabbè ho fatto tutta questa conquista questa battaglia a casa un po più piccola no è come

quando vai a vedere la casa in cui sei cresciuto che te la mangi di monumentale ha cambiato

fortemente scala cioè d'anamagione diventata una casetta piccola piccola piccola di polli

c'è un paese nevera via volevo chiederti se ti è mai successo il contrario che in realtà

l'impresa la questione il viaggio l'avventura alla fine si è rivelato un po più noioso di quello

che pensavi possono essere anche avventure cittadine e poi si è tornata a casa e casa

era bellissimo in un certo senso cioè il contrario di quella nostalgia di una cosa epica che che

non c'è stata e poi ritorno a casa invece in qualche modo ti sembra epico bellissimo

posto che per me ritorno a casa è sempre bellissimo quando vado fuori questo senso che

quando ritorno mi si riempie il cuore di questa cosa è una delle prime cose che ricordo da quando

sono bambino e quando torno indietro è ancora validissima come cosa questa cosa dell'epica della fine

in questi termini non lo so come si inserisceйsce ce l'ho avuta per la fine del trono di spade in

realtà cioè l'idea però si l'ho avuta nello specifico nella parabola di john snow che non ritorna a casa

ma non parte neanche all'avventura come asia stark john snow rimane sulla barriera e quindi la sua fine

rimane là un po' nel nulla io nella mia testa per me è potenza quella l'idea dei rimanei in un posto

di frontiera dove fa freddo non ci verrà mai più nessuno a trovarti forse non succederà

niente fino alla tua morte e lì ma la tua vita ormai finirà là dentro però insieme a dei

commilitoni che stanno lì con te e che creperanno con te in quel posto freddo dove nessuno verrà mai

quella cosa lì mi ha spaccato il cuore dentro mi sarebbe piaciuto vivere quel tipo di esperienza

così crepuscolare perché forza la fine poi la verità che io ricerco quello nella vita dalla

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Mare, turismo spaziale e Trono di Spade. Claudia Durastanti intervista Zerocalcare.

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Produzione di Claudio Balboni.
Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.
Direzione creativa di Jonathan Zenti.