Il Mondo: I viaggi di Zerocalcare, parte 1

Internazionale Internazionale 8/28/23 - Episode Page - 11m - PDF Transcript

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E' lunedì 28 agosto 2023.

Zero Calcare ha 39 anni ed è uno dei più noti autori di fumetti italiani. Ha realizzato

due serie TV. Il suo ultimo libro è No Sleep Til Sengal, uscito nel 2022 per la casa di Trice Pau.

Nell'episodio di oggi parla di gite scolastiche, fuge da casa e di umamut.

La prima domanda che ti volevo fare è sul viaggio a collo o il viaggio involontario e io tendo a

identificare diciamo tre categorie o il sequestro familiare durante l'infanzia o quando ti mandano

una specie di esilio, colonia estiva punitiva, poi c'è il fenomeno gita scolastica che ti può

prendere bene o prendere male, anche quello può essere un viaggio a collo che sei costretto a

fare e poi c'è l'ultima categoria che è il viaggio a collo con gli amici che magari sono in

un momento di picco euforico o di estrema disperazione e crisi e tu senti che devi essere quello che

li accompagna, li sostiene mentre vorresti essere da tutta altra parte.

Allora per me in realtà sono tutti viaggio a collo, nel senso che di queste cose che hai

elencato io sono molto forte, ricordo di quelli di famiglia, però quel modello lì è quello che

per me è quello di tutti i viaggi, nel senso che io viaggio ma mi ricordo che per esempio ero

piccolo, ci avrò avuto 7-8 anni e io passavo tutto il viaggio nella mia testa a contare cose tipo

dopo domani potrò dire che siamo a metà vacanza, la sera di domani potrò dire manca soltanto un

giorno all'ultimo giorno, cioè io passavo tutto il tempo a farmi questi conti qua per rassicurarmi

nel fatto che questa cosa stava finendo. Questa roba durata fino a 13 anni, cioè a 13 anni a un

certo punto si è stabilito che io potevo rimanere a Roma quando mi partivano e perché tanto

comunque mi nonna abitava a Roma, le brutte potevo chiamare mi nonna eccetera, quindi ho

smesso di viaggiare e di fatto a 13 anni ho sostanzialmente smesso di viaggiare, nel senso

che quando dici viaggio scolastico io mi inventavo che stavo male per non andare a leggere

scolastiche, non ho più viaggiato come mi hai, non ho praticamente quasi mai viaggiato per più

di 48 ore con gli amici, semmai il vero problema è che nelle relazioni questa roba è molto complicata

perché a un certo punto le persone giustamente vogliono fare dei viaggi, quando uno sta in

coppia spesso finisce�ו per non fare più viaggi con altri, quindi vuole fare viaggi con

partner e 48 ore massimo in dete distanza da Roma, non è spesso accettabile, quindi penso che la finne

di tutte le mie relazioni di fatto abbia conciso con queste questioni qua, quindi in realtà per me

sono praticamente tutti viaggi a colle e cosa è sopravvissuto dei posti che hai visto fino

ai 13 anni mi interessava questa cosa che nei viaggi volontari tuo malgrado c'è uno

scorcio un momento qualcosa che nonostante il fastidio intanto riemerge di ricordo dei

viaggi a collo è terribile nel tanzo che quando i miei si sono lasciati il mio padre

a un certo punto siccome lo vedevo molto poco durante la settimana perché io a un certo

punto io ricrociavo sei anni mi ero rotto il cazzo di fare avanti e indietro da una casa

all'altra pure serrano vicine però a un certo punto uno si trova che c'ha le sue cose in una

casa sola e alla fine quella diventa la sua casa principale e diventa faticoso e pesaculo

spostarsi da una casa all'altra mio padre investiva diciamo emotivamente nei viaggi

estivi di una settimana 10 giorni a volte per diciamo costruire dei ricordi condivisi

probabilmente con me ma è sorrisissimo questa cosa ha fatto sì che mi portasse in irlanda

in irlanda una volta pure comunque degli agi belli è tutto oggi che ti mati ricordi quando

siamo andati non mi ricordo niente non mi ricordo ci sottornato in irlanda una volta e

di fatto era come se ci andassi per la prima volta eccetera quindi effettivamente ho pochissimi

ricordi se non forse lo scorcio per x motivi per questione del lavoro finemmo in america con

mio padre alla svegas ma io ero troppo piccolo quindi non potevo entrare negasi no e quindi

mi ricordo io che aspettavo sulle scale fuorico 50 gradi mentre mio padre doveva comunque per

forza perché portato da non mi ricordo chi entrare un attimo là dentro e quindi questo ricordo

di questa la svegas fichissima in cui non potevo entrare in nulla e stavo là fuori quindi no

diciamo non c'ho ricordi edificanti di tutto questo ricordo come susci da tenerezza perché io ho

avuto questa cosa degli adulti che andavano a giocarsi tutti i soldi ad atlantic city e quindi

io mi ricordo proprio il risucchio della canuccia che stavo là davanti non potevo entrare quindi

io che stavo dovevo consumare queste bibite che sa dell'infinito con la preoccupazione che questi

si stessero giocando tutto lo stipendio però non ricordo come una cosa però c'avevi già per

eccezione del fatto che allora si rischiamo di mangiare tutto perché credo di una notica

forse sono dei miei primi ricordi che gli adulti si possono giocare sprecare tutto proprio meno e

mi faceva a cerlitere perché questa cosa della separazione dei genitori comunque comporta dei

viaggi che siano minimi o no o su larga scala io sono avevo una in america una roma e quindi

stavo sempre con lo gyno in spalla perché per me la cosa più liberatoria era proprio il transito

dalla casa di una casa dell'altro perché stavo da nessuna parte non stavo su spesa in aria

che c'è uno c'è uno di me a me stavo molto ribibbia quindi era anche meno giustificata la

mia la mia figrizia però mi faceva venire questa domanda perché io questa cosa lo gyno in spallo

casa di genitore uno casa di genitori tu la vedevo sempre un po come una cosa escapista

un'avventura e una fuga tu hai mai avuto quella forma particolare di viaggio che è lo scappare

di casa no non c'è cioè tu intendi lo scappare di casa quello diciamo di ribellione che la

gente ti cerca perché non sai sì anche infantile con certo conto tu scompari alla vita dei tuoi

genitori ma anche per due ore sursci di un allarmismo guarda no non credo nel senso che

nel quartiere nostro i ragazzini che scappavano di casa spesso scavalcavano le lamiere con cui

era stato recintato il cazzo di mamut dire bibbia quando era stato trovato scavando per fare un

parcheggio e quindi in realtà le uniche persone che l'hanno visto perché poi è stato chiuso al

pubblico sostanzialmente le uniche persone che l'hanno mai visto sono stati i pischelli che quando

scappavano scavalcavano e passavano la notte là io quella roba l'ho fatta per un'ora e mezza penso

perché un mio amichetto era scappato e voleva passarla notte fuori quindi l'hanno andato a

un certo punto di somma io voglio andar dormi nel letto mio quindi in realtà altri rimasero con

lui e io invece Dornayma è stata una fuga molto corta in cui avevo anche avvertito quindi no non

ce l'ho adesso forse sto in un momento della mia vita in cui ho la tentazione di fare quella cosa però

a 40 anni insomma da ragazzino no e quindi quando hai visto mammo perso l'aereo tu avevi più

identificazione con il ragazzino che stava contento che non c'estava nessuno attorno io c'avevo tipo

la sindrome dell'abbandono io non mi riusciva a divertire vedendo il film perché vedevo sull'abbandono

per due ore tu avevi più identificazione col senso d'euforia totale ma conta che uno dei primi

ricordi che vi hanno invocado della mia famiglia di me ha tre anni siccome mi lavoravano misero

mia cugina a farmi da babysitter un pomeriggio e veniva pagata in realtà mia cugina da mia

madre e quindi lei giustamente sentanti di fare questa cosa tipo cioè voleva farmi giocare mi

provava a fare cose e il primo ricordo evocato è mia madre che torna e io che dico oh francesca

è tanto simpatica ma io non posso farli da baglia tutto il pomeriggio quindi nel senso io

volevo sta da solo io ho sempre voluto sta da solo mi chiudevo in camera quindi per me mammo

perso l'aereo era proprio il sogno mio assoluto e come prendivi il suono del citofono dell'amica

o dell'amichetto che ti veniva a chiamare per me era un incubo totale no ma a me nessuno

voleva fare questa ma ancora adesso c'è la gente sa benissimo che se mi deve venire a casa deve

prima a mandarmi un messaggio per avvertirmi che mi sta a peschevere su whatsapp per dirmi

quando verrà a citofonarmi no quella roba per me è terribile so che siamo un sociopatico da

questa da questa chiacchierata però le questioni e viaggio tirano fuori veramente la parte peggiore

di me mo capisco perché sono arrivato a 40 anni così insomma dalla redazione di internazionale per

oggi è tutto scriveteci a podcastchiocheleinternazionale.it o mandate un messaggio vocale al numero che

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Gite scolastiche, fughe da casa e mammut. Claudia Durastanti intervista Zerocalcare.

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