Il Mondo: Difendere la Val d’Orcia dagli eccessi del turismo. Perché in Australia aumentano i nuovi poveri.
Internazionale 7/25/23 - Episode Page - 22m - PDF Transcript
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Dalla redazione di Internazionale io sono Giulia Zoli, io sono Claudio Rossi Marcelli
e questo è il mondo, il podcast quotidiano di Internazionale.
Oggi vi parleremo di turismo in Val d'Orcia e di povertà in Australia e poi di cinque
interviste da ascoltare quest'estate e di fotografia c'è l'Aperto.
È martedì 25 luglio 2023.
Tuscany, you may not have been there, but chances are you've heard of it.
Located in central Italy between the Apennine Mountains and the Turinian Sea, this region of
Italy is known internationally for its gorgeous countryside, world-class wines, timeless art,
fortified hilltop villages and delicious, hearty cuisine.
Ok andiamo, let's go.
La campagna toscana attira da decenni un grandissimo numero di turisti italiani e internazionali.
La Val d'Orcia però che si trova in provincia di Siena fino a pochi anni fa era riuscita
a salvarsi dagli eccessi del turismo.
Ma soprattutto dalla pandemia in poi, anche questa valle si sta rapidamente riorganizzando
per accogliere i turisti, trasformandosi e perdendo parte della sua identità.
Alessandro Calvi, un giornalista che collabora con Internazionale, ha scritto per il sito
un articolo intitolato La Val d'Orcia si sta trasformando in un villaggio turistico.
Parliamo con lui di questo territorio e di perché il suo destino riguarda tutta l'Italia.
Pienza è una bellissima campagna sud di Siena in toscana, bellissima poiché mantiene ancora
un aspetto intatto con caratteristiche rinascimentali e per rendersene conto basta andare assieme
a vedere gli affreschi detti all'egoria del Buon Governo, dove è rappresentata una campagna
che è del tutto simile a quella che ancora oggi vediamo.
Questa campagna è rimasta intatta fino a oggi e fino alla pandemia, pure essendo
molto nota soprattutto a chi lavora nel cinema o nella pubblicità, essendo spesso utilizzata
come set. Era poco frequentato dal turismo, vedeo un turismo molto rare fatto, fatto
soprattutto da stranieri. Dopo il Covid questo luogo è stato scoperto anche dagli italiani
dal turismo italiano. La frequentazione si è decisamente intensificata e questo ha portato
tutta una serie di cambiamenti non sempre positivi.
Ecco nel tuo articolo parli di un fenomeno chiamato Pientizzazione. Ci spieghi bene cosa
significa? Pientizzazione viene da Pientza, è un modo
per indicare un fenomeno che in realtà possiamo osservare anche altrove in Italia e che qui
ha assunto caratteristiche però particolari. Pientza è uno dei comuni della valle, probabilmente
il più famoso insieme a Montalcino, che ha visto negli ultimi ormai forse vent'anni
una trasformazione molto netta con una riorganizzazione anche della stessa economia oltre che della
vita dei residenti, poiché gran parte per esempio degli esercizi commerciali sono destinati
all'esigenza del turista per l'appunto. È un fenomeno che in città ormai conosciamo
come gentrificazione per cui con il tempo avviene una sostituzione della residenza
con in questo caso con turisti. Il fenomeno ad esempio in questo caso da osservare può
essere anche quello della destinazione di appartamenti ad affitto breve, quindi ad affitto
turistico cosa che nel medio periodo, nel medio lungo periodo svuota i paesi dalla vita
perché molti appartamenti si preferisce -... a questo tipo di scopo. Questo fa sì che i prezzi
si alzino. Avviene una trasformazione complessiva di questi luoghi che devono riadattarsi all'esigenza
del turismo con la conseguente come dicevo prima espulsione a medio lungo termine dei residenti
che non possono più permettersi di vivere nei luoghi. Ora, nelle città questo lo vediamo in modo
piuttosto massiccio, basta pensare a Venezia. In Val d'Orcia ne vediamo un embryone diciamo così
ad esempio a Pienza o Montalcino, ma cominciamo a vedere i segni di questi processi anche altrove,
anche negli altri comuni della Valle che finora fino alla pandemia rimasti sostanzialmente intatti
non toccati da questo fenomeno di trasformazione. Che tipo di turismo cercano oggi le persone che
arrivano in Val d'Orcia? Questa è una delle caratteristiche particolari del fenomeno che
osserviamo in Val d'Orcia rispetto a quello che sta avvenendo in altre parti d'Italia. I turisti
non vengono più per lo più la maggior parte dei turisti non vengono più a fare una villeggiatura
quindi a riposarsi oppure a visitare un luogo e quindi magari a farsi una passeggiata in campagna o una
passeggiata in paese, conoscere eccetera. Vengono invece a vivere un'esperienza cioè lo spiego
in un esempio. Sotto Pienza ci sono i campi di grano dove stanno stai girando alcune scene del
gladiatore, quelle in cui Rasselcro passeggiando per i campi a carezza le spiche di grano viene
ripreso mentre fa questo gesto. Si tratta di una zona bellissima di campagna nella quale fino a
qualche tempo fa non si incontrava nessuno perché nessuno andava a fare una passeggiata in quel
posto. Attualmente è un luogo molto frequentato ai turisti quali però non vengono per guardare la
bellezza del paesaggio o almeno non vengono solo per questo. C'è una vissa su Siena bellissima ma
i campi di grano in se sono veramente belle in quella zona. Vengono per rivivere la scena del
film e quindi si può incontrare i turisti in fila che reinterpretano la stessa scena del film. A me
è capitato di vederli fuori stagione quindi quando il grano non è alto rifare la stessa scena simulando
la presenza del grano per farsi fare fotografie che poi ovviamente condivideranno sui social
ossia lo scopo di tutto questo è la presenza sui social la condivisione non è più lo stare in un
luogo e l'entrare in relazione con un luogo. Questo costringe ovviamente il luogo a maggior ragione
a riorganizzarsi attorno a questo tipo di esigenze che sono molto più rapide molto più veloci. Il
turista oggi viene fa quello che deve fare e se ne va non si fa più la passeggiata con il piacere
tende a come dire un attraversamento molto rapido che mette al centro se stesso non il posto che
attraversa e questo non solo costringe a una riorganizzazione dell'economia di tutto quanto ma
costringe anche una sorta di omologazione i posti che perdono di identità per venire incontro a
questa esigenza se al centro della scena c'è il turista e non più il posto tutti i posti tendenzialmente
devono rispondere agli stessi bisogni che non sono più quelli dei residenti ma sono quelli di
questi nuovi turisti che vengono sostanzialmente a farsi un selfie utilizzando questi luoghi bellissimi
e pieno in storia come spondo per le proprie fotografie. Parli anche della ricerca di una
esperienza artefatta da parte dei turisti. Sì ed è una conseguenza di quello che abbiamo appena
detto proprio perché i luoghi devono riorganizzarsi attorno alle esigenze dei turisti. Se i turisti
visino questi luoghi mettendo al centro si stessi quindi utilizzando il luogo come sfondo il luogo
dovrà mettersi in scena cioè i paesi dovranno caratterizzarsi in modo sempre più netto per
emergere diciamo così dallo sfondo e questo significa che ad esempio i ristoranti dovranno
trasformare i propri menù in seguendo sempre più la tipicità ma una tipicità che diventa
man mano sempre più artefatta che perde anche in questo caso identità. Naturalmente questo
fenomeno non riguarda tutti i ristoranti non riguarda tutti i posti è un fenomeno che sta
iniziando e quindi diciamo al contrario di quello che si può osservare in altri posti cito sempre
in Ezia ma si potrebbe dire anche il centro di Roma come tanti altri posti Firenze eccetera.
In Val d'Orcia è una situazione ancora diciamo così recuperabile però la tendenza è quella
all'aspetto e colorizzazione alla messa in scena del paesaggio e questa tendenza è una tendenza
che viene nutrita dagli stessi luoghi non è il turista che mette in scena il paesaggio è
il paesaggio che si mette in scena per rispondere all'esigenza del turismo finendo per diventare
quasi una caricatura di se stesso. Tutta Italia è soggetta al fenomeno dell'iperturistificazione
ma ci sono altri posti che lo stanno vivendo in un modo simile a quello della Val d'Orcia?
Sì come dicevo questo è un fenomeno che si aggiunge a fenomeni già molto affermati di
aggressione se possiamo dire del turismo alle città le campagne ai paesi aggiungendo una
caratteristica che è quella dell'aspetto e colorizzazione della messa in scena in altri luoghi
questi fenomeni stanno avvenendo un caratteristica un po' diverse anche se possiamo comunque parlarne
come di un fenomeno analogo ad esempio a me è capitato in Sicilia di osservare come nei luoghi
utilizzati dalla fiction per girare la serie di Montalbano tutto il territorio si sia in qualche
modo riorganizzato per accogliere i turisti come se si trattasse davvero dei luoghi in cui il
personaggio montalbano ha vissuto non come personaggio letterario ma come personaggio reale
cioè c'è una superopposizione assoluta tra l'immaginazione la fiction e la realtà tanto che mi
è capitato ad esempio andando a Sicili di avere a che fare con turisti che una volta fatta la visita
al set del commissariato che per l'appunto è al pianoterra del comunei Sicili andavano via
dalla città senza rendersi conto della bellezza che avevano attorno cioè sono persone che sono
venute a Sicili esclosivamente per vedere il set di Montalbano senza avere poi la curiosità di vedere
il resto è evidente che in una condizione del genere Sicili dovrà spingere sulla questione
Montalbano diciamo così perdendo un po' di identità a Ragusa che il set forse privilegiato della
fiction di Montalbano questo processo è ancora più avanzato purtroppo Ibla che è un posto
straordinario di una bellezza assoluta ha perso molta della sua identità svuotandosi in qualche
modo di residenza per offrirsi come scenografia i turisti che vengono a cercare Montalbano per
l'appunto e in tutto questo la politica ha qualche responsabilità la politica in segue questi
fenomeni rincurre intanto perché questi fenomeni nel breve periodo portano ricchezza sul territorio e
quindi la politica ha interesse a soddisfare un'esigenza diciamo così primaria del territorio
stesso ma poi perché non deve fare nient'altro cioè deve solo inseguire un fenomeno che si
costruisce reverse da sé tutto sommato il problema è che la politica deve avere un ruolo
più alto quello di gestire questi fenomeni per preservare l'identità dei luoghi che altrimenti viene del
tutto persa perché hai scelto proprio la val d'orcia per raccontare questo fenomeno turistico la
val d'orcia un territorio bellissimo molto tutelato peraltro anche nella lista dell'unesco
è in toscana e la toscana è una regione molto attenta al territorio se perfino la val d'orcia
è a rischio di perdere almeno una parte delle proprie identità io credo che tutta l'italia corre un
rischio la val d'orcia quindi è come una frontiera caduta la val d'orcia il rischio e che
cada anche il resto del paese grazie del sandro calvi grazie a voi
le puntate speciali del mondo delle prossime settimane presentate da analisa camilli giornalista
internazionale come si convince un'ape a tornare a casa si può andare dare bibbia all'isola di
pasqua solo per un giorno cosa cantano le sirene ci sono tanti modi di viaggiare non sempre necessario
spostarsi il mondo non va in vacanza ma in viaggio con la lice aerobaker vini ciocapostela
luciana castellina paolo giordano e zero caccare intervistati da cinque giornaliste e giornalisti
io ho parlato con paolo giordano che ha raccontato come si vedono le stelle dai sotterrani della
montagna più alta dell'appennino ma anche dove ci si potrebbe rifuggiare in caso di apocalisse
dal 31 luglio al primo settembre il mondo uscirà con degli episodi speciali cinque
interviste sull'idea di viaggio di cinque puntate ciascuna dal lunedì al venerdì alle 6 30
è extremamente difficile non posso forzare a registrare il mio car non posso forzare a
mangiare ogni giorno a settembre a volte non posso forzare a pagare i miei parenti l'ho usato per
aiutare a pagare il loro viaggio quindi a mangiare la notte sono andato al centro locali e ho
collettato i 10 centi bottigli e i canti per ridurre i 10 centi ho fatto circa 7 ore la voce che avete
sentito di brocca lexander uno studente di farmacia australiano a 24 anni e da quando ha cominciato
gli studi universitari la sua vita è cambiata i soldi non gli bastano più né per pagare il
bolo dell'auto né per mangiare tutti i giorni così per raccimolare tra i 20 e 30 dollari a
settimana raccoglie bottiglie e lattine vuote fuori dai centri commerciali e li porta nei punti di
raccolta dove tiene qualche centesimo in cambio di ogni pezzo reso come alexander migliaia
dei australiani sono scivolati sotto la soglia di povertà negli ultimi anni a causa dell'aumento
del costo della vita ne parliamo con giunco terrao editor di asia e pacifico di internazionale il numero
degli australiani che non possono permettersi i due fasti al giorno sta crescendo questo è dovuto
a una serie di motivi tra cui ci permette gli affitti e i tassi dei mutui alle stelle e il
costo della vita in aumento i salari che invece sono rimasti invariati per dare un'idea di quanto
grave sia questa crisi una foto giornalista di melbourne ester linder ha pubblicato recentemente
su demand di un inchiesta intitulato hunger games per cui lei ha fatto il giro di vari centri di
distribuzioni di genere alimentari gestiti da volontari che recuperano dai supermercati
la merce in venduta la impacchettano e la distribuiscono a chi ne ha bisogno chi lavora
in questi centri che è stato intervistato da linder racconta che li arrivano molte persone che in
realtà un lavoro ce l'hanno ma secondo un reddito medio fino a prima della pandemia vivevano in
maniera dignitosa oggi sono invece entrati a tutti gli effetti nella categoria così data
working poor c'è di gente che il lavoro ce l'ha che però appunto non riesce a pagarsi le spese
dovendo far fronte a spese fisse iniludibili come l'affitto il mutuo spesso rinunciano a
mangiare ci sono tra le persone che si rivolgono a questi centri anche famiglia doppio reddito
con un livello di soluzione elevato che però appunto si presentano per ritirare il loro pacco
di viveri linder cita un rapporto della food bank che è la principale organizzazione di beneficenza
australiana che si occupa di lotta alla fame secondo cui il 21% delle famiglie è affetta da
grave insicurezza alimentare cosa significa che negli ultimi 12 mesi per almeno un giorno non
hanno potuto permettersi di comprare da mangiare ovviamente i più colpiti sono le famiglie con
i figli e i giovani i giovani sotto i 24 anni quello che raccontano appunto questi volontari è che
loro quando arrivano le persone non chiedono una certificazione di queste necessità ma è sufficiente
il fatto che la gente si presenti lì per dimostrare che ne hanno bisogno a cosa è dovuto
questo aumento della povertà come è cominciato è il risultato di una congiuntura di vari
fattori che si riscontrano anche in altri paesi quindi è cominciato con la pandemia il conseguente
blocco della figliere globale la guerra in ucraina che ha portato a rialzo dei prezzi
delle risorse energetiche dei carburanti l'inflazione su tutti elementi comuni anche ad altri paesi
ma nel caso dell'australia c'è una crisi abitativa di fondo che si aggrava sempre di più eppure
l'australia è un paese con pochi abitanti con una densità abitativa molto bassa sì il fatto
è che la maggior parte del territorio non è abitabile e che la popolazione si concentra nelle
città è una crisi che è diventato ormai un'emergenza d'anni la crisi abitativa è ormai il tema
centrale di ogni campagna elettorale è quello costantemente coperto di battuto sui giornali
in australia effettivamente avere un tetto sopra la testa non è così scontato soprattutto per i
giovani e in generale per chi ha uno stipendium medio basso perché appunto non si possono
permetter i prezzi vertiginosi delle case sia in vendita sia in affitto secondo l'ultimo
censimento ci sono 120 mila australiani senza un alloggio cioè che dormono per strada considerando
che gli australiani sono 26 milioni 120 mila sono tanti pensiamo che in italia siamo circa
60 milioni e l'ultimo censimento dei senza tetto ne ho contati un po meno di 100 mila questo per
dare l'idea insomma di quanto il fenomeno sia preoccupante quindi mancano proprio le case
dunque gli esperti hanno individuato due fattori principali che causano questa crisi la mancanza
di case effettivamente è anche la mancanza di politiche abitative adeguate alle esigenze è
uscito di recente uno studio dell' australian housing in urban research institute firmato
da accademici di diverse università australiane che dice che la crisi abitativa è il risultato di
decenni di politiche sbagliate e frammentarie e che le responsabilità sono da rintracciare a vali
i livelli dell'amministrazione pubblica lo studio spiega una cosa interessante anche non
circoscritta all'australia ma comunque che nel dopo guerra la casa di proprietà era considerato
una garanzia di stabilità per la vita lavorativa dei cittadini e poi per gli anni della pensione
per chi aveva percepito un un reddito basso e questo principio aveva informato tutte le politiche
dei governi che si sono succeduti per anni nel dopo guerra ma negli ultimi decenni invece la
casa è diventata sempre più un beneficiario un investimento pure un mezzo per aiutare i propri
figli quindi la proprietà che passa la padre in figlio da madre in figlia e quindi molte di quelle
misure che avevano agevolato l'acquisto della casa o l'affitto di una casa come per esempio un
tetto sugli affitti sono venuti meno al contrario oggi chi già possiede una casa è agevolato da
punto di vista fiscale quindi da un lato abbiamo una categoria della società cioè i giovani e le
persone a basso e reddito che non possono permettersi di acquistare o affittare una casa perché i
presi sono troppo alti e dall'altro invece chi già la possiede che invece è agevolato e questo
cambio di visione quindi ha trasformato completamente l'orizzonte per i giovani e secondo questo
studio da dove si dovrebbe cominciare per affrontare questa crisi posto che secondo questi
studiosi quello che serve una strategia ambiziosa a livello nazionale basato sul principio che
tutti in australia devono avere una loggia adeguato e la cosa più imminente insomma che il governo
dovrebbe fare è promuovere la costruzione di 950 mila loggie sociali gli loggie sociali sono quelli
destinati agli individui o i nuclei familiari che non hanno un reddito sufficiente per comprare una
casa ma non un reddito troppo alto per accedere alle ridizie popolare quindi servono 950 mila
loggie di questo tipo o di alloggi in affitto prezzi accessibili entro il 2041 cioè significa 50
mila nuovi alloggi all'anno da costruire molti di più rispetto a quelli che l'attuale governo
laburista di entonia albanese e si è proposto di fare cioè ha previsto di costruire 8 mila
nuovi alloggi all'anno nei prossimi cinque anni grazie aggiunco te rao grazie a voi
rosi santella fatto editor di internazionale segnala un festival a gibellina gibellina in
provincia di trapani fu completamente distrutta nel 1968 a causa di un forte terremoto per la
ricostruzione il sindaco di allora l'udo vico corrao scelse di affidarsi a una serie di artisti
tra cui arnaldo pomodoro mimmo paladino e alberto burri trasformando il paese in un laboratorio
artistico di sperimentazione la cittadina da quattro anni ospita il festival gibellina
fotorode abbastanza unico nel suo genere in cui le mostre sono soprattutto all'aperto con immagini
in grande formato che dialogano con il territorio il pubblico l'edizione del 2023 che si svolge
dal 28 luglio al 30 settembre è dedicata alle alterazioni ovvero alla contaminazione tra le
immagini e le altre arti e vede coinvolti 34 artisti da 11 paesi tra loro valentina va nicola e
alestandra calò nicolò de georgis georgio di noto che hanno partecipato a una residenza
sull'isola di fa vignana realizzando ognuno delle installazioni multimediali poi sono esposte
29 stampe vintage scattate da mimmo io dice negli anni 80 durante le fasi finali di ricostruzione
di gibellina che sono esposte proprio nei luoghi in cui furono scattate lo svizzero cleman lambelé
immagina il modo in cui potrebbe essere una cato di gibellina se dovesse esserci un radicale
cambiamento climatico mentre ruben martin del lucas porti a mostra i suoi microstati dei luoghi
che non sopravvivono più di 24 ore e sono abitati solo dall'autore stesso gibellina
fotoroad dal 28 luglio al 30 settembre dalla redazione di internazionale per oggi è tutto
scriveteci a podcast yocciola internazionale.it ho mandato un messaggio vocale al numero che
trovate nella descrizione del podcast e dell'episodio e per ricevere una notifica quando esce un
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Dalla pandemia in poi la Val d’Orcia si sta riorganizzando per accogliere sempre più turisti, a discapito della sua identità. Migliaia di australiani sono scivolati sotto la soglia di povertà negli ultimi anni a causa dell’aumento del costo della vita.
Alessandro Calvi, giornalista
Junko terao, editor di Asia e Pacifico di Internazionale
Video Toscana: https://www.youtube.com/watch?v=_X_0ZAZOc3E
Australia: https://www.youtube.com/watch?v=4ni2tZGgckU