Il Mondo: Dietro la scomparsa del ministro degli esteri cinese. Quando le copertine dei dischi erano opere d’arte.

Internazionale Internazionale 7/27/23 - Episode Page - 26m - PDF Transcript

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Dalla redazione di Internazionale io sono Claudio Rossi Marcelli, io sono Giulia Zoli

e questo è il mondo, il podcast quotidiano di Internazionale.

Oggi vi parleremo del ministro degli esteri cinese e di copertine di dischi, e poi del

numero di viaggi all'internazionale e di un festival.

È giovedì 27 luglio 2023.

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Il 25 luglio il ministro degli esteri cinese Ching Han è stato rimosso dal suo incarico.

La notizia è stata data nell'edizione serale del telegiornale, la più seguita della TV di

stato cinese che avete appena sentito.

Il governo non ha dato nessuna spiegazione ufficiale su questa decisione che arriva dopo

settimane di indiscrezioni e voci di corridoio.

Il ministro infatti, che era incarica da dicembre ed era considerato vicino al Presidente Xi Jinping,

non si vede in pubblico da un mese e nessuno sa dove sia.

In passato, altri politici e personaggi pubblici cinesi sono scomparsi in modo misterioso per

un po' di tempo e poi riapparsi senza che fosse data alcuna spiegazione.

Ne parliamo con Cecilia Tanasio Gezzi, giornalista e esperta di China che colabora con Internazionale.

La popolazione cinese non solo ha appreso della rimozione di Ching Han, il ministro degli

affari esteri cinese incarica da dicembre scorso, quindi da pochissimo, che verrà sostituito

dal suo predecessore non che attualmente ricopre il posto all'apice della carriera diplomatica

cinese.

Ching Han era un funzionario di alto livello ex ambasciatore cinese a Washington e anche

esponente di spicco di quella che ultimamente si tende a chiamare la diplomazia dei lupi,

una diplomazia cinese molto aggressiva che tende sempre a rivendicare la giustezza delle

posizioni cinesi e ad attaccare chiunque la metta in dubbio.

In realtà Ching Han era uscito di scena già da un po' di tempo?

Sì, diciamo che è praticamente un mese esatto che ci si interroga su che fine abbia fatto

Ching Han.

Dal giugno scorso, quando per ultimo ha incontrato il ministro degli affari esteri indonesiano,

ha mancato diversi incontrufficiali.

Ovviamente il più importante è stato il vertice ASEAN, ovvero dell'economia del soddesto

asiatico emergenti, in quell'occasione al portavoce del ministero degli affari esteri

è stata posta la domanda dove è Ching Han.

E il portavoce ha risposto in maniera un po' titubbante, dicendo che non era lì per

motivi di salute.

Al di là della motivazione ufficiale, quali potrebbero essere le spiegazioni di questa

sparizione?

Si sono rincorze diverse voce, ovviamente non essendoci un'officialità quasi tutte le

voce possibili vanno verificate allo stesso modo, sono vero simili.

Inizialmente si è molto parlato di una relazione estracognigale che avrebbe avuto con un

piuttosto famosa presentatrice della tv Hong Kong di FanXTV.

Anche lei è uscita dai Radar e uno dei suoi ultimi posti social media la immortalava

insieme a un neonato, su un jet privato e si è pensato che avesse avuto un figlio da

una relazione estracognigale.

Ovviamente nel complesso mondo politico-cinese questo non è abbastanza per far uscire di

scena una figura del calibro di un ministro, sicuramente ci sarebbe anche una motivazione

politica.

Anche nel caso delle raggiurie di salute, c'è stata molta ideologia, è stato detto infatti

che se per caso avesse contratto una forma piuttosto severa di covid, visto che appunto

la Cina sconfitto la pandemia e tutto il resto, praticamente non esistono più statistiche

ufficiali in merito alla questione, non sarebbe stata una cosa piacere da presentare

alla popolazione.

Queste sono le ipotesi di cui si è più discusso, ognuna di queste ipotesi ha le spalle quello

che tutti pensano possibile, ovvero che sia stato più o meno epurato all'interno di

una lotta di potere e che in questo senso sia oggetto di indagine da parte dell'anticorruzione.

Questo rimane sul piatto e questo in qualche maniera di fatto anche spiegherebbe il perché

se la sua biografia è scomparsa da tutti i fiti ufficiali, il suo nome rimane comunque

nel novero delle cariche ricoperte nel consiglio di stato e quindi potrebbe ancora avere una

protezione.

È molto strano anche un'altra cosa, ovviamente nessuno sa niente della politica cinese, però

si è sempre detto che lui fosse uno dei protetti di Xi Jinping, aveva organizzato diverse

delle sue visite di Stato e dei suoi viaggi di Stato, avevano lavorato a stretto contatto

ed è stato molto giovane per ricoprire la carica di ministro degli affari esteri, quindi

sicuramente almeno a dicembre scorso aveva tutto il favore del più alto leader in carica.

Quindi Xingan, oltre a essere scomparso fisicamente e anche scomparso da internet?

Non sono stati controllati tutti i siti, però fondamentalmente dai siti ufficiali,

sì, le sue biografie sono sparite, che significa questo?

In Cina sappiamo tutti esiste una censura molto forte, ma molto spesso non ci sono

direttive univo che su cosa deve essere concensurato, quindi cosa è successo?

Che dall'annuncio alle 7 di sera del TG le persone si sono messi a controllare tutti

i vari siti e siccome sono molto abituati al fatto che articoli che ci sono sempre

stati online da un giorno all'altro spariscono, vengono fatti degli screenshot che vengono

poi postati sui social media e quindi è stato evidente che prima sono spariti sceni biografici,

poi è sparito il suo nome, poi è ricomparso il suo nome.

Insomma tutti i vari movimenti che sono avvenuti sui siti web ufficiali sono stati documentati

da quelli che un tempo si chiamavano internauti e adesso si chiamano, non lo so, il popolo

di internet, passo dopo passo, è anche interessante perché ovviamente questo va di pari passo con

tutta una serie di meme e di immagini che prendono in giro la vicenda per cui il popolo

della rete ha cominciato a postare tutte le immagini degli incontri ufficiali e delle

strette di mano con vari altri ministri degli esteri che aveva avuto cingang cancellando

la sua figura.

Questo peraltro ricorda moltissimo anche le purge che faceva Mo Zedong, il fondatore

della Repubblica popolare cinese che a fine carriera ne purgava uno dopo l'altro e fondamentalmente

faceva cancellare a mano da tutti i quadri gli oppositori politici.

Un altro esempio un po' distante però molto forte perché lo conosciamo tutti è la completa

rimozione di quanto ha avvenuto nell'89 in Piazza Tiena Men con studenti e lavoratori

massacrati dei carri armati e il meccanismo che si sta ora è quello che poi riprendono

un po' scherzosamente Simpson quando fanno apparire in Piazza Tiena Men il cartello in

questa piazza il 4 giugno del 1989 non è successo niente.

Quindi l'assenza si nota più della presenza.

È successo anche più di recente però che dei politici o dei personaggi pubblici sparissero

per poi riconparire.

Questo meccanismo è a piuttosto frequente nella storia politica della Repubblica popolare

e diciamo da quando si gimpina in carica si è anche intensificato.

I personaggi che ci vengono subito in mente sono sicuramente l'imprenditore fondatore

di Alibaba Jack Ma sparito da Radar per diversi mesi due dei Librae di Hong Kong uno di essi

addirittura sparito in Thailandia per poi riconparire mesi dopo sulla terra ferma quando

parlo di terra ferma parlo di Cina Continentale già in mano alla polizia cinese spessissimo

la ricomparza va di pari passo a una confesione pubblica o come nel caso di Jack Ma diciamo

a un ammorbidimento di tutta una serie di spigoli che potevano creare problemi al governo.

Per gli imprenditori di altissimo livello negli ultimi anni l'abbiamo visto forse anche

una decina di volte, lo vediamo ma quello fa meno notizie spesso i periodi di sparizione

sono molto più brevi con alcuni avvocati dei diritti umani, l'abbiamo visto persino con

attrici famose, l'abbiamo visto con l'atenista Pen Shuai che ha accusato un altissimo funzionario

da l'ideal cipcinese di molestie sessuali insomma è un meccanismo che esiste spessissimo

va sotto il nome di Shangwei ovvero doppia detenzione ed è di fatto un periodo in cui

gli ancora non imputati vengono presi nelle mani della polizia o dei servizi segreti e

vengono interrogati fino a quando la verità non esce fuori.

Sicuramente la sparizione più illustre è stata quella dello stesso presidente Xi Jinping

che prima di ricevere l'incarico presidente del partito che poi sarebbe diventato la repubblica

popolare cinese sparì per due settimane mancando incontri importantissimi come quello con l'allora

segretaria di stato Hillary Clinton e tutti si domandavano che fino avesse fatto la persona

che doveva da lì a un paio di mesi presiedere la seconda economia mondiale, lo stato più

popoloso del mondo, nessuno attualmente sa cosa è successo e quindi è quelli che poi

le voci più o meno realistiche si rincorrono e cercano di ricostruire quello che lo stato

non dice. Noi non sappiamo cos'è avvenuto. Per come è andata a finire sappiamo che quella

sparizione fu una prova di forza che infatti si coronò da lì a un paio di mesi con la

sua elezione prima segretaria di partito e poi presente la repubblica popolare cinese.

Probabilmente visto che chi lo aveva preceduto era invece un alfiere di una liderci collettiva

in cui il presidente era un primus interpare, se contava più il gruppo dirigente della persona

che poi andava a ricoprire il ruolo di presidente, probabilmente lui ha voluto rimarcare il fatto

che senza di lui il partito rimaneva spiazzato. Infatti sin da subito cominciò anche a far

piazza polita degli avversari politici. Quindi in un certo senso il caso di questi

giorni, quello del ministro degli esteri cinghan, è un caso come tanti?

Sì, nell'ottica in cui diciamo in Cina spesso personaggi di rilievo che si trovano

in visi al potere centrale spariscono per poi riapparire. È particolare per la posizione

che ricopriva cinghan. Cinghan è stato, bisogna dire, ministro degli esteri in un momento

in cui le tensioni internazionali sono altissime e la guerra commerciale tra Stati Uniti e

Repubblica popolare cinese è massimi livelli. Uno degli ultimi incontri che cinghan ha

avuto di persona è stato un colloquio di oltre 7 ore col secretario di stato americano

Antony Blinken, colloquio in cui si è tentato di riuscire un rapporto che praticamente non

esisteva più dal caso del Pallone Spia per intenderci. Si erano oggettati dei semi. Blinken

aveva invitato cinghan a ricambiare la visita a Washington. Ora questo invito è pendente,

ma soprattutto in questo momento molto delicato di politica internazionale non si sa che direzione

prenderà la politica estere cinese. Grazie a Cecilia Tanasiokezi.

Grazie a voi.

Maisa Moroni, foto editor di Internazionale racconta la copertina del numero speciale

dei viaggi.

La storia delle principesse degli Emirati alla ricerca della libertà. Un'inchiesta sui

cosiddetti passaporti d'oro. Un commento sui costi climatici dei voli aerei è un sorprendente

viaggio nel tempo della fotografa argentina Irina Verning.

Sono alcune delle storie contenute nel numero speciale estivo di Internazionale che, come

ogni anno, esce a fine luglio e resta in edicola tre settimane. 164 pagine di reportage racconti

di viaggi e immagini dai quattro angoli del pianeta. La copertina di questo numero speciale

è sempre illustrata. Quest'anno l'abbiamo commissionata all'illustrattore italiano

Joey Guidone che ci ha mandato tre proposte. Una con un viaggiatore in bicicletta con i

suoi cani che pedala zaino in spalla sul lungo mare al tramonto. La seconda è il dettaglio

di due mani di donna ciascuna tiene un cono gelato. Una delle palline di gelato è però

trasformata in una mongolfiera che prende il volo.

La terza è quella che abbiamo scelto perché c'è sembrata più dinamica e con un pizzico

di ironia sorreale. Il muso gigante di un aereo entra in copertina. Sul tetto dell'aereo

c'è incredibilmente una donna che prende il sole suonasdraio e il suo ombrellone viene

portato via dal vento mentre il pilota sembra guardarla per plesso. Viaggio dal 28 luglio

in tutte le dicole.

Guardare le parti crisi

L'onto è importante!

Ma sono transitosi bene.

Dai

explor concerned because it was important.

E la delle dicole che

dove sprinkle

Fantastic

Reverse

Right

Player

They

Don't

e erano a scuola con Pink Floyd, quindi iniziano con Pink Floyd, il primo album.

E hanno fatto tutti gli album per Pink Floyd, quindi la maggior parte non c'è uno o due di questi album.

Il fotografo regista onandese Anton Corbain parla di Square in the Circle, il suo documentario su uno studio di grafica che ha fatto alcuna delle copertine di album più conosciute degli anni 70.

Corbain stesso è stato il fotografo di famosissime copertine di dischi, tra cui Joshua Tree degli U2.

E con questo documentario ha voluto raccontare l'età dell'oro degli artwork degli album.

Ne parliamo con Daniele Cassandro, editor di cultura d'internazionale.

Square in the Circle significa la quadratura del cerchio, ed è un documentario sullo studio Hypnosis, il duo di creativi britannici,

Storm Torgerson e Aubrey Powell, che ha praticamente reinventato le copertine dei dischi negli anni 70.

Il documentario dovrà ancora arrivare però sulla piattaforma italiana.

La parola è inventata Hypnosis, pare che si è stata ispirata da Sid Barrett di Pink Floyd, a qualcosa di esoterico e di rock n roll allo stesso tempo.

Sembra davvero uscita dalla grande stagione del glam rock inglese degli anni 70.

È formata dalla parola hip, che significa fico alla moda, e Gnosis, che è conoscenza in greco.

È una di quelle parole che non avrebbe sfigurato in un testo di David Bowie dell'epoca di Diamond Dogs o Ziggy Stardust.

Parliamo meglio dello studio Hypnosis, che cos'era e a quale album ha lavorato?

Usavano i carattri tipografici, l'illustrazione, il collage, il fotomontaggio e in generale

cercavano con la giusta opposizione un po' tipica del surrealismo tra oggetti misteriosi e inquietanti

e riuscivano quindi a trasformare l'immagine associata a un disco, a un album, a una specie di oggetto d'arte

e soprattutto in una specie di storia che gli ascoltatori di musica erano invitati a decifrare.

Nel 1970, per i Pink Floyd, crearono l'incredibile copertina di Atom Earth Mother,

in cui non compare neanche una scritta, penso sia la prima volta nella musica pop

in cui la copertina di un disco non prevede la scritta dell'artista e il titolo dell'album,

compare solo una mucca al pascolo, ripresa da dietro, che in qualche modo cerca di incrociare lo sguardo dello spettatore.

L'immagine è assolutamente stragnante, i due di Hypnosis hanno detto che gli era venuta in mente

perché i Pink Floyd, David Gilmour, hanno chiesto qualcosa di semplice

e la loro idea di qualcosa di semplice era ritrarre una mucca al pascolo.

In realtà avevano visto la Cowell Paper di Andy Warhol,

con la famosa carta da parati con la mucca che Andy Warhol aveva inventato nei primi anni 60

e hanno finito per creare una strana immagine che più che la Poppart ricorda certi quadri del 600 Fiammingo,

quelli appunto in cui vedi solo una mucca al pascolo.

Nel 1973, sempre per i Pink Floyd, hanno disegnato la copertina di Dark Side of the Moon,

famosissima quella colprisma che proietta i colori dell'iride su Fondo Nero

e tra l'altro è stato uno dei dischi più venduti della storia della discografia.

La cosa interessante degli Hypnosis è che loro erano in grado di passare dal minimalismo

solo apparente delle copertine dei Pink Floyd.

Lo studio Hypnosis si spostava al massimalismo delle copertine realizzate per la rock band britannica Tensissi.

Per il loro album How Do You del 1976 sono stati proprio capaci di creare una sorta di set da soppopera,

con costumi, personaggi e strali interazioni tra i personaggi.

Creavano dei mondi, oltre che degli oggetti d'arte.

E una cosa molto interessante che emerge dal documentario è una frase di Noel Gallagher degli Oasis

che dice che avere una collezione di dischi per un ragazzo della working class

era la cosa più vicina possibile ad avere una collezione di arte contemporanea.

Anche Corbeni, regista del documentario su di loro, è stato a sua volta una figura importantissima nel mondo musicale.

Lui è cosa lavorato?

L'olandese Anto Corbeni è anzitutto un fotografo.

È lavorato moltissimo con gli artisti rock e pop

e proprio per questo il documentario sull'Hypnosis è così riuscito

perché fa parte anche lui della storia, della copertina e dell'immagine legata alla musica rock.

Anto Corbeni è nato in Orlando nel 1955 ed è famoso soprattutto per il suo lavoro con i The Pesh Mod.

Io considero Corbeni quasi un membro aggiuntivo della band, talmente la sua immagine forte.

Dalla fine degli anni 80 in poi dall'album Music for The Mass

è stato praticamente lavorato ininterruttamente con i The Pesh Mod.

Tra le copertine molto famose che è realizzato c'è stata Joshua Tree degli U2

con quel famoso scatto nel deserto del Nevada

e la copertina è il ritratto di Maurice E.D. Viva Haiti.

Il suo stile è molto riconoscibile, è un bianco e nero molto contrastato e molto solenne.

La cosa interessante dello stile di Corbeni è che lui non è il classico fotografo rock.

Il fotografo rock dagli anni 60 in poi e soprattutto un fotografo di live.

Corbeni praticamente non fotografa i live, è un ritrattista a tutti gli effetti.

Lui si ritiene proprio in primo luogo un ritrattista.

Infatti i suoi lavori più memorabili e più belli sono primi piani o ritratti di persone come

Tom Waits, David Silvian, Johnny Mitchell.

Proprio porta quest'arte del ritratto dentro la musica.

Lui fa in modo che i personaggi da lui i ritratti non siano rappresentati come rockstar,

ma soprattutto come persone.

E' come venimente anche P.J. Harvey.

P.J. Harvey è la tipica artista che sembra proprio nata per essere fotografata da Anton Corbeni.

Hai detto che lo studio Pnosis ha inventato l'idea di copertina di album concettuale,

ma come erano le copertine dei dischi prima di loro?

La storia della copertina dei dischi è tutto sommato abbastanza breve,

anche perché prima degli anni 30 non esistevano copertine dei dischi.

Gli album si chiamano tuttora album perché erano dei recipienti che raccoglievano dei fragilissimi dischi a 78 giri,

che non contenevano quello che noi consideriamo oggi in tempi il contenuto di un album.

C'era molto meno spazio per la musica,

quindi erano degli album che raccoglievano più dischi a 78 giri.

Erano abbastanza anonimi, avevano delle copertine con al massimo l'etichetta discografica incisa proprio le più eleganti in oro.

Erano proprio oggetti semplicissimi, erano come gli album di fotografie.

Dall'anni 30 in poi la Columbia Records è stata la prima casa discografica che ha deciso di pagare un'artista per realizzare delle copertine.

Nel frattempo la tecnologia aveva permesso ai 78 giri di avere più tempo dedicato alla musica dentro,

una facciata e l'altra, e nel frattempo soprattutto dagli anni 40 in poi è arrivato il Long Plane,

quindi si cominciava a pensare al disco come un oggetto che poteva essere venduto singolarmente con una sua confezione.

Il pioniere e il primo artista a essere chiamato per fare questo lavoro è stato Alex Steinweis, che è morto nel 2011 e si ha 94 anni.

Steinweis ha proprio creato le linee guida per l'arte di creare una copertina discografica,

lettering, fotografie, collage, colori, ha proprio creato i vari tipi di copertina che poi sarebbero andati avanti fino all'epoca che conosciamo adesso, fino a oggi.

E oggi invece ai tempi della musica in streaming come sono cambiate le copertine dei dischi?

Per rispondere alla tua domanda mi dico leggo al documentario su Hypnosis.

Nel 1983 quando Hypnosis ha chiuso le sue attività di studio grafico dedicato alle copertine degli album,

stava proprio cambiando sia la tecnologia legata alla musica e sia quella legata ai consumi della musica.

Infatti cominciava a nascere il video musicale, quindi non c'era bisogno di un racconto per immagini così ricco e così complesso da associare alla musica.

Perché c'era la televisione, c'erano i video che offrivano questo tipo di fascino, questo tipo di comunicazione in un modo più immediato e più veloce.

La tecnologia è strettamente legata a questa storia, perché nel frattempo sono cambiati anche i supporti.

La copertina dell'LP era grande, 12 pollici appunto di superficie, e permetteva un bel lavoro ampio anche artistico da vedere.

Con l'arrivo delle cassette e poi decidi questo spazio si è andato sempre riducendo.

E come dice Peter Bradshaw del Guardian quando recensisce il documentario su Hypnosis, non è Hypnosis che è diventata più piccola,

è il mercato e il gusto degli ascoltatori che è diventato più piccolo.

E oggi è ancora più piccolo lo spazio dedicato all'immagine e alla musica.

E' vero, continua ad esistere i video musicali, online possono essere visti,

ma l'immagine è strettamente legata a un disco e poco più di un thumbnail, un quadratino,

che noi vediamo quando siamo in streaming a sentire la nostra musica.

E il concetto stesso di album con la musica liquida si sta man mano sfrangendo e atomizzando in mille pezzettini.

C'è più il concetto di playlist, quindi non è più associato a un'immagine forte sola.

Grazie a Daniele Cassandro.

Grazie a voi.

Giappoli Men in Bastoni, che collabora con internazionale all'organizzazione dei festival, consiglia un evento musicale alla mezzaterme.

Venerdì 4 agosto inizia Frac, il festival di ricerca delle arti contemporane.

Per tutto il weekend, nella bazzia benedettina di la mezzaterme in provincia di Catanzaro, si terrà la settima edizione di questo evento particolare.

Di festival che intrecciano la musica elettronica con le arti performative se ne stanno affermando diversi in Italia,

ma Frac è la sola tra queste esperienze sul suo alcalabrese.

A rendere l'evento ancora più unico nel suo genere è la line-up, che propone un numero consistente di artiste donne.

Quest'anno si esibiranno dalle più note Caterina Barbieri e Grand River, a figure emergenti come Flavia Massimo e Francesca Hart.

Un elemento costante di Frac è la volontà di abitare siti archeologici, diversi per ogni edizione,

per innescare un dialogo tra arti contemporanei e tesori antichi.

La programmazione musicale si interseca con installazioni, performance e altre attività collaterali legate alla natura, come campeggio, escursioni e workshop.

Frac Festival, dal 4 al 6 agosto alla mezzaterme.

Iscrivetevi al podcast. L'appuntamento con il mondo è domattina alle 6.30.

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Il 25 luglio Qin Gang, che non si vedeva in pubblico da un mese, è stato rimosso dal suo incarico. Un documentario racconta lo studio di grafica Hipgnosis, che ha fatto alcune delle copertine di album più famose degli anni settanta.

Cecilia Attanasio Ghezzi, giornalista
Daniele Cassandro, editor di cultura di Internazionale

Video Cina: https://tv.cctv.com/2023/07/25/VIDEMz0bjVkHtqhJ5mvoSgnf230725.shtml?spm=C31267.PXDaChrrDGdt.EbD5Beq0unIQ.2
Video dischi: https://www.youtube.com/watch?v=1Q98S9q2C9U

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Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.
Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.
Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.
Direzione creativa di Jonathan Zenti.