ONE MORE TIME di Luca Casadei: Sara Tommasi, la sua storia in 5 minuti

www.repubblica.it www.repubblica.it 10/24/23 - Episode Page - 5m - PDF Transcript

Io ero gravemente malata di bipolarismo, non accettavo le cure, perché pensavo di

stare bene, mi sentivo bene, poi non volevo accettare di essere sbagliata, dicevo che non

era vero chiaramente, quindi avevo un po' allontanati i miei e poi un po' di minacce,

un po' di droghe eccetera, io ero completamente in ballia di questi personaggi, stavo male,

quindi non sapevo distinguere il bene dal male, non volevo accettare di essere malata

e quindi di andare in cura, magari anche di accettare il ricovero, come diceva mia madre,

e quindi in qualche momento sono scappata via con questi personaggi che non avevano proprio

niente a che fare con me. Mia madre era stata una misse in passato, quindi mi aveva un po'

avvicinato a questo culto. Te ne aveva parlato lei? Te ne aveva parlato lei, sì. E quindi io poi mi

piaceva da piccola anche con le compagnie di Crasso, volevo entrare non nella RAI, ma poi gli

insegnanti non ci fecerà andare perché comunque avevano un timore che non studiassimo e quindi

ci bloccarono i video che stavamo girando, quindi c'era già questa passione da picco. Qual è il

primo provino? Quello della schedina mi fecerò ballare e io arrivai alla finale della selezione proprio

quando dico, ecco, le sei sono queste, e ora tra le sei. E che emozione hai provato? Bellissima,

io ce l'ho fatta, infatti ho chiamato subito mia mamma, mio papà ho detto ce l'ho fatta,

sono entrato in televisione, adesso succederanno grandi cose. E loro erano felici? Sì, però

loro preferivano... Avranno paura che ti distraessi dagli studi? Dall'estudi e dalla carriera

finanziaria. Perché tu volevi intraprendere comunque una carriera lavorativa in concomitanza

agli studi? Sì. Ok, lo stavi già facendo? Ho finito agli studi, poi ho fatto un colloquio con una

grossa banca che mi aveva preso, però mi disse non puoi fare la schedina perché non è d'immagine

per la nostra banca. E io disse, ma io ormai ho firmato il contratto, non si possono fare

entrambe le cose, non puoi andare in televisione, puoi venire qui a fare una manage. Potevo

di sdire il contratto e pagare delle penali, però mi sentivo, è iniziato il rapporto di

fiducia con Lele Mora, con Simone Aventura e tutto, dico ma non mi vado a tradirgli e poi mi piace

molto questo lavoro. In un momento ero molto carica, però ero molto contenta, avevo un rapporto

con Lele Mora di grande fiducia, lui mi aveva preso a ben volere come un padre. Era il tuo punto

di riferimento. Era il mio punto di riferimento, i miei genitori avevo un rapporto stupendo,

quindi è stato un periodo veramente bellissimo, magico, avevo tantissimi amici, certo stavo un

po' attenta perché avevo sempre un po' timore, però seguivo molto fedelmente Lele Mora e quindi

andava tutto bene, tutto molto perfetto, una vita da star, sempre campagne pubblicitarie, sempre

eventi anche in rai, film, programmi televisivi. Nel frattempo mi viene diagnosticato il disturbo

bipolar. Come te ne sei accorta? Me ne sono accorta perché mia madre si è accorse, che non stavo

tanto bene, dai discorsi che facevo in casa. Ma perché erano disconnessi o perché avevi dei

cambiù morali? Si, dei cambiù morali. Vado pregamento al casting con questa persona. C'è

il casting, un incontro, un colloquio. La quale mi dice che pregamente c'era da fare una persona

di Milano, di Milano, che è conosciuta da persone anche importanti di Milano, cioè di cui mi

fidavo, o comunque pensavo di fidarmi, che mi dice che devo fare una cosa per le iene, allora

io dico, beh sì, la faccio. Poi quando si tratta di far venire le iene, tutto mi tende a un

trappolone e mi inizia a minacciare e mi dice, guarda, se non fai che dici che farai l'art, io ti

faccio fuori, etc. Quindi diventa proprio un sequestro di persona.

Comunque mi danno delle droghe per girarlo perché, non lo riusc instructione.

perché io non riuscivo a farlo perché io mi iniziavo a porre e dico no io vi denuncio

non mi prendo nel telefono e a un certo punto mi obbligano a drogarmi come fai a accettare

quella cosa voglio capire psicologicamente comunque mi danno delle droghe per girarlo

perché io non riuscivo a farlo perché io mi iniziavo a porre e dico no io vi denuncio

non mi prendo nel telefono e a un certo punto mi obbligano a drogarmi ti eri già

drogata prima no era la prima volta che droga parliamo di cocaina quindi loro ti fanno

tirare cocaina parecchia mi fanno bere alcol c'è tu che non l'avevi mai fatto con rischio

che ti venga un infarto infatti sentivo il cuore che mi attiva forte se vuoi sentire

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Nell’episodio di oggi ripercorriamo in 5 minuti i momenti salienti dell’intervista con Sara Tommasi.  Clicca sul nostro profilo per ascoltare la puntata completa.

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