ONE MORE TIME di Luca Casadei: Sabrina Salerno, la sua storia in 5 minuti

www.repubblica.it www.repubblica.it 5/30/23 - Episode Page - 6m - PDF Transcript

Io ho un problema, che è quello di avere veramente due personalità, una che dice

wow che figata, l'altra dice no mamma mia cosa ho fatto, avrei dovuto fare il

medico, piuttosto che una che si esibisce tape, si veste sexy, provocante, così

e l'altra che si vesterebbe sempre di nero o da suora. Io convivo con queste due

persone e quindi non è sempre facile, perché è una forza lata, però una cosa è

certa, che io dopo che sono stata sul palco e scendo, io sono grata alla vita,

perché comunque l'amore che mi ha dato il pubblico, che non è l'amore di un padre,

l'amore di una madre, forse l'ho compensato.

Diciamo che i primi anni della mia vita sono legati a questa donna che faceva la

cuoca, era una donna molto. Non sei nata con papà e mamma? No no no, non avevo nella

figura di uno né dell'altro. Tu nasci da mamma e papà e poi non li veri più?

No esatto, il mio padre l'ho visto la prima volta a 12 anni e invece mia madre

c'era ma era credo una giovannissima di 19, una giovane donna che credo non fosse

in grado di occuparsi di questa bambina nata e quindi mi ha lasciato questa zia

materna che era la sorella di mia nonna. C'è lei ti ha lasciata questa zia e viveva

la sua vita sapendo avere una figlia ma non c'era?

Non c'era nel senso che forse mi veniva a trovare qualche volta ma non ho grandi ricordi.

Faccio per caso questo concorso di bellezza, mi slido, mi chiamano per l'allora fin'investa

a fare questo provino e nel giro di venti giorni io credo di aver fatto il provino

mi sembra ad agosto e da settembre entro in sala prove per fare premiatissima con

Gioni Dorelli e Nino Manfredi a 15 anni 17 all'epoca mi aveva notato questo personaggio

tra virgolette di cui io sinceramente non amo parlare perché anche mancato che ha

cercato di farmi da manager ma era una persona fortemente disturbata, un arcizo di

quelli proprio un arcizo manipolatore. C'è nel senso che cercava di isolarti

dal tutto il resto del mondo per controllarti.

Assolutamente, sì, addirittura voleva farmi filmare che ero incapace di intendere di volere,

voleva darmi il suo cognome, le ha provate tutte, ovviamente io poi sei, ero da sola,

non sono mai cascata nella rete di questa persona, tanto è vero che poi alla fine

questa storia è finita dagli avvocati, io ho vinto tutte le cause, ma...

E lui ti ha seguito da chi?

Mi ha seguita dai 17 e 23, poi mi sono liberata di lui.

Quel personaggio che mi seguiva all'epoca disse secondo me, la scelta è giusta andare da Claudio Cicchetto,

che era Remida, c'era, esatto, tutto ciò che toccava diventava oro, produceva un sacco

di musica che funzionava, era il direttore di Radio DJ, quindi chi meglio di lui.

Sono andata da lui, molto convinta, mi ha detto io voglio fare Wild Boys,

io ho cantato una canzone dei Duran Duran, Claudio ha rimasto sconvolto quando mi ha visto entrare in ufficio.

Che gliela è cantata così da in ufficio?

Sì, sì, certo, perché mi ha detto ma sai cantare, certo, e io mi sono messa a cantare,

quindi io passo dall'estrematimidezza, ma veramente...

Alla spacciattà di un'assoluta?

Alla spacciattà di un'assoluta e spesso mi sorprendo anche, io dico ma come che anche io faccio,

mi stupisco, però Claudio dal giorno dopo mi inizia proprio, mi sembra il primo brano sexy girl,

ma nel giro di una settimana entro in sala di incisione, nel frattempo continuo a fare televisione,

faccio il primo festival bar sexy girl.

Sono successe svariate cose, non sempre molto edificanti tra me e lui, fino a che lui ha deciso

di uscire definitivamente dalla mia vita, perché quando è nato mio figlio, io ho detto

o dentro o fuori, o diventi il nonno, o fuori.

Mi padre era un uomo particolarmente intelligente, pubblicamente faceva tante cose di beneficenza,

aveva un'immagine strepitosa, ma con me non è stata proprio la bontà fatta persona.

Mi parli al passato perché non c'è più?

Perché è mancato se si è mancato.

Mi manca il dialogo perché comunque mi manca il confronto con lui, sì.

Perché essendo una persona comunque intelligente, poteva comprendere dei meccanismi che mi accadevano,

me li giustificava, quindi questo senso mi aiutava.

È stato molto faticoso, perché comunque lui ad un certo punto è uscito definitivamente dalla mia vita,

è nato mio figlio, io quando è nato mio figlio sono diventata molto più forte,

perché mi sentivo di aver dato un grande senso alla mia vita.

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Operazione Midnight Climax, il bordello psichedelico della CIA.

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Nell’episodio di oggi ripercorriamo in 5 minuti i momenti salienti dell’intervista con Sabrina Salerno. Clicca sul nostro profilo per ascoltare la puntata completa.

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