ONE MORE TIME di Luca Casadei: Max Ferrari, la sua storia in 5 minuti
www.repubblica.it 11/1/23 - Episode Page - 7m - PDF Transcript
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Un pomeriggio che andavamo a vendere in giro i costumi con la macchina, il cordo ero sul lago,
gli negozi aprivano le 4,4 e mezza, a pioveva, al luna chiudevano avevo questo 4 ore di buco,
avevo appena preso 3-4 porti in faccia pesante, avevo lasciato in quel momento l'avvocatura e
è stato un pomeriggio molto, molto lungo, che me lo ricordo proprio pesantemente.
Allora, ci piace l'idea di fare un costume in concorrenza a Sandek, mi dò a fare il
costume, per conto che noi non sappiamo assolutamente nulla, ma zero, niente, zero, perché a volte
poi le cose si imparano per strada, non deve pensare a sapere cosa e le cose si imparano.
Capiamo un attimino il genere, ci facciamo una serie di idee, disegniamo questo costume
e poi il costume andava fatto veramente, il primo costume andava fatto da chi è che
fai un costume se non conosci nessuno a 23 anni.
In Porta Romana c'era forse uno dei primi indianini che cuccivano carinissimo e lui
tagliava mano e ci fa il primo prototipo.
Per arrivare al prototipo finale giusto, ne facciamo quasi una 15, mi ricordo che portiamo
questi costumi a questo rappresentante che aveva l'ufficio di rappresentanza insambabila,
era un modello in sei colori e li portiamo all'ipopo a 6 pantaloncini realizzati, il nostro
business raffonato su 6 pantaloncini, va più di numero, e li portiamo a belli, mi piace
una bella idea, è tutto.
Il marchio era già quello sia nel principio?
Sì, il marchio era sempre MC2 legato a San Bart, perché io davo in vacanza da quando
ero piccolo a San Bart ero molto legato, non era sicuramente la San Bart di oggi, mi
ero una San Bart più rustica, poi con gli anni gli americani l'hanno un po' montata,
un aperto magari locare più importante e diventata più...
Eletaria.
Più, più elitaria.
Prima era un posto un po' radica, dove potevi trovare veramente Rockfeller che mangiava
un panino seduta a un tavolo, piuttosto che magari Lippie e Francese, Lippie e Francese
che da Santropé passava l'inverno a San Bart, era un po' quello.
Noi cerchiamo attraverso il negozio un po' più importante di mettere, non il costume
addosso a Bobo Vieri, ma magari al mio amico che magari era, adesso si chiamano Min Influencer,
che magari però i suoi amici se lo scambiamano lo guardavano e tutto...
È come in discote che si chiamano clubber, cioè quelle persone che sono un po' dei trend
setter, se vuole.
Si, trend setter, che vedi che se lui c'altavolo e tutto sai che sei nel posto giusto.
Quindi non volevi essere ostaggio dei testimoniali dei personaggi televisivi, non dovevi spendere
quel denaro lì?
Non avevamo neanche quelli, non avevamo né le conoscenze per farne, né quel cosa, però
avevamo una cosa che magari altri non avevano.
Capivamo chi potevano essere quei trend setter.
Noi dopo due anni apriamo il primo negozio in monomarca Porto Cervo e l'anno dopo lo
apriamo Forte dei Marmi a Santa Marguerita e a Forma Intera.
Perciò è vero che gli altri mettevano addosso la maglietta a Vieri, non se Vieri se la metteva
solo perché poi c'aveva il suo brand e tutto era più sveglio degli altri, però che
cercavi di mettere addosso le magliette alle persone importanti.
Però non abbiamo detto, ma invece di regalare gli mette, facciamo gliele comprare, che
è un po' l'idea.
Diamo il servizio noi del negozio, è quello che secondo me la scelta un po' ci ha premiato
perché poi anche i negozianti, sì, gli piaceva l'idea, gli piaceva però non vedevano quelle
potenzialità che magari vedevano i sweethear, che vedevano in guru, che vedevano in altri
prodotti che poi avevano, mentre il fatto di farglieli vedere realmente col negozio, quando
andavano magari a portocerlo, vedemono il negozio fisico, sicuramente gli dava più
solidità, iniziamo a vedere più il prodotto e secondo me avevi molto meno all'ur, però
avevi sicuramente più sostanza.
Ho capito che il Denaro il 1990, guarda, ho visto molta più gente felice, normale, che
ricchi felici.
Ma io non conosco ricchi felici.
Ho visto, guarda, proprio una delle cose delle barche, guarda, ero portocerlo per lavoro,
c'era una barca blu e bianca bellissima sul porto e quando sta dentro avevo un po' di
tristezza, perché ho visto tanta gente sola, la barca è, dico sempre, più lunga la barca
e molte volte più solo sei, e anche più gente c'ha e più solo sei.
Una persona che mi piace tantissimo che io avrò molte Valentino Rossi, io Valentino
Rossi l'ho visto più volte con i suoi vecchi amici, facendo una vita normale, a mangiare
un posto normale, tutto, secondo me quello ti dà manchè…
Tu sai che secondo me il segreto, quello di tenere vive le tue radici, quelli di te e
persona, quindi di quando eri un ragazzino che ti chiamavi semplicemente Valentino, il
fatto di tenere quelle persone nella tua vita ti tiene ancorato a quello che tu sei.
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Nell’episodio di oggi ripercorriamo in 5 minuti i momenti salienti dell’intervista con Max Ferrari. Clicca sul nostro profilo per ascoltare la puntata completa.
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