Daily Five: “Maternità surrogata peggio della pedofilia”. Putin incontra Xi. Il crac delle banche. Il lavoro (precario) in Italia
CNC Media 3/20/23 - Episode Page - 22m - PDF Transcript
Questa mattina ospite della trasmissione Omnibus sulla sette, il deputato di fratelli d'Italia,
Federico Mollicone, discutendo in studio solo opportunità di rendere la maternità surrogata
un reato universale, ha detto. Noi chiediamo che diventi un reato universale perché questa
pratica che noi preferiamo chiamare utero in affitto è emercificazione della vita umana
e secondo me è un reato più grave della pedofilia. Allora prima di una considerazione, intanto
chiariamo di che cosa si sta parlando e perché in questo periodo se ne sta parlando così
tanto. La cosiddetta maternità surrogata che i detrattori consprezzo chiamano utero in affitto,
ma che sarebbe più corretto chiamare gestazione per altri, è una forma di procreazione assistita
in cui una donna provvede alla gestazione appunto per conto di una o più persone che saranno il
genitore o i genitori del nascituro. In pratica ad esempio un singolo o una coppia che non può avere
figli per ragione di sterilità o perché homosexuali etc. ottiene da una donna terza la possibilità di
portare lei nel suo grembo un embryone concepito col suo ovulo in vitro. Questa pratica è legale
in diversi paesi del mondo, negli Stati Uniti, in Grecia, in Holanda, in Albania, in Ucraina,
in Polonia, in Russia, in Canada, in Gran Bretagna. In alcuni paesi la gestazione o meglio la gestante
ottiene un compenso in denaro, se così lo vogliamo definire, in altri casi può farlo in via solo
altruistica, cioè gratis. In Italia invece questa forma di procreazione è illegale in ogni caso,
per la legge italiana che del 2004 governo Berlusconi chiunque in qualsiasi forma realizza,
organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità e punito con la reclusione da tre mesi a due
anni con la multa da 600.000 euro a un milione di euro. Per quanto si creda che questa pratica sia
utilizzata soprattutto dalle coppie omosessuali, le statistiche più recenti indicano ad esempio
che in Spagna l'80% dei bambini nati tramite la maternità surrogata e iscritti in seguito in un
registro civile erano nati su iniziativa di coppie heterosessuali e negli Stati Uniti questa
percentuale addirittura del 70%. Ora il punto quale è che l'attuale governo Meloni ha deciso di
dichiarare guerra totale a questo modo di concepire bambini, al punto da voler rendere questo reato
addirittura universale. Cioè se oggi in Italia è vietato ma un cittadino italiano ha una coppia
poccomunque farlo all'estero e poi tornare in Italia, da domani se questa legge dovesse passare
sarebbe arrestato e per il deputato di fratelli d'Italia Mollicone questa persona o questa coppia
dovrebbe subire una pena addirittura, una condanna addirittura più grave di quella che oggi spetta
ai pedofili. Ora io credo che il tema sia molto delicato e spetti davvero alla coscienza di ognuno
porzi domande e darsi risposte ovviamente informandosi su questo argomento ma all'onorevole e uso la
parola onorevole come titolo e non come aggettivo vorrei chiedere se davvero ritenga che la maternità
surrogata sia peggiore come ha detto lui della pedofilia e per quanto sia cruda questa richiesta
vorrei che provasse a parlare un giorno con una ragazza, una donna che da bambina è stata stuprata
magari a 6, 7, 8 anni, magari proprio dal padre naturale e che disse a lei se potendo scegliere di
tornare indietro nel tempo e cambiare il suo destino preferirebbe essere stuprata ancora da
bambina da un pedofilo magari ripeto dal padre o cambiare invece il suo destino ed essere fortemente
voluta da due genitori che hanno fatto di tutto pur di avere una bambina da mare anche se loro
sono dello stesso sesso se ritenga questa donna più grave essere stuprata da bambina da un genitore
etrosessuale o essere cresciuta e amata da due genitori dello stesso sesso pongo queste due
opzioni una delle quali chiaramente estremamente cruda e me ne scuso perché è stato l'onorevole
mollicone a porre pedofilia e maternità surrogata sullo stesso piano anzi la pedofilia su un piano
penale di gravità addirittura inferiore ecco onorevole rampelli lo chieda a una donna stuprata
da bambina cosa avrebbe preferito tra le due opzioni qualora ci fossero solo due opzioni e
dopo che ne avrà ricevuto la risposta se ancora ci riesce cerchi di provare anche un po' di vergogna
io sono Emilio Mola e questo è daily five il podcast di cnc media per comprendere l'attualità
e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta oggi è lunedì 20 marzo e mentre il
registro questa puntata si sta tenendo uno degli incontri più attesi degli ultimi mesi o se vogliamo
dell'anno ovvero quello a mosca tra il presidente cinese si chimping e il presidente della federazione
russa vladimir putin i due leader da quando sono entrambi alla guida dei rispettivi paesi si sono in
realtà già incontrati una quarantina di volte c'è un forte rapporto che loro definiscono anche di
amicizia ma è chiaro che il vertice di oggi rispetto a quelli del passato ha una valenza del tutto
diverso per via della guerra in corso in ukraine come sappiamo la speranza è che si chimping che
è l'unico partner di peso della russia rimasto a putin dopo l'invasione dell'ucraina faccia
pesare la propria forza il debito che putin ha nei suoi confronti per non averli voltato le spalle
in questi 12 mesi per indurre il leader russo a iniziare i negoziati di pace ricorderete nell'ultima
puntata di venerdì vi dicevo che nelle comunicazioni ufficiali non si faceva alcun cenno riguardo a
questo incontro alla guerra in ukraina quale tema del vertice di oggi e invece a colloquio
iniziati il tema del conflitto è già venuto a galla e putin riguardo a questo ha espressamente
detto guardiamo con interesse alle proposte della cina per risolvere la crisi in ukraine allora la
proposta cinesa è quella di cui ripeto abbiamo anche già parlato qualche settimana fa è un piano
in 12 punti che per quanto venga spacciato come piano di pace in realtà è un piano che parla
poco di conflitto in ukraine e più di equilibri geopolitici globali con chiari riferimenti alla
volontà cinesa di rompere legemonia mondiale americana purtroppo però come vi dicevo il colloquio
è iniziato da poco e ne sapremo di più solo fra qualche ora intanto però si registra la
posizione degli stati uniti che si dicono scettici sulla eventuale effettiva bontà di un cessato
del fuoco richiesto dalla gina per gli stati uniti infatti si tratterebbe solo di un modo per
congelare la situazione attuale riconoscere alla russia i territori in base fino a questo
momento e permettere a putin di riprendere fiato riarmarsi riorganizzarsi e poi ricominciare con
l'invasione non si hanno invece ancora conferme su una possibile attesa telefonata tra sigimping e
zelenschi dopo il vertice con putin come andata a finire con il crollo in borsa della banca
svizzera credit swiss di cui ci siamo occupati la scorsa settimana beh è andata a finire che
l'altra grande banca svizzera la sua diretta concorrente ovvero bs se l'è comprata per
3 miliardi di franchi per salvarla dal fallimento l'acquisto da parte di bs che è la prima banca
svizzera per dimensioni e in un certo senso stato un affare appunto per bs visto che ha pagato credit
swiss molto meno del suo effettivo valore e tuttavia questa mossa non ha fatto proprio impazzire
gli investitori anzi le azioni di bs e nonostante l'affare hanno perso ben il 10% del loro valore
segno del fatto che gli investitori ritengono questa mossa ovvero a collarsi credit swiss un
rischio ma soprattutto è il segno di una generica sfiducia dei mercati verso il sistema bancario
la scorsa settimana in pochi giorni lo ricorderete sono fallite prima la silica un valle bank
americana poi la signature bank quindi è stata la volta di credit swiss e insomma gli investitori
ora sono un po scottati sono molto sul chivalat e sappiamo quanto questo atteggiamento psicologico
perché davvero di psicologia qui si parla sia pericoloso e può davvero bastare poco una
notizia sbagliata un segnale malinterpretato a innescare un effetto domino dalle conseguenze
devastanti sufficiente il solo pensiero quando si parla di finanze di banche che una banca
possa andare male perché i primi risparmiatori ritirano ad esempio i propri soldi a quel punto
altri risparmiatori si chiedono e ma perché quei tizi stanno ritirando i loro soldi magari
sanno qualcosa che io non so meglio che li ritiri anch'io e poi altri vedono altri e decidono
di fare la stessa cosa inizia così la famosa corsa agli sportelli a quel punto si spaventano
anche gli investitori che iniziano a vendere le azioni e questo porta altri investitori a vendere
facendo insomma crollare il prezzo e ne scando altre vendite e altre fughe o meglio altre
corse agli sportelli ecco e magari la situazione di quella banca non era nemmeno tanto disastrosa
semplicemente una profezia negativa finisce
che in un momento di particolare fibrillazione come l'attuale dopo la batosta del 2008 vedere in una setimana fallire una dopo l'altra banca così importanti di sicuro non aiuta e qui si inserisce
un qe avesse in quella banca fina a 250 mila dollari anche davanti il suo fallimento si sarebbe visti restituire tutti i soldi ma per
Silicon Valley Bank, abbiamo anche detto che il governo americano è subito intervenuto
andando a coprire tutte le perdite dei correntisti, cioè una copertura garantita fino a 250
mila dollari già c'era, che un quei avesse in quella banca fino a 250 mila dollari anche
davanti al suo fallimento si sarebbe visti restituire tutti i soldi, ma per non terrorizzare
gli investitori il governo americano ha deciso di garantire, di fare un'eccezione, di garantire
anche le perdite superiori, ha i più di 250 mila dollari, ok questa volta facciamo un'eccezione
e restituiamo tutto anche a te, e questo perché? Perché appunto la Silicon Valley Bank è troppo
grande per non fare un'eccezione, c'erano troppi soldi in ballo, risparmi e investimenti e a questo
punto si sta riproponendo un vecchio problema, ovvero quello delle banche medie e piccole che
lanciano un'allarme, e cioè dicono caro governo se tu fai capire ai risparmiatori che andando nelle
grandi banche saranno sempre garantiti, sempre più tutelati, perché appunto il governo non può
permettersi di farle fallire perché questo causerebbe un collasso del sistema, quei va a finire che
tutti mollano noi che siamo banche piccole o medie e finiamo poi per fallire noi che siamo comunque
l'ossatura del sistema, e questo dilema, le piccole e medie banche americane lo hanno pure messo per
iscritto e chiedendo esplicitamente al governo le stesse garanzie, insomma una forma di injustizia
che premia ancora una volta i forti, i grossi e penalizza i deboli e i piccoli, e anche guardate
nel salvataggio di Credit Suisse che si è avuto qui in Europa domenica scorza, cioè ieri, si è
deciso a qualcosa di molto simile, cioè di estremamente ingiusto, e cioè cosa che nella
restituzione dei soldi sarà data, nel rimborso insomma, nella tutela sarà data la priorità agli
azionisti rispetto agli obbligazionisti, e perché questa è un'ingiustizia? Beh lo si vede dalla
definizione stessa di azionista e obbligazionista, un azionista che è un azionista e un investitore
che in pratica compra, se così possiamo dire, un pezzo della società, un pezzo della banca
e ci fa una scommessa su, se il titolo cresce lui guadagna e se il titolo scende lui ci perde,
certo può anche perdere tutto la montare che scommette, ma può anche diventare straricco
qualora le azioni della banca o della società dovessero spiccare il volo, insomma è una scommessa
in cui puoi perdere quello che hai puntato, ma puoi anche vincere due, dieci, cento, mille volte
quello che hai puntato, e siccome quando vinci quella vittoria non la dividi di certo con nessuno,
allo stesso tempo se perdi quella perdita è giusto che tutela pianga da solo, gli obbligazionisti
invece sono coloro che non fanno questa scommessa, sono solo investitori che prestano denaro alla
banca, sapendo che a scadenza riceveranno solo ed esclusivamente l'interesse pattuito, quindi è
chiaro che se ci sono degli investitori da rimborsare, quelli che dovrebbero avere la priorità
dovrebbero essere gli obbligazionisti, che magari sono pure stati vittime della cattiva gestione
degli azionisti, e infatti di norma funziona così, in Italia ad esempio funziona così, prima vengono
gli obbligazionisti in caso appunto di rimborzi e tutele e poi vengono gli azionisti, invece questo
salvataggio della Credit Suisse fa l'esatto opposto, saranno prima rimborsati gli azionisti,
cioè i ricchi padroni, e poi se qualcosa avanzerà sarà divisa dagli obbligazionisti fregati e
parliamo di circa 16 miliardi di euro. In queste settimane soprattutto dopo l'elezione di
English Line Secretaria del PD si è molto tornato a parlare di di lavoro, di salario minimo, di
precarietà, anzi non di precarietà, ma di flessibilità. Flessibilità come sappiamo è un termine
cognato anni fa per dare quasi un'accezione positiva al dover vivere una condizione lavorativa e
quindi esistenziale, priva di prospettiva, fatta di anzia da scadenze, di incertezza, di stipendi
bassi, di maggiore sfruttamento, di assenza di diritti e dell'onni presenza di un ricatto
implicito sotto la costante spada di Damocle del mancato rinnovo. In Italia sono almeno 25
anni che l'Italia punta su questo tipo di contratti, detti a punto flessibili. Il primo a
introdurli nel 1997 fu Tiziano Treu, ministro nel primo governo prodi, poi ci fu la legge
di aggi nel 2003 governo Berlusconi, ed allora diverse riforme tra cui il Jobs Act di Renzi
hanno reso le regole del lavoro sempre più agili. Adesso tocca al governo Meloniche oltre a
ridisegnare il sistema de Voucher e pronto anche a incentivare ulteriormente i contratti a termine.
Ma quale è la condizione attuale in Italia? Beh, su questo tema fa oggi un interessante
approfondimento Milena Gabbanelli su Corriere.it, tracciando un quadro complessivo di quella che
è la condizione del lavoro flessibile nel nostro Paese e ve la ripropongo perché visto
che si sta finalmente tornando a parlare di lavoro, salario minimo, precarità, eccetera,
magari avere un quadro generale di quale è la situazione attuale potrà aiutarci a seguire
magari anche il dibattito e l'attualità su questo tema. Nell'articolo Gabbanelli premette che in
un mercato molto variegato quale è quell'attuale i contratti devono comunque prevedere una certa
flessibilità, ma dice anche che come in tutte le cose anche questa ha dei limiti. Il nostro
sistema dei contratti di lavoro in Italia si divide in due grandi famiglie, da una parte abbiamo i
contratti a tempo indeterminato con tutte le garanzie e le tutele che ne conseguono, dall'altra
invece abbiamo la grande, diciamo così, famiglia dei contratti flessibili o precariche e un aggiungo
la fatta di voucher, contratti a termine, collaborazioni, part-time, eccetera. Ecco col passare degli anni
in Italia i primi, cioè i contratti stabili, hanno ceduto sempre più il passo a quelli precari,
risultato l'Italia è tra i paesi con più contratti precari in Europa ed è l'unico,
l'unico paese in Europa in cui gli stipendi negli ultimi 30 anni anziché aumentare sono diminuiti.
Insomma non proprio un grande affare per il paese visto che i lavoratori sono anche consumatori,
è un consumatore che guadagna poco e a poca stabilità, è anche un consumatore che spende
meno, che consuma meno, ha tutto svantaggio degli interessi degli imprenditori che quindi si ritrovano
a vendere meno e guadagnare meno. Insomma è il classico circolo vizioso che non fa bene a nessuno.
Oggi su questo fronte si discute molto della reintroduzione dei voucher. Cosa sono questi voucher?
I voucher ricorda il correre della sera, sono buoni a ore con cui si paga il lavoro occasionale.
Il 75% dell'importo va in tasca al lavoratore e il resto copre contributi e assicurazioni
contro gli infortuni. Questi voucher sono stati ideati nel 2003 dalla riforma viaggi per pagare
i lavoretti di solito svolti in nero, come babysitter, golf, insegnanti privati, raccoglitori,
duva, eccetera. Dal 2008 la possibilità di pagare con i voucher viene stesa ad altre
figure professionali e nel 2012 con la riforma fornero si allarga a tutti i settori produttivi
e a ogni tipo di lavoratore. Cosa succede a quel punto? Succede che la richiesta di voucher
si impegna. Se nel 2008 erano appena 500.000, nel 2015 diventano 134 milioni e si impegna con
i voucher anche l'abuso dei voucher, soprattutto nelle delizia, nel turismo e nel commercio.
Infatti molte imprese coprono qualche ora con i voucher e il resto viene pagato in nero,
in pratica, con questa modalità evitano di assumere lavoratori utilizzati a tempo pieno,
spacciandoli come occasionali. Le irregularità assumono a quel punto dimensioni tali che nel
2017 il governo Gentiloni decide di abolirli e con un successivo decreto fissa limiti più
stringenti. La finanziaria 2023 del governo Meloni ne rialarga invece l'uso alle imprese che
hanno fino a 10 dipendenti a tempo indeterminato. L'importo orario minimo netto è di 9 euro
all'ora, quello giornaliero di 36 euro. La somma che ogni azienda può spendere in voucher e di
10.000 euro all'anno e il governo Meloni dichiara che l'estensione della misura servirà a ridurre
il sommerzo, ma la norma come si è già visto è facilmente aggirabile e allontana i lavoratori
dai contratti stabili, anche perché le sanzioni per chi viola la legge non sono particolarmente
severe, si va da un minimo di 500 euro ad un massimo di 2500 euro. Poi abbiamo i contratti
a termine. In Italia negli ultimi anni scrive il Corriere il contratto di lavoro più diffuso è stato
quello a tempo determinato. Nel 2021 ne sono stati attivati 7,7 milioni, cioè il 69% del totale che
sono diventati 8,5 milioni nel 2022. Il decreto dignità del 2018 aveva previsto che dopo un anno
di contratto a termine scatti l'assunzione, se invece poi l'imprenditore intende prolungarlo il
tempo massimo concesso è di 12 mesi, ma deve indicare una causale pagare 1,5% di contribuzione in
più. In questo modo insomma con questa legge si voleva un po' lottare contro lo sfruttamento di
questi contratti a termine che venivano rinnovati all'infinito di 12 mesi in 12 mesi. Invece questa
legge diceva dopo dei 12 mesi ormai il lavoratore l'hai formato, puoi chiedere ulteriori 12 mesi ma
poi lo devi assumere. Ecco ora la misura, la ministra scusate del lavoro Marina Calderone sempre
governo Meloni in una recente audizione al Senato ha sottolineato come questi vincoli debbano sparire
eppure siamo uno dei paesi dell'eurozona con più contratti a termine cioè il 16,4% e molto
sopra la media oxe cioè 11,8%. L'articolo del corriere prosegue diciamo con una serie di numeri,
io ve li consiglio, ripeto se avete intenzione di comprendere bene, avere un quadro generale di
quale sia la situazione del precariato e del lavoro in Italia in questo momento, si parla appunto di
precarietà, si parla di part-time, si parla di dimissione di masse e di stipendi bassissimi, in
Italia gli stipendi si sono ridotti rispetto a 30 anni fa e siamo l'unico paese in Europa e a
propostito d'Europa Milena Gabanelli in questo articolo poi si chiede cosa sia successo nei paesi
che hanno deciso di invertire la tendenza cioè di passare dal precariato a lavoro invece più
stabile. Il caso della Spagna è abbastanza emplevatico perché la Spagna che aveva una
disoccupazione giovanile molto alta ha deciso con Pedro Sánchez di abbandonare questa religione
del precariato per puntare invece verso contratti più stabili, il risultato quale è stato che è
aumentata l'occupazione e aumentata l'occupazione giovanile e sono aumentati pure gli stipendi,
quindi insomma questa regola della flessibilità che dovrebbe migliorare l'economia sacrificando i
diritti dei lavoratori si è dimostrata anche una totale falsità. E con questo per oggi finiamo qui,
io vi saluto e vi ringrazio e vi do appuntamento a domani alle 17 sempre con Daily Five.
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Due considerazioni sulla dichiarazione dell’onorevole Federico Mollicone (FdI) per il quale la maternità surrogata “è peggio della pedofilia”.
A Mosca Putin accoglie il presidente cinese Xi Jinping. Il leader russo apre al piano di pace cinese. Gli Usa: un cessate il fuoco sarebbe una trappola per dare alla Russia il tempo di riarmarsi.
Ubs compra Credit Suisse e la salva. Ma gli obbligazionisti vengono gabbati.
Una panoramica sul mondo del lavoro precario in Italia.
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