Daily Five: Lo strano caso dell’apertura del Corriere

CNC Media CNC Media 9/13/23 - Episode Page - 5m - PDF Transcript

È mercoledì 13 settembre e oggi c'è un caso politico-giornalistico, chiamiamolo così,

che per quanto non mi sembra abbia fatto chissà quanto clamore, credo sia comunque molto

interessante e struttivo trattare, sia per la rilevanza dell'argomento che per la rilevanza

dei soggetti coinvolti. Chi sono questi soggetti sono il governo italiano e il Corriere della

Sera. Il Corriere della Sera, lo sapete, è il principale e più venduto quotidiano

in Italia, da molti è ritenuto anche il più autorevole per la sua storia, le sue firme

e il suo taglio e questa mattina il Corriere della Sera è arrivato nelle dicole con questo

titolo sanatoria su contanti e valori. Attenzione, non un titolo di una pagina qualsiasi o della

sezione economia, è proprio il titolo di prima pagina, quello di apertura del giornale.

La notizia che viene approfondita alle pagine 2 e 3 del giornale sembra anche essere una

bomba, tanto da aprire con un enorme titolo anche l'Ampage del sito del Corriere che

intitola così, cassette di sicurezza, eccola sanatoria del governo Meloni per contanti

e valori. Ma di che cosa si tratta? Secondo l'autore Federico Fubini, l'autore dell'articolo,

il governo Meloni sarebbe in questi giorni al lavoro per realizzare, e qui semplifico,

un condono su contanti non dichiarati al fisco. In pratica la questione è questa, stando

a stime abbastanza attendibili, l'ultima risale al 2016 e porta la firma dell'ex procuratore

di Milano Francesco Greco, gli italiani, anche qui chiariamo non tutti ma solo chi

lo ha fatto, terrebbero nascosti al fisco almeno 150 miliardi di euro in contanti custoditi

in almeno un milione e mezzo di cassette di sicurezza, soldi non dichiarati e su cui

questi evasori non avrebbero pagato un euro di tasse. Bene, secondo Fubini l'idea del

governo, l'idea alla quale scrive il Corriere e al lavoro il Vice Ministro di Fratelli

d'Italia Maurizio Leo, segnatevi questo nome, sarebbe quella di promuovere un condono

che convinca questi evasori a dichiarare i soldi che tengono nascosti pagando una tassa

del 26% in cambio del perdono fiscale. Insomma, tu ammetti di aver sbagliato, metti nell'economia

legale i tuoi soldi, quelli che finora hai nascosto, paghi una penale del 26% e io faccio

finta che tu non abbia mai evaso. Chiariamoci di condoni fiscali, sanatorie, rotta mazioni

eccetera, ne sentiamo parlare da anni, lo fanno quasi tutti i governi e quindi verrebbe

da chiedersi dove la novità. Beh, la novità è che un condono sui contanti non c'è

mai stato, non è riuscito a farlo mai nessun governo e perché? Beh, perché è una roba,

diciamo così un po' troppo sporca. I condoni sono qualcosa di immorale già di per sé,

che premiano in sostanza chi commette abusi e chievade, insomma premiano i furbi e umiliano

i cittadini onesti, ma condonare i contanti è qualcosa di perfino peggiore, perché?

Perché significa, la dico male ma è questo, avere uno stato che ricicla soldi che potrebbero

essere il frutto di attività illecite qualsiasi, anche gravissime. In quei 150 miliardi, 150

miliardi incontanti in nero ci sono sicuramente i soldi, diciamo tra virgolette innocui del

libero professionista che ti fa la visita in studio e poi non ti emette la fattura, ma potrebbero

esserci anche contanti frutto di traffico, droga, prostituzione, vendita di armi, estorsioni,

eccetera. Secondo il Corriere, il governo sarebbe intenzionato a distinguere almeno gli uni dagli

altri, però, come potete immaginare, sembra un'impresa abbastanza aleatoria, come fai a

distinguere un contante che arriva dalla mancata emissione di una fattura dal contante che,

invece, arriva dal traffico di droga, cioè se uno vuole, riesce a spacciare, caso di

dire l'uno per l'altro. Bene, detto tutto questo, perché ho esordito dicendo che riguardo a questa

notizia si tratta di un caso, un caso politico-giornalistico? Perché tutto quello che avete

appena sentito, tutto quello che vi ho detto, potrebbe non essere vero.

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