Daily Five: Lo sperma è lo sperma. Titanic, il sommergibile ancora non si trova. Ancora limiti alle intercettazioni. Meloni incontra Macron
CNC Media 6/20/23 - Episode Page - 21m - PDF Transcript
Nel tardo pomeriggio di ieri, mentre in Parlamento si iniziava a discutere la proposta di legge
per rendere la gravidanza per altri, il cosiddetto utero in affitto, un reato universale fuori
dal Parlamento e esplosso un caso che più o meno ha a che fare con lo stesso tema.
Che cosa è successo e di cosa stiamo parlando?
Allora è successo che dal 2017 a oggi il sindaco di Padova Sergio Giordani ha autorizzato
la trascrizione presso il registro comunale di 33 bambini, figli di altrettante coppie di
mamme, nati con fecondazione eterologa effettuata all'estero, e coieri la Procura di Padova
ha deciso di impugnare tutti e 33 gli atti, ritenendoli illegittimi e ritenendo che l'unica
mamma legittima in queste coppie sia quella che ha portato in grembo il bambino.
Attenzione, prima di andare avanti vorrei che fosse chiaro un punto, qui non stiamo
parlando di utero in affitto, qui nessuna donna ha portato in grembo un bambino per
conto di un'altra coppia, qui ogni donna ha portato in grembo il proprio bambino, qui
in pratica parliamo di un'altra cosa, parliamo di fecondazione eterologa, tant'è che in
Italia è perfettamente legale, infatti qui l'unica cosa esterna alla coppia è il
semelo sperma, nessuna donna insomma sta affittando nulla a nessuno, eppure nonostante
questo la Procura di Padova ha deciso che quegli atti vadano annullati, che quei bambini
e quelle bambine non possono avere due mamme. Attenzione anche qui, non perché quelle mamme
si hanno state giudicate cattive mamme, magari sono le migliori mamme del mondo, magari
hanno cresciuto fino a oggi loro bambini e le loro bambine con amore infinito, con massima
cura, in maniera sana, senza alcun problema, però per la Procura, che interviene dopo
una circolare del governo Meloni che vieta la trascrizione di figli nati all'estero
con la gravidanza per altri, lo sperma e lo sperma, non c'è niente da fare, ci tengono
proprio, c'hanno proprio stafissazione dello sperma per un bambino secondo loro, per la
sua crescita, per la sua formazione e più importante chi ha emesso lo sperma piuttosto
che chi poi ha cresciuto, curato, amato, educato, eccetera, i bambini. Quindi cosa
succede ora a seguito di questa azione della Procura di Padova che mette al centro lo sperma?
Però resta tutto come, nel senso che quella della Procura è in pratica un'impugnazione
diciamo così, una specie di richiesta, una richiesta di annullamento ovviamente, adesso
la palla passa al tribunale che dovrà decidere se dare ragione alla Procura e quindi annullare
gli atti, oppure se dare ragione al sindaco di Padova e alle famiglie. E cosa accadrebbe
qualora il tribunale dovesse decidere di annullare effettivamente questi atti come chiede la
Procura? Beh accadrà che 33 mamme, ovvero quelle che nelle 33 coppie non hanno portato
in grembo i bambini, sbetteranno dall'oggio al domani di essere mamme e i loro figli,
non avendo e forse nemmeno conoscendo chi ha emesso lo sperma, diventeranno orfani di
un genitore, passeranno dall'avere due genitori ad averne uno solo, così dall'oggio al
domani. Qui infatti in tutto questo dibattito ciò che rende sconcertanti questi provvedimenti
e che hanno effetto retroattivo, agiscono cioè su dei bambini che sono già nati, che
sono cresciuti, bambini in carne ossa che hanno anche 6 anni visto che parliamo di casi
risalenti al 2017, bambini che hanno vissuto tutta la loro vita con quelle mamme che amano
entrambe le loro mamme e allo stesso modo, perché non sanno e comunque se ne fregano di
quali delle due li ha portati in grembo, esattamente come qualsiasi altro bambino non ama di più
la mamma del papà perché la mamma ci ha messo l'utero e papà il pene, e che adesso per
lo stato italiano saranno queste mamme per i loro figli delle strane. Significa cosa tutto
questo? Significa che queste mamme non potranno più andargli a prendere da scuola ad esempio
se non con una delega scritta dall'altra mamma che è la mamma che vale di più. Significa
che non potranno più parlare con dei pediatri, con dei medici dei loro bambini. Significa
che non potranno più portarli all'estero magari per un viaggio. Significa soprattutto
cambiare loro il cognome, quindi l'identità, tutto. Significa che l'altra mamma in caso
di separazione non avrà alcun diritto sul figlio o sulla figlia. E il paradosso di tutto
questo qual è? È che comunque questa mamma che diventerà estranea potrà comunque continuare
a vivere sotto lo stesso detto come ha fatto fino a oggi. Quindi in sostanza da questo
punto di vista non cambierà nulla e quindi parliamo solo di pura ipocrisia, parliamo
solo di umiliazione burocratica fino a se stessa. Su Repubblica c'è oggi un'intervista
a una delle coppie colpite da questo provvedimento. Si chiamano loro Vanessa e Cristina. Vanessa
essendo la mamma che ha portato in grembo la piccola vittoria e ritenuta dal governo
e dalla procura l'unica mamma legittima. Cristina è invece quella mamma che dovrà
diventare una estranea. Cristina però, la mamma così detta legittima, ha avuto un
tumore. Si è curata, ora sta bene, però giustamente si chiede se il tumore dovesse
tornare e le cose stavolta non dovessero andare bene. Cosa accadrà a mia figlia? Senza questi
annullamenti la bambina avrebbe ancora una mamma, avrebbe cioè l'altra mamma. Con
l'annullamento della trascrizione invece questa bambina rimarrebbe totalmente letteralmente
senza genitori diventerebbe orfana perché chiaramente questa bambina non è che potrà
essere data in automatico a un'estranea così come adesso la legge riconoscerà l'altra
mamma. Quindi questa bambina diventerà perdendo un genitore orfano orfana in tutto e per tutto
o orfano nel caso di bambini maschi. A queste donne come potete immaginare ora sta crollando
il mondo addosso e ai loro figli cadrà addosso molto presto. La domanda quindi è ma a che
pro? A chi giova far crollare il mondo addosso a queste mamme e a questi bambini? Di solito
le leggi, i provvedimenti, le circolari hanno lo scopo di migliorare le vite, hanno lo
scopo di migliorare qualcosa magari di togliere a qualcuno ma per dare magari a qualcun altro.
Qui invece non c'è nulla di tutto questo, qui soffrono tutti, soffrono delle mamme e
soffrono dei bambini, nessuno gioisce imparti, gli unici a giovarne saranno forse alcuni
talebani di maggioranza e di governo che potranno festeggiare con altri elettori talebani godendo
della consapevolezza di aver fatto soffrire delle persone homosessuali. Ma a goderne saranno
solo loro, a festeggiare saranno solo loro e a chiamare questa civiltà e non di sumanità o
crudeltà saranno solo loro. Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC media per
comprendere l'attualità e conoscere il mondo che ci circonda una notizia la volta. Oggi è martedì
20 giugno e ieri lo ricorderete, vi avevo detto in apertura di episodio che sicuramente saremmo
tornati sulla notizia del sommergibile scomparso nell'Atrantico durante un'immerzione turistica
sul relitto del Titanic. Nel momento in cui registravo la notizia lo sapete era appena uscita e non
c'erano altri dettagli. Oggi invece abbiamo un quadro più completo che però non include
il ritrovamento del sommergibile che risulta ancora disperso. Questo significa quindi che per le
persone a bordo che sono cinque in totale non ci sono più speranze, in realtà no. Il sommergibile
ha un'autonomia di 96 ore e questo significa che, salvo che non ci siano stati incidenti gravi,
le persone a bordo potrebbero essere ancora vive ma avrebbero sigiano solo per altri due giorni.
Comunque andiamo con ordine e capiamo cosa è successo e cosa può ancora accadere. Cosa sia il
Titanic? Lo sappiamo tutti, non c'è bisogno che ve lo spiegi, se non per conoscenze storiche,
almeno per quelle cinematografiche. Il Titanic fu un transatlantico d'inizio 900, il più grande
della sua epoca che nel 1912 affondò nel suo viaggio inaugurale tra Europa e America dopo
aver colpito un iceberg. Nell'incidente morirono 1500 persone e la nave colò a picco. Per oltre
70 anni del Titanic non si è più saputo niente, poi nel 1985 durante un'esplorazione fu finalmente
individuato a 3600 metri di profondità filmato tanto da diventare praticamente una meta turistica.
Ora quando dico meta turistica che il relitto del Titanic è diventato una meta turistica non
si intende una meta alla portata di tutti. Per poter vedere il Titanic o meglio il suo relitto
da vicino è necessaria una vera e propria missione esplorativa con un vero e proprio
sommergibile e non uno qualsiasi, ma uno capace di portare i turisti ovviamente pochissimi alla
volta a profondità e pressioni spaventose quasi a quattro chilometri di profondità nel mare.
È una simile operazione come potete immaginare costa tantissimo. Il Titanic quello scomparso
ieri è appunto un sommergibile privato usato proprio per queste visite turistiche. La missione
scrive il corriere era stato organizzata dalla compagnia privata Ocean Gate Expeditions che
chiede 250 mila dollari a turista. Normalmente ci sono tre ospiti paganti oltre al pilota e a
un esperto. Sembrerebbe che il ricco turista eccellente in questo caso sia il miliardario
britannico Hemish Harding. La visita comincia con un viaggio in nave che dalle coste americane
porta fino al punto in cui è affondato il Titanic e una volta lì il sommergibile viene calato in
acqua con a bordo i turisti. Questa spedizione è raggiunta sul luogo domenica mattina,
stando a un post su Facebook scritto dallo stesso Harding e i contatti sono stati persi invece
domenica sera. L'autonomia di ossigeno disponibile come vi dicevo è di 96 ore e ieri poco dopo
l'inizio delle ricerche ne erano passate circa 32. Tra i dispersi ci sono anche due tra gli
uomini più ricchi del Pakistan ovvero Shazada Dawood e il figlio Suleman che ha 19 anni. Ma cosa
potrebbe essere accaduto perché il sommergibile non si trova più. Secondo un esperto intervistato
dalla BBC, nella migliore dell'epotesi il sommergibile potrebbe aver avuto un'interruzione di
corrente o di comunicazione e in quel caso, sganciando alcune componenti in mezzo risale e in questo
momento potrebbe magari galleggiare in superficie da qualche parte nell'oceano poco distante dal
Titanic. Nella peggiore dell'epotesi invece lo scafo potrebbe aver urtato qualcosa nell'abisso e
potrebbe essersi quindi danneggiato e magari ora si trova sul fondo del mare con l'equipaggio
vivo e in attesa dei soccorsi. Il problema dei soccorsi però qual è e che come abbiamo visto
ormai c'è pochissima autonomia se devono trovarli, cercarli, hanno soltanto ormai meno di due
giorni a disposizione ma soprattutto il più grosso problema è che a centinaia o addirittura
migliaia di metri di profondità in mezzo al mare non arriva nemmeno un fotone di luce,
l'oscurità lì è totale e sono pochissimi i mezzi di ricerca in grado di andare così a fondo.
Passiamo ora velocemente alla politica italiana, ieri abbiamo parlato di questa attesa riunione
della direzione del Partito Democratico che era attesa perché era la prima dell'Era Schlein,
la prima dopo la batosta elettorale delle amministrative ma soprattutto perché arrivava
dopo la contestata visita fatta dalla stessa segretaria alla manifestazione dei Cinque Stelle.
Ci si aspettava insomma da questa riunione una prima resa dei conti con le correnti del
Partito che sono molto critiche alla nuova segretaria, vediamo insomma come è andata.
Allora in breve la segretaria Schlein ha provato a rispondere alle varie accuse dell'opposizione
interna mettendo in chiaro la propria posizione su alcuni dei temi più caldi. Durante la relazione
iniziale la leader ha espresso pieno supporto al popolo ucraino anche fornendo aiuti militari
e qui questo lei ha dovuto sottolinearlo proprio perché il Cinque Stelle a cui lei ha fatto visita
invece come sapete sono contrarissimi agli aiuti militari a Kiev e quindi ha dovuto diciamo
rimarcare con chiarezza la posizione del suo PD rispetto a questo tema.
Sul rapporto con i Cinque Stelle ha detto siamo alleati ha detto la segretaria pur ribadendo però
la distanza siderale sul rapporto con Kiev. Per quanto riguarda gli attacchi provenienti
dall'interno del Partito secondo Schlein vanno bene le discussioni e le critiche ma
aggiunto serve anche le altà sui temi che ci uniscono. Quindi Schlein poi ha chiesto rispetto
per la volontà espressa dagli elettori delle primarie che hanno scelto lei e con lei l'intenzione
di dare contenuti forti e chiari al partito aggiungendo infine che le viene da sorridere
quando la criticano per la mancanza di proposte perché dice lei di proposte ne sono piena però
vengono oscurate dalle continue polemiche interne. In questi giorni si è parlato molto del ministro
della giustizia Carlo Nordio soprattutto per la riforma della giustizia per intenderci quella
che abolisce mendizia il reato di abuso d'ufficio che lui ha proposto e che ora cercherà di far
approvare dal Parlamento. In queste ore però si torna a parlare di Nordio per due nuove ragioni.
Per una dichiarazione fatta, credo, fraintesa sugli evasori fiscali e poi per la sua intenzione di
limitare ancora di più le intercettazioni durante le indagini. Ricordo alla dichiarazione contestata
intervenendo a un convenio a Milano proprio sul fisco Nordio ha detto, la nostra legislazione
tributaria e piena di ossimori. Se un imprenditore onesto decidesse di assoldare un esercito
di commercialisti per pagare fino all'ultimo centesimo di imposte, non ci riuscirebbe,
perché comunque qualche violazione verrebbe trovata, le norme si contraddicono. Ora,
letta così, questa dichiarazione in effetti sembra quasi voler, in un certo senso, assolvere
gli evasori, di scolparli e quindi farli passare per vittime. E molta stampa va detto
a fornito questa interpretazione, come lettura, della dichiarazione di Nordio. In realtà va detto
quello che il ministro Nordi ha provato a spiegare e che il nostro sistema tributario è così
complicato, così farragginoso e pieno di insidie che se la magistratura in sostanza vuole,
un'intoppo, un'intoppo, lo trova sempre, anche, ha detto Nordio, con l'imprenditore che magari
ha dato proprio esplicito mandato ai suoi commercialisti di fargli pagare tutte le tasse
fino all'ultimo centesimo. Insomma, più che fare polemiche sull'interpretazione distorta della
frase di Nordio, sarebbe il caso qui di chiedersi il perché abbia voluto parlare della strusità del
nostro sistema tributario. Forse questo probabilmente è il vero dato politico, perché intende mettere
mano al nostro sistema tributario per semplificarlo, poi che questo bada a favore o meno degli
evasori e tutto da vedere, discritto al momento, non c'è nulla. Altro spunto polemico relativo al
ministro Nordio, come vi dicevo, e invece quello, o meglio l'intenzione riportata da alcuni giornali,
di limitare ancora di più l'uso dell'intercettazione, in particolare andando a regolamentare meglio i
cosiddetti Trojan. Allora cosa sono i Trojan? I Trojan, altro non sono che dei virus, dei programmi,
scusate se il linguaggio tecnico non è corretto, però ci siamo intesi, che in pratica gli
investigatori riescono ad attivare sui telefoni degli indagati per potergli ascoltare anche
quando non sono al telefono e funzionano quindi come delle microspie attivabili a distanza. Oggi
gli investigatori italiani, grazie a questi Trojan, riescono a scoprire reati che altrimenti non
potrebbero quasi in alcun modo rilevare, soprattutto reati come corruzione, concussione e tutti quei
crimini da colletti bianchi che si annidano soprattutto nella pubblica amministrazione,
nelle istituzioni, ma perfino nella magistratura. Ecco, intenzione di Nordio sarebbe quella di
limitare l'uso dei Trojan, limitarlo solo ai reati più gravi, diciamo così, come mafia e
terrorismo, un'ennesima prova insomma, almeno secondo i detrattori, di quanto questo governo dopo
l'abolizione dell'abuso d'ufficio, dopo l'alimitazione del reato di traffico di influenza e legite,
dopo le numerose pacche sulle spalle, dei ladri e degli evasori, voglia in tutti i modi aiutare i
delinquenti di alto livello, se è chiaro, i cosiddetti colletti bianchi, a delinquere in
Santa Pace, adesso addirittura limitando l'uso di uno strumento di indagine che per gli inquirenti
italiani è diventato negli anni prezioso e imprescindibile. Mentre registro a Parigi sta per
aver inizio un atteso in contro all'Eliseotra, il presidente della Repubblica Francese Emanuele
Macron e la premia ritaliana Giorgia Meloni. Il motivo del viaggio di Giorgia Meloni a Parigi
in realtà era un altro, ovvero sostenere, anche se con pochissime chance, la candidatura di Roma
a ospitare l'Expo 2030. Però alla fine i due presidenti hanno scelto, la Presidente italiana e
il Presidente Francese, seppur tra mille reticenze, hanno scelto di approfittare di questa
occasione per vedersi faccia a faccia dopo otto mesi di reciproci attacchi, di accuse,
di fraintendimenti e tensioni, soprattutto a causa della gestione dei migranti. Fino oggi ricorda
il Corriere, Meloni e Macron si sono visti spesso, ma hanno avuto sempre bilaterali solo in contesti
informali. Quello di oggi invece potrebbe rappresentare l'occasione per una nuova partenza,
anche se alcuni nodi non appaiono sciolti. Nel corso dell'incontro i due discuteranno
delle relazioni bilaterali affronteranno questioni europee tra cui la riforma del
patto di stabilità e crescita, con l'Italia in cerca di alleati nella richiesta di scorporare
dai calcoli degli investimenti il PNR, ne approfitteranno per preparare il consiglio dell'Unione
Europea che si terrà a fine mese, consiglio in cui Meloni è intenzionata a portare ancora una volta
alla ribalta la gestione dei flussi migratori. La Premier e Macron scrive ancora il Corriere,
discuteranno inoltre del prossimo verticenato che si terrà all'11 e 12 luglio al Vilnius e ribadiranno
il sostegno congiunto all'Ucraina sul fronte militare, umanitario ed economico. Tuttavia,
il valore della visita in questione, al di là di tutti questi vari temi che saranno affrontati
e sicuramente simbolico. Il rapporto fra i due, fra alti e bassi, riparte da una questione
apparentemente laterale come Expo 2030 in cui l'Italia cerca un esplua molto difficile,
infatti anche la Francia si è già schierata a favore di Riad, che è concorrente di Roma,
ma che secondo Palazzo Chigi vale la pena in seguire. Però per vedere insomma cosa si
diranno esattamente dovremo attendere la fine della serata quando appunto dopo un incontro che
dovrebbe durare circa un'ora, i due, la premier italiana e il presidente della Repubblica Francesa
rilasceranno le loro dichiarazioni. Noi intanto per oggi ci fermiamo qui, io vi ringrazio per
l'ascolto, vi saluto e vi do appuntamento, come sempre, a domani alle 17, con Daily Five.
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