Daily Five: Lega, insalata e violenza sulle donne. Perché la Francia attacca Meloni? Affitti, la politica che litiga sulla pelle degli studenti
CNC Media 5/10/23 - Episode Page - 19m - PDF Transcript
Gli eri a Strasburgo si è tenuto il dibattito sul via libera del Parlamento europeo alla
cosiddetta Convenzione di Istanbul, che cos'è la Convenzione di Istanbul? È un fondamentale
trattato internazionale sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e
la violenza domestica.
Tema delicato, come potete immaginare, estremamente serio, e proprio per questo, quando è stato
il momento del suo intervento, l'euro deputato della Lega, Angelo Ciocca, ha pensato bene
di tirare fuori una busta di plastica piena di insalata, dicendo che non è, abbolendo
le buste di plastica dell'insalata, che si salva al pianeta. Ora, voi vi starete chiedendo
ma cosa diavolo c'entra l'insalata nelle buste di plastica con la violenza sulle donne?
La risposta è, francamente, non lo so o meglio, lo possiamo immaginare. Cioè, la risposta,
come sempre, accade con certi partiti e certi politici, e sempre quella è la propaganda,
e l'estenuante ricerca di consenso, di approvazione, solitamente conseguita, inventandosi un problema,
vendendolo questo problema in una maniera spettacolare e scenica, tale da provocare indignazione
nelle masse, e poi presentarsi come il risolutore di questo problema.
L'eghista Angelo Ciocca non è nuovo a questi show, per intenderci ciocca è quello stesso
deputato che nel 2018, nel Parlamento europeo, si tolze una scarpa e con quella inizio a
calpestare le carte del Commissario dell'Unione Europea, Pierre Moscovici, nel 2014 salpò
dall'ampedusa per raggiungere la Libia in barca, assieme ad alcuni disoccupati, come forma di protesta
spettacolare contro l'arrivo dei migranti, solo che probabilmente lo ricorderete dopo 16 ore di viaggio,
dovete tornare mestamente indietro perché il mare era mosso e i suoi accompagnatori avevano il
mal di mare. Nel 2019, sempre nell'aula del Parlamento europeo lanciò una stecca di cioccolato
turco contro la presidenza dell'aula e potremmo continuare all'infinito. Sono sceneggiate,
sono colpi di teatro che ciocca ogni tanto tirafuori dal suo cilindro perché è il suo successo
elettorale, lo dimostra, va detto, ha un certo elettorato, le buffonate piacciono, lui lo sa,
li accontenta e largisce a piene mani questi spettacolini, che poi di fatto non risolvono
nessun problema, però danno moltissimi voti che consentono poi a ciocca a questo europeo deputato
leghista di essere sempre rieletto di avere voti, di avere poltrone. Glieri, come vi dicevo, invece
del cioccolato ciocca tirato fuori dal suo cilindro, dell'insalata chiusa in una busta di plastica.
E perché cosa c'entra l'insalata con la violenza sulle donne? Come vi dicevo prima non c'entra
nulla, tra l'altro parentesi la lega è anche contraria questa convenzione contro la violenza
sulle donne perché dice che sarebbe in realtà un cavallo di troia per insegnare nelle scuole
ai nostri bambini l'ideologia gendere. Ma il punto comunque non è adesso questo, il punto è che ha
preso a circolare in questi giorni, probabilmente l'avrete anche sentita. La notizia secondo cui
l'Europa vorrebbe vietare gli imballaggi in plastica per le confezioni di frutta e verdura
nei supermercati. E quale migliore occasione di questa per mettere su l'ennesimo show? Accchiappa
like e accchiappa voti? Gli ingredienti per la narrazione perfetta, se ci pensate ci sono tutti.
C'è l'odiato Unione Europea che è l'immancabile cattivo che torna sempre. C'è l'insalata,
chi non compra l'insalata non dico ogni giorno, ogni settimana, ma almeno una volta al mese credo
tutti, quindi lo show può colpire potenzialmente una ampissima fascia di elettorato. E c'è poi
la narrazione a effetto che indignerebbe pure le pietre, e cioè l'Europa invece di pensare ai
problemi seri pensa alle zucchine e all'insalata. Detto questo e mi avvio alla conclusione cerchiamo
quindi di stare sempre attenti a questo tipo di narrazione. Durante il suo intervento ciò
ha detto non è credibile e non è rispettoso sostenere che si salva il pianeta togliendo
la busta all'insalata. E guardate, verrebbe pure da dargli ragione se davvero l'Europa
vesse quale unico pensiero o volesse davvero salvare il pianeta togliendo la busta all'insalata.
Il punto è che tutto farso. C'è una pagina social, non so se la conoscete che si chiama,
sovranisti che si indignano per notizie inventate da loro stessi. Ecco questo e uno di quei casi.
L'Europa ad esempio non ha mai detto di voler salvare il pianeta togliendo la busta all'insalata.
Questa proposta della commissione che risale tra l'altro a novembre scorso è che a oggi
è solo una proposta. Prevede semplicemente di sostituire le buste di plastica con buste
riciclabili, tra l'altro nemmeno adesso ma a partire dal 2030-2035, quindi nemmeno domani.
E questo perché la plastica banalmente più che al pianeta fa male a noi, fa male ai bambini,
fa male a tutti gli esseri umani che senza saperlo ogni giorno finiscono per mangiare
microplastiche sparse nel suolo e nell'acqua. Le buste insomma ci saranno ancora solo che
saranno riciclabili tutto qui. Quindi come vedete la questione è molto diversa da quella raccontata
dall'eurodeputato leghista nella sua messa in scena e lo stesso vale, guardate, per la carne
sintetica, per la farina d'insetti, per il divieto di vendita di auto a diesel e benzina,
per l'obbligo di rendere più efficienti i nostri edifici, eccetera. Tutte misure che,
prese da sole effettivamente possono servire a poco, ma messe assieme nel tempo possono salvare
i cittadini di domani da inquinamento, avvelenamento e stravolgimento climatico.
Questo sia chiaro, è la lega e i sovranisti in genere, che sono quelli che contrastano
sempre queste misure, lo sanno, mica non lo sanno, solo che scelgono volutamente di trattare ogni
volta questi argomenti in maniera separata e magari anche stravolgendo la narrazione e mettendoci
una narrazione tale da far credere che l'Unione europea sia abitata, frequentata da pazzi
scatenati che per puro divertimento vogliono stravolgere le nostre abitudini o che vengono
pagati per occuparsi soltanto dell'abbusta dell'insalata. Perché? Perché da un punto
di vista elettorale questo tipo di narrazione è molto più remunerativo, come vi ho detto
altre volte per alcuni politici è sempre meglio pensare alle prossime elezioni che alle prossime
generazioni e a questo propossito vi dico soltanto un'ultima cosa, attenti all'atte sintetico.
Israele lo ha appena approvato e presto probabilmente ne parleremo anche in Europa,
il latte sintetico per chi volesse sapere cosa sia consiglio la pagina e Instagram di Geopop
li viene spiegato benissimo comunque è un latte naturalissimo fatto degli stessi identici ingredienti
del latte vaccino ma non sarei sorpreso se a breve dovessimo sentirci dire da qualche politico che
anche l'Europa vuole togliere ai nostri bambini il latte naturale per venderci quello di plastica
delle multinazionali si accettano scommesse. Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five,
il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità e conoscere il mondo che ci circonda una notizia
alla volta. Oggi è mercoledì 10 maggio e forse non fa nemmeno più notizia però ve lo dico c'è un
nuovo scontro politico-diplomatico tra Italia e Francia o meglio tra maggioranza di governo
francese e maggioranza di governo italiana. A innescare lo scontro questa volta è stato
Stefano Ciacciorné, leader del Partito del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron che
parlando all'Efficaro ha detto la politica di meloni è ingiusta, inumana e inefficace.
Ovviamente queste parole hanno subito scatenato leire come si dice in questi casi della maggioranza di
governo italiana, in particolare il leader della Lega Matteo Salvini ha definito quelle di
sagiorne toni inacceptabili e offensivi aggiugendo che la Francia non può dare lezione a nessuno
portino rispetto al governo italiano. La domanda che a questo punto probabilmente molti di noi
si fanno è ma perché le esponenti della maggioranza di governo francese continuano ad arrivare
questi attacchi gratuiti in fondo al governo italiano che necessità c'è, non è diplomaticamente
sbagliato e scorretto? Beh sì, in teoria sì. Il problema è che questi, chiamiamoli così
attacchi, sembrano tali perché vengono estrapolati sulla stampa continuamente dal contesto in cui
sono pronunciati e già accaduto qualche giorno fa con il ministro degli interni francese Darmanin
che lo ricorderete, ne abbiamo parlato anche qui sempre durante un'intervista detto, il governo
di estrema destra scelto in Italia dagli amici della signora Le Pen non riesce a risolvere i
problemi migratori sui quali è stata eletta. Meloni è come la Le Pen, si fa elettere su
vedrete cosa faremo e poi quello che vediamo è che l'immigrazione non si ferma e che sta crescendo.
Ora è la volta del leader del partito di Macron che ripete un concetto molto simile sostenendo che
la politica di meloni sui migranti è ingiusta, inhumana e inefficace. Il punto è che anche
questa volta l'attacco non è davvero rivolto direttamente a Giorgia Meloni, l'attacco in realtà
è rivolto alla Giorgia Meloni francese, ovvero alla leader di estrema destra Marine Le Pen. Fra
un anno ci saranno come sapete le elezioni europee e il partito di Macron in Francia dovrà
vedersela proprio col partito di estrema destra di Marine Le Pen, obiettivo quindi di questi
avversari di Marine Le Pen e dire ai francesi guardate non fidatevi di questa leader di estrema
destra, non fidatevi di Marine Le Pen, lei vi promette di risolvere il problema dei migranti ma
vi sta mentendo. Guardate cosa è accaduto in Italia dove è andata al governo una leader di
destra che proprio come Marine Le Pen prometteva di risolvere il problema migratorio e invece con
lei la questione si è perfino aggravata. Meloni insomma e i suoi successi sono usati dall'attuale
maggioranza di governo francese semplicemente come spauracchio contro una temibile avversaria
interna come per dire guardate c'è già una Marine Le Pen in Italia e già andata al governo e quello
che sta combinando oggettivamente sul fronte dell'immigrazione è un disastro che se vogliamo lo
è almeno meglio paragonando i risultati alle promesse fatte, un disastro perché sono
addirittura quadruplicati gli sbarchi durante il governo Meloni per cui in conclusione non dico
che dovremmo abituarci per i prossimi mesi ad assistere a simili incidenti chiamiamoli così
politico-diplomatici tra Italia e Francia ma sicuramente quelli a cui stiamo assistendo non
sono i primi e man mano che ci avvingeneremo alla campagna elettorale dell'Europa e non saranno
nemmeno gli ultimi. Un rapido aggiornamento sugli incontri tenuti ieri visto che ne abbiamo parlato
nella scorsa puntata dalla Premier Giorgia Meloni con le opposizioni per capire se queste
opposizioni siano disposte al dialogo per possibili riforme alla costituzione. Glieri vi
dicevo che Meloni ha dovuto incassare da subito il no del Movimento Cinque Stelle di Giuseppe
Conte sia all'elezione diretta del Presidente della Repubblica che all'elezione diretta del
Presidente del Consiglio mentre il terzo polo quello di Calenda e Renzi si è detto disponibile a
discutere almeno su quest'ultimo punto cioè sull'elezione diretta del Presidente del Consiglio
è sempre stata una bandiera di Matteo Renzi quella del cosiddetto Sindaco d'Italia quindi almeno su
questo punto il terzo polo sarebbe disposto a dialogare. Inserata se poi tenuto l'incontro,
quello più atteso il faccia a faccia cioè tra Giorgia Meloni la leader del governo e la
leader del principale partito di opposizione Ellenish Line però come vi anticipavo sarebbe
stato un muro contro muro ed è stato un muro contro muro. La leader del PD ha ribadito
l'indisponibilità del Partito Democratico a sostenere una riforma della costituzione che
tocchi sia l'istituzione del Capo dello Stato che quella del Presidente del Consiglio Ellenish
Line sostanzialmente ha detto non vi daremo la possibilità di avere pieni poteri mentre la
Premier Giorgia Meloni ha definito questi, quelli di almeno elegere il Presidente del Consiglio
degli obiettivi irrinunciabili perché a suo dire solo con l'elezione diretta di queste figure la
nostra sarà una democrazia finalmente matura e i governi avranno durata più lunga e certa. Insomma,
in conclusione, nulla di nuovo e di diverso da ciò che sapevamo già. Come andrà a finire a
questo punto? Beh, alla luce di questa indispensabilità delle opposizioni a dialogare sulle modifiche al
nostro aspetto costituzionale, Meloni è stata decisamente chiara. In sostanza ha detto o con
voi o senza di voi io andrò avanti comunque. Nella puntata di venerdì forse lo ricorderete ci
siamo occupati della crescente piaga in Italia del caro affitti che sta colpendo in maniera
particolare gli studenti fuorisede delle principali città italiane. Parliamo di ragazze e ragazzi
che non trovano più un posto in cui poter abitare durante gli studi o che se lo trovano non possono
permetterselo perché i prezzi delle locazioni hanno raggiunto livelli ormai fuori dalla portata loro
e delle proprie famiglie. Bene, oggi su questo problema e sulla protesta degli studenti che
da Milano a Roma hanno iniziato a vivere intende da campeggio davanti agli Atenei è intervenuto
il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara e qualcuno dirà ha finalmente il ministero si
muove si fa qualcosa si prende qualche decisione beh in realtà le cose non stanno così perché
Valditara si è intervenuto ma solo per scaricare la patata bollente di questo problema ai comuni e
non a tutti i comuni ma solo a quelli amministrati dal centrosinistra. Io credo che il problema
caro affitti e grave ma tocca le città governate dal centrosinistra ha detto il ministro e
microfoni di Sky. Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non
sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire
loro un panorama abitativo decoroso. Immediate come potete immaginare sono partite le reazioni
soprattutto quelle dei sindaci chiamati in causa come Matteo Lepore a Bologna, Roberto
Gualtieri a Roma e Beppe Sala a Milano. In particolare Lepore ha fatto notare come il
diritto allo studio sia una prerogativa del governo e delle regioni non dei sindaci mentre la
secretaria del PD e l'ishline a fa notare come non solo il governo per combattere questa piaga
non stia facendo nulla ma abbia addirittura azzerato i 330 milioni di euro del fondo di
sostegno agli affitti ma quindi chi è che ha ragione tra destra e sinistra? Beh la verità è
che quello del caro affitti è un problema molto più complesso di quello che vorrebbero far
credere destra e sinistra in queste scaramucce fatte sulla pelle degli studenti e delle loro
famiglie è un problema ampio che ha che fare col mercato con le politiche abitative con gli
studentati che mancano con il patrimonio lasciato sfitto con l'esodo continua di studenti costretti
a lasciare il sud per andare al nord mentre raramente si assiste alla compensazione contraria
eccetera parliamo insomma di un problema ripeto molto articolato molto complesso fatto da diversi
fattori ed è un problema strutturale che richiede interventi enormi e anch'essi strutturali problemi
che non si risolvono combatti vecchi e scaramucce ma con lavoro reale e sodo e per capire invece
quale sia il livello reale di interesse del governo all'argomento basti pensare che oggi il ministro
alle infrastrutture Matteo Salvini ha detto che creerà nel suo ministero un dipartimento
apposito riservato all'edilizia peccato che questo dipartimento in realtà esista già e abbia tra le
sue competenze già da tempo proprio il contrasto al disagio abitativo e l'edilizia risidenziale è
agevolata segno del fatto che evidentemente fino oggi almeno questo ministero è competente in
materia non si è assolutamente interessato alla questione nel frattempo ragazze e ragazzi dormono
in tenda mentre la politica usa il tema solo per lo scarica barile e per screditare l'avversario
in chiusura da domani giovedì 11 maggio a domenica 14 audine ci sarà la dunata nazionale
degli alpini arrivata alla sua 94 teresima edizione in città si prevede l'arrivo di 450.000
persone e saranno almeno 90.000 gli alpini che parteciperanno alla sfilata finale perché ne
parliamo bene parliamo perché al di là della manifestazione in sé come potete immaginare c'è
in piedi l'altro tema che soprattutto lo scorso anno ma non solo è venuto a galle in occasione
proprio di questa adunata ovvero le molestie sessuali compiute negli scorsi anni da parte
di alcuni di questi alpini dopo quanto accaduto negli anni passati scrive il post e in particolare
a Rimini nel 2022 quando furono centinaia le segnalazioni di molestie e abusi l'associazione
che organizza le adunate ha pubblicato un manifesto e un manuale di comportamento contro
le molestie i movimenti femministi si chiedono però quale formazione sia stata realmente fatta
sulla questione però a questo punto non resterà che attendere le prossime ore per vedere se davvero
questa formazione abbia avuto l'esito sperato perché in caso contrario qualcuno sta volta e non
solo gli eventuali molestatori dovrà assumersi la responsabilità di un fenomeno che non può più
essere tollerato e con questo per oggi ci fermiamo qui io vi ringrazio per l'ascolto vi saluto e vi do
appuntamento a domani sempre alle 17 con delie 5 delie 5 è un podcast prodotto da cnc media
ascoltalo da lunedì al venerdì alle 17 direzione creativa e post produzione like ab creative company
Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.
Al Parlamento Europeo si parla di violenza sulle donne, ma il deputato leghista tira fuori una busta dell’insalata. Ecco perché e in cosa sbaglia (due volte).
Francia, il leader del partito di Macron attacca nuovamente la premier Giorgia Meloni sulla questione migranti. Ma in realtà nel mirino c’è qualcun’altra.
Fallito per ora il tentativo della presidente del Consiglio di coinvolgere le opposizioni nelle modifiche alla Costituzione.
L’insopportabile lite di destra e sinistra sulla pelle degli studenti che non trovano case in affitto.
Torna l’adunata degli alpini. E si temono nuove molestie.
Per scriverci: dailyfive@cncmedia.it
Seguici su Instagram:
@emiliomola1
@cnc_media
Daily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle17:00 con Emilio Mola.
Una produzione CNC Media
Direzione creativa e post produzione Likeabee Creative Company
Musica Giovanni Ursoleo