Daily Five: Le inutili polemiche. I funerali di Berlusconi. Trump di nuovo nei guai (seri). Condannata a 6 mesi per uno spinello.
CNC Media 6/14/23 - Episode Page - 26m - PDF Transcript
C'è una discussione in corso su funerali di Silvio Berlusconi che è partita come dibattito
se vogliamo legittimo e pieno di ragioni valide da entrambe le parti, ma che col passare
del tempo sta assumendo dimensioni inutilmente surreali.
Il tema è uno e trino, ovvero funerali di Stato, l'utto nazionale e sospensione delle
attività parlamentari.
Come sapete, il governo ha disposto per le sequie di Silvio Berlusconi i funerali di Stato
e ha proclamato il lutto nazionale.
Nel corso della puntata di ieri abbiamo detto che le due cose sono differenti e abbiamo
provato a chiarire la differenza anche tra le due cose e abbiamo spiegato che i funerali
di Stato spettano per legge, per legge dello Stato, a qualsiasi presidente o ex presidente
del Consiglio.
E la legge non dice che se il Presidente del Consiglio in questione sta sul naso a mezzo
Paese, allora i funerali di Stato non vanno concessi, la legge non entra nel merito di
come abbia governato questo o quel Presidente del Consiglio e non dice nemmeno che i funerali
di Stato non vanno concessi se la persona in questione è stata condannata.
Ho letto ovunque in questi due giorni sui social, creator e utenti dire che non gli andavano
concessi funerali di Stato, perché ha governato male, perché ha rovinato una generazione,
ha rovinato l'Italia, perché è stato condannato, perché questo e perché quello.
Ma condanna a parte il resto sono valutazioni, piaccia o non piaccia, personali, soggettive.
Io ad esempio sono tra coloro che ritengono che Berlusconi Politico sia stata una gliattura
per il Paese, ma tanti altri ritengono l'esatto opposto e grazie a Dio viviamo in un Paese
democratico in cui non è scritto da nessuna parte che il parere di Emilio Mola valga più
di quello di altri e non è scritto nemmeno il contrario proprio perché siamo in democrazia
e l'opinione che ha ognuno vale quanto quella degli altri. Quindi la questione funerali
di Stato piaccia o non piaccia Berlusconi, bravo statista o pessimo statista condannato
o incensurato è pienamente legittima. Forse a essere contestata dovrebbe essere la legge
stessa che magari potrebbe chissà essere modificata per prevedere che almeno hai
condannati non siano concessi funerali di Stato ma fino ad allora finché la legge resterà
questa non può essere contestata l'applicazione della legge. Discorso diverso è invece quello
dell'utto nazionale. Lì si entra invece sì nell'ambito della discrezionalità e dell'opportunità.
Questo perché? Perché il lutto nazionale non è disciplinato in Italia da nessuna legge e viene
proclamato su discrezione del governo. Ora per Silvio Berlusconi doveva essere proclamato
il lutto nazionale? Beh in questo caso le ragioni per sostenere che per Berlusconi sia stato in
opportuno proclamare il lutto nazionale ci sono, ci sono e come, sono tante e sono valide. Il
lutto nazionale cosa significa? Beh sta a significare che un'intera nazione, un intero popolo piange
una personalità verso cui si nutre un sentimento di affetto, di gratitudine, di stima eccetera e
Silvio Berlusconi non è questo, lo è per la metà della nazione ma non lo è per tutta la
nazione. Silvio Berlusconi in vita può aver compiuto tutte le imprese che si vuole ma è stato
Silvio Berlusconi stesso a non volere attorno alla sua persona un'unità nazionale. È stato Silvio
Berlusconi stesso a cercare la polarizzazione del paese, a definire comunisti o addirittura
coglioni quei milioni di italiani che non la pensavano come lui. È stato lui stesso a rubare
soldi con levazioni fiscali per cui è stato condannato ai cittadini che oggi dovrebbero piangerlo,
quindi costringere con il lutto nazionale, a essere in lutto anche coloro che in lutto non si
sentono, che nei suoi confronti non hanno né stima né gratitudine né affetto e una forzatura che
il governo avrebbe dovuto risparmiare al paese. Quindi insomma come vedete le argomentazioni
per poter contestare con ragione in termini anche abbastanza oggettivi almeno il lutto
nazionale ci sono. E invece no. Da ieri assistiamo a una serie di trattazioni e spiace dirlo
mistificazioni che riescono a far passare dalla parte del torto anche chi avrebbe invece ragione.
Dire oggi come fanno in molti che per Berlusconi non dovesse essere proclamato il lutto nazionale
perché non fu proclamato nemmeno per falcone e borzellino non è un'argumentazione valida,
perché in questo caso a sbagliare è stato semmai chi non ha proclamato il lutto nazionale per i
due magistrati, per i due maggiori servitori dello stato che il nostro paese abbia mai avuto.
E non è mica colpa di Giorgia Meloni che all'epoca aveva forse 15 anni e che magari fosse stato per
lei l'avrebbe proclamato il lutto nazionale per borzellino e falcone. Così come infine e
spiace tantissimo dirlo non si capisce tape il perché di certi articoli di Repubblica ma non solo che
per contestare il lutto nazionale tirano fuori ragioni che sono e ripeto spiace dirlo o forzate
o forvianti per non dire peggio. C'è oggi su Repubblica un articolo affirma di Alessandra
Ziniti che si intitola così Berlusconi come Mao, Mao sarebbe Mao Zedung. Nessuno nel mondo,
tranne la regina e l'isabetta e Fidel Castro ha avuto tanti onori. In pratica in questo articolo si
cerca di fare cosa, si cerca di far credere che per la morte di Silvio Berlusconi sia stato proclamato
dal governo italiano una quantità di giorni di lutto nazionale spropositata ovvero sette. Per
fino più dei quattro giorni scrivere Repubblica proclamati per Stalin o dei tre proclamati per
Churchill o dell'unico giorno proclamato per De Gaulle, per Roosevelt, Kennedy e Martin Luther
King. E quale è l'espediente questo a mio giudizio forviente che Repubblica usa per confondere
i lettori? Vediamo se lo notate anche voi, vi leggo questo passaggio di Repubblica con cui inizia
l'articolo. La regina e l'isabetta sovrana di ogni record è inarrivabile con 11 giorni e anche
Fidel Monumento della storia di Cuba ha avuto onori più lunghi, nove giorni, ma andando a spruciare
la lista dei leader di ogni epoca si scopre che quasi nessuno, meno che mai chi non è morto in
carica o non ha mai ricoperto la carica di capo dello Stato, ha avuto tributato un tale numero
di giorni di lutto. Sirvio Berlusconi prosegue Repubblica come Mao Zedong ha avuto sette giorni.
Lo stop deciso dal governo alle attività delle camere egaglia a quello dichiarato in Cina nel
1976 per la morte di Mao. L'articolo prosegue con l'elenco di tutti gli altri grandi personaggi
della storia che vi ho citato anche prima e che non hanno avuto lo stesso numero di giorni di lutto
avuti da Berlusconi, almeno secondo Repubblica. Ma quindi cosa fa Repubblica? In pratica Repubblica
prende i sette giorni di sospensione dei lavori parlamentari decisi in Italia e li affianca ad
esempio ai sette giorni di lutto nazionale proclamati ad esempio per Mao Zedong, facendo
credere quindi che anche per Berlusconi siano stati proclamati sette giorni di lutto nazionale,
ma per Sirvio Berlusconi non sono stati proclamati sette giorni di lutto nazionale ma solo uno e
solo oggi, mercoledì 14 giugno. Come recita il comunicato della presidenza del Consiglio
dei Ministri che trovate sul sito della presidenza del Consiglio dei Ministri, il 14 giugno 2023
giornata di celebrazione delle seque di Stato è dichiarato lutto nazionale solo il 14 giugno,
solo un giorno, non sette. Quindi quello che scrive Repubblica è del tutto inutilmente
forbiante. Qualcuno potrà obiettare, sì va beh non lo hanno chiamato lutto nazionale di sette
giorni ma sette giorni di sospensione dei lavori parlamentari decisi dal governo, di fatto lo sono
un lutto nazionale, non lo sono nel nome ma lo sono di fatto. Ma non è vero nemmeno questo,
come vi dicevo ieri, ciò che è stato deciso è la sospensione delle votazioni in Parlamento,
ma già da domani, giovedì 15 giugno, le attività in Parlamento riprendono normalmente,
il Parlamento non è chiuso per sette giorni. Ad esempio domani l'aula della Camera,
come scrive il Corriere, discuterà quattro mozioni e da domani tornano al lavoro anche
le commissioni della Camera, venerdì 16 poi ci saranno le interpellanze urgenti eccetera,
lo stesso di casi per il Senato dove giovedì, cioè domani, è prevista la ripresa delle sedute
in commissione. Non mi sembra quindi questo un Parlamento chiuso o sospeso o in lutto nazionale.
Non solo in questo articolo Repubblica dice che a stabilire lo stop di una settimana alle
attività delle Camera, che come abbiamo appena visto non esiste, è stato il Governo, ma grazie a
Dio o meglio grazie ai nostri padri costituenti non è mica il Governo che decide se il Parlamento
può operare o meno, è il Parlamento stesso a deciderlo e infatti in questo caso a modificare
il calendario della settimana dopo la morte di Berlusconi è stata la conferenza dei capigruppo
di Camera e Senato e nessuna obiezione è stata sollevata davanti al nuovo calendario nemmeno
dal PD, nemmeno dal Movimento 5 Stelle, nemmeno dagli altri partiti, tutto è stato deciso insomma
insieme da tutti i partiti e non di certo dal Governo. Quindi in conclusione la domanda è che
bisogno c'era di tirare in ballo Mao Zedong, Fidel Castro, De Gaulle, Kennedy Stalin, che bisogno
c'era di usare simili espedienti, simili forzature quando sia la possibilità di argomentare con
ragioni del tutto valide una propria posizione. Perché l'antiberlusconismo continua a fare
questi regali a Berlusconi anche da morto? Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five,
il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità e conoscere il mondo che ci circonda una notizia
alla volta. Oggi è mercoledì 14 giugno e mentre registro si stanno concludendo a Milano in piazza
d'uomo i funerali di Stato di Silvio Berlusconi. L'auto leggo dal cordiere con a bordo il feretro
dell'ex-premier ha lasciato la piazza tra gli applausi e i cori c'è un solo presidente intonati
dai difosi del Milan. Sul sagrato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato
i cinque figli del cavaliere a seguire anche la premier Giorgia Meloni ha fatto lo stesso e poi
i presidenti delle camere Lorenzo Fontana e Gnazio la Russa. Alla celebrazione qui riprendo la parola
hanno preso parte oltre ovviamente alla famiglia e oltre come abbiamo visto al capo dello Stato
Mattarella la premier Giorgia Meloni ai presidenti delle camere anche numerosi rappresentanti del
governo c'era l'ex-premier Mario Draghi i big dell'imprenditoria nazionale tantissimi
voltinoti del giornalismo dello sport del cinema della tv soprattutto provenienti da
Mediaset faccio alcuni nomi alba pariettiva zanicchi l'orella cuccarini la squadra delle
iene al completo Massimiliano Allegri Arrigosacchi Franco Baresi Massimo Boldi Lele Mora ovviamente
Maria De Filippi Falavio Bria Torre Ricomentana eccetera presenti ai funerali anche gli avversari
politici dell'ex cavaliere tra l'oro spicca la secretaria del PD Elish Line così come spicca
l'assenza del leader dei cinque stelle Giuseppe Conte piazza Duomo era come potete immaginare o
come avete visto in tv stracolma di sostenitori di Silvio Berlusconi che hanno applaudito pianto
intonato Corri e non è mancato nemmeno chi ha voluto far sapere di non essere in lutto per
niente su cnc media ad esempio abbiamo pubblicato il video di uno di questi cittadini presentato
si nella folla in mezzo alla folla con un cartello con suscritto vergogna di stato e sulla
maglietta io non sono in lutto che a un certo punto è stato aggredito sia fisicamente che verbalmente
da alcuni supporter dell'ex cavaliere fino all'intervento della polizia che ha dovuto portarlo via
e scortarlo mentre la folla cercava di mettergli le mani addosso oggi chiudiamo qui la pagina
sulla scomparsa di silvio berlusconi ne abbiamo parlato a lungo in questi giorni compuntate quasi o
del tutto monotematiche ne parleremo sicuramente ancora per molto soprattutto parleremo del futuro
in certo di forza italia però adesso andiamo avanti riprendiamo con la normale programmazione e lo
facciamo andando negli stati uniti dove un altro ricco imprenditore divenuto presidente del proprio
paese proprio come berlusconi è sempre più neguai con la giustizia ieri l'ex presidente degli
stati uniti donald trump è stato infatti nuovamente incriminato questa volta in un tribunale di
maiemi in florida per una serie di accuse la cui gravità potrebbe in caso di condanna portarlo a
scontare il resto della sua vita in carcere in particolare trump è stato incriminato scrive
il post per aver conservato nella propria villa di maralago sempre quindi in florida alcuni documenti
governativi riservati che risalgono al suo periodo da presidente e che contengono informazioni su
armi nucleari piani militari ed intelligence trump è stato incriminato per 37 capi d'accusa che riguardano
la violazione di sette leggi federali di cui si è dichiarato ovviamente ieri durante questo
primo incontro in tribunale non colpevole i capi d'accusa per cui trump è stato incriminato
scrive il post includono conservazione non autorizzata di informazioni sulla difesa
cospirazione per ostacolare la giustizia occultamento di documenti governativi complotto
per nascondere informazioni alle autorità e false dichiarazioni al governo trump era già
stato incriminato e lo ricorderete lo scorso aprile in un caso separato per un pagamento
illegale all'attrice di fin porno stormy daniels diventando il primo ex presidente
statunitense a dover affrontare un processo penale ma l'incriminazione di martedì sottolinea il post
a tutta un'altra dimensione anzitutto perché trump è accusato di aver compiuto reati federali
ed è la prima volta che nella storia degli stati uniti a un ex presidente vengono rivolte
accuse simili in secondo luogo perché il caso contro trump che sarà trattato a maiemi è considerato
molto meno dibattibile le prove contro trump sono considerate infatti estremamente solide non solo per
il ritrovamento dei documenti ma anche per via delle registrazioni di una conversazione in cui
trump aveva di fatto ammesso di aver conservato documenti riservati nella villa in florida
e di essere consapevole del fatto che quei documenti erano ancora riservati e che non avrebbero
dovuto essere in suo possesso l'indagine per cui trump è stato incriminato era stata avviata
seguito di una richiesta fatta al dipartimento di giustizia dell'archivio nazionale agenzia
del governo degli stati uniti che si occupa di conservare i documenti governativi e storici
più importanti del paese secondo l'agenzia al termine del proprio mandato presidenziale trump
aveva portato via dalla casa bianca svariati documenti governativi alcuni dei quali indicati
come classificati cioè riservati e coperti da vincolo di segretezza e che non possono essere
assolutamente divulgati violando così il presidenza la records act una legge che impone ai
presidenti statunitensi di consegnare agli archivi nazionali tutti i documenti prodotti dalla
propria amministrazione tra i documenti che si trovavano nella villa di trump cenerano numerosi
classificati come top secret o come informazioni altamente sensibili e riservate cosa contenessero
esattamente questi documenti è uno degli aspetti su cui si hanno meno informazioni anche per la loro
natura riservata però secondo documentazione e la documentazione dell'accusa riguardavano la
capacità di difesa e di armamento degli stati uniti e dei paesi stranieri programmi nucleari
degli stati uniti informazioni sulle potenziali vulnerabilità di stati uniti e dei suoi paesi
alleati ai eventuali attacchi militari piani per eventuali ritorzioni in risposta a un attacco
straniero tra le altre cose insomma qui riprendo un attimo la parola si può essere trampiani quanto
si vuole si può credere a qualsiasi cospirazione si voglia ma qui il punto è che i documenti
che riguardano la sicurezza degli stati uniti che potevano finire nelle mani di potenza
straniere o addirittura nemiche e che quindi non dovevano essere in casa di trump erano nella casa
di trump li teneva lui e peraltro erano tantissimi non parliamo qui di due fogli dimenticati in un
cassetto parliamo di faldoni e faldoni parliamo di interi scatoloni ammocchiati in casa sua e se
qualcuno dubita perfino di questo ci sono anche le conversazioni intercettate da persone vicine a
trump conversazioni nelle quali è lo stesso trump ad ammettere di avere quei documenti di
averli con sé e di essere consapevole del fatto che non poteva averli con sé riprendo a leggere
dal post nella conversazione fatta nel 2021 al golf club di trump nel new jersey è registrata da
uno dei presenti trump smentiva un articolo pubblicato alcuni giorni prima dal new yorker in
cui si sosteneva che il capo di stato maggiore delle forze armate statunitensi gli avesse impedito
di attaccare l'iran negli ultimi mesi della sua presidenza nella conversazione trump diceva di avere
con sé un documento del pentagono che avrebbe dimostrato invece come fosse stato il capo di
stato maggiore delle forze armate statunitensi a spingere per attaccare l'iran ma che questo
documento non poteva essere diffuso perché riservato si sente poi trump dire cose che fanno capire che
stesse mostrando ai suoi interlocutori alcuni fogli tra cui presumibilmente anche quello
riservato del pentagono e dire loro che se avesse potuto mostrarli in pubblico avrebbe potuto
smentire quanto scritto dal new yorker ma che appunto non poteva farlo perché erano coperti
da segreto nell'indagine federale che ha portato all'incriminazione di trump conclude il post ci sono
ancora alcune questioni non chiare soprattutto sui motivi che avrebbero spinto trump a portare
quei documenti nella sua villa e cosa stesse cercando di farci ieri proprio mentre veniva
messa online la puntata di daily five motivo per il quale non sono riuscito a parlarvene le
agenzie di stampa hanno battuto la notizia di un altro lutto improvviso che ha toccato un altro
ex presidente del consiglio un altro dei protagonisti della politica italiana recente l'unico leader
del centro sinistra tra l'altro che sia riuscito a battere proprio silvio berlusconi e non una
sola volta ma entrambe le volte che lo ha sfidato ovvero romano prodi flavia franzoni moglie di romano
prodi è morta improvvisamente mentre assieme al marito percorreva a piedi un sentiero di trekking
ad assisi i due cognugi erano assieme ad alcuni amici tra cui l'ex ministro arturo parisi quando
nel mezzo di un violento temporale che gli ha sorpresi durante il tragitto la donna si ha
casciata al suolo a rendere ancora più drammatico il momento c'è probabilmente stata da subito la
consapevolezza delle difficoltà con cui i soccorsi avrebbero potuto raggiungere il posto
flavia franzoni che già da tempo soffriva di cuore infatti non ce l'ha fatta aveva 76 anni oggi i
giornali tracciano di lei un ritratto che correttamente mette in luce sia il ruolo di
flavia franzoni first lady al fianco del marito romano prodi che dal 96 al 2008 è stato per due
volte presidente del consiglio ma è stato anche presidente della commissione europea e sia flavia
franzoni studiosa e docente di welfare flavia franzoni scrive ad esempio repubblica aveva
di riflesso acquisito un'esperienza e una confidenza con le questioni politiche che pochi
altri potevano vantare seguì il marito soprattutto a palazzo chigi e con più fatica anche a Bruxelles
cercando di rientrare a bologna in tutti i weekend possibili il loro matrimonio durava dal 1969 ed
era nato a reggio emilia ho sposato la più bella ragazza della città diceva di lei il professore
lui si era laureato a milano alla cattolica lei alla teneo di bologna dove avevano deciso di trasferirla
giovannissimi flavia franzoni per oltre vent'anni aveva lavorato e diretto l'ires istituto regionale
per il welfare e di quello aveva continuato a occuparsi per tutta la vita welfare solidarietà
inclusione definirla schiva e riservata come da sempre si è fatto è stato davvero usare un
eufemismo ma affronte di quella idiosincrasia evidente in pubblico in privato la presenza di
flavia franzoni era irrinunciabile per romano prodi per metodo di lavoro il professore ha sempre
gestito le sue avventure nel luoghi di potere con al fianco un circolo riservato di consiglieri
osservatori a seconda dell'incarico chi per certo è sempre stato presente a quelle riunioni è
stata proprio flavia franzoni che tutti a bologna chiamavano flavia prodi fino a quando il marito
non è diventato presidente del consiglio lì infastidita dall'estere identificata sempre
soltanto come la moglie di accortesemente chiesto di essere chiamata col suo cognome non era certo al
marito che doveva rimarcare la propria indipendenza ma a tutto il resto del mondo vent'anni fa nel 2003
ebbe un primo incidente al cuore problema che in almeno altre due occasioni si era ripresentato
fino a decidere di sottoporsi a un primo intervento e poi a un secondo non è dato sapere se quella
sua fragilità lì sia stata fatale durante la passeggiata è certo che il professore ora stia
passando le ore più buie della sua vita il 4 maggio scorso probabilmente lo ricorderete una
giovane assistente di volo italiana il'aria de rosa 23 anni di treviso mentre si trovava aggedda in
arabia saudita e sprofondata in un incubo dal quale lei e la sua famiglia non riescono ancora a
uscire quella sera durante una festa con amici una decina di poliziotti sauditi in borghese ha
fatto irruzione nella villa in cui si trovava e l'hanno arrestata dopo averle trovato nascosto
nel regiseno quello che l'accusa dice essere uno spinello in arabia saudita lo sapete le
leggi contro la droga sono severissime e può bastare un solo spinello per finire in carcere
in custodia cautelare e poi rimanerci in base all'entità della condanna magari per mesi o anni
ieri il giudice monocratico saudita che l'ha giudicata dopo averla tenuta in cella per oltre un mese
e mezzo ha stabilito che de rosa non solo sia colpevole ma che dovrà scontare una detenzione
in carcere di almeno sei mesi e questo nonostante la ragazza in queste terribili settimane si sia
sempre dichiarata innocente e nonostante le tre udienze nelle quali gli altri imputati al processo
si siano addossati ogni colpa scagionando la ragazza italiana il dispositivo della sentenza
leggo dalla stampa sarà depositato entro cinque giorni a quel punto la famiglia avrà disposizione
un mese di tempo per decidere di proporre appello intanto la farnesina fa sapere di avere già
fatto richiesta di una nuova visita consolare per permettere alla 23 anni di vedere almeno la
sorella laura alla colpevolezza di l'aria de rosa giudici e a cosa parte non crede nessuno soprattutto
la sua famiglia sia perché riprendo a leggere dalla stampa la ragazza non fuma sia perché era
perfettamente a conoscenza della severità della legge saudita figlia della cosiddetta generazione
rasmus è nata attreviso ma poi ha lavorato alla nato ha vissuto a mastrict conosce cinque lingue e
da qualche mese si era trasferita proprio a jedda da buona cittadina del mondo assicura chi la
conosce mai avrebbe commesso una tale leggerezza oltre a lei il giudice monocratico saudita ha
condannato con pene più severe altri tre uomini che quella sera erano presenti alla festa si tratta
di un saudita di un tunisino e di un egiziano tutti dovranno scontare un anno e sei mesi di
carcere e con questo per oggi ci fermiamo qui io vi ringrazio per l'ascolto e vi do appuntamento a
domani come sempre alle 17 con delie 5 delie 5 è un podcast prodotto da cnc media ascoltalo
da lunedì al venerdì alle 17 direzione creativa e post produzione like a b creative company
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Funerali di Stato e lutto nazionale: le inutili polemiche di un certo antiberlusconismo che fanno vincere Berlusconi anche da morto.
L’ultimo saluto all’ex premier.
La storia di Trump nuovamente incriminato per i documenti top secret nascosti in casa.
Addio a Flavia Franzoni, moglie di Romano Prodi.
Condannata la ragazza italiana sorpresa in Arabia Saudita con uno spinello addosso.
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Musica Giovanni Ursoleo