Daily Five: Le bugie di Putin, l’attacco a Gaza, il folle contratto di Messi e le altre notizie di oggi.
CNC Media 5/9/23 - Episode Page - 18m - PDF Transcript
Oggi la Russia festegge il 78e anniversario della vittoria contro il nazismo, una vittoria
conseguita nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con un tributo di sangue tra
i più alti della storia. Parliamo di milioni di morti tra militari e civili. E come ogni
9 maggio, anche oggi a Mosca si è tenuta la classica parata militare che dovrebbe mostrare
ai russi al mondo la potenza bellica russa, ma che quest'anno ha visto sfilare davanti
al capo dello Stato e davanti alla folla un solo carro armato, ovvero un vecchio T-34
sovietico della Seconda Guerra Mondiale. Gli altri, gli altri carri armati, come sapete,
sono impegnati nell'invasione dell'Ucraina o sono ormai rottami distrutti. Questa celebrazione
oggi era molto attesa dal mondo per le parole che Vladimir Putin avrebbe pronunciato in
occasione del suo discorso, ma quello che è venuto fuori dalle sue dichiarazioni non
è stato nulla di nuovo o di non già sentito. Putin in particolare intervenendo alla parata
ha detto, oggi la civiltà si trova di nuovo a un traguardo decisivo, disvolta contro la
nostra patria e stata di nuovo scatenata una vera guerra. Ora, questa storia della Russia
sotto attacco straniero è una narrazione che il leader russo va ripetendo, lo sapete
dall'inizio della guerra, è il fatto che possa impunemente dire e ripetere qualcosa di
molto paragonabile a il sole e verde o il mare e giallo e anche la prova di quale sia
ormai in Russia il livello di democrazia, il livello di libertà e di dissenso, che
ormai è così azerato da dover credere o fingere di credere perfino a qualcosa di così evidentemente
paradossale. La Russia non è sotto attacco, non lo è mai stata dalla fine della seconda
guerra mondiale a oggi, nessuno ha mai attaccato la Russia, nessuno ha mai bombardato la Russia,
nessuno ha stato straniero, ha mai fatto dal 45 a oggi esplodere nemmeno un petardo in
Russia, mentre la Russia da anni manda i suoi soldati regolari o meno in Siria, in Libia,
in Mali, in Burkina Faso, in Georgia e adesso in Ucraina. Oggi sono centinaia di migliaia i
soldati russi presenti in un paese straniero, ovvero in Ucraina, che ogni giorno uccidono,
bombardano, conquistano e distruggono, eppure Putin può permettersi liberamente di dire
l'esatto contrario, di dire senza essere minimamente sbefeggiato che il paese invasore è in realtà
il paese invaso. Qualcuno potrà dire che Putin si riferisceiento quando parla di attacco
alla Patria russa, di un attacco di altro tipo, che Putin si riferisce marginale al fatto che
gli Stati Occidentali con i loro embargo stanno cercando di colpire la Russia non con le
bombe, sì, ma con l'economia, ma proprio il fatto che oggi sia vietato per tutti i paesi
occidentali, commerciare con la Russia, significa che evidentemente prima non era vietato, che
prima si poteva.
E infatti, per anni, anche e anzi soprattutto con Putin, l'Occidente ha tranquillamente
avuto scambi commerciali da centinaia di miliardi di dollari l'anno.
L'Occidente per anni ha arricchito la Russia, acquistato dalla Russia gas, petrolio, prodotti
alimentari, tecnologici, eccetera.
L'Occidente, aperto in Russia, catene commerciali, aperto aziende, così come i russi, hanno
fatto lo stesso in Occidente.
Quindi non sembra proprio questo il comportamento di un Occidente che vuole distruggere la
Russia.
Anzi, al massimo, ripeto, l'ha arricchita fino a oggi la Russia e ha perfino aperto da
un punto di vista militare e diplomatico con la Russia un dialogo per un eventuale
futuro ingresso del Paese nell'anato.
Se oggi l'Occidente sta cercando di colpire la Russia da un punto di vista economico,
è perché evidentemente è successo qualcosa che è indotto l'Occidente a chiudere questi
rapporti con Mosca e quel qualcosa si è chiamato prima invasione russa della crimea
nel 2014, poi invasione russa del Donbass sempre nel 2014 e infine invasione russa dell'Ucraina
nel 2022.
Cosa si aspettava Putin che l'Occidente facesse davanti a un'invasione armata di una democrazia
al confine con l'Unione Europea, che stesse a guardare, che continuasse a commerciare mentre
gli Ukraini venivano bombardati, forse sì, stando a quanto dice lui, forse si aspettava
questo e forse sì anche stando a quanto sostengono tanti sedigenti pacifisti italiani che cercano
di inculcare anche nel nostro Paese la surreale narrazione putiniana, solo che almeno qui
Putin non c'è e vi già ancora, grazie alla nostra democrazia, sia la sacrosanta libertà
di dire idiozie sia quella di ribattere ricordando che il sole è e resta giallo e il mare è
e resta blu a prescindere da quello che dica Putin.
Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità
e conoscere il mondo che ci circonda, una notizia alla volta.
Oggi è martedì 9 maggio e mentre registro in questo momento sono ancora in corso gli
incontri tra Giorgia Meloni e i principali esponenti dei partiti di minoranza, incontri
che, come vi dicevo ieri, sono stati chiesti convocati dalla stessa Presidente del Consiglio
con l'auspicio di poter coinvolgere anche le opposizioni nel suo progetto di riforma
della nostra Costituzione. Bene, come sta andando? Probabilmente non sta andando diversamente
dagli attese. Glieri vi dicevo che al momento non conosciamo con precisione quali siano
le riforme istituzionali che Meloni e il suo governo vorrebbero apportare alla Repubblica
Italiana, sappiamo solo che la principale riforma, quella già esplicitata e inserita
nel programma di governo da parte dell'attuale maggioranza, è una riforma della Repubblica
in senso presidenzialista. L'idea originaria di Meloni era quella di trasformare l'Italia,
che è attualmente una Repubblica parlamentare, cioè noi elegiamo i parlamentari che poi
elegono il Presidente della Repubblica, beh trasformarla in una Repubblica Presidenziale
come quella americana o francese in cui sono i cittadini e non il Parlamento a elegere
il Presidente della Repubblica. Tuttavia, almeno su questo fronte, la proposta del governo
e di Meloni potrebbe cambiare comunque sia staggiac cambiando e cioè lasciare in pace
il Presidente della Repubblica che oggi è forse l'unica istituzione amata, gradita
e apparizzata dalla stragrande maggioranza degli italiani e puntare tutto sulle elezioni
diretta invece del Presidente del Consiglio. Insomma non più Presidenzialismo in stile
americano-francese che in effetti richiederebbe troppe modifiche alla Costituzione e che non
troverebbe il sostegno di alcun partito di minoranza, ma più che altro puntare su un
premierato in cui si dà ai cittadini la possibilità di leggere il Presidente del Consiglio. Come
sapete oggi in Italia noi non elegiamo il Presidente del Consiglio, anche se molti purtroppo
ancora oggi sono convinti che sia così. Dicevo come sta andando allora questa serie di incontri.
Al momento Giorgia Meloni ha incontrato solo Giuseppe Conte e la delegazione del Movimento
Cinque Stelle e in questo preciso momento sono circa le sedici. Sta incontrando Carlo
Calenda e Maria Elena Boschi del Terzo Polo. Conte ha detto di no sia al Presidenzialismo
che al Premierato, però ha detto sì se è detto disponibile alla creazione di una commissione
in cui maggioranza e minoranza si confrontino sulle riforme istituzionali. Insomma una
specie di tavolo permanente in cui maggioranza opposizione si confrontano continuamente per
trovare magari un'intesa sulle riforme da apportare alla Costituzione. Il Terzo Polo
si è invece detto, pur facendo parte della minoranza, favorevole al Premierato o come
lo chiamarensi al cosiddetto sindaco d'Italia. C'è la possibilità appunto di leggere come
facciamo con i sindaci anche il Presidente del Consiglio. Il PD ha già fatto sapere invece
di essere contrario come i Cinque Stelle a Presidenzialismo e Premierato, ma per saperne
di più dovremmo aspettare le prossime ore per il primo faccia a faccia tra la leader
della maggioranza Giorgia Meloni e la leader del principale partito di minoranza Ellishline.
Oggi sul Corriere.it trovate un approfondimento su tutta una serie di piccole tasse che il
governo sarebbe intenzionato a cancellare a breve. Tra le prime imposte da zerare scrive
il Corriere ci sarebbe il Superbollo, quello pagato dei possessori di auto di potenza superiore
a 185 KW. Questa tassa che costa ai proprietari di auto di grossa cilindrata 20 euro per ogni
KW oltre i 185 che può quindi superare tranquillamente i mille euro all'anno, Fratelli d'Italia intende
a zerarla del tutto. Nella lista dei tagli dovrebbe rientrare anche la tassa sulla laurea, ovvero
un contributo da versare al momento dell'immatricolazione e per descrizione agli anni successivi al
primo, nell'esecutivo si discute anche dell'azzeramento delle microimposte per il rilascio dei
diplomi, per gli esami di idoneità e per l'iscrizione a scuola, tasse che valgono complessivamente
circa 44 milioni di euro. A venire cancellate potrebbero anche essere le imposte sugli apparecchita
in trattenimento che non erogano vincite in denaro. Si parla quindi di Flipper, Calcio
Balilla e Biliardi, circa 96 mila in Italia. Infine il vice-ministro all'economia Maurizio
Leo ha ribadito la volontà di intervenire sul fronte del lavoro con il taglio delle
tasse sulla 13. Ora, fatto questo elenco, chiediamoci, dobbiamo aspettarci la scomparza
di tutte queste micro-tasse sia che siate favorevoli o contrari, ad esempio all'abolizione
del superbollo, ma in teoria, sì, dovrebbero essere abolito, azzerate, visto che questa
è l'intenzione propagandata dalla maggioranza, ma la pratica è ancora lontana. Stiamo parlando
solo di progetti, di proposte, di possibili emendamenti, ma ancora nulla di concreto.
Restiamo in tema di soldi degli italiani, perché se siete dei piccoli risparmiatori o volete
proteggere un po' i vostri risparmi dall'inflazione, detta così questa premessa mi rendo conto che
sembra l'intro di una pubblicità, ma non lo è. Può interessarvi sapere che il Ministero
del Tesoro sta per lanciare una nuova famiglia di titoli di Stato che prendono il nome di
BTP valore, riservata proprio ai piccoli risparmiatori. Se l'argomento vi interessa, siccome qui
ovviamente non diamo consigli finanziari, trovate articoli in merito un po' su tutti i giornali
e i siti di informazione. Vi faccio qui giusto una rapida panoramica delle principali caratteristiche
di questo BTP e delle sue differenze con i BTP tradizionali. Questi titoli che il risparmiatore
può acquistare attraverso la sua banca, l'ufficio postale o da solo col proprio computer o smartphone
saranno emesse a partire dal 5 giugno e dureranno 4 anni, quindi durano fino al 2027. Sicuramente
leggo dalla stampa ad allettare il premio fedeltà, così come una cedola che potrebbe essere
leggermente più alta di quella di titoli di uguale durata oggi sul mercato. Un BTP a 4 anni in questi
giorni rende circa il 3,5%, ma il BTP valore avrà un meccanismo di calcolo del rendimento che sarà
diverso rispetto ai titoli classici. In pratica le cedole saranno crescenti senza la presenza di
un tasso unico. L'investitore dovrà quindi guardare alla progressione della cedola e farsi
bene i calcoli, come per gli altri bond governativi anche per il BTP valore si applicherà sul
rendimento una tassa del 12,5% e come vi dicevo poco fa questo BTP valore potrà essere acquistato
esclusivamente dai piccoli risparmiatori retail senza commissioni a partire da un minimo di 1000
euro rivolgendosi al proprio referente in banca o all'ufficio postale presso cui si possiede un
conto di titoli o attraverso il proprio on banking se abilitato alle funzioni di trading online.
Comunque queste appunto sono le principali caratteristiche di questo BTP. Se può interessarvi
trovate tutte le informazioni possibili sia sulla stampa che su corriere, su repubblica,
un po' su tutti i siti di informazione. Nella notte ride israeliani hanno colpito la striscia di
Gaza in Palestina ferendo 20 persone e uccidendone almeno 13 tra cui quattro bambini e quattro donne.
Secondo le autorità israeliane l'azione aveva come obiettivo quello di colpire i leader della
jihad islamica, uno dei principali gruppi attivi nella piccola enclave palestinese. Tre di questi
sono in effetti statuccisi. L'esercito israeliano ha parlato di operazioni mirate ma come vi dicevo
con i tre leader della jihad hanno perso la vita anche dei civili innocenti tra cui quattro bambini,
quattro donne e un cittadino straniero. Viene da chiedersi quindi con questo massacro di
innocenti come sarebbe andata allora se questa operazione non fosse stata tra virgolette mirata.
Il bombardamento di questa notte è comunque la risposta che israele ha deciso di dare al lancio
di sette razzi contro i territori israeliani partiti proprio dalla striscia di Gaza un mese fa.
La dinamica è insomma quella che vediamo ormai danni in quella terra martoriata dalla striscia
di Gaza partono razzi che israele riesce tranquillamente a intercettare e distruggere in aria prima che
facciano danni, dopo di che israele risponde in maniera del tutto sproporzionata lanciando
missili che i palestinesi non possono intercettare, non hanno gli strumenti per intercettare e che
sistematicamente ammazzano donne, bambini e civili innocenti. Prevedendo una reazione
delle organizzazioni attive nella striscia scrive il fatto quotidiano il governo israeliano ha
disposto lo stato di allerta mentre l'alleanza nazionale palestinese ha chiesto alla comunità
internazionale un intervento urgente per fermare l'aggressione contro il popolo palestinese
sottolineando la necessità di un accordo politico negoziato per il conflitto.
Chiudiamo un po' più in leggerezza perché non so se avete presente il contratto da 200 milioni
di euro a stagione con una squadra dell'Arabia Saudita che appena se mi si fa ha reso Cristiano
Ronaldo il giocatore più pagato di sempre, ecco dimenticatevelo perché anche l'eterno rivale
di Cristiano Ronaldo ovvero il campione del mondo Lionel Messi giocherà anche lui in
Arabia Saudita già dalla prossima stagione e lo farà per un contratto che se confermato farà
impallitire quello del campione portoghese ovvero 400 milioni di euro a stagione il doppio di
quello che percepisce oggi Ronaldo che era già il più alto della storia. La notizia non è ancora
ufficiale ma secondo l'agenzia di stampa France Press che è entrata in contatto con fonti
saudite mancherebbe ormai solo pochi dettagli e poi c'è un indizio questo sì noto a tutti che
sembra combaggiare perfettamente con questa indiscrezione il Paris Saint-Germain la squadra
in cui attualmente gioca Messi e il cui contratto scade il 30 giugno non solo non ha ancora rinnovato
l'accordo col giocatore argentino ma di recente lo ha addirittura sospeso per due settimane proprio
per un viaggio di Messi in Arabia Saudita insomma a questo punto basterebbe giusto collegare i
puntini qui a Deli five lo sapete non ci occupiamo moltissimo di sport però è chiaro che una notizia
del genere se confermata rappresenterebbe qualcosa di più per il mondo del calcio la squadra
saudita in cui dovrebbe giocare Messi e infatti l'al l'al ovvero la principale avversaria
della squadra in cui milita cristiano ronaldo questo significa che dal prossimo anno il mondo
potrebbe nuovamente assistere a quello scontro leggendario tra i due giocatori più forti del
mondo che ha già fatto la storia del calcio quando messi a ronaldo giocava un in spagna uno
nel barcellona e l'altro nel real madrid probabilmente non sarà la stessa cosa i due
campioni ormai sono arrivati verso la fine della loro carriera e il campionato arabo non è proprio
tra le priorità dei tifosi di calcio però chissà che questa riedizione della loro eterna sfida non
cambi un po le cose in fondo l'obiettivo di questi acquisti folli da centinaia di milioni di euro che
vanno contro ogni logica di mercato hanno anche questo obiettivo ovvero portare con queste
iniziative come con altre la rabbia saudita sempre più al centro del mondo insomma e sport e
marketing ma è anche politica e con questo per oggi ci fermiamo qui io vi ringrazio e vi saluto
e vi do appuntamento a domani sempre alle 17 con delie 5 delie 5 è un podcast prodotto da cnc media
ascoltalo da lunedì al venerdì alle 17 direzione creativa e post produzione like a b creative company
Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.
Il paradossale discorso di Putin: “La Russia è sotto attacco”.
Iniziati gli incontri tra Giorgia Meloni e le opposizioni per riformare la Repubblica.
Arriva il “Btp Valore” per i piccoli risparmiatori, ecco le sue caratteristiche.
Il governo vuole cancellare alcune microtasse: dal superbollo a quella per i flipper.
Israele bombarda Gaza e ammazza 4 donne e 4 bambini.
Dopo Ronaldo anche Messi va in Arabia Saudita. E per uno stipendio folle: 400 milioni a stagione.
Per scriverci: dailyfive@cncmedia.it
Seguici su Instagram:
@emiliomola1
@cnc_media
Daily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle17:00 con Emilio Mola.
Una produzione CNC Media
Direzione creativa e post produzione Likeabee Creative Company
Musica Giovanni Ursoleo