La Zanzara: La Zanzara del 7 marzo 2023
Radio 24 Il Sole 24 ore 3/7/23 - Episode Page - 1h 41m - PDF Transcript
Questo programma può contenere riferimenti espliciti e se rivolge ad un pubblico adulto
e non è adatto ai minori.
Non ho tempo da perdere, non ho tempo da perdere, non ho forza.
Allora, penso, io capisco che dentro questa trasmissione lo fai solo per lavoro.
Lungo, lento, sei lento, non funziona, dai, non funziona, su!
Non funziona, dai, dai!
Programma da pomeriggio questo qui, dai, una discussione da pomeriggio.
Non vado a tramare in prime time.
Ciao, ori, sei rotto, cazzo.
La zanzara.
Tutto il resto è gioia.
No, non ho detto gioia.
La zanzara.
Pronto, sono in collegamento?
In approva contraria, sì, amico mio, in approva contraria, sì.
Ok, ci sono riuscite, allora, ciao, grande Puzzani.
Voi fate davvero servizio pubblico.
Ma avete rifletto tutto queste donne a potere.
Abbiamo il melone rosso al governo.
Abbiamo la vomito underlying in Europa.
Adesso hanno messo questa qui un'area fresca.
Ma come un'area fresca?
Queste aree direttigliani, la puzza direttigliani in zettoidi.
Su un giornale stava sfitte che questa shine qua.
La Presidente qua, area nuova.
Ma come un'area nuova?
Voi non avete capito un cazzo?
No, no!
Volevo dirvi, queste qua sono tutte repote in zettoidi.
Non sono umane, non sono umane.
Sono repote in zettoidi, un'incrocia tra rettigliani in zettoidi mantidi.
Questi non hanno anima, noi umani, noi semi io, semi stellari,
io ho un'anima, io ho aiutato bambini, ho...
Ma lei c'è cosa in lei?
Lei ha i mortacci su, a lei è pazzo, se nessuno glielo dice...
Varenzo, Varenzo!
Donca a me, dirglielo!
Varenzo, l'altra volta ha detto non eri umano, ecco.
Non dimenticate due spicchi d'aglio
e naturalmente basilico finché volete.
Allora ragazzi, voglio fare subito una domanda
a quei valorosi democratici antifascisti che hanno ospilato
lungo le strade di Firenze e Sabato.
Davvero pensano che il problema più urgente, il pericolo,
io parrei di non c'è alcun pericolo,
ma insomma ci sia un pericolo fascismo
e non ci sia per esempio un pericolo sicurezza
quando tu attraversi per esempio le strade
davanti alla stazione centrale di Milano.
Davvero voi pensate,
dopo quello che è successo ieri a coltellamenti inseri,
una persona grave,
a prescindere dal fatto che sia stato un nord africano,
no, non me ne frega nulla,
voi pensate davvero che ci sia un pericolo fascismo nelle scuole,
un pericolo fascismo nelle scuole,
o non so dove, nella società italiana,
è non un pericolo sicurezza, per esempio,
nelle stazioni italiane,
nelle stazioni italiane,
vi faccio solo questa domanda,
voi valorosi, valorosi antifascisti e democratici
che avete ospilato in decine di migliaia l'altro giorno a Firenze.
Prima domanda è questa,
la seconda domanda molto semplice, anche lì è questa.
Se voi avete dei ragazzi,
se voi avete dei ragazzi di 10 anni, 12 anni,
di scuola media, diciamo,
se i vostri ragazzi andasse alla scuola media,
vi farebbe piacere che una professoressa,
nonché militante e consigliere comunale
del Partito Democratico,
vi faccia mettere ai vostri bambini
delle fasce bianche, delle fasce bianche,
ovviamente un'iniziativa assolutamente politica
contro il governo mascherata,
da una mobilitazione contro l'indifferenza,
contro l'indifferenza.
Bambini è successo a Torino,
bambini utilizzati 12 anni,
di 10 anni, di 13 anni,
utilizzati come carne da macello,
come carne da macello per lotta politica.
Io vi dico solo questo, vergogna, vergogna, vergogna,
alla capezione tre volte, vergogna, vergogna, vergogna.
Siamo tornati ai tempi in cui i bambini
venivano mobilitati contro Berlusconi,
vi ricordate?
Adesso vengono mobilitati con le fasce bianche.
Io, se fossi un genitore, che è stato, come dire,
che magari non sapeva nulla,
ed è stato assistito al proprio bambino,
al proprio ragazzo, io avrei fatto un casino pazzesco.
Alla scuola media, indottrinamento politico
contro il governo è uno schifo.
Da Roma, dove mi trovo anch'io Davide Apparenzo.
Buonasera, buonasera.
Quest'ultima notizia che ovviamente hai dato,
la potete trovare,
trova quest'ultima notizia,
ospitalità in uno dei grandi giornali
della destra italiana,
un giornale guidato, anzi condotto,
da ben tre direttori,
signore Scama Vittorio Felti, suo fondatore,
Alessandro Sallusti,
e l'altro dottore, il dottor Senali.
È una notizia che trovate solo
su questo giornale, ovviamente.
E si accusano delle maestre,
delle maestre di avere semplicemente
reso partecibi i bambini
al dolore per la morte delle persone.
No, no, no, no, vergogna, ti non è così.
Voi andate a sfogliare il giornale.
Io vi dico subito libero e la verità,
solo due giornali che l'ego soltanto,
quando Cruciani viene qui a difestare
la redazione romana.
Viene qui e porta il suo codazzo
di personaggi imprevedibili,
e vomitevoli,
alcuni dei quali li vedete tra poco,
io li vedo già qua, dietro il vetro.
Ma l'ego libero e la verità,
l'altro importante notizia
che troviamo oggi sulla verizione libero,
è questa,
Fedez confessa i problemi mentali.
Psico-pharma-cina-datti.
Una confesione che ha fatto
che Tussani prima pagina di un giornale
per farlo battere come un batto,
secondo titolo della verità,
africani a coltellando passanti per la pina,
africani a coltellando passanti per la pina,
titolo invece del quotidiano libero,
coltellati ai passanti
nella Milano PD.
Allora vi dici che relazione,
il dettaglio che sono africani,
che hanno magari questi africani qui,
nella Milano PD.
Perché è difficile?
Perché vogliono dire che è colpa di sala.
Vogliono dire che è colpa di sala.
Ma è la stessa operazione che avete fatto voi
in questi giorni,
attribuendo al governo
la morte di persone in mare,
la stessa operazione,
la stessa identica operazione.
Io stai calmo, non ho fatto nessuna operazione.
Troppo vergognoso mettere africani
al centro della notizia,
perché gli stessi africani sono quelli
che tra qualche anno andranno a pulire
e a sedere agli amici della verità,
ad esempio, i giornalisti.
Il culo di Belpietro verrà pulito,
verrà pulito da un africano.
Sicuramente, sicuramente.
E quel giorno lì,
quando lui avrà 120, 130 anni,
tu stai dicendo, Parenzo,
due punti, un africana pulirà
il culo di Belpietro.
Anche il mio.
Anche la verità.
Anche del mio.
Ma io quel giorno mostrerò
la signora, il titolo della verità.
E gli dirò, ha visto, cosa hanno scritto
i suoi amici, che gli africani
accoltellano i passanti per avvina.
Gli africani, come se la nazione africana
non avesse altra missione
che quella di accoltellare i passanti per avvina.
Questo, e chiudo,
e me ne vado, è il vostro modo
per fare e raccontare la crona canera.
Questo è il vostro modo
di fare informazioni.
A proposito di libero, il dottor Senaldi,
lo vediamo qui, rivolgersi
a Caprarica, e ha perfettamente
ragione Senaldi.
Senti il suo Senaldi.
E ha chidato a dire che la costituzione è seguito da i fascisti
e l'additto della puntata mia di no.
È stata una gaffa.
Non la fai sentire, non la fai sentire.
Non mi sembra che abbia una grande importanza.
Una grande importanza, diciamo,
ricostruire, ricostruire
i Senaldi l'origine della costituzione italiana.
Un po' curioso.
Sì, ma lui forse voleva dire, anche degli ex fascisti
hanno scritto la costituzione.
Non voleva dire, ma non me ne frega niente.
Senaldi.
Il collega Caprarica, simpaticissimo e bravissimo,
che mi spiegava perché l'Italia deve prendere
tutti gli immigrati del mondo.
E io ero lì a Milano.
Poi, lo guardo e dico, ma scudami, ma tu sei a Londra.
A Londra oggi fa una legge dove gli sparano
gli immigrati.
E quando non sei a Londra, sono del Sena Lugano,
che gli sparano pure, ma scusa tu.
Vieni qui in Italia a parlare che vuoi
gli immigrati sotto casa tua, perché tu li vuoi
sotto casa mia, ma poi tu vai all'estero,
ma non gli immigrati, non funziona.
Sior Senaldi.
Sior Senaldi, che attacca giustamente
Caprarica, che vuole
l'arrivo di qualsiasi persona, di qualsiasi
immigrato qui in Italia.
E però lui naviga, diciamo,
naviga tra Londra e Lugano.
Tra Londra e Lugano.
Tra Londra e Lugano, che questo è il punto.
Non mi trova Caprarica, è stato un grande
colonista, un grande corrispondente della RAIA.
Oggi c'è stato un gigante
in Parlamento. Oggi c'è stato un gigante
che il ministro dell'interno di Piantedosi.
Io sono sempre più innamorato, forse sono l'unico.
Io sono sempre
più innamorato di un funzionario
dello Stato. No, a parte che ha
smentito tutti i dissidi, ma non me ne frega un cazzo di quello.
Signor Piantedosi, signor Piantedosi,
io sono innamorato di Piantedosi.
Tu eri a favore di Piantedosi, prima che diventasse ministro.
Perché non volevi Salvini, ha detto
fa bene a mettere un funzionario,
un uomo dello Stato, un prefetto,
non so che cosa sia, etc.
Signor Piantedosi, il quale ha
detto, ha detto, chiaramente
una sua opinione per carità, è chiaro che si difende
in questo caso, no? Dall'accusa di non
essere intervenuto per salvare le vite umane,
questo è evidente. Un'accusa
che guarda bene, un'accusa politica, poi c'è
l'inchiesta giudiziale dove ancora non ci sono persone
indagate. In Italia si fanno
inchieste a giudiziare su tutto, su tutto.
Sono morte sessanta. Sono morte sessanta persone
per colpa dei viaggi,
degli scafisti e del mare.
Questa è la realtà,
vuoi mettere sotto accusa le secche di cutro?
No, le secche, le secche
davanti a cutro, vuoi processare le secche
davanti a cutro? Voi processare le secche
davanti a cutro? Voi capire che cosa è
successo in quelle 7 ore.
Voglio capire dove era, dottor Piantedosi,
dove era Matteo Sampini, in quelle 7 ore.
Qualcuno lo ha avvisato? Adormiva,
adormiva, adormiva, adorto, adormiva.
A dottore no c'è, pronto signor ministro?
Dai, diciamo, non diciamo cazzate, dai.
A dottore dolme, dottore non può distrubare
dottore Piantedosi, dottore dolme.
C'è una tragedia come questa,
qualcuno avrà mobilitato o qualcuno
al ministro dell'interno? Ma non diciamo
cazzate, fammi sentire i Piantedosi, io godo.
Godo, Piantedosi, fammi godere, sentiamo,
sentiamo, sentiamo, io godo
con Piantedosi, godo.
Dunque sostenere che i soccorsi sarebbero
stati condizionati
o addirittura impediti dal governo
costituisce
che offende soprattutto l'onore e la professionalità
dei nostri operatori impegnati
Piantedosi.
Piantedosi.
Piantedosi.
Piantedosi.
Piantedosi.
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