Daily Five: La violenza della legge contro una madre, la morte della pallavolista Ituma e le altre notizie di oggi.

CNC Media CNC Media 4/13/23 - Episode Page - 19m - PDF Transcript

Pochi giorni fa, il Tribunale di Bergamo, dovendo obbedire o temperare a una recente

disposizione del governo Meloni, ha stabilito che dal certificato di nascita di una bambina

di nove mesi dovrà essere rimosso il nome di una delle sue due madri, il certificato

che riportava i nomi di entrambi le donne come genitori, leggo dal post, era stato registrato

dall'ufficio di Stato Civile di Bergamo lo scorso agosto, dopo la nascita della bambina

che era stata concepita all'estero con la fecondazione eterologa, che attenzione, qui

riprendo la parola io, non è il cosiddetto utero in affitto o gestazione per altri, nella

fecondazione eterologa c'è quella di questo caso, a portare il bambino in grembo è la

stessa donna che poi ne sarà la madre, tant'è che in Italia questa tecnica è legale, ma

è concessa solo alle coppie heterosessuali sposate o conviventi, non a quelle homosessuali

che quindi per farla devono rivolgersi all'estero. Il caso di Bergamo riguarda una bambina

di 9 mesi, si chiama Giulia, che è nata in Italia lo scorso agosto dopo essere stata

concepita con fecondazione eterologa quindi con questa tecnica per volontà delle sue

due madri, Michela e Viola in Spagna e alla nascita era stata registrata come figlia di

entrambi. Bene, cosa accade quindi ora dopo questo pronunciamento del tribunale di Bergamo?

Concretamente la decisione del tribunale di Bergamo implica che ora per lo stato la madre

non biologica, cioè quella che non ha portato in grembo la bambina, ovvero Michela, perda

i propri diritti di genitore sulla bambina. Per lo stato italiano riprendo a leggere

dal post, diventa di fatto questa donna un'estrania per la sua bambina, significa che potrà

aver bisogno di una delega ad esempio per andare a prendere la figlia a scuola e che

non potrà firmare un permesso per una gita scolastica o un modulo per fare un vaccino

o semplicemente anche solo fare un viaggio da sola con lei. In conclusione, da adesso,

una bambina che aveva due genitori ne avrà solo una e una donna che era madre di una

bambina non potrà più esserlo. Anche se di fatto questa donna potrà chiaramente continuare

a vivere nella stessa casa con l'altra mamma e con la bambina sulla carta, però non sarà

considerata madre, quindi in sostanza ci saranno per lei soltanto ostacoli se vogliamo da

un punto di vista burocratico e piccole sofferenze quotidiane come ad esempio non poterla andare

a prendere legittimamente da scuola o accompagnarla in un viaggio. Quindi si tratterà solo di

questo piccole quotidiane vessazioni che questa donna dovrà subire ma che anche la

bambina che in lei comunque continuerà a vedere una madre continuerà a subire. Però il fatto

che questa ripeto va ribadito questo concetto, il fatto che questa donna non potrà più

essere per lo stato la madre di questa bambina, non dipende dal fatto che lei abbia fatto

qualcosa di male perché magari si sia rivelato una cattiva madre, abbia commesso violenze

reati o robe del genere. No, solo perché altri italiani hanno deciso così. Si sono

arrogati il diritto di decidere chi possa crescere con amore e cura una vita e chi

no. E hanno deciso che questo dipende dai gusti sessuali. Se sei un maschio ad esempio

e ti piacciono le donne, allora per qualche ragione sarai un bravo padre, altrimenti no.

Non c'è alcun fondamento scientifico a questo, non è scritto da nessuna parte come tra

l'altro l'esperienza purtroppo è spesso la cronaca ci insegna che un genitore teresessuale

sia un buon genitore. Però degli italiani hanno deciso così e quindi adesso una madre

non potrà più essere madre e una figlia avrà un genitore in meno. C'è da sperare a questo

punto che almeno adesso le vite di queste persone che hanno voluto questo, sapendo che

una bambina avrà un genitore in meno, sapendo che una madre non potrà firmare dei documenti

per lei, dicevo, spero che le vite di queste persone almeno adesso migliorino, che si sentano

soddisfatte e realizzate per questa violenza che stanno imponendo. Perché in caso contrario

viene da pensare che si tratti solo di pura e insopportabile cattiveria, senza altro fine

che questo. Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five,

il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità e conoscere il mondo che ci circonda una

notizia alla volta. Oggi è giovedì 13 aprile e in queste ore la notizia di apertura di

tutti i siti di informazione in Italia è la morte della giovane pallavolista della

nazionale italiana Juniores, Giulia Ituma. La pallavolista di 18 anni è stata trovata

senza vita a Istanbul, in Turchia, dove si trovava con il suo club, Ligor Gargonzola

Novara, per giocare la semifinale di Champions League di pallavolo. Non si conoscono con

certezza le cause della morte, secondo le autorità turche Ituma è precipitata dalla

finestra della sua stanza dal Bergo al zesto piano intorno alle 4 di notte, mentre tutte

le sue compagnie di squadra dormivano, compresa la spagnola Varela Gomez che condivideva la

stanza con lei e che è stata svegliata dall'arrivo della polizia. Il corpo senza vita è stato

scoperto intorno alle 5 secondo il sito del quotidiano turco Harriet, dalle registrazioni

della telecamera, emerso che la pallavolista italiana si sarebbe volontariamente lanciata

dal zesto piano. E sembra che la ragazza poche ore prima, tra le 22 e 30 e mezzanotte, abbia

camminato a lungo nei corridoi dell'albergo durante una lunga telefonata con qualcuno ma

non sappiamo chi. Questa, tuttavia, cioè il gesto volontario della ragazza, è e resta

solo una delle piste su cui stanno indagando gli investigatori, anche se col passare del

tempo diventa anche la più probabile. Ituma era nato all'8 ottobre 2004 a Milano da genitori

di origine nigeriana. Alta 192 cm ha iniziato a giocare a vollei su desiderio della madre

dopo un breve passaggio nel basket. Dopo la permanenza nel club Italia in A2, nell'estate

2022 aveva deciso di confrontarsi con una delle grandi realtà del campionato di A1,

cioè Ligorgor-Gonzola-Novara, ex squadra di Paola e Gonu a cui è stata spesso paragonata

proprio per l'interpretazione del ruolo di opposto. La scorsa estate Ituma aveva vinto

inazzurro l'europeo under 19 con la maglia zurra mentre l'anno prima era stata vice campionessa

del mondo con l'under 18. In questi giorni una delle notizie che più

ha tenuto a banco sulla stampa internazionale è stata la fuga o meglio il furto dal pentagono

di documenti top secret degli Stati Uniti, riguardanti anche la guerra in Ucraina. Un

centinaio di documenti classificati appunto come secret e top secret che qualcuno al Dipartimento

della difesa americano ha fotografato e poi pubblicato il rete spiattellando così al

mondo i rapporti di valori intelligence, inclusa la gia americana. Questi documenti

hanno messo molto in difficoltà e anche in imbarazzo gli americani perché dimostrano

quanto questi ultimi siano coinvolti, seppur non sul campo, all'interno del conflitto.

D'alcuni di questi documenti si vinci ad esempio come gli americani aiutino quasi

quotidienamente gli Ucraini a individuare gli obiettivi russi da colpire, altri invece

dimostrano come gli Stati Uniti abbiano penetrato in maniera davvero massiccia l'intelligenza

di Mosca e passino i piani a Kiev, tanto da riuscire ad avere continuamente informazioni

su come i russi si sarebbero mossi dove avrebbero colpito etc. Paradossalmente poi questi rapporti

mettono in imbarazzo anche se vogliamo russi e ucraini, perché da questi si vince come

entrambi gli eserciti versino in pessime condizioni e come l'esito futuro della guerra possa

essere uno stallo in Donbass in cui nessuno avanza e nessuno retrocede, in particolare

però sembrano pessime le condizioni dell'esercito ucraino che entro a metà maggio, secondo

alcuni di questi documenti pubblicati, potrebbero esaurire la scorta sovietica di Missili.

Infine questi documenti mettono in luce come altri paesi, dall'Egitto alla Serbia alla

Corea del Sud, pur rimanendo nell'ombra stiano continuamente rifornendo di armi chi l'esercito

russo e chi quello ucraino.

Ora, quale è la novità delle ultime ore?

Beh, la novità è che il presunto autore di questo furto di documenti, cioè la cosiddetta

talpa del pentagono, sarebbe già stato individuato.

Secondo due fonti del Washington Post, leggo ora dal Corriere, l'uomo che ha rubato e

fotografato i documenti segreti del pentagono veniva identificato dai suoi compagni di Jatt

con il nome di Oggi.

Era l'amministratore e il leader di un server su Discord, piattaforma popolare soprattutto

tra gli amanti dei videogiochi, un giovane poco più che ventenne, carismatico e appassionato

di armi che lavora in una base militare che era visto come una figura paterna dal piccolo

gruppo che gestiva accessibile soltanto su InVito, nato nel 2020, durante la pandemia.

Parliamo di circa 25 persone, tra cui molti adolescenti, uniti dall'amore per le armi,

l'abbigliamento militare e Dio.

A rivelarlo è stato un utente dello stesso gruppo, cioè di questa stessa Jatt, che

è minorenne ed è stato intervistato in video oscurando il volto ma non la voce con l'autorizzazione

della madre in uno scoop del Washington Post.

Le informazioni comunicate dal ragazzo sono state poi confermate da un altro membro dello

stesso gruppo.

Intrambi dicono di conoscere il vero nome di Oggi come pure la base e lo stato americano

in cui vive e lavora, ma secondo il post hanno rifiutato di condividere questa informazione

perché lo ammirano ancora.

Oggi dicono non è un agente straniero, non opera contro il governo americano ma parla spesso

dell'ingerenze del governo e dell'intelligenza statunitense come di una forza sinistra che

cerca di riprimere i cittadini e di tenerli all'oscuro su tutto.

Chi fosse interessato o interessata ad approfondire il personaggio, a cui l'FBI adesso sta dando

la caccia a torno al quale sta stringendo il cerchio, consiglio quindi l'articolo sul

corriere.it che è molto approfondito sul tema.

Buone notizie in Italia sul fronte lavorativo.

Sulla pagina Instagram di CNC Media ci siamo occupati in collaborazione con Pillole di

Economia della direttiva recente dell'Unione Europea che impone l'obbligo di pubblicare

negli annunci di lavoro anche la retribuzione minima prevista per la posizione offerta.

Come sappiamo almeno qui in Italia e prassi comune che le aziende nelle loro offerte di

lavoro non inseriscano la cifra che poi intendono pagare per quel lavoro.

Quasi fosse un elemento accessorio e trascurabile e non una parte fondamentale e quindi anche

mettendo in enorme difficoltà i candidati a occupare quel posto di lavoro che durante

poi i colloqui non sanno mai se e come fare la fatidica a domanda, cioè sì ma lo stipendi

o qual è.

Ecco pensate che in Italia meno del 2% delle offerte di lavoro contengono anche la retribuzione

e spesso se il candidato chiede durante il colloquio quanto sarà pagato viene pure guardato

male o giudicato male.

Ora la musica con questa direttiva europea dovrebbe cambiare per sempre e non solo sulla

pubblicazione delle retribuzioni.

Le nuove regole europee infatti, leggo dalla pagina Instagram di CNC Media e Pillole di

Economia, prevedono anche che le grandi aziende rendano pubblici salari minimi dei lavoratori

e delle lavoratrici a parità di incarico.

Se la differenza media tra uomini e donne è superiore al 5%, allora gli aziende dovranno

per legge agire per ridurla a meno che non ci siano giustificazioni oggettive per il

diverso trattamento.

Infine ogni lavoratore potrà chiedere di sapere quale sia lo stipendio medio dei colleghi

che hanno le stesse manzioni e lo stesso livello di responsabilità all'interno dell'azienda

in modo appunto da poterlo confrontare, insomma niente più favoritismi ingiustificati.

Se l'argomento vi interessa trovate tutto sulla pagina Instagram di CNC Media e su quella

di Pillole di Economia.

Passiamo alla politica interna perché qualche giorno fa vi parlavo della profonda crisi

che stava attraversando il progetto di fusione tra Italia Viva, il partito di Matteo Renzi

e Azione, il partito di Carlo Galenda, per dare vita a un partito unico, per ora sopra

nominato Terzo Polo.

Ecco, la notizia dell'ultimissima ora è che questo progetto è definitivamente naufragato,

la pagonia è finita, è andato tutto a scatafascio, a dichiararne il decesso con un intervento

pubblico e pubblicato sui social poche ore fa è stato Carlo Galenda che sostanzialmente

ha incolpato per questo fallimento Matteo Renzi.

In breve, Galenda ha detto che Renzi non aveva alcuna reale intenzione di creare questo

Terzo Polo, non aveva alcuna intenzione di sciogliere Italia Viva così come lui era

disposto a fare con Azione che è una condizione necessaria perché abbia senso la fusione

tra due partiti per farne nascere uno Terzo, chiaramente far nascere per dare vita a un

Terzo Partito lasciando in vita i due che dovrebbero fondersi, chiaramente non ha senso,

si andrebbero così a creare soltanto tre nuovi partiti invece di averne uno più forte

degli altri.

In secondo luogo pare che Renzi non avesse nemmeno alcuna intenzione di dirottare sul

nuovo soggetto che stava nascendo alcuna risorsa finanziaria, da qui le liti dei giorni scorsi

come sapete ne abbiamo parlato però non si capiva bene perché ci fossero queste liti

tra Azione e Taglia Viva tra Renzi e Galenda adesso più o meno le cose sono leggermente

più chiare, come sapete poi i toni in questi giorni si sono sempre fatti più aspri e infine

oggi la presa adatto del fallimento definitivo di questo progetto.

Che Roma abbia un problema con la gestione dei rifiuti e la pulizia delle strade è purtroppo

cosa tristemente nota da tempo, così come sono tristemente note le storie di assenteismo

all'interno dell'azienda, cioè la ama, che ha responsabilità appunto di tenere pulita

la capitale.

Storie che abbiamo per anni letto sui giornali, visto in tv e che spesse volentieri ci hanno

pure fatto non poco ribollire il sangue, ora però almeno stando alla ricente pioggia di

licenziamenti sembra che la pacchia sia un po' finita e che l'aria stia cambiando.

33 sono infatti stati i licenziamenti decisi dal 1 novembre ad oggi, in ama scrivere pubblica

e record di personale cacciato soprattutto per aver abusato delle assenze ingiustificate,

l'abitudine a non presentarsi sul posto di lavoro in ama è talmente diffusa che solo

a dicembre si sono accumulati 300 giorni di sparizioni motivate da parte di un gruppo

di lavoratori, non bastasse il neturbino abituato a usare i mezzi aziendali per appartarsi con

le prostitute, i nuovi vertici della municipalizzata si sono trovati anche a che fare con un discreto

manipolo di furbetti del cartellino, ma la benevolenza applicata negli anni passati

a quanto pare non c'è più, il responsabile delle risorse umane Antonio Migliardi si sarebbe

risparmiato volentieri un'operazione di pulizia in questo caso interna, ma è stata necessaria

perché il tasso di assenteismo del 19% con cui si è chiuso il 2022 aveva assunto contorni

patologici, lo era anche il modo in cui veniva applicato il codice disciplinare, in teoria

dopo 4 giorni di assenza in ama ingiustificata è previsto il licenziamento, ma la municipalizzata

si limitava a sospendere i lavoratori per 10 giorni, creando un paradosso non da poco

perché dietro l'immotivata sparizione spesso si nascondeva un secondo lavoro portato avanti

a maggior ragione durante il periodo di stop dallo stipendio, cioè in pratica venivano

sospesi i lavoratori e loro in quei giorni di sospensione lavoravano in nero, ora invece

scatta il licenziamento e nel caso dei 33 lavoratori mandati via in una ventina avevano

preso a fare assenza ingiustificate più volte e per periodi molto lunghi anche 100 giorni

in un anno, ma queste sanzioni, questi licenziamenti stanno avendo un effetto, beh l'effetto

dei licenziamenti si è subito visto perché dai 300 giorni di dicembre di assenza ingiustificate

quelle a punto di dicembre scorso ora si escesa da appena 20 al mese, poi c'è capitolo

dei malati permanenti, il 10% delle assenze leggo ancora da Repubblica infatti dovuto

a motivi di salute che possono essere veri o purtroppo anche gravi oppure si tratta

di abusi, da parte di ama sono partite sette letteri di addio a lavoratori che hanno superato

il limite massimo di giorni a disposizione, cioè circa un anno, per chi è in malattia

altri tre licenziamenti infine sono avvenuti nei confronti degli operatori che hanno pateggiato

in tribunale per il furto di carburante, poi rivenduto, come detto l'ultimo caso salito

all'onore delle crona che riguarda però un netturbino che è stato scoperto dagli

007 della municipalizzata mentre andava in una sala slot e in cerca di sesso a pagamento,

non è stato licenziato, il contenzioso con l'azienda è ancora in corso.

Chiudiamo con una informazione di servizio perché domani venerdì 14 aprile sarà una

giornata di enormi disagi per pendolari e per chiunque utilizza abitualmente i treni

o aveva in programma di prenderli appunto per la giornata di domani. CGL, CSL, Will e

altre sigle sindacali dei trasporti hanno infatti indetto uno sciopro nazionale dei

dipendenti di treni Italia che avrà inizio alle 9 di mattina per terminare poi alle

17, anche se disagi potranno esserci sia prima che dopo questi orari.

Tuttavia, durante la protesta sindacale saranno garantite le corse di alcuni treni nazionali

per quel che riguarda il trasporto regionale saranno garantiti i servizi essenziali nelle

fasce orarie di maggiore frequentazione, cioè baladire dalle 6 alle 9 di mattina e dalle

18 alle 21 di sera. Per vedere quali siano le corse garantite regione per regione, potete

accedere al sito di treni Italia, cliccare su informazioni e poi sulla voce treni garantiti

in caso di sciopero, lì dovreste trovare tutte le informazioni che vi occorrono. Il

consiglio dell'azienda in ogni caso è d'informarsi prima di recarsi in stazione. Alla base di

questa decisione, fanno sapere i sindacati, ci sarebbe il peggioramento delle condizioni

di lavoro di tutti dipendenti dalla pandemia in poi questo a causa soprattutto della carenza

di personale, della scarza programmazione dei turni che non consentono un equilibrio

tra lavoro e vita privata e per la scarza sicurezza che espone i dipendenti di treni

Italia a continuo agressioni sul posto di lavoro. E con questo per oggi noi ci fermiamo

qui, io vi ringrazio, vi saluto e vi do appuntamento a domani, sempre alle 17, con DELY FIVE.

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Il tribunale di Bergamo rimuove dal certificato di nascita di una bambina, una delle due madri.

Morta in un hotel turco la promessa del volley italiano Julia Ituma. L’ipotesi del gesto volontario.

Salta la fusione tra Azione e Italia Viva. Il progetto del Terzo Polo tra Renzi e Calenda è morto ancor prima di nascere.

A Roma raffica di licenziamenti in Ama, tra furbetti del cartellino, ladri di carburante e dipendenti che usavano i mezzi della società per andare a prostitute.

In Europa sarà finalmente obbligatorio pubblicare negli annunci di lavoro anche la retribuzione.
Sciopero dei dipendenti Trenitalia domani 14 aprile.

Documenti segreti rubati al Pentagono e pubblicati, si stringe il cerchio attorno alla spia: è un 20enne fanatico delle armi

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