Daily Five: La Venere influencer, la preside arrestata e le altre notizie di oggi

CNC Media CNC Media 4/21/23 - Episode Page - 16m - PDF Transcript

Oggi sul Corriere della Serra c'è una lunga e davvero interessante intervista al Presidente

della Repubblica Sergio Mattarella che ha la particolarità di essere molto incentrata

sulla cultura.

Si parla del sapere, si parla di letteratura, di scambi che aprono le menti ed identità

europea ma soprattutto si parla di rinascimento.

Anzi proprio la parola rinascimento campeggia in cima all'articolo che si intitola così

Sergio Mattarella, due punti per un rinascimento europeo, partiamo della cultura.

Ecco questa introduzione vuole chiaramente consigliarvi la lettura di questa lunga e definirei

alta per i suoi contenuti intervista ma mi serve anche da gancio per un'altra storia

oggi molto trattata sui giornali o meglio sui siti di informazione che ha a che fare

con rinascimento anche se in questo caso i toni rispetto a quelli di Mattarella sono

decisamente molto meno alti.

La venere di Botticelli, quella del dipinto della nascita di venere, la conoscete senza

dubbio uno dei simboli del rinascimento italiano.

Questa idea bellissima che fluttua su una conchiglia tra le onde, sospinta dal vento

mentre lei si copre a malapena con le mani e lunghi capelli biondi.

Ecco prendete questa immagine che avete sicuramente in testa questa figura quasi eterea, piena

di leggerezza, di grazia, di armonia.

Metteteli in sottofondo una musica che fa Tunz, Tunz, Tunz, Parapara Tunz stile vacanze

di Natale o stile Tamarro che sfreccia con la fiat 1 per il quartiere con le casse a

palle e il braccio fuori dal finestrino, appiccicate sotto la testa decapitata della

venere al posto del suo corpo nudo e rinascimentale, una gonna e una camicia di jeans e una maglietta

con su scritto Open 2, meraviglia, mescolando italiano e inglese che proprio Alberto Sorde

di un americano a Roma scansa di proprio, oppure mettetela addosso un vestito con la

pelliccia rosa stile Victoria de Maniskin e avrete ottenuto la nuova testimonial della

cultura italiana scelta, ideata e creata dal ministero del turismo guidato da Daniela Santanché.

In pratica quello che è successo è che il ministero del turismo per promuovere l'immagine

dell'Italia nel mondo e per attrarre i turisti ha creato questo account Instagram che si

chiama veneritaglia23 in cui appunto la venere di botticelli compare vestita da influencer

mentre fa cose da influencer tipo fotografarsi, mangiando una pizza o andando in bici etc.

Ora si è chiaro l'idea di fare promozione cercando linguaggi nuovi, cercando di adeguare

la comunicazione ai tempi che corrono, ai nuovi media, alle nuove tecnologie, ci sta

e ci mancherebbe altro, ma come l'esperienza ci insegna quando a farlo sono politici italiani

il risultato è quasi sistematicamente, immancabilmente cringe, giusto per usare un termine adeguato,

cringe dovrebbe significare imbarazzante diciamo così. Probabilmente chi di voi almeno 30-40

anni ricorderà quel meraviglioso primo tentativo di promuovere l'Italia su internet risalente

al 2007 quando l'allora ministro e beni culturali Francesco Rutelli del centro sinistra

decise di lanciare il sito italia.it, costato se non erro 9 milioni di euro, un sito internet

9 milioni di euro, dicevo decise di promuoverlo con un video in cui guardando di fronte la

telecamera bello fisso diceva con un inglese abbastanza stentato, please visit the website

but please visit italy, è tutto un video che prosegue credo per un minuto e passa in

cui lui parla proprio così con questa cadenza, insomma se qualcuno aveva voglia di venire

in italia a quel punto probabilmente avrà stracciato il biglietto. Dieci anni dopo c'è

riprovato Dario Franceschini, sempre ministro e beni culturali, sempre governo di centro

sinistra che diede vita al portale veri bello, si chiama proprio così veri bello e che

fu talmente bello che dopo un anno dovette chiudere e sempre Franceschini è stato l'ideatore

di it's art che doveva essere una specie di netflix della cultura, una specie di netflix

italiana appunto per promuovere la cultura nel nostro paese risultato 7 milioni e mezzo

di euro persi solo nel primo anno e potremmo chiaramente continuare fino ad arrivare alla

vetta di oggi con questo profilo instagram della venere di Botticelli un po' truzza

e un po' influencer che stando almeno al 99% dei commenti un po' indignati, un po'

stupefatti e un po' ironici non sembra stia riscuotendo particolare successo nel pubblico

però chissà che non ci sorprende in futuro, in fondo lo sappiamo come il cringe su internet

quando e tanto tanto cringe fa il giro fino a diventare un successo, chissà che non

capiti anche questa volta.

Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità

e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta.

Oggi vennero diventù un aprile e pochi minuti fa, poco dopo le 14 a Catania, è stata avvertita

una forte scossa di terremoto, secondo le prime stime dell'istituto nazionale di geofisica

e vulcanologia, la magnitudo del terremoto è stata di 4.4, l'ipocentro è stato individuato

in mare a 17 chilometri di profondità a pochi chilometri a largo della costa della città

siciliana.

Secondo quanto riporta il corriere ma quanto riportano tutti i giornali ci sono stati momenti

di panico tra la popolazione e in molti sono scesi in strada dopo la scossa, a Catania

alcuni centri commerciali sono stati evacuati per precauzione, il terremoto è stato nettamente

avvertito anche in provincia di Siracusa e in tutta la Sicilia Orientale, però fortunatamente

almeno al momento non si hanno notizie diferiti o danni ingenti.

Siamo in Sicilia ma ci spostiamo a Palermo dove questa mattina i carabinieri hanno arrestato

con l'accusa di aver rubato tablet e alimenti alla propria scuola la dirigente scolastica

Daniela Loverde.

Ora l'arresto di una dirigente scolastica già di per sé è una notizia piuttosto insolita

ma a rendere eccezionale e se vogliamo anche sconfortante questa vicenda è che Daniela

Loverde non è una preside come le altre, Daniela Loverde era ed è molto conosciuta anche

al livello nazionale per le sue battaglie antimafia in uno dei quartieri più difficili

di Palermo, cioè lo Zen, battaglie che prendevano la forma di progetti di educazione alla legalità

proprio per strappare i ragazzi al reclutamento dei clan. Loverde era diventata anche un punto

di riferimento oltre che un simbolo durante la pandemia tanto da essere spesso intervistata

da giornali e tv ma al punto da essere insegnata del titolo di cavagliere del lavoro del Presidente

della Repubblica Sergio Mattarella. Ecco quella che sembra invece emergere dall'inchiesta

condotta da carabinieri di Palermo è una figura del tutto opposta a quella della preside

di frontiera, la preside integgerri ma innamorata della sua scuola che era poi la Giovanni Falcone.

L'inchiesta scrive Repubblica riguarda la gestione dei tanti fondi europei arrivati

nella scuola di frontiera, arrivano soldi da tutte le parti dicevano gli indagati e lei chiosava dopo

la proroca di un provvedimento quindi me ne vado in carcere, il carcere c'è. Per mesi scrive

il corriere, lei e il suo vice si sarebbero appropriati del cibo, di computer e di tablet

destinati a ragazzi e acquistati appunto con i fondi europei. Il Jeep che per entrambi ha

disposto gli arresti domiciliari parla di quadro probatorio chiaro, del tutto inequivocabile e

imbarazzante e di una gestione assolutamente spregiudicata e volta a curare meramente

interessi di natura personale. L'inchiesta coordinata dalla Procura Europea, questo perché

appunto ci sono di mezzo i fondi europei, coinvolge anche una terza persona, anche lei ai domiciliari,

si tratta di una dipendente di un negozio d'informatica che avrebbe ottenuto le forniture

di dispositivi alla scuola in via diretta e in esclusiva e in cambio avrebbe regalato ai due

dirigenti appunto tablet e cellulari. Lo spaccato che viene fuori delle indagini è disarmante,

le immagini girate dai carabinieri la riprendono, riprendono la preside mentre razzia la menza

scolastica e si appropria dei tablet e dei cellulari destinati alla scuola e le intercettazioni la

registrano mentre la donna spiega a sua figlia dove mettere in casa gli alimenti che sarebbero

stati appunto sottratti alla menza. Particularmente grave ed emblematica poi un'intercettazione di

una conversazione tra la preside e il suo vice che commentano un furto di computer avvenuta

scuola e denunciato sui media proprio dalla donna. Il vice in questa intercettazione dice

per un cornuto un cornuto e mezzo ci stanno arrivando soldi da tutte le parti. La preside

poi rivendicava il merito di aver reso pubblica la notizia proprio al fine scrive il GIP nell'ordinanza

di cavalcare l'onda, pubblicizzare ancora di più il suo personaggio di preside in tegerri ma in

prima linea e ottenere così attestazioni di stima solidarietà ma soprattutto soldi aiuti

economici da parte delle istituzioni. In pratica dopo il furto di questo computer in realtà

dall'articolo non riesco a capire se il computer era stato rubato davvero o se lo aveva sottratto la

stessa preside però fatto sta che la preside ne parla in tv e come dice il GIP questo serviva

soltanto a creare ancora più simpatia nei suoi confronti e quindi darle delle donazioni e le

infatti in una intercettazione dice proprio così dice grazie tu devi dire perché non l'aveva saputo

nessuno tu lo devi dire che sono io quella speciale insomma si vantava appunto di aver diffuso sui

media questa notizia che cosa succede? Beh succede poche il sindaco di Palermo attraverso la

fondazione Sicilia dopo i fatti in questione assegnò all'istituto un contributo di circa

3.000 euro per riacquistare appunto le attrezzature rubate ora tutto questo sistema si chiaramente

confermato poi in fase di un eventuale processo è venuto meno è venuto a mancare chiaramente

in questi casi è mortificante vedere che una persona che era stata presa ad esempio a modello a

presi di frontiera poi si è rivelata tutt'altra persona sembra ormai un copione quasi qualcosa di

montato ad arte di proposito di studiato ce non sembra più frutto di casualità però fatto

sta che ogni giorno da qualche esponente della maggioranza salta fuori qualche proposta qualche

dichiarazione qualche frase il cui contenuto spazia dal complottismo al falso storico è che

inevitabilmente innesca polemiche reazioni che ci accompagnano e ci accompagneranno per tutta la

giornata il giorno dopo chiaramente arriverà una nuova dichiarazione quella del giorno prima viene

dimenticate quindi nuovo giro nuova corsa ecco la polemica del giorno oggi la scatenata un veterano

in realtà della materia cioè il presidente del senato Ignacio la russa che dopo aver definito

nei giorni scorsi i soldati nazisti uccisi in via rasella una banda musicale cosa assolutamente

non vera ma anche dopo aver detto tante altre cose simile soprattutto sui partigiani oggi

avrebbe detto a repubblica che l'antifascismo non è in costituzione ora non è chiaro cosa la

russa intendesse dire con una frase del genere anche perché non bisogna essere di certo presidenti

del senato per sapere e lui in quanto seconda carica dello stato dovrebbe saperlo che nella

dodicesima disposizione finale della costituzione è scritto proprio che è vietata la ricostituzione

sotto qualsiasi forma del dismiolto partito fascista dopo il polverone scaturito dalla

pubblicazione di questa sua frase su repubblica la russa ha precisato che la dichiarazione

state strapolata dal giornalista di repubblica durante una chiacchierata informale e che lui si

riferiva al fatto che proprio in costituzione la parola antifascismo manchi però come hanno

fatto notare in molti se una costituzione vieta il fascismo è abbastanza naturale che sia

per definizione antifascista anche se la parola antifascista non c'è sono insomma giochetti

semantici che lasciano un po il tempo che trovano che non hanno moltissima sostanza però diciamo

forse a smorzare un po le polemiche c'è il fatto che la russa ha garantito che il 25 aprile

giorno in cui l'Italia festegge la liberazione dal fascismo lui sarà presente alle cerimonie

chiaramente in attesa della prossima polemica chiudiamo con una notizia che forse potrebbe

fare piacere a molti perché la musica su instagram quella che non possiamo più utilizzare da qualche

settimana nelle storie nerill a causa del mancato accordo tra meta e sia potrebbe presto tornare

disponibile anche se solo provvisoriamente come riporta il fatto quotidiano si apre uno

spiraglio nella controversia vicenda tra sia e e meta quindi facebook e instagram dopo che

il gruppo di mark zackenberg aveva eliminato i contenuti musicali dalle piattaforme per non

aver raggiunto un accordo nel nostro paese ci pensa l'agico ma c'è l'autorità a

garante della concorrenza e del mercato a mettere il turbo alle trattative impantanate dopo

l'audizione di fine marzo in parlamento l'antitrust di fatto impone a meta la ripresa

delle trattative con sia mantenendo si legge nella nota un comportamento inspirato ai canoni

di buona fede e di correttezza così previa autorizzazione di sia e meta dovrà ripristinare la

disponibilità dei contenuti musicali su facebook e instagram il comportamento di meta sembra avere

natura abusiva si legge nella nota di agicom e tale da determinare un danno grave irreparabile alle

dinamiche competitive dei mercati relativi alla gestione dei diritti d'autore incidendo su

tutti i soggetti che compongono la filiera quindi autori soggetti che contribuiscono alla

creazione dell'opera e tutelati dalla legge sul diritto d'autore con letting sosa yetis che

tutelano questi diritti e utenti finali pertanto l'autorità ha disposto che meta riprenda

immediatamente le trattative mantenendo appunto un comportamento inspirato a canoni di buona

fede e correttezza e provveda a fornire tutte le informazioni necessarie onde consentire a

sia e di ripristinare l'equilibrio nel rapporto commerciale con meta insomma può darsi non è

detto perché adesso i legali di meta stanno valutando questa decisione dell'agicom che almeno

momentaneamente in attesa che si trovi che si raggiunga un accordo la musica le canzoni

italiane quelle dca e possano tornare disponibili su instagram e quindi sia possibile utilizzarle

nuovamente nelle storie e nel eneryl per quel che riguarda invece noi ci fermiamo qui anche per

questa settimana e vi do appuntamento al lunedì sempre alle 17 con del i 5 del i 5 è un podcast

prodotto da cnc media ascoltalo da lunedì al venerdì alle 17 direzione creativa e post

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Il governo promuove il turismo trasformando la Venere di Botticelli in una influencer. Ma il risultato non è quello sperato.

Forte scossa di terremoto a Catania.

Arrestara la preside integerrima. Avrebbe rubato tablet e cibo alla sua scuola.

Per La Russa nella Costituzione non si parla di antifascismo.

Forse torna la musica su Instagram. Forse.


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Musica Giovanni Ursoleo