Daily Five: La storia delle concessioni balneari, l’Italia bloccata sui binari e le altre notizie di oggi.
CNC Media 4/20/23 - Episode Page - 15m - PDF Transcript
Nella puntata di ieri abbiamo parlato delle ben tre procedure di infrazione che l'Unione
europea ha avviato contro l'Italia per il mancato rispetto da parte del nostro Paese,
delle direttive contro lo sfruttamento dei laboratori stagionali, contro il precariato
anche nella pubblica amministrazione e sulla lotta al riciclaggio di denaro sporco.
L'Unione europea in pratica ha immanato queste norme per combattere in tutti i paesi dell'Unione
questi fenomeni, queste piaghe, ma l'Italia dà ancora ad adeguarsi a rispettarle.
Bene, anzi male, perché a queste tre ora rischia di aggiungersene un'altra, riguardo
a una vicenda di cui in realtà nel nostro Paese si parla da tantissimi anni, ovvero
la questione delle concessioni balneari, di cosa stiamo parlando, venti secondi di
sigla e lo capiamo insieme.
Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità
e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta.
Oggi è giovedì 20 aprile e come vi dicevo l'Italia rischia di subire una pesante sanzione
da parte dell'Unione europea perché si ostina a non mettere a gara le concessioni balneari.
In queste ore è arrivata anche una sentenza della Corte di Giustizia europea che si espressa
su un caso specifico riguardante il comune di Ginosi in provincia di Taranto e insomma
noi nonostante questo continuiamo a fare orecchie da mercante, ma perché e di cosa
stiamo parlando.
Allora in Italia come sicuramente sapete, grandissima parte delle nostre spiagge è
ormai occupata da stabilimenti balneari e come potete ovviamente immaginare non è
che quelle spiagge siano di proprietà degli imprenditori che li tengono i loro lidi sono
e restano quelle spiagge, proprietà dello Stato, quindi di tutti noi che diciamo così
affittiamo questi pezzi di spiagge per un certo periodo di tempo a certi imprenditori,
però ovviamente con l'idea che non essendo di loro proprietà quelle spiagge, poi quelle
spiagge devono tornare a noi, ci devono tornare allo Stato e perché?
Perché per logica conseguenza se una cosa è di tutti dovrebbe essere diritto di tutti
avere la possibilità di utilizzarla al pari degli altri, dare ad esempio che ne so per
100 anni una spiaggia a un unico imprenditore significa di fatto negare agli altri cittadini
che magari vogliono fare la stessa impresa un diritto che invece è anche loro e bene
in Italia in realtà questa stortura è sempre stata invece la norma che ha messo per primo
le mani su una certa spiaggia impiantandoci il suo stabilimento balneare, i suoi ombrelloni,
le sue sdrai eccetera, dall'ora se l'è tenuta e l'ha considerata come sua a tempo indeterminato
e questo perché lo Stato o meglio comuni l'hanno abituato così questo imprenditore
tipo rinnovandogli in automatico la concessione e negando così la possibilità ad altri di
fare altrettanto a mettere la parola fine a questo chiamiamolo così fra intendimento
avrebbe dovuto essere in questi anni lo Stato italiano la politica ma nessuno lo ha mai fatto
perché chiaramente negli anni quella dei balneari detentori di una concessione è diventata una
vera e propria lobby capace di pesare sulle scelte politiche per cui nel 2006 davanti a questo
immobilismo da parte dell'Italia ha dovuto metterci una pezzo almeno ci ha provato l'Unione
europea con la cosiddetta direttiva Bolkestein che ha imposto in tutta Europa chiaramente non
solo in Italia la liberalizzazione dei servizi incluse le concessioni balneari che da quel
momento avrebbero dovuto essere messe a gara cioè chi vuole quel pezzo di spiaggia per farci
uno stabilimento sa che potrà tenerlo per tot anni al termine dei quali quel pezzo di spiaggia
torna a tutti torna allo Stato e chi vuole farci un altro stabilimento dovrà partecipare a una
gara in questo modo secondo questa direttiva nessuno diventa di fatto proprietario di una
spiaggia che è di tutti e tutti hanno l'opportunità di farci uno stabilimento bene cosa è accaduto
da quella direttiva del 2006 a oggi è accaduto un bel niente nessun governo l'ha mai fatta rispettare
ma proprio nessuno e per decenni a tanti giovani potenziali imprenditori è stata negata l'opportunità
di realizzare il proprio stabilimento perché chi è arrivato prima di lui ha ottenuto concessioni
che sono diventate poi rendite di posizione l'Unione europea a quel punto ha invitato e ha inviato
all'Italia continui avvertimenti la magistratura italiana stessa ogni volta che c'è stata una
contestazione ha dovuto dare torto ai comuni che continuano a prorogare le concessioni e alla fine
questo stato di cose si è sbloccato quando il governo Draghi ha disposto la fine di questo regime
e ha deciso che le concessioni dovevano e sarebbero state messi a gara a partire dal 2023 insomma ci
sono voluti 20 anni ma alla fine ce l'abbiamo fatta no e invece no perché quando ormai la
stortura sembrava risolta al governo sono arrivati meloni salvini e berlusconi che in questi anni
hanno protetto la lobby delle concessioni balneari con le unghie e con i denti e che una volta
arrivati al governo hanno deciso di ignorare le sentenze, di ignorare la direttiva, di ignorare
i richiami, di ignorare i giovani imprenditori che avrebbero diritto anche loro ad aprirsi il proprio
stabilimento per favorire chi in questi decenni magari si è pure fatto molto ricco grazie a
questo stato di cose e quindi hanno deciso il governo meloni ha deciso di prorogare al 2024
la risoluzione di questo problema ovviamente col pensiero che poi nel 2024 lo si possa
prorogare ancora perché poi con tutte le dovute distinzioni del caso prima vi dicevo che molti
si sono chiaramente arricchiti con questa storia delle concessioni balneari perché questo è l'altro
lato della medaglia il settore dei balneari nel solo 2022 ha fatturato qualcosa come 32 miliardi
di euro 32 miliardi di euro non spartiti tra centinaia di migliaia di imprenditori no ma solo
tra 7.000 stabilimenti quindi fate voi i conti e sapete quanto è incassato lo stato per l'affitto
di questa sua proprietà di queste sue spiagge che hanno generato 32 miliardi di ricchezza privata
appena 115 milioni cioè su 32 miliardi di ricchezza i titolari di queste concessioni alla fine pagano
un affitto di 115 milioni cioè lo 0,3 per cento ecco a tutto questo ripeto si era finalmente trovata
una soluzione aveva trovata il governo draghi era stata fissata una data e tutto quanto insomma
ne eravamo fuori a tanti giovani imprenditori finalmente si poteva dare l'opportunità che
altri hanno avuto prima di loro su un demagno che è anche loro e invece niente meglio proteggere
evidentemente le lobby le poche migliaia di questi imprenditori molti di loro ricchia per carità
non tutti ma molti di loro stranicchi è il demagno pubblico trattarlo alla stregua di una
proprietà privata intanto l'Europa minaccia sensioni e anche quelle ovviamente saremo noi a pagarle
solo adesso mentre registro sono da poco passate le 15 stallentamente riprendendo la
circolazione ferroviaria tra Firenze e Bologna dove nella notte deragliato il carro di un treno
merci che ha praticamente mandato in tilt tutto il traffico ferroviario di mezza italia ritardi
cancellazioni di molti treni e un mare di proteste da stamane all'alba scrive la stampa
caratterizzano quello che può essere definito un vero e proprio giovedin nero per chi viaggia
da torino a roma da Firenze a milano e il caos e le conseguenze inevitabili riguardano
molte altre aree anche periferiche del paese poco dopo le 9 20 erano già oltre 50 i treni
cancellati ma nel corso delle ore i convogli soppressi sono sensibilmente aumentati si registrano
ritardi anche di 5 ore e migliaia le persone rimaste a terra mentre è scattata la corsa
all'acquisto di altri biglietti per cercare alternative inclusi gli aerei per i quali aggiungo
qui il costo dei biglietti ha raggiunto addirittura i mille euro ma che cosa è successo esattamente
tutto è stato causato dal deragliamento del carro di un treno merci nella stazione di Firenze
castello alle porte della città toscana la polizia ferroviare ha sequestrato il carro merci
deragliato la procura di Firenze sembra escludere l'ipotesi di un sabotaggio all'origine dell'incidente
potrebbe esserci la rottura di un asse questa almeno la prima ipotesi su cui stanno lavorando
gli investigatori la rottura dell'asse avrebbe portato poi alla successiva inclinazione del convoglio
che prima di fermarsi ha causato danni ai sistemi elettrici abbattendo alcuni tralici della linea
elettrica chiaramente fa sapere tren italia i biglietti saranno rimborsati alle migliaia di
persone che che hanno subito disagi enormi hanno dovuto attendere ore per ripartire e molti di
loro da questa mattina ancora non sono ripartiti però per chi volesse essere rimborsato basterà
farne richiesta presso le biglietterie chiamando il numero 06 3000 o compilando il modulo apposito
sul sito di tren italia tuttavia nonostante la promessa di rimborso le associazioni dei consumatori
si stanno muovendo in queste ore per richiedere oltre a rimborso anche un risarcimento danni
pochi minuti fa abbiamo parlato delle tre procedure di infrazione a cui l'italia è
sottoposta dall'unione europea per sfruttamento del lavoro stagionale precariato e riciclaggio
e poi del rischio di maxi sanzione a cui stiamo andando incontro per la questione dei balneari
ecco siccome a noi piace non farci mancare nulla poche ore fa è giunta anche la condanna da
parte dell'euro parlamento nei confronti dell'italia per la retorica imperante da parte di alcuni
politici e partiti contro i diritti gender ed lgbt l'emendamento leggo dal corriere presentato
dai verdi e dalla sinistra che è stato approvato esprime preoccupazione per gli attuali movimenti
anti diritti anti gender e anti lgbtq a livello globale alimentati da alcuni leader politici
religiosi in tutto il mondo anche nell'unione europea e condanna fermamente la diffusione di
tale retorica da parte di alcuni influenti leader politici e governi nell'unione europea come nel
caso di ungeria polonia e italia l'emendamento è stato approvato dal parlamento europeo con
282 vote a favore 235 contrari e 10 astenuti come sapete ogni giorno alla politica italiana piace
avvitarsi su una particolare polemica a volte nel mirino c'è la sinistra volte la destra e a
volte ci capitano anche i vignettisti e sta facendo molto discutere da questa mattina una
vignetta pubblicata dal fatto quotidiano che ritrae la sorella di georgia veloni mentre è
alletto con un uomo di pelle nera nella vignetta lui le chiede e tuo marito dov'è riferendosi al
ministro francescolo l'obrigida che è appunto cognato della premia georgia veloni e marito di
a rianna meloni le risponde tranquillo sta tutto il giorno a combattere la sostituzione etnica
è una vignetta che insomma lascia poco spazio a immaginazione e interpretazione e che ha portato
la presidente del consiglio georgia meloni a intervenire con un posto pubblicato sui social
questa mattina quella ritratta nella vignetta scrive georgia meloni e a rianna una persona
che non ricopre in carichi pubblici colpevole su tutto di essere mia sorella sbattuta in prima
pagina con allusioni indegne in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna una madre una
persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un governo considerato nemico
e il silenzio assordante su una cosa così grave prosegue la premia meloni da parte di quelli che
dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale dimostra plasticamente la mala fede
della quale siamo circondati alle parole di georgia meloni come potete immaginare hanno
fatto seguito quelle di numerosi esponenti della maggioranza che hanno preso le difese
della della premier ma anche della sua famiglia ma testati di solidarietà sono arrivati anche
dalle opposizioni il direttore del fatto quotidiano marco travaglio su cui questa vignetta e comparsa
invece ha replicato soltanto dicendo non posso passare il mio tempo a spiegare le battute a
questo pomeriggio poco dopo le 15 30 ora italiana in texas quindi negli stadi uniti si è
verificato il lancio di un razzo attenzuo con anzi enorme da esperti e appassionati perché
non sarebbe stato un lancio come gli altri ben sì il primo passo verso una nuova era
dell'esplorazione spaziale questo perché perché ha essere lanciato e il razzo più alto del mondo
lo starship prodotto da space x che è dell'imprenditore miliardario e lo masch in grado di
riatterrare ed essere riutilizzato riciclato anziché andare distrutto bene come è andata
la missione allora è stata un successo però a metà perché il lancio è riuscito il razzo ha
preso il razzo enorme 120 metri ha preso regolarmente il volo però a 34 chilometri di altitudine si
è verificata un'esplosione che ha di fatto segnato il fallimento della missione e l'on masch
scrive il corriere che ha seguito il lancio in diretta è stato ripreso con una faccia felice che
poi in 4 minuti è apparsa sconsolata in un test come questo ha scritto l'azienda su twitter il
successo deriva da ciò che impariamo e il test di oggi ci aiuterà a migliorare la fidabilità di
starship mentre space x è al lavoro per rendere la vita multiplanetaria come di consueto la base
di partenza è stata la star base di space x in texas e questo lancio ha un alto come vi dicevo
il valore simbolico ed economico perché è il primo test completo della combinazione starship più
superevi un colosso che raggiunge i 120 metri di lunghezza e su cui si gioca il futuro di space x
l'azienda spaziale di masch infatti vorrebbe utilizzare questo sistema di lancio completamente
riutilizzabile per le future missioni sulla luna e su marte la nasa poi ha scelto proprio starship
come l'ender lunare per artemistre che è la missione che nel 2025 porterà di nuovo l'uomo
sulla luna dall'ultimo allunaggio del 1972 e con questo per oggi ci fermiamo qui io vi ringrazio e
vi saluto e vi do appuntamento a domani sempre alle 17 con daily five
io sono emilio mola e questo è daily five il podcast di cnc media per comprendere l'attualità
e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta
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