Daily Five: La Riforma della Giustizia, spiegata. Il bambino ucciso dal Suv per un video su Youtube. Centinaia di morti nell’ennesimo barcone affondato

CNC Media CNC Media 6/15/23 - Episode Page - 23m - PDF Transcript

Oggi, in Consiglio dei Ministri, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio porterà il suo

disegno di legge che dovrebbe, almeno in parte, riformare la giustizia italiana.

Questa miniriforma che dovrà, ovviamente, passare al Vaglio del Parlamento è già stata

bersagliata da fortissime critiche da parte dei magistrati, secondo i quali le nuove norme

di fatto aiutano i delinquenti e ostacolano la lotta alla corruzione, ma anche dai giornalisti

per i quali la riforma è un mezzo bavaglio alla stampa. Ma cosa contiene questa riforma

e perché è tanto criticata? Venti secondi di sigla e proviamo a vederla per bene.

Io sono Emilia Omola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media, per comprendere

l'attualità e conoscere il mondo che ci circonda, una notizia alla volta.

Oggi è giovedì 15 giugno e, come vi dicevo, oggi è anche il giorno della riforma della

giustizia messa appunto dal ministro Carlo Nordio che, al centro, come si dice in questi

casi, di tantissime polemiche, proprio perché per ammissione dello stesso Nordio cerca questa

riforma di portare a compimento alcuni di quei limiti alla magistratura che Già Berlusconi

tentò in vano di imporre. Ma cosa prevede questa riforma? Proviamo a schematizzare tutto

e a capirci qualcosa. Allora, intanto la riforma va a toccare i due codici della giustizia

penale, il codice penale e il codice di procedura penale. Vediamo prima le modifiche al codice

penale. Fundamentalmente sono tre, l'abolizione del reato di abuso d'ufficio, la quasi-abolizione

del reato di traffico di influenza e lecite, la limitazione alla pubblicazione di intercettazioni.

Partiamo dall'abuso d'ufficio. Cos'è e perché il governo vuole abolirlo? Allora,

l'abuso d'ufficio in sintesi è quel reato che commette il pubblico ufficiale o l'incaricato

di pubblico servizio, quindi immaginate, non lo so, il sindaco, l'assessore, il dirigente,

eccetera, che in sostanza, approfittando delle sue funzioni e violando le norme, produce

un vantaggio a sé o ad altri, magari ad amici o parenti, o un danno ingiusto ad altri.

Oggi questa ipotesi di reato viene punita se accertata con pene che vanno da uno a

quattro anni, però in realtà, nei fatti, in Italia, quasi nessuno oggi viene mai condannato

per abuso d'ufficio. Nel 2021, su 5.418 procedimenti penali per abuso d'ufficio, le condanne sono

state appena 27 e i patteggiamenti appena 35. Prendiamo quindi di una sessantina di casi

su 5.400 procedimenti avviati, insomma, il 3% del totale. In effetti, quindi, parliamo

di ben poca cosa. Ma allora perché il governo si sta, diciamo, così impegnando e si sta

prendendo tutto questo disturbo per abolire questa ipotesi di reato per la quale, alla

fine, come abbiamo visto, non è condannato quasi nessuno? Beh, proprio per questo, perché

alla fine nessuno viene condannato. Però, intanto, anche se nessuno viene condannato,

intanto, in tantissimi vengono indagati. E per un sindaco, ad esempio, finire magari

sui giornalico l'accusa di essere indagato per abuso d'ufficio è un serio problema.

Lui sa, magari, che alla fine sarà assolto, archiviato, come avviene nel 97% dei casi,

però intanto l'immagine è infangata. E avere tra l'altro un'indagine sulle spalle

non è mai una bella sensazione. Da qui la sindrome, che lamentano tantissimi sindaci,

ma anche amministratori vari, ovvero la cosiddetta paura della firma, la paura di firmare

qualsiasi atto. Spesso i sindaci vengono indagati per abuso d'ufficio, per eventi che quasi

non hanno niente a che vedere con loro, tipo una persona che inciampa in una buca o in

incidente stradale, etc. Quindi meno atti firmano, meno rischi corrono. Però anche questo

che cosa comporta, beh, che meno firme significa anche amministrazioni ferme, olente o inefficenti.

Da qui quindi la volontà del governo di abolire del tutto l'ipotesi direato di abuso d'ufficio,

per abolire in questo modo ingiuste incriminazioni e la famigerata paura della firma. Tutto

è giusto, quindi no? Beh, fino a un certo punto in realtà. Se oggi l'ipotesi direato

di abuso d'ufficio esiste, è proprio perché il comportamento sanzionato da questa norma

è comunque un'ingiustizia. Voglio dire, siamo d'accordo, no, sul fatto che un sindaco

che approfitta delle proprie funzioni per avvantaggiare magari economicamente se stesso

gli amici o per danneggiare volutamente qualcun altro è un'ingiustizia, su questo

siamo d'accordo, no? Direi di sì. Ecco, il fatto che lo facciano alla fine in pochi,

però tutto questo, rende questo comportamento giusto? No, direi che resta sempre ingiusto.

Facciamo un esempio così magari mi chiarisco meglio. Rubare una bicicletta è una cosa

ingiusta, giusto? Direi di sì. Soprattutto se è il proprietario, se è tu della bicicletta.

Ora, io non so quante persone vengano beccate e condannate per furto di bicicletta, ma immagino

e forse non mi discosto nemmeno dalla realtà, che siano pochissime, che ogni cento bicicluvate

solo un ladro venga beccato e condannato. Sarebbe questa statistica una ragione per abolire

il reato di furto di bicicletta? Oppure questa statistica rende il reato di furto di bicicletta

meno odioso e meno dannoso? Direi di no. E cosa accadrebbe se venisse abolito il reato

di furto di bicicletta perché tanto alla fine vengono condannati in pochi? Beh, molto

probabilmente di colpo aumenterebbero le biciclette e aumenterebbero le vittime di

questi furti che però dovrebbero a quel punto tacere e tornarsi a casa a piedi. Lo stesso

potremmo dire con l'abolizione del reato di abuso d'ufficio. Cosa accadrà quando

sarà abolito? Accadrà banalmente, probabilmente, che più di qualche sindaco o amministratore

o dirigente che oggi magari evita di abusare delle proprie funzioni per avvantaggiare

se stesso o per danneggiare gli altri, domani non eviterà più perché tanto non sarà più

perseguibile. Non solo oggi i magistrati contestano molto questa abolizione del reato d'ufficio

perché in realtà è proprio indagando su questo reato minore, come appunto l'abuso

d'ufficio, che poi saltano fuori le corruzioni, le concussioni e i reati più gravi. Spesso

lo si dimentica, ma il modo in cui vengono scoperti i reati maggiori è proprio questo.

Si indaga una persona per un reato piccolo e poi durante le intercettazioni o le indagini

su quel piccolo reato si scopre che questo piccolo reato è stato commesso nell'ambito

di una cosa molto più grossa e quindi vengono presi anche cosiddetti pesci grossi andando

ad abolire l'abuso d'ufficio. Si va quindi a impedire ai magistrati, a ostacolari magistrati

nello scoprire questi reati più grossi. Ma andiamo avanti. Oltre ad abolire l'abuso

d'ufficio, il governo, come vi dicevo prima, vorrebbe molto limitare anche il reato di

traffico d'influenze, quando sia il reato di traffico d'influenze illecito, quando,

la faccio molto semplice, qualcuno sfrutta o banta conoscenze con pubblici ufficiali

per farsi promettere o dare soldi o altro come ricompensa per la propria mediazione.

La dico malissimo. Io vado da un imprenditore e gli dico, guarda, sono amico intimo del

sindaco, se mi dai 200 euro ti faccio avere quel lavoro o quell'appalto. Lo semplificata

però più o meno, stiamo parlando di questo. Ora, cosa vuole fare il governo? Il governo

vuole depenalizzare gran parte di questo reato e limitarlo solo ai casi gravi, eliminando

i casi in cui il mediatore ad esempio millanta soltanto di avere questi agganci. Quindi la

conseguenza quale è che millantare in cambio di favori potrebbe non essere più reato. C'è

infine il capitolo intercettazioni, intenzione del ministro Nordio e limitare anche la pubblicazione

delle intercettazioni sui giornali solo ai casi in cui queste intercettazioni sono state

inserite dal giudice o in qualche motivazione di un provvedimento o nel dibattimento. Insomma,

non potranno più essere pubblicate intercettazioni effettuate durante le indagini preliminari

e contenute ad esempio nel fascicolo con cui il PM chiede una custodia cautelare. Quindi

in sostanza noi cittadini avremo meno informazioni e le avremo soprattutto più tardi in merito

a reati che spesso in questi casi riguardano soprattutto i colletti bianchi. Bene, o male

in base ai punti di vista, queste sono le principali modifiche della riforma al codice

penale. Ora rapidamente vediamo quelle che invece Nordio vuole apportare al codice di

procedura penale. Anche qui di modifiche ne abbiamo tre, vediamole una per una. Oggi intanto

come sapete quando un indagato deve essere arrestato le forze dell'ordine si presentano

all'alba a casa sua e lo portano dentro, detta in maniera molto cruda. Questo serve a evitare

che l'indagato possa fuggire, inquinare le prove o commettere di nuovo il reato. Con la

riforma invece che vuole proporre il ministro Nordio l'indagato deve essere avvisato del

suo arresto cinque giorni prima dell'arresto stesso. Questa premura, questa cortesia chiamiamola

così ovviamente non varrà per i casi di maggiore all'arme pubblico quindi per indagati per

mafia, terrorismo, violenza sessuale eccetera, ma varrà per gli altri reati quindi anche

qui in sostanza quelli che riceveranno la cortesia di essere informati giorni prima

dell'ora arresto saranno fondamentalmente i colletti bianchi. Non solo se oggi a decidere

se effettuare un arresto o meno e soltanto il GIP, cioè il PM va del GIP e gli dice

guarda io vorrei arrestare questa persona qui ci sono le prove, mi autorizi ad arrestarla

il GIP dice sì e la persona mi è arrestata. Oggi avviene così quindi il GIP sarebbe il

giudice per l'indagini preliminari con questa riforma invece Nordio vuole che ogni volta

per ogni arresto debba esserci un intero collegio di tre giudici per decidere un arresto o meno

che per carità magari è anche una maggiore garanzia però significa costringere ogni

giorno centinaia di giudici che già oggi non sanno come smaltire tutto il lavoro che hanno

a occuparsi anche di questo. Infine, e davvero abbiamo finito, questa riforma

abolisce l'appello alle assoluzioni da parte dei PM mi spiego meglio. Oggi quando si fa

un processo da una parte c'è l'imputato sotto accusa e dall'altra c'è l'accusa

cioè il PM, il pubblico ministero. Oggi se un imputato viene condannato in primo grado

questo imputato può dire non sono d'accordo, questa condanna è ingiusta chiedo di essere

nuovamente giudicato in appello. Al contrario se un imputato viene invece assolto e il PM

che può dire non condivido questa assoluzione secondo me questo imputato è ancora colpevole

chiedo quindi che lui sia nuovamente giudicato in appello. Ecco domani con questa riforma

anordio l'imputato potrà appellarsi in caso di condanna ma il PM non potrà più fare

lo stesso, non potrà più fare appello almeno per una serie di reati in caso di assoluzione.

Insomma una oggettiva violazione dell'uguaglianza delle parti del processo, diciamo una guaglianza

che viene appunto violata perché l'imputato avrà più diritti dell'accusa. Una norma simile

fu già proposta, guarda caso proprio da Berlusconi nel 2006, la Corte Costituzionale ovviamente

la bocciò perché appunto andava a violare l'uguaglianza delle parti del processo, adesso

ci riprovano, staremo a vedere come andrà. Non ci sono nemmeno questa volta buone notizie

per chiunque abbia dei mutui a tasso variabile o per chiunque voglia chiedere un mutuo o

un prestito. Oggi per l'ottava volta di fila la BCE cioè la Banca Centrale Europea alzato

di un ulteriore 0,25% il tasso di riferimento di area euro che passa dunque dal 3,7% deciso

nella riunione del 4 maggio scorso al 4% e non è finita così. Gli economisti scrive

il Corriere stimano che da oggi a settembre la BCE potrebbe decidere altri due aumenti

detassi portando il costo del denaro nell'eurozona almeno al 4,25% probabilmente addirittura

oltre. Un livello ormai molto vicino a quel 5,25% raggiunto dal costo del denaro negli

Stati Uniti che tuttavia avendo iniziato il ciclo di rialzi prima della BCE hanno raggiunto

a maggio un tasso di inflazione del 4% quindi due punti in meno rispetto alla zona euro.

Ma perché la BCE prende queste scelte? Perché vuole farci pagare di più i mutui e i prestiti?

Lo abbiamo detto già altre volte in realtà. Allora aumentare il costo del denaro serve

proprio a scoraggiare mutui e prestiti in modo da ridurre il denaro in circolazione e quindi

raffreddare l'inflazione che oggi è tutta diciamo l'Unione Europea o meglio quella

che utilizza l'euro è ancora molto alta e circa al 6%. Per la BCE che ha come compito

principale proprio quello di tenere l'inflazione sotto controllo ovvero attorno al 2% aumentare

il costo del denaro che ovviamente è una scelta che danneggia le economie e un male

minore rispetto al male dovuto a un'inflazione elevata che col tempo erò destipendi, risparmi

e pensioni. Lasciamo la politica italiana e la politica

monetaria dell'Unione Europea e passiamo alla cronaca per parlare di una tragedia che probabilmente

vi sarà capitata sotto gli occhi se solo avete aperto non dico un sito di informazione ma

anche qualsiasi social. Ieri a Roma attorno alle 16 un'auto di grossa cilindrata, un

SUV Lamborghini Urus con a bordo 5 giovani si è schiantato contro una smart con a bordo

una donna di 29 anni e i suoi due bambini. Manuel di 5 anni è morto nello schianto mentre

la sorellina di 4 anni è la mamma e le nauciello sono finite in ospedale e una tragedia della

strada come purtroppo tante ne capitano ogni giorno ogni settimana ogni mese ma se questa

oggi è più discussa delle altre, se questa oggi sta guadagnando l'apertura di tutti

i siti di informazione non è solo per la giovanissima età dell'unica vittima ma perché a bordo

dell'altra auto che avrebbe causato lo schianto c'erano 5 famosi youtuber che in quel momento

non stavano usando l'auto per necessità per spostarsi da qualche parte a un'altra ma

sostanzialmente per gioco, per girare dei video da pubblicare poi online. Insomma l'impressione

ma forse anche la verità starà alle indagini e alla giustizia accertarlo con sicurezza

e che ieri un bambino di appena 5 anni sia morto e una famiglia sia stata completamente

devastata non per uno sfortunato incidente come tanti ne accadono ma per gioco, per un

video, per dei like ed è questa circostanza oggi a far montare un'onda di rabbia e indignazione

che sta rendendo la morte del piccolo Manuel ancora più inaccettabile e insopportabile.

Come vi dicevo a bordo del SUV c'erano 5 giovani tutti i ventenni, 4 ragazzi e una ragazza

ma il solo indagato è Matteo Di Pietro, lo youtuber al volante dell'auto. Di Pietro

leggo dal corriere, 20 anni e indagato dalla Procura di Roma per omicidio stradale e lesioni

aggravate. La Procura di Roma affiderà una consulenza tecnica al fine di accertare a

che velocità stesse viaggiando il SUV Lamborghini. Gli investigatori della Polizia municipale

stanno intanto ancora indagando sulla dinamica dei fatti e hanno sequestrato tutti i telefonini

dei ragazzi che si trovavano a bordo della supercarra noleggiata presso un concessionario

a terra nova, lo Sky Limit. Gli accertamenti dei vigili urbani proseguono per stabilire

chi stesse filmando le bravate che sarebbero state poi postate sulla rete nell'ambito

di sfide, appremi su una piattaforma alla quale sono iscritte oltre 600.000 persone

con ben 152 milioni di contatti negli ultimi tre anni, un profilo contenente giochi e

challenge di ogni genere non soltanto a bordo di autodilusso. L'indagine prosegue il corriere

della municipale punta adesso a stabilire se la Lamborghini potesse essere noleggiata

visto la potenza in cavalli a un ragazzo di appena vent'anni. Non sembra infatti che

il conducente dell'auto che ha investito la Smart potesse mettersi al volante di una

vettura di questo genere, almeno secondo le norme del codice della strada sui neopatentati.

Al momento non viene contestato nulla agli altri quattro giovani a bordo del veicolo,

ragazzi e una ragazza, sebbene non si esclude che siano stati indagati anche essi come

atto formale per il sequestro dei loro telefonini, sono stati comunque interrogati come testimoni

di quanto accaduto insieme con altre persone che hanno assistito all'incidente. Come detto,

i cinque sull'auto investitrice fanno parte di un gruppo presente su YouTube con 600.000

iscritti che organizza sfide online con votazioni, clic a pagamento e premi in denaro, fra le quali

anche rimanere in auto per 50 ore di seguito. Da due giorni si aggiravano per il quartiere,

filmandosi per le strade sullo stesso veicolo. Il papà di Manuel, accorso a piedi sul luogo

dell'incidente, ha anche tentato di aggredire il conducente della Lamborghini ed è stato

bloccato dalle persone presenti. Pressiamo purtroppo sulla cronaca perché ieri oltre al

piccolo Manuel, almeno altri 100 bambini hanno perso la vita in un'altra spaventosa tragedia

nell'affondamento di un barcone l'ennesimo nel Mediterraneo, questa volta a 50 milia dalla

Grecia. Nel pomeriggio, prima che la barca fondasse già i corpi senza vita di due bambini

morti di sete, erano stati tirati fuori dalla stiva del peschereccio Adriana, scatenando

rabbia e panico a bordo, ma in quella stiva del peschereccio che ora è inabissato nel

fondo dell'oionio di bambini, ce n'erano almeno un centinaio con le loro mamme. La

conferma drammatica scrive Repubblica dell'entità di quello che è certamente uno dei più

gravi naufraggi di migranti della storia, arriva dai pochi sopravvissuti circa 108 che in queste

ore stanno ricostruendo il retro scena della tragedia. Sono tutti uomini siriani, afgani,

pakistani, egiziani, allora erano infatti riservati i due ponti del barcone partito sabato

dato Brooke con 750 persone a bordo colato a picco nella notte tra martedì e mercoledì,

senza che nessuno per tutta la giornata precedente fosse andato in loro soccorso. La ricostruzione

che si va ricomponendo di ora in ora consegna un quadro assai diverso da quello proposto

ieri dalla Guardia Costiera Greca che ha giustificato il suo mancato intervento, nonostante Frontex

avesse segnalato il barcone sin dalle 9.47 del mattino, con il desiderio dei migranti

di proseguire il viaggio verso l'Italia. In realtà sembra che il peschereccio puntasse

verso le coste del Peloponneso deviando la precedente rotta verso le coste Calabresi.

C'è una foto che dice più di ogni altra parola ed è quella ripresa dall'alto da un aereo di

Frontex con centinaia di braccia alzate dei migranti che chiedono aiuto quando ancora il

barcone naviga. Secondo il racconto di alcuni sopravvissuti, a bordo la tensione era alta sin

dalle ore successive alla partenza. Il motore del peschereccio aveva cominciato a fare le

bize sei ore dopo aver lasciato le coste della girenaica, tanto che alcuni migranti avevano

anche chiesto di tornare in Libia, ma il capitano dell'Adriana e gli scafisti avevano tirato

diritto a quanto pare usando anche le maniere forti e picchiando chi si lamentava. Marte di mattina

la situazione sarebbe degenerata con la fine dell'acqua da bere a bordo e molte persone disidratate

che cominciano a perdere i sensi. Nella tarda mattinata la scoperta che sei delle persone

estiva tra cui due bambini erano morti, impredo al panico visto che le ripetute richieste di soccorso

non avevano dato alcun esito, i migranti avrebbero cominciato a ribellarsi e il capitano a quel punto

dopo aver girato la prua verso le coste greche avrebbe abbandonato la nave calando una scialuppa.

Come dimostrano i tracciati, da quel momento in poi il peschereccio avrebbe cominciato a

zigzagare. Inserata poi la situazione è precipitata del tutto quando due mercantili che avevano ricevuto

ordine dalla guardia costiera greca di avvicinarsi al peschereccio hanno cominciato a tirare a bordo

bottiglie di acqua e viveri. Per accaparrarsere i migranti si sarebbero mossi in maniera incauta

provocando gravi oscillazioni del peschereccio. Alcune ore dopo, quando ormai è notte, il

motore si sarebbe definitivamente spento e è diventato ingovernabile, il barcone si è rovesciato

in seguito allo spostamento di peso dei 750 a bordo. Difficilissime concludere pubblica,

le operazioni di soccorso ormai ridotte all'umicino invece le speranze di trovare altri

sopravvissuti, i morti insomma dovrebbero essere almeno 600. Nel punto del naufraggio il mare è

molto profondo e i soccorritori ritengono che la maggior parte dei migranti sicuramente diverse

centinaia si è rimasta intrappolata nell'astiva o tra i due ponti. E con questo per oggi noi ci

fermiamo qui, io vi ringrazio per l'ascolto e vi do appuntamento a domani sempre alle 17 con Deli

5. Deli 5 è un podcast prodotto da CNC media, ascoltalo da lunedì al venerdì alle 17. Direzione

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La Riforma della Giustizia del ministro Carlo Nordio spiegata punto per punto.

La BCE aumenta ancora il costo del denaro. Mutui sempre più cari. Ecco perché.

Per girare in Lamborghini un video su youtube travolgono una smart. Morto un bambino di 5 anni.

Spaventosa tragedia della disperazione, un barcone con 750 persone a bordo affonda nello Ionio. Si salvano solo in 100.

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