Daily Five: La canna di Damiano. Rai, le dimissioni di Annunziata. Usa, la candidatura di DeSantis. Voto Fuorisede, ancora nulla

CNC Media CNC Media 5/25/23 - Episode Page - 19m - PDF Transcript

Conoscete senza dubbio Damiano de Maniskin, il suo nome all'anagrafe sarebbe Damiano

David, però per noi è Damiano de Maniskin.

Ecco, Damiano de Maniskin che su Instagram ha un seguito di oltre 5 milioni di follower

e finito nelle ultime ore al centro di una piccola polemica per colpa di una foto che

ha pubblicato 4 giorni fa sulla sua pagina Instagram, una foto in cui appare nudo sul

letto con le pudenda coperte dalle moticon di un cuorenero mentre si gode alla fine del

tour, una canna o spinnello chiamatelo come vi pare.

Bene, l'aveste mai fatto perché quella foto o meglio quello spinnello stretto tra le labbra

ha fatto incazzare tantissimo un altro notissimo cantante, ovvero Albano Carrisi, che riguarda

quell'immagine sentito da ADN Chronos ha detto, fare proselitismo della cannabis non

mi sembra una buona idea, dare esempi di distruzione non è il massimo, la droga equivale a distruzione

e vale anche per lo spinnello, ognuno della sua vita può fare quello che vuole, però

è un peccato, soprattutto se sei un personaggio pubblico perché invogli chi ancora è inesperto

a fare uso di cannabis. Ora, Albano per me è un mito, può dire quello che gli pare e

ci mancherebbe altro, soprattutto per le negative esperienze che sostiene di aver avuto in

famiglia con la cannabis, è bello che un personaggio del suo calibro si schieri contro l'uso

di sostanze nocive, però simili dichiarazioni diventano un problema quando poi vengono utilizzate

e strumentalizzate da politici che ne nascondono tutta l'ipocrisia. Questa dichiarazione di

Albano è subito ripresa da tutti i giornali, è stata infatti anche condivisa dal solito

Matteo Salvini sulle sue pagine social con la dicitura parole sante. Ecco, non sono parole

pesante, ma parole pericolosamente e spiace dirlo ipocrite e criminogene, nel senso che

su questa ipocrisia della cannabis che distrugge della cannabis che fa male eccetera, organizzazioni

criminali come le mafia ci costruiscono da decenni, business da miliardi e miliardi

di euro l'anno, ma perché è un'ipocrisia ed è soprattutto una ipocrisia pericolosa.

Vi faccio un esempio, sul suo profilo social Damiano De Maniskin, prima di questa ultima

foto incriminata quello dello spinello per capirci, ne ha pubblicate altre due, in una

appare con due birre e in un'altra con una comune sigaretta. Bene, sapete quante persone

uccide ogni anno l'alcol come quello contenuto nelle birre in Italia? 17.000 persone. Sapete

quante persone uccide ogni giorno in Italia il fumo di sigaretta? 83.000 persone. Sapete

quante persone uccide ogni anno in Italia la cannabis? Zero. Bene, Albano e Salvini

avrebbero potuto criticare Damiano De Maniskin per quelle altre due foto, per le foto con

l'alcol che uccide 17.000 persone all'anno in Italia o per quella con la sigaretta che

uccide 83.000 persone all'anno solo in Italia? No, attaccano l'unica foto in cui Damiano

De Maniskin ha tra le labbra qualcosa che ogni anno in Italia, ma vi dirò di più nel

mondo causa zero morti. Dico nel mondo perché non si hanno al mondo notizie di persone uccise

direttamente dalla cannabis. Potremmo notare qualcosa in più. Potrei dirvi che Albano

Carrisi è anche un notissimo, oltre che notissimo cantante, è anche un notissimo produttore in

Puglia di vino. C'è di quel vino che contiene quell'alcol che in Italia ogni giorno ammazza una

quarantina di persone. Ripeto, una quarantina di persone ogni giorno. Io personalmente per quel

che ve ne può fregare amo il vino, bevo vino, sono contento che Albano produca vino,

il vino è per noi storia, tradizione, ricchezza, tutto quello che volete. Ma se il tema è la salute,

se il tema è la tutela dei giovani e della loro salute, bisognerebbe quanto meno interrogarci

sull'opportunità che chi produce una sostanza che uccide migliaia di italiani, dia lezioni di

correttezza sulla salute a un ragazzo che fuma una sostanza che non ammazza nessuno e suona parecchio

ipocrita, che è un politico che non ha mai nascosto di gradire l'alcol, che addirittura è

associato al mojito, che combatte contro l'eticchettatura che in forma ai consumatori sui rischi

dell'alcol, faccia su quelle parole contro una sostanza di gran lunga meno pericolosa dell'alcol,

che da meno dipendenza dell'alcol, che causa meno danni dell'alcol alla salute,

e che causa effetti psicotropi di gran lunga inferiori a quelli dell'alcol. Perché sì,

anche l'alcol è una sostanza psicotropa come la cannabis, ovvero è una droga,

solo che non si può dire, meglio dare in testa la cannabis, meglio proteggere i giovani da

una sostanza che non uccide e invogliarli invece, nel nome della tradizione, delle radice, quello

che volete, a berne una che invece uccide, meglio nascondersi dietro questa criminogena ipocrisia,

con i sinceri ringraziamenti delle mafia che fanno il tifo perché questa insopportabile

mensogna della politica e della società permetta a loro di fare ogni anno miliardi e miliardi.

Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità

e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta.

Oggi è giovedì 25 maggio e da alcune ore tutti i siti di informazione in Italia aprono

sostanzialmente con la stessa notizia, ovvero la decisione del Consiglio d'Amministrazione

della RAI di dare il via libera alle nomine dei nuovi direttori delle varie testate proposti

dall'amministratore delegato in quota governo di centrodestra Roberto Sergio.

In pratica, per renderla semplice, questa mattina la notizia è che questa mattina la maggioranza

di governo che ha in mano la RAI appiazzato alla guida dei vari telegiornali e radiogiornali

professionisti di propria scelta, risultato, come potete immaginare, grandi polemiche,

soprattutto da parte del centro sinistra, e però cosa abbastanza eclatante è in attesa

le clamorose dimissioni immediate e irrevocabili dalla RAI della giornalista Lucia Annunziata,

cioè la conduttrice della trasmissione mezz'ora in più.

Arrivo a questa scelta scritto annunziata nella sua lettera di dimissioni senza nessuna

la mente e la personale, giudicherete voi ora che ne avete la responsabilità il lavoro

che ho fatto in questi anni.

Le sue dimissioni, a chiarito annunziata, sono irrevocabili, non intende tornare indietro

e aggiunge.

Vi arrivo perché non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti,

né sui metodi, in particolare non condivido le modalità dell'intervento sulla RAI,

riconoscere questa distanza ed avartemia un atto di serietà nei confronti dell'azienda

che vi apprestate a governare.

Non ci sono dunque le condizioni per una collaborazione.

Le dimissioni di Lucia Annunziata, quindi, arrivano oggi a pochi giorni di distanza da

quelle di Fabio Fazio, un altro conduttore molto seguito, però in viso anche lui all'attuale

maggioranza di governo, va precisato che, né Fazio né Lucia Annunziata sono stati cacciati

o licenziati dalla RAI, però in maniera molto più o meno velata, diciamo così, hanno

inteso che in azienda l'aria sarebbe cambiata, che non sarebbero stati particolarmente

graditi soprattutto dalla nuova maggioranza di governo e ne hanno trattato le necessarie

conseguenze.

Risultato, oggi quasi tutti i principali canali televisivi italiani sono indirettamente o

direttamente o in mano a uno dei leader della maggioranza, vedi, Mediasetto con Berlusconi,

o in mano alla maggioranza tutta, vedi RAI, con giornalisti particolarmente eseguiti

a perfino profittevoli da un punto di vista economico per l'azienda a quale è Fabio

Fazio, però scomodi e costretti quindi a lasciare l'azienda in cui magari hanno lavorato

per decenni.

Al di là di come la si pensi, non sono queste sicuramente delle buone notizie per la salute

della nostra democrazia.

A proposito di democrazia avete presente tutto il discorso che anche questa volta si è sviluppato

prima e dopo le ultime lezioni di settembre sui milioni di giovani studenti e lavoratori

fuorisede che non possono votare nelle città in cui studiano lavorano e che devono per

esercitare un loro sagrosanto diritto quale è il voto, viaggiare anche per centinaia

di chilometri per andare a votare nei propri comuni di residenza con tutti i disagi e i

costi del caso, disagi e costi che spesso li portano a non andare a votare e quindi

a non esercitare questo loro sagrosanto diritto democratico.

Bene, avete presente anche le solite promesse della politica per risolvere questa assurdità

e per mettere loro di votare senza dover tornare necessariamente nei comuni di residenza?

Ecco, ancora una volta quella stessa politica, o meglio, più nel dettaglio, la maggioranza

di destra ha deciso di non decidere e di rimandare questa risoluzione di questo problema assurdo.

In pratica, la proposta di legge che serviva da gevolare chi vive lontano dal proprio

comune di residenza a votare è stata trasformata in una delega che, se approvata, darà al governo

un anno e mezzo di tempo per intervenire sulla questione, ripeto, un anno e mezzo di tempo

per decidere. Questa scelta della maggioranza scrive oggi Paggela Politica e è stata ovviamente

criticata da diversi esponenti delle opposizioni, anziché a provare una legge in poche settimane

come chiedevano le opposizioni unite e le associazioni, ha scritto ad esempio su Twitter

deputato e secretario di più Europa, Riccardo Maggi, sul voto fuorisede la maggioranza

butta la palla in tribuna affidando la delega al governo, cioè a quello stesso governo che

durante le audizioni in commissione ha detto chiaramente che ci sono stacoli insormontabili

per consentire la possibilità del voto ai fuorisede. Quindi c'è addirittura la possibilità

che insomma questa situazione non si risolva affatto, ma volendo rimanere ottimisti, volendo

immaginare che quindi il governo voglia comunque risolvere questo problema dei fuorisede, che

tempi ci sono quindi, il nuovo testo scrive ancora Paggela Politica e composto da un solo

articolo e affida al governo due compiti, uno regolare l'esercizio del diritto del voto

degli elettori fuorisede in un comune diverso da quello di residenza, due ridefinire le

tarifze volate per i trasporti in favore degli elettori che si regano a votare nel comune

di residenza. Come tutti i progetti di legge, il disegno di legge delega dovrà essere approvato

da entrambi i rami del Parlamento nello stesso testo, successivamente il governo avrà, come

vi dicevo, un anno e mezzo di tempo per approvare i decreti legislativi necessari per attuare

le misure. I tempi però potrebbero addirittura allungarsi oltre questo anno e mezzo, il governo

potrebbe decidere di approvare i decreti legislativi senza seguire del tutto i principi stabiliti

dal Parlamento nella legge delega. In questo caso, per entrare in vigore, i decreti legislativi

dovranno essere esaminati dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera e da quella

del Senato che dovrebbero dare il loro a loro volta il loro parere favorevole. Le misure

per garantire il voto dei fuorisede potrebbero quindi per questo non essere approvate in tempo

nemmeno per le lezioni europee in programma a maggio 2024, quindi cari fuorisede cominciate

a preparare il viaggio. Ci sforziamo dall'Italia e andiamo negli

Stati Uniti perché lì il governatore della Florida, Ron DeSantis, del Partito Repubblicano,

lo stesso di Trump, si è ufficialmente candidato alla Presidenza degli Stati Uniti per il 2024

e lo ha fatto annunciando questa sua candidatura in una diretta online su Twitter insieme all'imprenditore

e proprietario di Twitter, Elon Musk, che quindi in pratica diventa così suo sponsor.

La diretta leggo dal post è stata condizionata tuttavia da gravi problemi tecnici e iniziata

infatti con venti minuti di silenzio durante i quali centinaia di migliaia di potenziali

spettatori avevano già abbandonato il collegamento. Nel dialogo con Elon Musk e poi in una seguente

intervista con la televisione conservatrice Fox News, DeSantis apposto come tema centrale

l'immigrazione e la difesa del confine a sud, promettendo la costruzione di un muro e la

dichiarazione di uno stato d'emergenza. DeSantis è inoltre difeso, politiche e scelte compiute

in Florida da governatore, comprese quelle più discuse sui temi di ugualianza di genere e ha

ricordato la scelta di eliminare presto molte restrizioni durante la pandemia che è stata una

scelta molto apprezzata dai sostenitori republicani. Bene, ma adesso che Ron DeSantis si è candidato

alla Corsa per la Presidenza degli Stati Uniti, quali sono i passaggi successivi? Per arrivare

all'ultima fase della campagna presidenziale ricorda il post, quella in cui un candidato

republicano compete con un solo candidato del Partito Democratico, DeSantis dovrà prima passare

dalle primarie del Partito Repubblicano, sfidando così l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald

Trump, al momento i sondaggi d'anno favorito, questo ultimo, ovvero Trump, però la campagna

lettorale non è ancora davvero iniziata e DeSantis è considerato un contendente molto

credibile. Durante la serata DeSantis non ha mai nominato il suo futuro avversario nelle primarie

Donald Trump, il quale invece lo ha attaccato da subito sul suo social network truth definendo

un disastro il lancio della campagna. Ma chi è Ron DeSantis dagli eri possibili successivo di

Biden alla presidenza degli Stati Uniti, DeSantis scrive il post a 44 anni e un avvocato ed è

relativamente nuovo alla politica americana. È stato eletto per la prima volta alla camera

degli Stati Uniti nel 2012 ed è governatore della Florida dal 2018, in carico in cui è stato poi

confermato per un secondo mandato a novembre del 2022. DeSantis non è, va detto, un republicano

moderato. Durante il suo primo mandato, questo lo diciamo, lo leggo dal post giusto per inquadrarlo

meglio. Dicevo durante il suo primo mandato come governatore, il governo della Florida con lui ha

provato diverse leggi contro la comunità e le gbtq più, tra cui una norma particolarmente

controversa che vieta la discussione su orientamento sexuale e identità di genere nelle scuole e

ha reso impossibile votare alle elezioni di metà mandato a quasi un milione di persone uscite

dal carcere. Più di recente, lo scorso aprile, la Florida ha provato una delle leggi più restrittive

degli Stati Uniti contro l'aborto, che lo vieta dopo le prime sei settimane di gravidanza. Norma

che però non è ancora formalmente entrata in vigore in attesa di un pronunciamento della Corte

Suprema della Florida. DeSantis è il maggior, come vi dicevo prima, contendente di Donald Trump,

non solo per il carisma che ha dimostrato, ma anche per via di queste sue posizioni estreme che

su molti temi lo rendono di fatto piuttosto sovrapponibile a Trump, ma con il vantaggio di

potersi presentare come una novità. Nel 2018 la sua candidatura a governatore della Florida era

stata apertamente sostenuta da Trump, ma già durante l'ultima campagna elettorale per la

rielezione i rapporti tra i due erano sembrati piuttosto freddi e di recente Trump ha iniziato a

chiamarlo con nomignoli sgarbati, come fa solitamente con i suoi avversari politici,

come Ron de Sanctimonius. Sanctimonius significa ipocrita.

Tristiamo sugli esteri, ma ci spostiamo nuovamente in Europa perché se la Germania è, come sapete,

come spesso si dice, l'allocomotiva d'Europa, allora il resto dei vagoni, tra cui noi che

seguono, probabilmente dovranno iniziare a preoccuparsi, visto che da oggi l'economia

tedesca è ufficialmente in recessione, o meglio è in recessione tecnica. Cosa è la

recessione tecnica? È quella condizione negativa in cui si trova l'economia di un Paese quando

il suo PIL, cioè la ricchezza appunto prodotta da quel Paese ogni anno, anziché aumentare, o

rimanere costante, diminuisce e lo fa per due trimestri consecutivi. Ecco, oggi l'ufficio

nazionale di statistica tedesco ha confermato che il PIL della Germania, dopo essere andato

in negativo nel trimestre ottobre e dicembre, si è ridotto anche nel trimestre successivo,

cioè gennaio e febbraio. Ma come mai l'economia più importante e forte d'Europa è andata così

male, soprattutto affronte dei dati invece positivi registrati dagli altri Paesi? Secondo

l'analisi del fatto quotidiano, che poi è più o meno la stessa fornita anche dagli altri

osservatori, la Germania paga, sta pagando più di altri Paesi la crisi energetica con la Russia,

da cui era fortemente dipendente per le sue forniture, così come paga anche il complicarsi

delle relazioni con la Cina, Paese con cui Berlino ha stretti legami commerciali. Ma ci sono anche

dei problemi di domanda interna e a Ellen Carly e lo stesso ufficio nazionale di statistica tedesco.

La prudenza delle famiglie ad acquistare è emerza in vari settori, le famiglie hanno speso meno per

cibo e bevande, abbigliamento e calzature, oltre che per l'arredamento hanno anche acquistato

meno autoelettriche, poiché gli incentivi sono stati ridotti come tutte le economie della zona

euro, anche quella tedesca e alle preste con i contracolpi dell'aumento dei tassi di interesse,

che tende a frenare la crescita con l'obiettivo di contrastare, come sapete, l'inflazione. A cascata,

scrive ancora il fatto quotidiano, il rallentamento tedesco potrebbe riverberarsi su tutta l'Europa,

Italia in testa, visto che l'apparato industriale del nord Italia è fortemente integrato con quello

della Germania. Quindi in conclusione dobbiamo preoccuparci dopo i tedeschi, toccherà a noi?

Allora, di sicuro una recessione tecnica della Germania non è una buona notizia. Secondo il

Fondo Monetario Internazionale alla fine dell'anno, l'economia tedesca registrerà un complessivo

meno 0,1% che, tuttavia, nel 2024 dovrebbe diventare già un più 1,1%. Signale insomma che

questo momento di difficoltà della Germania potrebbe passare, che quindi non dovrebbe contaggiare

necessariamente altri paesi, incluso il nostro, però stiamo parlando di previsione, le previsioni

economiche così, a lungo termine, spesso lasciano davvero il tempo che trovano. E con questo per oggi

ci fermiamo qui, io vi ringrazio e vi saluto, come sempre, e vi do appuntamento a domani sempre

alle 17 con Daily Five. Daily Five è un podcast prodotto da CNC Media, ascoltalo da lunedì al

venerdì alle 17, direzione creativa e post-produzione like a be creative company.

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Damiano dei Maneskin pubblica una foto con una canna. E Al Bano si arrabbia. Ecco perché questa polemica è anche un fatto politico.

La destra cambia le direzioni in Rai. E Lucia Annunziata si licenzia.

Voto ai fuorisede, la destra al governo rinvia tutto di un anno e mezzo. Minimo.

Presidenziali Usa, si candida il governatore della Florida Ron DeSantis che dovrà prima battere il nemico interno Donald Trump.

La Germania è in recessione tecnica. Ecco perché.

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