Daily Five: Il murale di Mariupol. Il cellulare di La Russa. Lo sciopero di Hollywood e le altre notizie di oggi
CNC Media 7/14/23 - Episode Page - 20m - PDF Transcript
Ieri ha creato molto scalpore la notizia delle norme murali che l'artista napoletano
Yorit ha realizzato in Ucraina su tutta la parete di un palazzo bombardato a Mariupol,
città del Donbass in base dall'esercito russo.
Il murale è bellissimo, come sempre lo sono quelli di Yorit, e ritrae il volto di una
bambina sulle cui guance ci sono le famose due strisce rosse, che sono il marchio di fabbrica
di Yorit e rappresentano i simboli di quella che lui definisce ä tibù umana.
Bene, perché questo murale ha creato tanto scalpore e tante polemiche?
Perché nel renderlo pubblico sui propri social e quindi al mondo, Yorit ha preso posizione
in maniera inequivocabile a favore della Russia e contro l'Ucraina e l'Occidente.
Quell mural è insomma un omaggio di Yorit ai separatisti del Donbass al esercito russo
e uno schiaffo all'Ucraina e a chiunque la sostenga.
Per queste sue posizione, Yorit è stato sia applaudito, va detto, sia duramente attaccato e criticato.
Personalmente, ha messo che chiaramente a qualcun interesse il mio parere, preferisco schiararmi
con i primi, non ovviamente perché le posizioni di Yorit io le condivida, però per l'onestà
intellettuale.
Yorit ha scelto di stare dalla parte di una dittatura, di un esercito invasore, dalla parte di Putin
contro le imperfette e spessoipocrite democrazie occidentali, ma pur sempre democrazie, e lo ha
fatto senza nascondersi.
L'Italia oggi è piena di giornalisti, opinionisti, politici, artisti che sono pro-Russia, pro-Putin,
pro-invasione che auspicano con tutte le proprie forze che Putin vinca e il popolo ucraino
perda la propria libertà e la propria indipendenza, però si nascondono dietro insopportabili e
ipocrite premesse del tipo, premesso che sono contro Putin di cocae e poi sciorinano una
narrazione piena di fake news, piena di frasi e dichiarazioni parziali da far impallidire
il più obbediente burattinaio del Kremlin.
Yorit invece è probabilmente stato il primo influente italiano che senza ipocrisie si
è schierato a favore di un regime fascista nei fatti, anche se non lo è nelle parole,
ma non solo, vi leggo alcuni passaggi delle sue storie, delle sue dichiarazioni pubblicate
nelle sue storie.
Siamo per la pace, scrive Yorit, per un mondo multipolare e più democratico per la fine
della dittatura dell'Occidente imperialista.
L'umanità è in cammino verso un mondo migliore e si ricorderà di noi che abbiamo dato il
nostro contributo.
Viva la tribu umana, vinceremo.
Dopo secoli di sottomissione prosegue Yorit, il 90% della popolazione non ci sta più e
si riprende tutto quello che gli spetta.
Il futuro non è l'Europa, ma è la Cina, il Brasile, il Sudafrica, l'Africa tutta,
eccetera.
Per assecondare una folle politica imperiale degli Stati Uniti chiudiamo le porte in faccia
alla Russia e alla Cina, eccetera.
Poi va beh, Yorit chiama stupidi tutti coloro che non la pensano come lui, insomma avete
capito.
Ora non serve di certo essere dei fini esperti di storia e geopolitica per capire quanto queste
dichiarazioni siano piene di tali e tante contraddizioni da rendere superfluo ogni commento
delle sue dichiarazioni.
Yorit auspica un mondo più democratico, ma allo stesso tempo dice che il futuro saranno
la Cina e la Russia e gli altri Paesi che all'oro obbediscono.
Non credo che Yorit abbia l'hardire di sostenere che Russia e Cina non siano due dittature,
anche se con caratteristiche diverse, però nel caso, per sciogliere eventuali dubbi,
Yorit potrebbe fare anche un esperimento, potrebbe andare a Roma o a Parigi o a Madrid
o a Berlino o a New York, insomma nell'odiato e brutto occidente, di segnare un murale
dei suoi contro l'America o contro il governo italiano o contro l'Europa e vedere cosa
gli succede.
Poi potrebbe andare a Mosca o a Pechino e fare un murale contro Putin o contro Xi Jinping
o contro l'invasione russa o a favore dell'Ucraina e vedere anche in quel caso cosa gli
succede, fino a che non lo farà mi sento di poter sostenere abbastanza tranquillamente
che nel primo caso non gli succederà assolutamente nulla, nel secondo caso è molto probabile
che il successivo murale finirà per farlo in un carcere della Siberia.
Stati Uniti ed Europa sono delle democrazie piene di imperfezioni e di ipocrissie, però
delle democrazie imperfette e piene di ipocrissie sono più vicine a una democrazia ideale
di quanto non lo siano delle dittature dichiarate o di fatto che sono la contraddizione, non
qualcosa di lontano dalla democrazia ideale, no, le dittature sono la contraddizione della
democrazia stessa.
Se Yorit può scrivere e diffondere in Occidente su dei media occidentali, anzi americani
visto che Instagram è americano, il suo pensiero contro l'Occidente, contro il governo italiano,
contro l'America e a sostegno di un governo e di un esercito nemico senza che nessuno
gli dirigiù la pagina Instagram o senza che la polizia gli bussia alla porta per farlo
sparire chissà dove e perché vive, grazie a Dio e per sua fortuna, in una democrazia
ipocrita, imperfetta, occidentale, perché le democrazie hanno questo di bello, esistono
non per tutelare chi la pensa come il governo, ma per tutelare chi non la pensa come il
governo.
E se le democrazie sono pieni di difetti e contraddizioni, è proprio perché se non lo fossero, sarebbero
inutili, sarebbero prive di senso.
A cosa serve una democrazia in un regime perfetto e senza difetti?
La democrazia implica l'imperfezione e si pone come cura, dando ai propri cittadini
la possibilità di cogliere quelle imperfezioni, criticarli liberamente e magari cambiarle.
Una dittatura invece è l'esatto opposto, una dittatura esiste per tutelare le ipocrissie
e le imperfezioni dei propri governi, non per curarle, esiste la dittatura per tutelare
i governi dei propri cittadini.
Oggi preferisco applaudire agli ori, piuttosto che criticarlo, perché proprio la sua libertà
di dire quello che dice contro l'Occidente e la democrazia, dicendolo in una democrazia
d'Occidente, è la dimostrazione e la negazione stessa delle sue stesse parole.
Il giorno in cui davvero, come lui auspica, Cina e Russia dovessero triomfare e rappresentare
il futuro del mondo, tanti yorit, oggi liberi di dire, di disegnare, di mentire e fare quello
che vogliono, non lo saranno più.
Quindi auguro agli yorit che abbia torto, che le sue amate dittature fasciste non vincano
perché sarebbe un peccato perdersi tanti artisti bravi e liberi come lui.
Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità
e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta.
Oggi è venerdì 14 luglio e il tema giustizia continua a tenere banco su giornali e siti
di informazione e non per un solo nodoma, per una miriade di questioni che vanno dalla
riforma della giustizia fino alle questioni personali di singoli esponenti politici che
stanno creando tra l'altro non pochi attriti anche nell'esecutivo.
Comunque andiamo con ordine e partiamo dall'ipotesi, lo ricorderete, ventilata ieri dal ministro
Carlo Nordio, di smussare in debbolire se non addirittura disarticolare il reato di concorso
esterno in associazione mafiosa.
Ne abbiamo parlato a lungo ieri, lo ricorderete, bene come è andato a finire e che probabilmente
non se ne farà niente.
Subito dopo quell'uscita del ministro Nordio che appunto annunciava una possibile rimodurazione
del reato contro la mafia, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l'ex magistrato
Alfredo Mantovano quindi un braccio destro a Palazzo Chigi di Giorgia Veloni, ha assicurato
ai familiari di Falcone e Borsellino che nessuno toccherà questo importante strumento
di lotta alla mafia.
Insomma Nordio è stato subito sconfessato dalla sua stessa Presidente del Consiglio e
potrebbe non essere tra l'altro l'unica sconfessione perché anche sull'abuso d'uffigio grande
cavallo di battaglia di Nordio sembrano stagliarsi delle novità.
Come sapete nelle scorse settimane il governo ha deciso di abolire tra tante polemiche anche
questo reato e bene ieri dopo aver incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
preoccupato da questa decisione, Giorgia Veloni si sarebbe detta disponibile a un passo indietro.
Secondo i retroscena pubblicati dei quotidiani, leggo dal fatto quotidiano, nel colloquio
di giovedì al Quirinale la premia si impegnata o quantomeno resa disponibile a modificare
in Parlamento il DDL presentato dal Guarda Sigilli nella parte proprio in cui vorrebbe
abrogare Tukur l'articolo 323 del codice penale, una scelta che secondo il Capo dello
Stato e quasi tutti gli addetti ai lavori rischia di violare convenzioni e trattati
sottoscritti dall'Italia in sede internazionale e quindi l'articolo 117 della Costituzione
che ne impone il rispetto.
Insomma secondo Mattarella questo cancellare il reato di abuso d'uffigio rischia di essere
di fatto anticostituzionale e quindi non potrebbe poi magari da lui essere controfirmato, così
per evitare un nuovo richiamo formale dopo quello già arrivato sulla proroga delle concessioni
balneari nelle scorse settimane, Meloni aperto a sistemare il DDL secondo le indicazioni
del Colle.
L'ipotesi di una retromarccia però non piace affatto a Forza Italia e il vice-ministro
Azzurro Francesco Paolo Sisto chiarisce che né lui né il Guarda Sigilli Nordio sono
disposti a cedere.
Insomma vedremo come andrà a finire questo scontro tutto interno al governo e alla maggioranza
sulla giustizia.
Tristiamo come vi dicevo sul fronte giustizia per spostarci sull'inchiesta che coinvolge
il figlio del Presidente del Senato, Ignacio La Russa, accusato come sapete di violenza
sessuale su una ragazza di 22 anni, per poter effettuare le loro indagini e quindi fare
luce su questa vicenda, i magistrati di Roma come sempre avviene in questi casi hanno
tentato nei giorni scorsi di acquisire il telefono cellulare del ragazzo perché al
suo interno potrebbero esserci indizi, prove, qualcosa che insomma possa aiutare il loro
lavoro di indagine.
E però tutto questo non è fino a questo momento stato possibile perché la sim del
cellulare di Leonardo a Pasci La Russa, cioè il figlio, è intestata al padre ed essendo
il padre un parlamentare è necessario appunto all'autorizzazione del Parlamento per poterlo
acquisire.
Il problema potrebbe essere risolto, qualora il giovane decidesse tranquillamente di consegnare
e di propria spontanea volontà il telefono ai magistrati, ma oggi questo non è ancora
avvenuto e non si capisce tape bene il perché, visto che in caso di innocenza proprio quel
telefono potrebbe immediatamente fare luce sul caso e scagionarlo senza attendere eventuali
e rinvia giudizio o processi.
Per questo motivo e per evitare una perquisizione nella casa della seconda carica dello Stato,
la Procura di Milano sta valutando una eventuale richiesta all'aggiunta per l'autorizzazione
a procedere del Senato per poter sequestrare il cellulare.
Interpellato, infine, su questa questione, Ignaccio La Russa si è limitato a dire che
la faccenda sarà avvagliata e decisa dall'avvocato del ragazzo e non da lui.
Spostiamoci all'estero però su qualcosa di più leggero perché è iniziato negli Stati
Uniti l'atteso sciopero degli attori di Hollywood, del più grande da quarant'anni a questa parte.
Glieri il sindacato che li rappresenta, sì, anche gli attori di Hollywood hanno un sindacato,
ha annunciato l'interruzione immediata del lavoro di 160.000 tra attrici e attori.
Tra loro ci sono anche i membri del cast di Openheimer, il nuovo film di Christopher Nolan,
che con l'inizio dello sciopero se ne sono andati dal tappeto rosso della prima del film
a Londra, ma perché degli attori, spesso perfino strapagati e famosi, scioperano come
qualsiasi operaio metallmeccanico o tramviere.
Il sindacato, leggo dal posto con questo sciopero, mira a ottenere migliori condizioni di lavoro
e soprattutto compensi più alti attraverso un diverso sistema di calcolo dei diritti
d'autore che tenga conto di come è cambiata la distribuzione dei prodotti nel contesto
mediatico attuale.
L'attuale sistema infatti si basa sul concetto di replica, più volte un film viene visto,
mi permetto qui di riassumere un attimo, più un attore viene pagato, beh oggi con le piattaforme
di streaming stile Netflix questo non esiste più, i proventi dal diritto d'autore rappresentavano
il grosso decompensi per gli attori di medio e basso livello, che sono la maggior parte
degli scritti al sindacato, perché con un unico film o una serie di buon successo potevano
ottenere nel tempo un reddito di base per mantenersi, un'altra richiesta degli attori
e poi la garanzia che i software che generano video ricostruendo volti, voce e movimenti
di persone reali non saranno usati per rimpiazzarli, non si sa bene prosegue il post che conseguenze
potrà avere questo grande sciopero che si aggiunge a quello degli sceneggiatori che
va avanti dall'inizio di maggio, intanto sappiamo che con lo sciopero degli attori
la maggior parte delle produzioni verrà bloccata perché anche gli attori stranieri
più importanti sono iscritti al sindacato di Hollywood, lo sciopero inoltre prevede che
attori e attrici non partecipino a proiezioni dei film, interviste o apparizioni televisive.
Chiudiamo con alcune segnalazioni dall'informazione social, sulla pagina Instagram, CNC Media
trovate un interessante articolo su una scoperta scientifica o meglio su una rilevazione che
in un certo senso segnala o conferma l'inizio dell'era geologica denominata antropocene
e quindi dimostra l'incredibile impatto che l'uomo sta vendo non solo sull'ambiente
in genere ma proprio sulla terra, provo a spiegarmi meglio.
Nel corso dei miliardi di anni la terra ha attraversato una serie di fassi della sua
esistenza, dei periodi diversi gli uni degli altri, contraddistinti ognuno da certe peculiarità
di temperatura, composizione dell'area, fauna, flora, ecc. che chiamiamo eri geologiche.
Oggi noi possiamo individuare queste diverse eri geologiche semplicemente scavando nel
terreno e analizzando gli strati di terreno man mano che andiamo in profondità.
Se ad esempio scaviamo e incontriamo uno strato di terreno analizzando il quale troviamo
ad esempio certi fossili, una certa predominanza di certi elementi chimici o di certi metalli
ecc. sappiamo che quello strato di terreno risale non lo so a 60 milioni di anni fa.
E come lo sappiamo proprio perché 60 milioni di anni fa c'erano sulla terra delle caratteristiche
così preponderanti da rimanere in abbondanza nel terreno ed a definire quell'intera era.
Bene, perché tutto stopippone per dire che i ricercatori dell'Università di Southampton
hanno trovato in un lago del Canada il lago Crawford accumulati nei sedimenti sul fondale
una serie di elementi quali microplastiche e plutonio che non ci sono mai stati e che
registrano in maniera inequivocabile l'attività umana.
In breve tutto questo cosa significa che quando fra ad esempio un milione di anni i geologi
scaveranno nel terreno troveranno uno strato di un milione di anni prima in cui saranno
presenti testimonianze inequivocabili e preponderanti dell'attività umana.
In pratica l'invadenza dell'uomo sulla natura è diventata tale da rimanere addirittura
nei processi geologici e da segnare quella che potrebbe essere definita un'intera era
geologica, l'era geologica dell'uomo appunto l'antropocene.
Se vi interessa approfondire l'argomento, se volete qualcuno che ve lo spieghi meglio
trovate tutto su CNC media.
Testiamo in tema di ambiente e impatto dell'uomo e sull'uomo perché sulla pagina Instagram
Will Ita trovate un post dal titolo Si muore di caldo letteralmente perché questo titolo
perché secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine nella sola estate del 2022 le persone
morte a causa del caldo in Europa sono state ben 60 mila e di queste ben 18 mila sono morti
registrate in Italia, che in questa macabra conta detiene il record assoluto.
Il perché di questa maggiore mortalità in Italia è senza dubbio legato al fatto che
la popolazione italiana è anche tra le più anziane in Europa e al mondo e gli anziani
come sappiamo sono ovviamente le prime vittime del caldo.
Però una simile quantità di decessi si spiega anche con un più violento impatto della crisi
climatica proprio sul nostro paese, secondo questo studio se non invertiremo il prima
possibile la rotta, questi numeri già inaccettabili raddoppieranno nel giro di appena 30 anni.
Infine vi segnalo da Paggella Politica un articolo che risponde alla domanda di un parlamentare
della Lega, il senatore Manfredi Potenti, che sui suoi social ha chiesto e si è chiesto,
ma perché i migranti che partono dalla Tunisia non prendono un aereo che costa poco più
di 100 euro e preferiscono invece dare migliaia di euro agli scafisti rischiare la vita in
mare?
Evidentemente conclude in sintesi questo senatore e perché vogliono entrare illegalmente.
Lo so, attenzione a molti di voi in ascolto saranno già cadute le braccia, come possibile
vi chiederete che nel 2023 ancora oggi un senatore della Repubblica che dovrebbe sapere
queste cose, soprattutto se della Lega e che quindi è molto interessato all'immigrazione
sia così ignorante o in mala fede da non saper rispondere a questa domanda.
Chi mi segue da tempo la risposta la conosce già ne ho parlato qui, ma ne ho parlato anche
in diversi video su Instagram e nel mio libro, questi immigrati come sapete non prendono
un aereo, non perché vogliano entrare illegalmente, ma perché banalmente per prendere un aereo
è arrivare in Italia, hanno bisogno di un visto, un visto che a loro non viene concesso,
loro lo vorrebbero pure prendere l'aereo, ma noi non lo permettiamo perché appunto
non concediamo loro il visto nemmeno per turismo.
Questa è la risposta che forse si attende, che conosce o finge di non conoscere il senatore
della Lega.
Pagela politica approfondisce scripta comunque il tema elencando anche i numeri, dando dei
dati e spiegando per bene il discorso dei visti e dei passaporti, quindi vi rimando a Pagela politica.
Io per questa settimana mi fermo qui, vi ringrazio per l'ascolto e vi do appuntamento attenzione a martedì,
lunedì purtroppo non posso registrare per altri impegni di lavoro, sempre alle 17 con Deli5.
Deli5 è un podcast prodotto da CNC media, ascoltalo da lunedì al venerdì alle 17.
Direzione creativa e post produzione like a be creative company.
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L’artista napoletano Jorit ha realizzato un murale in Ucraina e si è schierato con la Russia.
Giustizia: Meloni scontenta sempre di più il ministro Nordio.
La Russa e violenza sessuale: ai magistrati serve il telefono del giovane, ma la scheda è del padre e per sequestrarlo ora serve il Parlamento.
Hollywood, attori e attrici da oggi in sciopero. Ecco perché.
Immigrazione, la Lega non sa ancora perché gli immigrati non prendono l’aereo.
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