Daily Five: Il 25 aprile spiegato, Open to figuracce, il ritorno di Di Maio e le altre notizie di oggi

CNC Media CNC Media 4/24/23 - Episode Page - 22m - PDF Transcript

Allora, togliamo ci subito il dente, domani oppure oggi, per chi ascolta, martedì e il

25 aprile.

E questa festa, più che un'occasione per celebrare la liberazione dell'Italia dal nazifascismo,

è sempre stata un'occasione per fare polemiche, da una parte quelli che celebrano la vittoria

della libertà e della democrazia sul totalitarismo nazifascista, dall'altra quelli che con varie

sfumature o glissano o non celebrano o addirittura la osteggiano o tirano fuori mille distingui

eccetera.

Ecco, quest'anno non si sta dimostrando da meno, e allora proviamo a schivare, a saltare

a piepari il dibattito su cosa farà la russa, su cosa pensa Giorgia Meloni, su cosa ha

detto Gianfranco Fini, e limitiamoci a un semplice ripasso, a ricordarci cosa davvero

sia il 25 aprile e soprattutto cosa non è il 25 aprile, in modo che ognuno poi si

faccia la propria idea su quello che dirà in queste ore quel politico, quel giornalista,

quel commentatore e così via, allora intanto cos'è il 25 aprile? Il 25 aprile è il giorno

in cui in Italia celebriamo la liberazione, ecco perché si chiama fessa della liberazione

del paese dall'invasore nazista.

Come sapete Benito Mussolini trascinò l'Italia nella seconda guerra mondiale al fianco della

Germania di Hitler il 10 giugno del 1940, perché entramo in guerra, perché l'idea

di Mussolini era quella di sfruttare l'occasione, era quella di accodarsi a Hitler, percepito

come imbattibile, con lo scopo poi di partecipare a guerra finita al banchetto della spartizione

europea. Ovviamente però Mussolini sbagliò totalmente i suoi calcoli. Ne tre anni che

seguirono l'Italia e che Mussolini aveva convinto di essere una grande potenza bellica, si

rivelò un fallimento dal punto di vista militare e tutto precipitò, né sconfitta

dopo sconfitta, figuraccia dopo figuraccia, tutto precipitò nel luglio del 1943, quando

gli americani sbarcarono in Sicilia e iniziarono la loro avanzata lungo l'ostivale. Due settimane

dopo Mussolini, che aveva trascinato l'Italia nel disastro, fu deposto dal suo stesso

gran consiglio del fascismo, fu arrestato e il comando del Paese passò nelle mani del

maresciallo Badoglio, il quale, l'8 settembre di quello stesso anno, quindi poco più di

un mese dopo, firmò l'armistizio con gli Stati Uniti. Ecco, e in quel momento, quando

l'Italia, diciamo così, cambia schieramento, passa da lo schieramento dell'AS, quello

nazista con il Giappone, agli alleati, quindi al Regno Unito, agli Stati Uniti, etc., quando

l'Italia fa questa specie di cambio di schieramento, l'esercito nazista di Hitler, da alleato

dell'Italia, si trasforma in invasore dell'Italia, soprattutto del nord Italia. Lì, per quasi

due anni, i due anni che seguono nazisti e fascisti insieme, tengono il centro nord

dell'Italia sotto lo stivale di Hitler, si verificano atrocità continue, arresti, torture

e deportazioni contro altri italiani, perché lo scopo è chiaramente ricacciare indietro

gli americani e gli inglesi, ma lo scopo è anche tenere a bada i partigiani. Chi sono

i partigiani? I partigiani sono dei combattenti, ma anche dei semplici cittadini, sia uomini

che donne, sia comunisti, sia democristiani che liberali, che socialisti, eccetera, accomunati

da un unico desiderio, cioè liberare l'Italia da fascisti e nazisti. Lo fanno con imboscate,

scontri diretti, attentati e così via, ma lo fanno soprattutto a costo della vita, perché

tanti partigiani che poi sono spesso giovannissimi in questa guerra perderanno la vita, saranno

imprigionati, saranno torturati, però lo faranno ugualmente, lotteranno ugualmente per ricacciare

indietro i tedeschi e chiudere definitivamente la partita con i fascisti, che nel frattempo

tra l'altro si sono riorganizzati con la liberazione di Mussolini e la nascita della cosiddetta

Repubblica di Salò in Nord Italia. Ora, come va a finire questa lotta dei partigiani contro i

fascisti? Va a finire che i partigiani, coordinati dal cosiddetto Comitato di Liberazione Nazionale,

prenderanno il controllo finale di tutto il Nord Italia, i fascisti si arrenderanno, i tedeschi si

ritireranno e l'Italia dopo vent'anni di fascismo sarà nuovamente libera. Ora, perché

questo rapido e superficiale ripasso? Semplicemente a ricordarci che cosa è stata la storia e modo

tale da farci una nostra idea del reale senso di certe polemiche che regolarmente si sentono

ogni anno in questi giorni e per non parlare poi delle bufale, perché se si ha bene in testa cosa

è stato il 25 aprile, cosa è stata la resistenza, si capisce Grande cosa non è stato il 25 aprile,

si capisce spece perché festeggiamo il 25 aprile, ad esempio questa data, questa celebrazione non

celebra la vittoria del comunismo il 25 aprile non è una festa di sinistra, non è una festa comunista,

la resistenza stessa non fu un fenomeno di sinistra o comunista, i partigiani che la conduzzero facevano

capo al cosiddetto Comitato di Liberazione Nazionale, e del Comitato di Liberazione Nazionale

facevano parte, sì, i comunisti, ma anche i socialisti, i democristiani, i republicani,

i liberali, eccetera, tutti insomma tra anni fascisti, alla seduta di fondazione del Comitato

di Liberazione Nazionale presero parte, sì, Giorgio Amendola per il Partito Comunista,

ma anche Alcite de Gasperi per la democrazia cristiana, c'era anche Pietro Nenni per il

Partito Socialista, c'era Ugo Lamalfa per il Partito d'Azione, c'era Alessandro Casati

per il Partito Liberale, vi sembrano tutti questi dei comunisti, direi proprio di no, non credo

che Alcite de Gasperi possa essere definito un comunista, l'anti comunista per eccellenza che

abbiamo avuto in Italia, non penso che lo possiamo otacciare di essere comunista, eppure oggi c'è

ancora l'idea che i partigiani e la resistenza furono un fenomeno di sinistra, anzi comunista,

e che quindi festeggiare il 25 aprile, significa che festeggiare qualcosa di sinistra. Lo stesso

di Casi per Bella Giao, la canzone per eccellenza con cui celebriamo il 25 aprile, Bella Giao

è una canzone di sinistra, no, Bella Giao, se l'ascoltate, se ascoltate il testo, non è bandiera

rossa, non parla di comunismo, Bella Giao racconta una storia, Bella Giao racconta la storia di un

italiano, un patriota italiano che una mattina si sveglia, trova nel suo paese un invasore,

saluta la sua Bella e va a combattere. Noi non sappiamo se il protagonista di questa storia è

un comunista, è un democristiano, è un liberale o quello che volete, è solo un italiano, è solo

una persona libera che lotta contro un oppressore, perché ci siamo fissati che questo ragazzo,

questa persona, è necessariamente un comunista. Ma allora, se il 25 aprile è la festa, quindi

di tutti gli italiani liberi, siano essi di destra, di centro o di sinistra, perché ogni anno c'è

questo strascico di polemiche? Beh, perché in Italia tarda tramontare una convinzione sbagliata,

e cioè che destra e fascismo coincidano, che in Italia non puoi essere di destra,

senza essere almeno in fondo, anche se non lo dici, un po' fascista. Quasi come se chiedi

destra oggi debba per forza essere un nipote che riconosce nel fascismo un suo vecchio nonno,

ma non è così, non è così. Le destre possono appartenere a due famiglie,

completamente opposte, c'è la destra democratica e c'è la destra fascista. E una con una destra,

con l'altra, non ha niente a che vedere, perché l'opposto del fascismo non è la sinistra o il

comunismo. L'opposto del fascismo è la democrazia, il contrario del fascismo è la democrazia,

quindi dichiararsi antifascisti. Non significa dichiararsi comunisti o di sinistra, significa

semplicemente dichiararsi democratici e si può essere democratici e di destra allo stesso tempo,

senza vergognarsene. Non festeggiare a pieno una data tra l'altro che celebra la liberazione

dell'Italia da un invasore straniero significa pure essere molto poco patriottici, che è abbastanza

paradossale per una destra, cioè quella italiana, quella destra di oggi che parla tanto di patria,

parla tanto di liberazione, pure addirittura dalle parole straniere, e poi non festeggia una vera

liberazione da un vero invasore straniero. Quindi, in conclusione, alla fine starà e sta alla

destra italiana la responsabilità di uscire da questa logica, da questo malinteso storico in cui si

è cacciata decenni fa, se davvero vuole dimostrarsi patriottica e moderna. Fino ad allora, fino a che

ogni anno ci troveremo con i soliti distinguo e soliti giochetti alla ignazio la russa e alla

solita clemenza verso chi il fascismo lo celebra ancora pur militando in partiti che si dichiarano

democratici, la liberazione dell'Italia, almeno sul piano morale, non sarà stata del tutto completata.

Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità

e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta. Oggi è l'une di 24 aprile e venerdì

lo ricorderete, abbiamo aperto l'appuntata con la notizia della campagna promozionale Open

Tumera Viglia che secondo la ministra, il turismo Daniele Santanché dovrebbe invogliare i turisti

stranieri a venire nel nostro paese. In quell'occasione ci siamo limitati a una valutazione

sull'opportunità e sulla riuscita di un progetto che ruota attorno alla trasformazione della venere

di Botticelli in una influencer da Instagram. Però nel corso del weekend la faccenda si è parecchio

in gigantita quando l'abbiamo trattata a noi non era ancora esplosa ma negli ultimi due giorni sono

saltati fuori tutta una serie di dettagli che hanno portato alla luce davvero il livello di

oggettivamente di approssimazione e superficialità con questa da realizzata questa campagna. È venuto

ad esempio fuori che l'intero progetto dalla sua realizzazione alla sua promozione in giro per

il mondo costerà la bellezza di 9 milioni di euro. È venuto fuori che il volto della venere

non è stato solo diciamo così decapitato e incollato sulle immagini di corpi di modelle

prese da internet ma che è stato pure ritoccato. Si è scoperto poi che chi si è occupato della

creazione del sito OpenTumeraViglia.it si è dimenticato di registrare il dominio per cui un'altra

società più furba e più svelta lo ha comprato usandolo per sé. Si è poi scoperto anche che

le immagini usate sul sito del ministero del turismo relative sempre a questa campagna sono

state scaricate da whatsapp ed è venuto fuori che alcuni spezzoni del video promozionale creato

per questo progetto e che dovrebbe rappresentare l'Italia, mostrare l'Italia in realtà sono state

prese queste, sono state girate queste immagini in Slovenia e mostrando la Slovenia. In pratica

chi ha realizzato il video ha pensato bene di acquistare verso i 100 dollari delle immagini

pre registrate che però appunto non sono state girate in Italia ma in una cantina della Slovenia.

Ecco come se tutto questo non bastasse oggi sul fatto quotidiano Selbaggia Ruccarelli che già

aveva tirato fuori la storia del video sloveno fa notare alcune traduzioni della campagna sul

sito del governo italia.it che sono semplicemente esilaranti. In pratica a parte che il sito

può essere tradotto solo in inglese tedesco e spagnolo ma non in francese però va beh,

la cosa davvero esilarante è la traduzione in tedesco che il sito fa del nome di alcune

città italiane che è praticamente una traduzione letterale. I nomi di alcuni paesi e città italiani

scrive Luccarelli sono stati tradotti dall'intelligenza artificiale come fossero nomi comuni

quindi abbiamo la pagina sulla città di Brindisi che diventa la pagina sulla città di Toast che

vuol dire Brindisi in tedesco però il Brindisi inteso proprio quello che si fa col vino oppure

fermo la città delle marque che diventa stillstand scusate parentesi per la mia pronuncia tedesca

inesistente però non conosco il tedesco quindi dovete accontentarvi della lettura letterale delle

parole dicevo stillstand che significa appunto fermo nel senso di arresto fermata ma anche la

città di Prato che diventa rasen che è appunto il prato verde, cento che diventa underth ovvero

centinaio, la calabrese scalea che è tradotta come treppe cioè scala e molto altro. Il premio

alla traduzione però più esilarante va alla cittadina marchigiana camerino che nella traduzione

tedesca diventa un meraviglioso guarderob, cioè camerino guarda roba insomma in conclusione che

dire questo progetto open to meraviglia continua ogni giorno a regalarci meraviglia e sempre nuove

nattese solo che probabilmente non erano proprio queste le meraviglie che si sperava di suscitare

nel pubblico quando la ministra santanchè ha deciso di ideare questa campagna. Restiamo sulla

politica se possiamo definire quella politica perché dopo le ultime elezioni dello scorso 25

settembre in molti erano pronti a scommettere che la carriera politica di Luigi Di Maio che comunque

negli ultimi cinque anni era stato uno dei protagonisti indiscusi della politica nazionale

fosse già definitivamente finita ricorderete dopo essere uscito dal movimento Cinque Stelle di

Maio aveva fondato un suo partito impegno civico che però alla prova del voto è stato bocciato

completamente degli elettori lui stesso non è stato eletto e insomma carriera finita giusto

e invece no anzi venerdì l'altro rappresentante per gli affari esteri dell'Unione europea Joseph

Borrell in pratica una specie vedetelo come una specie di ministro degli esteri di tutta l'Unione

europea ha comunicato l'intenzione di nominare o meglio ha confermato l'intenzione di nominare

intenzione già trapellata nei mesi scorsi proprio Luigi Di Maio quale inviato speciale dell'Unione

europea nel Golfo Persico in pratica di maio a partire dal primo giugno dovrà rappresentare

tutta l'Unione europea nei rapporti estremamente delicati tra l'altro proprio dell'Unione con

paesi quali l'Arabia Saudita il Bahrain il Kuwait il Qatar l'Oman lo Yemen e gli Emirati

Arabi Uniti l'Unione europea in passato non ha mai avuto un inviato speciale rappresentante

speciale per il Golfo Persico però da quando si sono interrotti i rapporti con la Russia le

cose sono ovviamente cambiate per la questione del petrolio diversi paesi europei hanno intensificato

da quando scoppiata la guerra i rapporti con questi paesi produttori di petrolio tanto appunto

da diventare ormai necessario un rappresentante unico per tutti tra l'altro come fa notare il

post parte di questi paesi sono importanti alleati dell'Occidente contro l'Iran che invece è molto

allineata con russia e cina quindi in sostanza un rappresentante un delegato dell'Unione europea

e lì nel Golfo Persico era più che necessario da dove però nasca l'esigenza di scegliere proprio

Luigi di maio tra tanti magari diplomatici ex ministri degli esteri eccetera per ricoprire

questo incarico alla fine se vogliamo anche abbastanza dedicato non è del tutto chiaro anche

perché questa scelta non è stata condivisa con l'Italia e soprattutto non è stata condivisa

con il governo italiano non perché borrel abbia violato il protocollo semplicemente è una sua

prerogativa quella di nominare un collaboratore del genere senza dover consultare il suo paese di

provenienza fatto sta che ormai diciamo questa nomina sembra quasi definitivamente accertata c'è

un ultimo passaggio una ratifica che 27 paesi devono fare però è una formalità in sostanza di

maio dal primo giugno prossimo sarà il rappresentante dell'Unione europea nel Golfo Persico

quindi chi pensava o addirittura sperava che di maio fosse del tutto fuori dai giochi può

dirsi dell'uso c'è comunque da dire che l'incarico per quanto delicato e a breve scadenza durerà

infatti poco più di un anno e mezzo l'anno prossimo si voterà per le lezioni europee quindi

probabilmente cambierà la commissione europea e starà poi all'eventuale nuovo alto rappresentante

degli affari esteri dell'Unione decidere se confermare di maio come rappresentante dell'Unione

nel Golfo Persico oppure sostituirlo ci sono almeno 350 mila risparmiatori italiani che stanno

vivendo in queste settimane momenti di apprensione se non addirittura di terrore per le vicende che

stanno riguardando la compagna assicurativa euro vita euro vita si occupa appunto di assicurazioni

sulla vita in pratica i clienti danno a questo tipo di compagnie magari una volta al mese una certa

somma di denaro lo fanno per un certo arco di tempo che può essere i 10 15 20 anni quello che

volete con la promessa poi di riprendersi quei soldi versati mensilmente una volta finito il

periodo battuito con un certo ovviamente margine di interesse possiamo vedere queste compagnie

come dei salvadanai un modo attraverso il quale un risparmiatore si obbliga a mettere da parte e

a vincolare per tanti anni i propri soldi per poi ritrovarseli un domani come tesoretto da

destinare magari ai figli per una casa o per l'università o quello che si vuole bene anzi male

perché una di queste compagnie è euro vita appunto e da tempo in enormi difficoltà si teme

che non sia più in grado di restituire i soldi ai risparmiatori e questo ha innescato una crisi

che è culminata in queste ore con il congelamento dei riscatti che cosa significa significa che

adesso e per i prossimi mesi se non mi sbaglio fino al 30 giugno i clienti non potranno più

riprendere i propri soldi il timore infatti è che venuti a sapere del del momento diciamo di

crisi della compagnia i clienti possano iniziare proprio tutti di colpo a riprendersi i soldi

versati questo è possibile cioè è possibile riprendere i propri soldi senza rispettare la

scadenza ovviamente ci perderebbero perché prelevarli prima della scadenza significa perderne

una parte però il timore di perdere anche quella piccola parte è così alto che appunto

senza questo blocco c'è la matematica certezza che tutti corrano allo sportello mandando così

in bancarotta la società sono circa 350 mila scrivere pubblica i clienti che non possono

riprendersi il proprio denaro se potessero lo farebbero in moltissimi non era mai successo prima

in italia nel ramo vita il blocco è stato deciso proprio per scongiurare la fuga che

porterebbe euro vita nel baratro è il rischio qui riprendo la parola io ora connesso a questa

vicenda e che questo timore possa finire per contagiare anche altre compagnie assicurative

quindi ci rendiamo conto della pericolosità della faccenda per evitare che ci occada diventa

quindi urgente salvare euro vita come si salva euro vita beh l'unica soluzione per ora sembra

essere quella della iniezione di capitali pochi giorni dopo il commissariamento riprendo a leggere

da repubblica il fondo cinven azionista di maggioranza avversato 100 milioni di euro a

euro vita ma ne servono molti di più e il fabbisogno sembra addirittura crescere di mese in mese fino

a marzo si parlava di almeno 400 milioni per rimettere euro vita sui binari oggi l'impressione

e che neanche questa cifra potrebbe bastare non a caso negli ultimi giorni espuntata

l'ipotesi che un pool di banche possa prestare a euro vita due miliardi di euro per tamponare la

cosiddetta corsa ai riscatti che molti ritengono più certa che probabile il prestito sommato

all'aumento di capitale da 300 milioni riporterebbe l'indice di solvenzi a 150 ma c'è un'altra

ipotesi caldeggiata dal mondo assicurativo ovvero scorporare euro vita in 5 rami d'azienda che

verrebbero rilevati da altrettante società del settore con consumatori infine propone una

soluzione ponte per mettere in salvo i clienti le banche potrebbero liquidare le polizie risparmiatori

e subentrare nel contratto in questo modo i clienti riavrebbero il loro denaro e le banche

non subirebbero perdite perché a scadenza si riprenderebbero la somma da euro vita o almeno

da chi l'avrà rilevata quindi speriamo che questa questa vicenda si risolva nel migliore dei modi

perché appunto qui parliamo Repubblica riporta le testimonianze anche drammatiche di tantissimi

risparmiatori coinvolti che dicono io lì ho tutti risparmio di una vita non li voglio perdere quindi

appunto auguriamoci che una di queste soluzioni possa essere quella vincente nel frattempo noi ci

fermiamo qui io vi ringrazio e vi saluto e vi do appuntamento a nona domani che è 25 aprile

quindi è festa anche per noi ma a mercoledì 26 aprile sempre alle 17 con degli 5

è un podcast prodotto da cnc media ascoltalo da lunedì al venerdì alle 17 direzione creativa e

post produzione like ab creative company

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Cos’è davvero il 25 aprile e qual è il problema della destra.

La campagna promozionale “Open to meraviglia” è una catena impressionante di errori. L’ultimo è esilarante.

Di Maio è tornato, e rappresenterà l’UE nel Golfo Persico.

La Compagnia assicurativa Eurovita è in difficoltà: 350mila clienti temono di perdere i loro risparmi.

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