ONE MORE TIME di Luca Casadei: Francesco Facchinetti, la sua storia in 5 minuti
www.repubblica.it 5/16/23 - Episode Page - 6m - PDF Transcript
Io sono cresciuto con una madre che aveva ripugno di soldi e un padre che non mi ha dato
niente tra virgolette, quindi io non avevo la carrozza e i cavalli, non avevo la Rolls,
non avevo la villa con la piscina, non avevo niente...
Ma te la sei conquistata da solo?
Mi la sono conquistata da solo.
Mio padre si innamorò di mia mamma durante un video in un posto vicino a Mariano Comense
dove abito adesso, mio padre era già grandicello per cui aveva quasi 40 anni, aveva già una
moglie, aveva già due figlie, Alessandra e Valentina, però si innamorò di questa ragazza
giovannissima, appunto mia mamma, che veniva, viene da una buonissima famiglia brianzola.
All'epoca stiamo parlando degli anni, fin'anni 70, per cui la musica per un imprenditore
brianzolo, sono tutti drogati, questo c'è già una moglie, sicuramente non ha una cosa
normale, però nasce questa relazione fortissima con una ragazza di 18 anni e un uomo, quasi
di 40 anni, e nasco io.
A Bergamo alta c'era questo pazzo, si chiamava Caglioni, che si vestiva tutto il giorno come
se fosse un corvo, che nella faccia nera, un giubbotto di pelle nero, e mia mamma sta
diamo la gara con questo signore, quindi io vivivo queste cose un po' estreme, sai
di fatto che poi i miei divorziano, quanti anni hai? 6 anni, e lì non ho ricordi di
una grande sofferenza, detto questo sicuramente questa sofferenza c'è stata, perché ripeto
non avere il padre a casa non è lo stesso come verlo, però ho cercato che questa è
una mia prerogativa di trovare i lati positivi anche in una situazione di dolore, e quindi
mi ritrovo probabilmente a dover crescere in fretta proprio da piccolo a 7-8 anni, questa
roba da riscatto sociale quasi da nero del Bronx, dice cazzo se il fio di Facchinetti
hai tutto, una da una parte, hai un padre famoso, Erico, da l'altra parte ha una mamma, diciamo
così che vedo la famiglia comunque importante, nonostante questo io sentivo che mi mancavano
delle cose.
E questa è una roba che mi domandavo tutti i giorni, cazzo qual'è il motivo per il quale
sono qua, fino a quando a 14-15 anni c'era un concerto di giovanotti a Meda, io con il
mio mio mio amico dell'epoca che purtroppo è morto 6 mesi dopo, sono andato a vedere
questo concerto, inizia il concerto, si abbassano le luci, arriva questo mone di 1,90 sul palco
che suona una campana e in comincia, il mio nome è Lorenzo, potrebbe non aver senso, ma
da quando sono nato dico quello che penso, dico quello che vedo, mi guardo in giro,
utilizzo questo ritmo nero, fa anche duro, cazzo io comincio a avere i brividi, dico che
cazzo è questa storia qua, e in quel momento dico, e questo quello che voglio fare, mio
padre mi dice guarda ho incontrato due per strada che mi hanno detto che vogliono scrivere
una canzone con te, ma in che senso per strada, sì sì ho incontrato due per strada, mi hanno
detto che voglio scrivere una canzone con te, dico ma a me chi amo questi due, dico
ciao pronto siamo Alberto Davide, beh cosa fai faccio il sacrista, io faccio il muratore,
dico che va bene, e dico cosa dobbiamo fare, niente vogliamo fare una canzone con te
Francesco, dico va bene, cioè non so dove siete, d'Avarese, ok vengo a Varese allora
prendo la macchina, arriviamo in studio e in studio cazzo, la prima canzone che registriamo
è la canzone del capitano. Un giorno Giorgio Gorri mi chiama e mi dice
vuoi fare l'isola dei famosi, dico ok perfetto allora vado a fare l'inviato, mi ha andata
proprio bene, e io sentivo perché avevo sempre avuto un grande sensibilità, sentivo
che cazzo era andata bene, cioè sentivo che stava iniziando a girare qualcosa e quindi
focus tutti i giorni ero lì da Gorri, tutti i giorni ero da Ida da Ratana, tutti i giorni
ero a Magnolia, tutti i giorni ero con Simona, tutti i giorni ero da Marano, cioè comincio
a fare il PR di me stesso, finché è un giorno Giorgio mi dice guarda questo programma
vorremmo farlo, si chiama X Factor, dico sì lo conosco, devo fare il presentatore ma
sei sicuro? C'è sì sì, tanto tu riesci a presentare, ma io non potevo di su un dislessico
disgrafico, non posso presentare, quindi dico sì, so presentare, fiorate. Ok, mi ricordo che
all'epoca io non riuscivo neanche a dire benvenuti in questo programma, non riuscivo,
benvenuti in questo programma, programma, programma, non riuscivo, ho dovuto imparare
tutti i copioni a memoria di X Factor 1 e X Factor 2, immaginate no, 90 pagine apuntata per
14 puntate, mi sono fatto un culo della Madonna ma sul palco sembravo un alieno.
disposto a tutto per dibattere il nemico, dagli esperimenti con il porridge radioattivo,
alle iniezioni di plutonio sui soldati, fino ad arrivare ad un esperimento che ha dell'incredibile.
Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.
Sinossi: Nell’episodio di oggi ripercorriamo in 5 minuti i momenti salienti dell’intervista con Francesco Facchinetti. Clicca sul nostro profilo per ascoltare la puntata completa.
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