Elisa True Crime: Ep.44: Paolo Macchiarini “Dottor Menzogna”

Radio Deejay Radio Deejay 11/1/23 - Episode Page - 50m - PDF Transcript

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1 podcast

Attenzione, per la natura degli avvenimenti trattati nell'episodio, se ne raccomanda l'ascolto ad un pubblico adulto.

Avrete sentito la storia di un medico italiano dal curriculum gonfiato, condannato recentemente in Svezia

per aver causato la morte di tre pazienti.

Questa storia, già tragica di per sé, ha anche un altro filone che la rende adatta a questa stagione del podcast.

Un anello da 100.000 dollari, le nozze a Castel Gandolfo celebrate da Papa Francesco in persona,

i Clinton e i Beckham tra gli invitati e John Legend al piano bar.

Se il vostro fidanzato vi ha promesso questo matrimonio o è un Kardashian o più probabile

e il più classico degli impostori dalla doppia vita, questa è la storia di Paolo Macchiarini.

Nel 2020 ho aperto un canale YouTube in cui racconto omicidi, casi risolti e misteriose sparizioni.

Mi documento, ascolto i protagonisti, faccio le mie riflessioni.

In queste nuove puntate del podcast vi racconto le storie di donne e uomini, sia vittime che carnefici,

coinvolti in relazioni tostiche e dai risvolti drammatici quanto purtroppo prevedibili.

Io sono Elisa Trucrime e queste sono le storie che mi hanno particolarmente scioccata.

Oggi parliamo di un uomo di nome Paolo Macchiarini.

Paolo Macchiarini nasce il 22 agosto del 1958 a Basilea in Svizzera da genitori italiani.

Paolo crescendo si iscrive all'Università di Pisa in cui studia medicina e si specializza poi in chirurgia toracica.

Il suo obiettivo era quello di diventare un ricercatore, ma come racconta lui stesso,

questo suo sogno era presto stato in franto, in quanto gli avevano detto chiaramente che sarebbe stato inutile anche provarci,

perché il risultato del concorso era già stato deciso e le persone che avrebbero vinto erano tutti raccomandati.

Paolo racconta che il sistema italiano è corrotto e favoriscono sempre persone legate alla politica o i figli di.

E non c'è meritocrazia e per questo motivo decide di cambiare paese.

E ricordatevi queste parole amici.

Paolo si sposta infatti in America e nel 1989 consegue un master in biostatistica

alla University of Alabama at Birmingham e dopo il master segue un dottorato di ricerca in Francia nel 1994

per poi diventare un professore in delle scuole di medicina a Parigi e ad Hannover dal 1999 al 2004.

Successivamente si sposta a Barcelona in Spagna in cui dal 2006 al 2009

lavora come ricercatore presto un istituto incentrato sulla biomedicina affiliato all'Università di Barcelona.

E amici potrei continuare così per mezz'ora, ma vi risparmio tutta la sfilza di titoli che questo uomo detiene,

perché sono veramente tanti e tutti di cose molto tecniche legate alla medicina che io non capisco.

Ma possiamo comunque riassumere il tutto dicendo che Paolo Macchiarini è un medico chirurgo molto in gamba,

un visionario e infatti nel 2008 diventa il primo chirurgo in assoluto a eseguire un trapianto di trachea

colonizzata da cellule staminali del ricevente presso un ospedale di Barcelona che adesso vi traduco

è una procedura assolutamente innovativa che appunto provo a spiegarvi in termini più semplici per quelli che come me

non capiscono una mazza di questo genere di cose. Praticamente quando si effettua un trapianto

in un paziente, il trapianto di un organo o di qualsiasi cosa in questo caso si trattava del trapianto di una trachea

solitamente il problema principale o meglio il rischio principale è quello che il nuovo organo venga rigettato dal corpo del ricevente

perché chiaramente il corpo non riconosce questo organo, non è suo e per quanto possa essere compatibile c'è il rischio che lo senta come

un corpo estraneo e che quindi lo rigetti, cosa che per il paziente ovviamente è molto pericolosa.

Un altro aspetto molto problematico dei trapianti è la scarsità di donatori anche perché non è che tutti possano donare gli organi

ci sono diversi parametri da seguire, gli organi devono essere compatibili e c'è una lista d'attesa eterna da rispettare che spesso risulta

l'etale per il paziente che aspetta perché spesso non hanno tutto questo tempo disponibile.

Ma Paolo Machiarini che cosa si è inventato? Lui aveva ricreato una trachea artificiale in questo caso fatta di plastica amicila,

la stessa plastica delle bottiglie e poi aveva bagnato questa trachea artificiale nelle cellule staminali del paziente che avrebbe ricevuto il trapianto

in modo che il suo corpo non potesse rigettarla, perché oltretutto le cellule staminali generano nuovi tessuti, di conseguenza avrebbero proprio generato

una nuova e funzionante trachea. Capite amici che questa procedura era qualcosa di incredibile?

Avrebbe potuto salvare tantissime vite perché ovviamente questa procedura si poteva applicare a qualsiasi tipo di trapianto,

quindi con lo stesso principio avrebbero potuto generare nuovi cuori, nuovi polmoni, reni, insomma ci siamo capiti.

L'intervento di cui abbiamo parlato è stato fatto su una giovane donna di Barcelona di nome Claudia Castillo a cui Paolo Machiarini

letteralmente ricostruisce la trachea e dopo l'operazione proprio grazie a questa tecnica rivoluzionaria,

pensate che la donna non ha neanche dovuto assumere i farmaci immunosoppressori, perché appunto non c'era neanche il rischio che il suo corpo

lo rigettasse. A questo punto Paolo diventa tipo una rockstar nel mondo della medicina, viene considerato un luminare e infatti inizia a lavorare

al Karolinska Institute Astoccolma che è uno, se non il l'istituto medico più importante al mondo da cui infatti ogni anno

vengono selezionati i vincitori del premio Nobel per la medicina, quindi voglio dire, mi caca, il meglio del meglio.

La sua carriera va così a gonfie vele che nel 2013 la NBC decide di fare un documentario proprio su di lui, sulla sua vita

e ovviamente sulla sua tecnica rivoluzionaria ed è stato proprio durante la realizzazione di questo documentario che Paolo incontra

una donna di nome Benita Alexander che era la produttrice del documentario nonché la reporter e fatevi raccontare qualcosa in più di Benita.

Benita Alexander è una donna bellissima e estremamente di successo, è una produttrice televisiva pluripremiata

che nel corso della sua vita ha lavorato con i migliori talenti della NBC. Le persone alle vicine la descrivono come una donna forte

ma allo stesso tempo molto dolce, una donna che vede sempre il buono nelle persone nonostante non abbia passato una vita facile

soprattutto la sua infanzia in cui è stata bruscamente abbandonata dalla madre all'età di soli 16 anni

e come se non bastasse è stata anche cacciata di casa da suo padre all'età di 18. Nonostante questo Benita era andata avanti per la sua vita

si era laureata a pieni voti in giornalismo e negli anni 2000 aveva sposato un collega giornalista con cui aveva avuto una figlia di nome Gessina.

Questo matrimonio però purtroppo non dura, i due divorziano nel 2009 e da quello che ho letto questo non è stato un divorzio facile

anzi è stato molto doloroso per Benita. Benita aveva poi iniziato a lavorare alle NBC come produttrice e come reporter

fino a che un giorno non si era imbattuta nella storia incredibile di Paolo Macchiarini leggendo un articolo che parlava di lui sul New York Times

e così aveva deciso di produrre questo documentario su di lui. A febbraio del 2013 quindi Benita e Paolo si incontrano per la prima volta

per un'intervista in un hotel a Boston e Benita rimane subito molto affascinata da questo superdottore di fama mondiale come tutti lo chiamavano costantemente.

Da subito si instaura un bel rapporto tra i due, prendono subito confidenza, in quel periodo tra l'altro dovete sapere che l'ex marito di Benita,

quello da cui aveva divorziato nel 2009, era gravemente malato, soffriva purtroppo di un cancro al cervello e Benita si sente talmente a suo agio con Paolo che gliene parla

e lui, che ovviamente è un superdottore, le dà anche alcuni opinioni mediche o con quelle spiega, alcune cose e in qualche modo nonostante si fossero appena conosciuti,

Benita sente che Paolo era stato di supporto in quel momento così delicato per lei.

Successivamente, nella primavera dello stesso anno 2013, i due si ritrovano nuovamente insieme per qualche settimana in Illinois.

Paolo era lì perché doveva effettuare una delle sue famosissime operazioni, ma questa sarebbe stata più speciale delle altre.

Infatti, Benita si trovava lì con lui per seguirlo in questa avventura e per raccogliere materiale per il documentario.

L'operazione che Paolo doveva effettuare lì in Illinois era molto più delicata del solito perché la paziente era una bambina coreana di nome Hannah Warren che aveva soli due anni.

La sua operazione fino a quel momento restate effettuata solamente su pazienti adulti, non su bambini e comunque si trattava di una tecnica nuova, quindi era molto rischioso.

Questa bimba Hannah era proprio nata completamente senza trachea, quindi Paolo ne avrebbe costruita una da zero e Hannah sarebbe stata la paziente più giovane al mondo sottoporsi a questa procedura.

Era una cosa estremamente importante e Benita si sente onorata di essere lì e di assistere a tutto questo ovviamente.

In queste settimane Paolo e Benita passano tantissimo tempo insieme, vanno a cena praticamente ogni sera e il loro rapporto diventa sempre più intimo e come già detto Benita stava passando un periodo molto delicato con il suo ex marito che ormai a questo punto era in coma e sarebbe mancato da un momento all'altro.

Quindi Paolo diventa un ottimo amico, una spalla su cui piangere e molto presto diventa anche qualcosa di più perché i due si innamorano.

Ma la situazione tra i due non era delle più semplici prima di tutto perché Paolo era tecnicamente ancora sposato, cioè era separato ormai da molti anni,

ma il divorzio non era ancora stato finalizzato, ma oltre questo un altro problema era che Benita era pur sempre la reporter che stava facendo un documentario su di lui

e lei aveva un'etica lavorativa molto forte e non voleva mischiare troppo le cose, ma ormai diciamo che il danno era fatto.

Benita cerca di portare a termine il documentario senza farsi influenzare troppo e ci riesce, il documentario è un successo e viene addirittura candidato agli Emmi.

Nel frattempo, quando Paolo invita Benita a passare un weekend romantico insieme a Venezia, lei accetta anche perché ormai erano cotti l'uno dell'altra.

Durante questo weekend Paolo le fa un sacco di regali, le compra Roserosse, orecchini di vetro, di burano, burano, quello che è, attaccano il loro lucchetto dell'amore al ponte dell'academia come due adolescenti,

vanno a giri in gondola sotto il ponte dei suspiri e un'altra cosa che facevano insieme era viaggiare.

Insieme vanno a Puerto Rico, vanno alle Bahamas due volte, vanno in Grecia e quando erano lontani, perché chiaramente Paolo doveva viaggiare molto per lavoro,

lui le mandava costantemente dei messaggi e dei video messaggi in cui le ricordava che l'amava, che la pensava e cose così.

Paolo faceva sentire Benita amata in modo molto concreto, per esempio Benita racconta in un documentario che ho visto che lei amava ballare latinoamericano,

cosa che invece Paolo non piaceva perché non era capace e un giorno erano fuori a cena ed è partita una canzone da ballare e allora Paolo le aveva preso la mano e aveva iniziato a ballare con lei

e praticamente lui per farle una sorpresa aveva preso lezioni di ballo solo perché sapeva quanto a lei piacesse ballare.

Con il tempo che passava e la relazione che diventava sempre più solida, Benita si è sentita pronta anche a presentare sua figlia Jessina a Paolo che aveva circa 12 anni.

Inutile dire che Paolo è meraviglioso con Jessina, i due legano subito. Paolo porta Benita e Jessina alle Bamas insieme per una vacanza di famiglia

e a questo punto l'ex marito di Benita era mancato a causa della sua malattia, quindi sua figlia Jessina aveva perso il papà circa un anno prima,

quindi vederla così felice con un altro uomo, con un'altra figura paterna diciamo per Benita significava tutto.

Arriviamo al Natale del 2013, chiaramente Benita e Paolo lo passano insieme e ad un certo punto lui le porge un pacchetto,

un regalo di Natale e quando lei lo apre trova all'interno un bellissimo anello di diamanti ed è così che Paolo chiede a Benita di sposarlo.

L'anello tra l'altro era costato un patrimonio, Paolo si fa scappare di averlo pagato circa 100.000 euro amici, 100.000 euro un anello.

Chiaramente nel frattempo Paolo aveva definitivamente divorziato, vi ricordate che vi dicevo che doveva ancora buro craticamente finalizzare il divorzio

e insomma alla fine lo fa anche perché non ti puoi sposare se prima non termini il matrimonio precedente.

Comunque come vi ho accennato prima la vita di Paolo era molto dinamica diciamo così, lui lavorava in diversi ospedali a Londra, in Russia e in Svezia

perché come già detto lui era una sorta di rockstar della chirurgia e quindi lo chiamavano da tutte le parti.

Quindi praticamente quella tra lui e Benita era una relazione a distanza il più delle volte.

E ad un certo punto Paolo rivela una cosa Benita, un aspetto del suo lavoro.

Le confida di essere il chirurgo di persone molto importanti, persone come Ilarie Bill Clinton, gli Obama

e addirittura le dice di essere il medico di Papa Francesco, cioè era tipo il loro medico chirurgo personale.

Quindi se queste persone così potenti e importanti avevano bisogno di un consulto, un'operazione o qualsiasi cosa chiamavano lui

e lui chiaramente doveva essere reperibile e doveva recarsi lì.

E tutto ciò amici aveva senso, certo era una cosa fighissima, una cosa che si vede forse solo nei film

ma ha senso che queste persone potenti abbiano accesso ai medici migliori al mondo e Paolo era uno di questi.

Ma a questo punto dovevano anche organizzare il matrimonio e con Paolo che viaggiava costantemente

e che non poteva neanche presenziare i vari appuntamenti perché appunto se gli arrivava la chiamata di lavoro doveva saltare su un aereo e partire

Benita si ritrova a dover fare tutto da sola e quindi va un attimo in crisi anche perché avevano fissato la data e non c'era moltissimo tempo.

Allora Paolo che non solo era un super chirurgo ma era anche un super uomo, quanto pare, dice a Benita

guarda, lascia fare tutto a me, tu rilassati, non ci pensare, pensa solo a sceglierti il vestito da sposa

e ovviamente a presentarti il giorno delle nozze, a tutto il resto penso io.

Paolo voleva categoricamente sposarsi in Italia e essendo cattolico voleva sposarsi in Chiesa

ma non puoi sposarti in Chiesa se sei divorziato e in questo caso erano tutte e due divorziati sia Benita sia Paolo

quindi Benita gli dice forse dobbiamo pensare ad un altro posto in cui sposarci, no?

Ma Paolo le dice no, non ti preoccupare, ci penso io.

Paolo per risolvere questo problema, cosa fa? Prende un aereo, va al vaticano a Roma e incontra niente meno che il Papa in persona

e dopo ore e ore di colloquio col Papa Paolo chiama Benita e le dice amo o risolto.

Il Papa ha detto che ci aiuta lui, anzi ha detto che sarà proprio lui a sposarci

e Benita lì per lì non ci crede, gli dice penso che il Papa abbia di meglio da fare che sposare noi

ma Paolo insiste, li dice che siccome Papa Francesco è un Papa progressista che vuole rivoluzionare la Chiesa cattolica

sposare due divorziati per lui era un modo perfetto per mandare un messaggio, no?

Un modo per dire che io ti amo anche se sei divorziato.

Ma Benita non ci crede, pensa che Paolo le stia facendo uno scherzo

quindi fa quello che chiunque di noi avrebbe fatto in quel momento, ovvero lo cerca su Google.

Digita su Google, ma il Papa sposa le persone e con sua grande sorpresa effettivamente

il Papa aveva appena sposato circa venti coppie proprio lì al Vaticano

e quindi capisce che non era uno scherzo.

Da quel momento partono i preparativi, Benita assume un team di stylist che l'aiutino con la scelta degli abiti

e il team è super emozionato perché, cavolo, lavoreranno al matrimonio del secolo,

matrimonio che tra l'altro sarebbe durato quattro giorni quindi questo voleva dire tantissimi abiti.

Ora, amici, sedetevi comodi e sentite come sarebbe stato il matrimonio secondo Paolo, cioè come lui stava organizzando le cose.

Dunque, prima di tutto, gli sposi avrebbero alloggiato niente meno che nella residenza estiva del Papa,

che gentilmente lui gli cedeva, che si trova a Castel Gandolfo, mentre tutti gli altri ospiti, gli invitati,

avrebbero soggiornato direttamente nel castello.

Benita sarebbe arrivata in chiesa a bordo della macchina del Papa, avete presente quella bianca decappottabile, non so se abbia un nome,

da Papa Mobile.

In chiesa, durante il matrimonio, avrebbe cantato per loro Andrea Bocelli e questo perché, a quanto pare,

la mamma di Andrea Bocelli e la mamma di Paolo si conoscevano da sempre,

quindi questo in chiesa, mentre invece, durante il ricevimento, avrebbe cantato per loro John Legend.

La lista degli invitati faceva impallidire il Royal Wedding, tra gli invitati c'erano i Beckham, i Clinton, gli Obama,

addirittura Putin e tantissimi altri personaggi importanti e attori di Hollywood.

Quindi, ok, un matrimonio davvero importante e la data fissata per tutto questo era l'11 luglio 2015.

Arriviamo a novembre 2014. Benita racconta che Paolo, a questo punto, inizia a essere molto stressato per il lavoro.

In particolare Paolo racconta a Benita che aveva dei nemici, delle persone che erano contro di lui e questo era il motivo per cui era particolarmente preoccupato.

Infatti, di lì a poco Benita, una mattina si alza, prende il giornale, il New York Times,

e legge un articolo sconcertante proprio sul suo futuro marito Paolo Macchiarini.

In questo articolo Paolo veniva accusato dai suoi stessi colleghi dell'ospedale,

quello in cui lavorava in Svezia, il Carolinska Institute, e lo accusavano di malcondotta scientifica.

E questo perché, vi ricordate la bimba di due anni Hannah Warren a cui Paolo aveva costruito una trachea nuova?

Ecco, viene fuori che la piccola non era mai riuscita ad uscire dall'ospedale dopo l'intervento, aveva appatito una complicazione dopo l'altra fino a che non era morta.

E in questo articolo i suoi colleghi esprimevano svariati dubbi, non solo sulla procedura in sé,

ma sui rapporti che Paolo stesso stilava dopo queste operazioni, che a quanto pare erano pieni di bugie.

Cioè Paolo secondo loro eseguiva queste operazioni e poi certificava che fossero andate molto meglio di quanto in realtà erano andate.

Venita chiaramente si allarma leggendo questo articolo, ma Paolo la tranquillizza, le dice che tutto questo era normale.

Cioè quando sei un visionario, una persona rivoluzionaria, ci sarà sempre gente che cerca di buttarti giù.

Le spiega anche che la sua procedura era appunto una tecnica nuova e in via di sviluppo, quindi le complicazioni erano normali.

E per quanto fosse triste il fatto che la piccola Hannah, la bambina coreana fosse morta in seguito all'operazione, era un rischio che i suoi genitori sapevano di correre.

Allo stesso tempo comunque Paolo era devastato da questi articoli, si mostrava molto vulnerabile agli occhi di Venita, che infatti sentiva di doverlo proteggere ancora di più in quel momento.

Comunque Paolo tranquillizza Venita, le dice che appunto per quanto fosse un momento difficile, tutto sarebbe tornato a posto.

Era tutto frutto dei suoi colleghi invidiosi che volevano mettergli bastoni tra le ruote.

Ma in realtà non c'erano neanche le basi per fare quelle accuse contro di lui.

In ogni caso il piano, il loro piano era che dopo il matrimonio Venita e sua figlia Jessina si sarebbero trasferite in pianta stabile a Barcellona con Paolo, perché lui aveva una casa lì.

E a questo punto Venita decide quindi di licenziarsi dal suo lavoro.

E lo fa volentieri, però allo stesso tempo capite che era un passo molto importante per lei, perché Venita era una staccano vista, una donna di successo.

Quindi lei è costato tanto lasciare quel lavoro, però allo stesso tempo era felice di questo cambiamento, quindi comunica la notizia alla NBC e comunica la notizia a sua figlia, che ovviamente sarebbe andata con lei.

Venita racconta che però ogni volta che lei e Paolo organizzavano un viaggio a Barcellona per vedere la città in cui lei si sarebbe trasferita e per vedere casa di Paolo, casa in cui lei sarebbe andata a vivere, saltava sempre fuori qualcosa.

Paolo doveva sempre fare qualche operazione improvvisa e urgente, insomma per cui il viaggio veniva puntualmente cancellato.

Ma come abbiamo già visto questo faceva parte del gioco, come dice Venita, questo faceva parte dell'essere fidanzata con un super chirurgo.

Ma se fino ad ora Venita non aveva mai avuto nessun sospetto su Paolo, la mail che le arriverà di lì a breve le farà cambiare idea.

Un giorno Venita si trovava insieme a dei suoi amici, quando ad un certo punto le arriva una mail da parte di una sua collega, in cui c'era allegato un articolo che diceva che il Papa, Papa Francesco, l'11 luglio 2015, quindi il giorno del suo matrimonio, non sarebbe stato a Roma, sarebbe stato in Sudamerica.

E questo suo viaggio a quanto pare era stato organizzato tantissimi mesi prima, quindi come avrebbe fatto Papa Francesco a sposare Venita e Paolo senza essere fisicamente a Roma.

Venita a quel punto quasi si sente male, i suoi amici raccontano di averla vista proprio diventare bianca come un fantasma, perché aveva tutta una serie di campanelli dall'arme che si erano attivati dentro di lei.

Venita chiama immediatamente Paolo, Orlando, ma lui le risponde, che era già al corrente di tutto e che in realtà sapeva cosa stava succedendo.

Praticamente le spiega che il Papa precedente, Papa Benedetto XVI, Ratzinger, voleva sabotare il loro matrimonio, cioè voleva impedire che Papa Francesco sposasse due divorziati per questo Papa Francesco stava andando in Sudamerica.

Che non aveva neanche senso, in realtà questa cosa, ma vabbè Paolo, come dici tu.

Comunque le dice di non preoccuparsi e di lasciare tutto a lui, cioè lui dice faccio un salto a Roma e risolvo tutto io.

Ma è stato in quel momento che Venita ha, diciamo, aperto gli occhi, ha guardato i suoi amici con cui era in quel momento e ha detto, oh Dio, e se davvero tutto questo non è altro che una grossa bugia.

In quel momento Venita è come se si fosse svegliata da un sonno profondo, prende in mano il telefono e inizia a telefonare.

Telefona al castello in cui avrebbero dovuto alloggiare tutti gli ospiti del matrimonio e dal castello le rispondono che no.

Non conoscevano nessun Paolo Machiarini e non c'era nessuna prenotazione a suo nome.

Telefona al catering esclusivo di Firenze che secondo Paolo si sarebbe occupato del cibo al matrimonio e anche loro le dicono no.

Non abbiamo nessuna prenotazione.

In Venita scatta la giornalista che c'era in lei e decide di assumere un investigatore privato negli Stati Uniti e uno in Italia e inizia a indagare su Paolo,

senza che lui sapesse nulla perché Venita voleva avere delle prove concrete prima di accusare Paolo di essere un bugiardo.

Allo stesso tempo, comunque, continuavano ad uscire articoli in cui i suoi nemici accusavano Paolo di malcondotta, quindi con questa scusa Venita suggerisce tape di cancellare le nozze.

Dice a Paolo che comunque lo vedeva troppo stressato a causa di questi attacchi da parte dei suoi colleghi, quindi gli dice rimandiamo le nozze, non c'è problema.

Che in realtà, amici, io non l'avrei fatto, cioè io sono curiosa di sapere cosa avrebbe fatto Paolo il giorno delle nozze.

C'è cosa avrebbe fatto?

Avrebbe fatto andare Venita Castel Gandolfo vestita la sposa in attesa della Papa Mobile che l'andava a prendere. Cioè, capito, io sono curiosa, amici, però va bene, non lo sapremo mai.

Venita quindi invia una mail a tutti i 300 ospiti di questo mega matrimonio informandoli del fatto che le nozze sarebbero state rinviate e ovviamente ha anche dovuto rimborsare i biglietti e tutto quanto,

perché la maggior parte delle persone venivano dagli Stati Uniti e avevano già fatto tutte le prenotazioni.

E amici, continuando ad indagare, Venita scopre anche che Paolo non era il medico personale del Papa e non lo conosceva nessuno in Vaticano

e non era neanche il medico personale degli Obama o dei Clinton.

Oltre questo, vi ricordate l'anello di fidanzamento da 100.000 dollari? Ok, Venita va a farlo valutare e scopre che ne valeva a malapena mille di dollari.

Ma la cosa forse più dolorosa per Venita è stato scoprire attraverso l'investigatore privato italiano che Paolo e la sua ex moglie erano ancora sposati, Paolo era sempre stato sposato.

A quel punto Venita è fuori di sé e a dir poco arrabbiata, ma allo stesso tempo pretende delle risposte e quindi, sempre senza dire niente a Paolo,

usa il suo biglietto aereo per l'Italia, quello che avrebbe dovuto usare per il suo matrimonio e va in Italia per trovare una sorta di pace interiore.

Non lo so, cioè Venita dice di voler andare in Italia a Castel Gandolfo per vedere il posto in cui si sarebbero dovuti sposare,

vuole vedere la residenza estiva del Papa in cui avrebbero dovuto dormire, insomma vuole farsi del male,

ma allo stesso tempo vuole affrontare quel dolore, non so se ha senso.

Ma oltre questo, Amici, Venita vuole anche andare a Barcellona nella famosa casa in cui Paolo, Venita e sua figlia Jessina sarebbero dovuti andare a vivere dopo le nozze.

Venita era sicura che ci fosse qualcosa in quella casa e che Paolo nascondesse qualcosa perché, come vi ho detto prima, ogni volta che dovevano andare a Barcellona

a vedere questa benedetta casa Paolo se ne usciva sempre con qualche scusa, quindi Venita decide di andarci e basta, voleva sapere.

Per fortuna Venita non era da sola durante questo viaggio, era con due suoi amiche e quando a terra a Barcellona si dirigono subito verso casa di Paolo,

ma nel frattempo Venita stava anche messaggiando con lui perché chiaramente lui non sapeva che lei stesse indagando su di lui,

quindi messaggiavano come se nulla fosse e lui le aveva scritto di essere in Russia, stava lavorando in Russia in quei giorni,

mentre invece Venita gli aveva detto di essere con degli amici vicino New York.

Mentre invece insieme alle sue amiche si trovavano in macchina praticamente fuori da casa di Paolo a Barcellona.

Venita decide di mettersi una parrucca bionda tipo come travestimento e per tutto il tempo chiaramente le sue amiche cercano di farla ridere,

di prendere insomma la cosa alla leggera nonostante Venita fosse molto agitata.

Quindi si fermano fuori da casa di Paolo e ad un certo punto Venita lo vede.

Paolo era lì nel vialetto di casa sua e con lui c'era anche una donna e dei bambini.

Amici attenzione perché questa donna, quanto pare, non era neanche sua moglie,

cioè perlomeno non era la moglie di cui aveva parlato Venita, da cui diceva di essersi separato,

perché lei era italiana e viveva in Italia, quindi questa era un'altra donna ancora.

A quel punto amici va benita e arrabbiata, cioè c'è un video che lei stessa ha fatto con il cellulare in cui riprende Paolo da lontano

e questo video è una sinfonia di parolacce che esprimono davvero tutto il suo stato d'animo.

Le amiche allora aspettano che Paolo e la donna, i bambini, rientrino in casa

e poi vanno a suonare la sua porta, mentre Venita li aspetta in macchina.

Paolo apre la porta e loro lo guardano e gli chiedono,

ciao Paolo, come stai?

E lui rimane un po' interdetto, però risponde come se nulla fosse, bene, cosa ci fate qui?

Al che loro rispondano, ah niente, abbiamo approfittato dei giorni liberi che c'eravamo prese per il matrimonio

e abbiamo pensato di portarti un regalo e gli porgono una busta con dentro, non so che cosa, non è importante.

E lui risponde, grazie, però non le invita ad entrare, ovviamente,

gli dice grazie e chiude la porta.

Quando le amiche tornano in macchina da Benita, lei è completamente devastata.

Dopo tutto questo, Benita decide di mandargli un messaggio,

un lunghissimo messaggio in cui gli diceva praticamente tutto, gli diceva di aver scoperto tutto,

tutte le sue bugie, e che faceva schifo per questo.

E a questo messaggio così tanto lungo e importante, Paolo risponde solamente con un wow,

cioè risponde soltanto così, wow, punto esclamativo.

Capite, dopo che lei si era licenziata dal suo lavoro per andare a vivere con lui,

avergli presentato sua figlia, dopo aver tolto sua figlia da scuola in vista appunto del trasferimento a Barcellona,

dopo averlo accolto nella sua vita, dopo tutte le promesse tra cui quella di matrimonio, lui le risponde.

Wow!

E basta, e quella, amici, tra l'altro, è stata l'ultima volta in cui Benita ha visto Paolo.

I due non si sono mai più essi, mai più sentiti.

Quando Benita torna a casa, decide di sbarazzarsi di tutte le cose che le ricordavano lui, tra cui il piano forte,

perché tra le tante cose Paolo sapeva anche suonare il piano forte,

quindi lei lo mette in vendita su un sito tipo eBay, e a comprarlo è una ragazza con cui alla fine Benita diventa amica.

Le due si incontrano e vanno addirittura in vacanza insieme.

Ad un certo punto, questa ragazza dice a Benita,

ma tu lo sapevi che nel piano forte che mi hai venduto ci sono tutta una serie di canzoni di musica classica già pre-registrate.

C'è capito?

Quindi Paolo faceva pure finta di suonare il piano forte.

Benita allora si va a ricercare un vecchio video che aveva fatto a Paolo mentre suonava su piano forte,

e a un certo punto si vedeva lui che smetteva di suonare e iniziava a fare tipo così per togliere la polvere dal piano forte,

e si sentiva il piano forte che continuava a suonare da solo, quindi c'è persino quella era una bugia.

Il punto è che Benita ha scoperto che nella loro relazione era tutto finto, era tutta una bugia,

ma chiaramente inizia anche a pensare se questo uomo è un bugiardo patologico, chi lo dice che non lo è anche sul lavoro?

Stava forse davvero truffando i suoi pazienti, i suoi colleghi e la comunità medica come effettivamente dicevano quegli articoli di cui vi ho parlato prima?

Cioè alla fine questo era un uomo che operava le persone, aveva la vita delle persone nelle sue mani,

quindi Benita manda una mail all'Istituto Carolinska in cui spiegava a loro che Paolo Macchiarini non era chi diceva di essere.

Allo stesso tempo però anche altre persone stavano già indagando su di lui, in particolare un giornalista di nome Adam Ciralski

e lui praticamente ha preso tutti i curriculum che ha trovato di Paolo e gli ha messi tutti in una tabella

e racconta che tantissime cose non avevano proprio senso, cioè perché tutto avesse senso Paolo Macchiarini sarebbe dovuto essere Padre Pio,

avrebbe dovuto avere il dono dell'ubiquità e avrebbe dovuto essere in più facoltà e in più ospedali allo stesso tempo.

Il giornalista aveva chiamato tutte quelle facoltà in cui Paolo diceva di aver studiato, in cui diceva di aver preso master o insegnato cose

e la maggior parte di loro rispondevano che non era vero. Paolo non aveva tutti i titoli che diceva di avere.

Ora voglio specificare che Paolo Macchiarini era ovviamente un chirurgo, cioè su quello non ha mentito chiaramente

ma pare si sia aggiunto una valanga di titoli e cose in più che non aveva mai fatto

e aveva falsificato qualifiche e esperienze che non deteneva e andava in giro a fare letteralmente esperimenti sugli esseri umani.

C'era un caso in particolare che aveva di stato più sospetto degli altri, quello di Yesim Chettir,

una ragazza che si era sottoposta ad un'operazione di routine, un'operazione molto semplice,

in realtà in cui però c'era stata una complicazione e a causa di un errore del chirurgo che però a questo punto non era Macchiarini,

era un altro chirurgo aiuto, tutti questi chirurghi che fanno errori e comunque a causa di un errore di questo chirurgo

la sua trachea era stata gravemente danneggiata e così nel 2012 Paolo Macchiarini aveva deciso di operarla

con la sua tecnica pazzesca, così da sostituirle la trachea,

ma questa operazione le causa dei danni catastrofici, amici,

e Yesim a causa di questo viene operata altre 191 volte, 191 volte, amici, non avete capito male.

A Yesim purtroppo vengono due ITUS che la rendono parzialmente cieca, non poteva più camminare

e l'operazione di Macchiarini era stata talmente fallimentare che i medici dovevano pulirle la trachea

in modi sicuramente poco piacevoli e molto invasivi ogni 4-6 ore.

Ogni giorno, amici, ogni 4-6 ore per sempre, per tutta la sua vita,

e tanto per darvi un'idea, il procedimento di pulizia della trachea viene descritto da alcuni dottori

come se stessi torturando qualcuno con la tecnica del waterboard,

sapete quando si tiene una persona ferma e si getta dell'acqua sulla faccia per dargli la sensazione di annegamento.

I medici non sapevano come fare a salvare Yesim perché peggiorava e basta,

quindi ad un certo punto sono andati a leggere tutte le cartelle cliniche e i rapporti referti

che aveva fatto Paolo Macchiarini sulla paziente, ed è così che per la prima volta avevano scoperto che Paolo falsificasse i rapporti.

Cioè lui effettuava queste operazioni e poi scriveva che erano state un gran successo,

mentre nella realtà i pazienti o soffrivano in modo atroce come per esempio Yesim,

e pure a volte erano addirittura già deceduti.

L'Istituto Carolinska allora aveva avviato un'indagine, indagine che però si era conclusa in fuffa,

perché avevano dichiarato semplicemente che per quanto le prestazioni di Paolo Macchiarini non fossero sempre all'altezza delle aspettative dell'Istituto,

comunque non avevano trovato nulla di losco, ecco per dirvela in modo semplice,

il contratto di Paolo quindi era stato rinnovato e lui aveva continuato a lavorare.

Lui comunque chiaramente non pensava di aver fatto nulla di male,

sosteneva che i pazienti che arrivavano da lui erano già in fin di vita e quindi non era colpa delle sue operazioni se alla fine morivano,

cosa che però pare non essere vera o comunque non in tutti i casi, i suoi pazienti non erano terminali prima che lui li operasse,

cioè era lui caso mai che li rendeva terminali,

ma finalmente a gennaio del 2016 Vanity Fair pubblica l'articolo di cui vi parlavo prima,

con tutta la storia di Benita che raccontava di quanto Paolo fosse un truffatore, un mitomane,

e da lì il castello di carta che Paolo si era costruito inizia a distruggersi.

Questo articolo lancia una sorta di effetto domino perché solo qualche settimana dopo esce una specie di docuserie su Paolo in Svezia

in cui anche lì smontavano il suo operato come medico e sollevavano anche parecchi dubbi su di lui

e mostravano anche una delle sue pazienti, una donna russa la cui vita era stata completamente rovinata dall'operazione di Macchiarino.

Da lì nasce un grossissimo scandalo e la notizia di questo scienziato pazzo che faceva esperimenti sulle persone senza forse

neanche essere qualificato per farlo fa il giro del mondo,

anche perché c'erano gli articoli e il documentario che dimostravano quanto fosse l'osco sul lavoro.

Mentre l'articolo di Vanity Fair dimostrava quanto fosse l'osco nella vita privata.

Paolo Macchiarini era un tizio l'osco e a questo punto l'Istituto Carolinska non può più ignorare la cosa,

anche perché parte un'indagine guidata dal presidente della Corte Suprema Svedese con accuse gravissime contro i vertici dell'Istituto Carolinska

per non aver seguito le regole durante l'assunzione di Paolo.

Infatti avevano persino ignorato che l'illustre chirurgo avesse già avuto problemi con la legge in passato,

perché addirittura il nostro Paolo nel 2012 era stato agli arresti domiciliari in Italia.

E questo perché nel 2012 in Italia a quanto pare era stato riconosciuto colpevole di aver effettuato gratuitamente

un intervento di broncoscopia ad un suo amico che invece avrebbe dovuto pagare la prestazione

in quanto sprovvisto di testera sanitaria europea.

Tutto questo ha letteralmente travolto l'Istituto Carolinska tanto che sono state licenziate diverse persone

a seguito di questo scandalo come il rettore di Allora che aveva difeso Macchiarini in passato

e il segretario generale dell'Assemblea Nobel che aveva sostenuto il replutamento di Macchiarini nel 2010

e pare che ancora oggi il nome di Macchiarini all'interno dell'Istituto Carolinska sia un tabù,

cioè è diventato tipo Voldemort, colui che non si può nominare.

Oltretutto ciò, ovviamente, Macchiarini viene finalmente licenziato per incongruenze nel curriculum

e vengono anche ritirate tutte le sue pubblicazioni, alcune delle quali erano su una rivista medica molto importante

e tra l'altro queste erano state proprio quelle che negli anni gli avevano dato credibilità

e che gli avevano permesso di fare quello che aveva fatto.

Purtroppo, come già detto, praticamente tutti i suoi pazienti sono morti.

Anche Iesim non è sopravvissuta ed è morta nel 2017, dopo anni e anni di agonia.

Nel documentario che ho visto dicono che Paolo abbia effettuato questa operazione su otto persone e che solo una sia sopravvissuta,

ma io ho trovato un sito che ritengo molto affidabile che ha riportato i nomi di addirittura venti pazienti

che hanno ricevuto questa procedura da Paolo Macchiarini tra Londra, Svezia e Russia

e di questi venti solamente tre sono in vita e di questi tre solamente uno ha ancora la tracchea

che effettivamente Paolo gli ha inserito con l'operazione.

E vi ricordate Claudia Castiglio, la prima paziente a cui Paolo aveva fatto questo trapianto,

quella che lo aveva reso famoso? Ecco, persino, la sua storia era un falso, sentite qua.

Praticamente dopo aver operato Claudia Castiglio, Macchiarini avrebbe dovuto operare un'altra donna, il suo nome è Paloma Cavesa.

Paloma, durante una delle sue visite in ospedale da Macchiarini, aveva incontrato Claudia Castiglio

e ovviamente era andata a parlarci, l'aveva chiesto come era stata l'operazione, tetevi nei panni di Paloma.

Lei sarebbe stata la seconda persona al mondo a ricevere un trapianto del genere.

Ma con sua grande sorpresa, Claudia Castiglio le risponde che la sua storia era tutta un falso,

non era andata come Macchiarini aveva dichiarato.

Infatti a Claudia Castiglio non è stato fatto un trapianto di trachea, ma un innesto in un bronco.

Ora, io non sono un medico, quindi non so dirvi i dettagli e le differenze tra le due cose,

quindi quello che ho capito però è che fare questa operazione ad un bronco è molto diverso dal farlo alla trachea,

perché di trachea ne abbiamo solo una e l'unico tubo da cui entra l'aria per respirare.

Se si danneggia con l'operazione non respiremo più e moriamo, e basta.

Mentre invece se si danneggia un polmone, alla peggio ne abbiamo due e non è altrettanto grave.

Questo è esattamente quello che era successo con Claudia Castiglio.

L'operazione al suo bronco destro è andata così male che le hanno dovuto togliere l'intero polmone,

e ad oggi sì, è sopravvissuta e vive discretamente bene considerando il tutto,

ma senza il polmone in cui aveva messo mano Macchiarini.

Paloma infatti dopo aver scoperto tutto ciò si era rifiutata di sottoporsi all'operazione

e Macchiarini l'aveva addirittura minacciata di toglierle l'accesso alle cure specialistiche a cui lei si sottoponeva,

mettendo a rischio la sua vita.

Le accuse contro di lui comunque sono tante e sono diverse.

Nel 2019 è stato condannato in Italia a 16 mesi di reclusione per falsificazione e abuso d'ufficio,

anche se lui continua a negare ogni cosa,

e il pubblico ministero Svedese invece lo accusa di aggressione aggravata contro tre persone,

tutte decedute per aver operato su di loro in modo inapropriato e conspietatezza.

Pare che durante il processo in Svezia che si è svolto a maggio del 2022,

abbia fatto proprio un po' di teatrino cercando di sedurre e accattivarsi la corte,

ha preso una lavagnetta e ha iniziato a disegnarci sopra una trachea

e ha iniziato a spiegare nei dettagli con tutti i paroloni medici che conosceva praticamente solo lui

come funzionava il tutto e perché lui sosteneva di non aver mai sbagliato.

Il suo avvocato comunque lo difende,

sostenendo che Paolo non può essere ritenuto l'unico responsabile delle operazioni sotto accusa,

perché le operazioni sono state pianificate e eseguite come un lavoro di squadra,

nel senso che in un ospedale non è che il chirurgo decide e fa tutto da solo.

Ci sono persone sopra di lui che in teoria approvano quello che fa e lo supervisionano

e quindi dovrebbero pagare anche queste persone insomma.

Paolo Machiarini alla fine è stato condannato sempre nel 2022

con la condizionale per lesioni personali a uno dei tre pazienti coinvolti in questo processo,

mentre per gli altri due è stato assolto dalle accuse.

Nella sentenza la corte sostiene che i trapianti sui primi due pazienti

fossero giustificabili data la situazione di salute dei pazienti,

ma proprio alla luce dell'esito drammatico di queste prime due operazioni,

la terza si sarebbe dovuta evitare.

E c'è una notizia freschissima su questo caso, ovvero,

il 21 giugno del 2023 Paolo Machiarini è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione

a causa dei suoi trapianti sperimentali effettuati tra il 2011 e il 2014.

La sentenza è stata emessa dalla corte d'appello svedese di Svea

e come vi ho detto il medico era già stato condannato a giugno dell'anno precedente 2022,

ma era stato condannato da una corte di rango inferiore,

invece questa sentenza ha aumentato la pena prevista.

La motivazione di questa sentenza è che Machiarini ha agito con indifferenza intenzionale e programmata,

nonostante fosse a conoscenza del rischio che i suoi pazienti correvano,

sia a livello di danni fisici sia a livello di sofferenza.

Inoltre, la corte ha dichiarato che i pazienti avrebbero potuto vivere per un tempo non trascurabile

se non si fossero sottoposti all'intervento del dottor Machiarini.

Non è, però, stato accusato dell'omicidio dei pazienti,

ma di aver operato su di loro in modo inappropriato.

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Salamini

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Avrete sicuramente sentito la storia di un medico italiano, dal curriculum gonfiato, condannato in Svezia per aver causato la morte di tre pazienti. Questa storia già tragica di per sé ha anche un altro filone che la rende adatta a questa stagione del podcast.

Un anello da 100 mila dollari, le nozze a Castelgandolfo celebrate da Papa Francesco in persona, i Clinton e i Beckham tra gli invitati e John Legend al pianobar. Se il vostro fidanzato vi ha promesso questo matrimonio o è un Kardashian o, più probabile, è il più classico degli impostori dalla doppia vita.

Questa è la storia di Paolo Macchiarini.

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