Elisa True Crime: Ep.40: Gabby Petito “Voleva essere uccisa” (AGGIORNAMENTO!)

Radio Deejay Radio Deejay 10/4/23 - Episode Page - 39m - PDF Transcript

Vacanze invernali al caldo?

Ma io voglio sciare.

Su certe cose si può non essere d'accordo,

ma sul benessere degli occhi è importante vederla allo stesso modo.

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Attenzione, per la natura degli avvenimenti trattati nell'episodio,

se ne raccomanda l'ascolto ad un pubblico adulto.

Questo caso, che ha tenuto tutti col fiato sospeso, sembra essere giunto al termine.

La travel blogger Gabbi Petito, che nel 2021 era stata trovata morta in un parco nazionale del Wyoming,

è stata uccisa dal fidanzato Brian Longry.

Anche lui è stato trovato morto e accanto al cadavere è stato rinvenuto il suo diario

con all'interno una confessione che fa acqua da tutte le parti.

Questo è l'ultimo atto, per adesso, della storia di Gabbi Petito.

Nel 2020 ho aperto un canale YouTube in cui racconto omicidi, casi risolti e misteriose sparizioni.

Mi documento, ascolto i protagonisti, faccio le mie riflessioni.

In queste nuove puntate del podcast vi racconto le storie di donne e uomini, sia vittime che carnefici,

coinvolti in relazioni tostiche e dai risvolti drammatici quanto purtroppo prevedibili.

Io sono Elisa Truecrime e queste sono le storie che mi hanno particolarmente scioccata.

Oggi vi racconto gli aggiornamenti sulla tragica e triste storia di Gabbi Petito.

Io farò un riassunto del caso per quelli che non dovessero conoscerlo o non dovessero ricordare bene alcune cose.

Gabbi Petito è una ragazza di 22 anni, molto bella, carismatica e dolce, che ama viaggiare.

Passione che condivide con il suo fidanzato, Brian Laundry, di 23 anni, con cui sta insieme dal 2019,

quindi da circa due anni e con cui si fidanza ufficialmente nel luglio del 2020,

quindi Brian nel luglio del 2020 l'aveva chiesto di sposarlo.

I due avevano preso una decisione, volevano aprire il loro canale YouTube, un canale di viaggi,

volevano acquistare un furgone, un van e volevano vivere nel loro van, viaggiando costantemente,

registrando dei video di quei loro viaggi e postarli su YouTube.

E lo fanno, si prendono di coraggio, lasciano il loro lavoro,

acquistano un van, un Ford Transit del 2012, che camperizzano, quindi mettono il materasso all'interno per fare il letto,

lo rendono tutto carino con le lucette, con le loro foto appese alle pareti e a luglio del 2021 partono.

Viaggiano per il Colorado, per l'Oiuta, sempre documentando tutto attraverso Instagram, con foto e storie.

Ma dopo l'ultima foto pubblicata da Gabby il primo agosto, sia lei che Brian non pubblicano nulla per dodici giorni,

finché non pubblicano una foto il 13 agosto, ma questa lunga assenza insospettisce,

ed effettivamente qualcosa era successo in quei giorni.

Un uomo nell'Oiuta fa una segnalazione alla polizia raccontando di aver visto una coppia di ragazzi giovani litigare animatamente

e di aver visto il ragazzo schiaffeggiare la sua fidanzata.

Questa coppia, presumibilmente, era proprio Gabby e Brian.

Nel dirigersi verso la zona interessata, gli agenti della polizia di Moab, nell'Oiuta,

incontrano il furgone di Gabby e Brian, che andava ad alta velocità, e così lo fermano.

Trovano Gabby che piange adirotto e che si colpevolizza continuamente per tutto.

Si colpevolizza per aver distratto Brian alla guida, si colpevolizza per averci litigato dalla mattina,

mentre invece Brian, interrogato separatamente da altri agenti, sembra tranquillissimo, scherza con gli agenti,

ma dice di aver reagito all'aggressività fisica di Gabby,

e anche Gabby conferma di essere stata la prima ad essere fisicamente violenta con Brian.

È importante sapere che Gabby, a questo punto, presenta dei segni rossi sulla faccia,

che, dopo svariate richieste da parte della gente di polizia, ammetterà esseri stati causati da Brian,

che l'aveva afferrata dal viso litigando e, nel farlo, l'aveva graffiata.

Tutta questa conversazione è stata ripresa dalle bodycam degli agenti di polizia,

che sarebbero le telecamere che indossano sulla divisa.

La polizia di Moab, a questo punto, decide di far trascorrere la notte separata ai due fidanzati.

Determinano che Gabby era stata l'aggressore principale della litigata

e avrebbe passato la notte da sola nel suo furgone, mentre invece a Brian, che era stata la vittima, pagano una notte in hotel.

E questo, nonostante Gabby, piangendo disperatamente, chieda per favore di non separarla da lui, di non lasciarla da sola.

Quindi il motivo per cui non avevano pubblicato foto o storie su Instagram in quei 12 giorni

era stata proprio l'attenzione e l'eliti continua tra i due.

Ma dopo questo episodio tornano a postare e a pubblicare normalmente,

pubblicano anche il loro primo vlog su YouTube e le cose tra loro sembrano tornate tranquille.

Il 17 agosto, Brian, torna in Florida senza Gabby per occuparsi di un suo deposito,

di un piccolo garage che aveva affittato, ma il 23 torna nel Wyoming da Gabby.

Ma in questo lasso di tempo le foto e soprattutto le didascalie che pubblica la ragazza su Instagram sembrano diverse dal solito.

Qualche giorno dopo Gabby si sente con i suoi genitori e confida a sua madre Nicole il periodo di tensione che sta affrontando con Brian.

Ma attenzione amici, Gabby non le dice mai di quella brutta litigata avuta con Brian.

Purtroppo i suoi genitori, così come tutto il resto del mondo, scopriranno di quella brutta litigata

e delle conversazioni con la polizia di Moab molto tempo dopo la sua scomparsa.

Dopo alcuni messaggi che hanno un po' stranito la mamma di Gabby,

la coppia verrà vista litigare animatamente in pubblico di nuovo e da quel giorno che era il 27 agosto

nessuno ha più notizie della ragazza e su Instagram non viene di nuovo più pubblicato nulla da entrambi.

All'inizio i genitori di Gabby cercano di convincersi che il motivo fosse perché i ragazzi non avevano segnale

perché spesso non c'era campo nei posti sperduti che visitavano, ma poi iniziano a preoccuparsi.

Chiamano sia Gabby sia Brian continuamente ma senza ricevere risposta.

Chiamano i genitori di Brian ripetutamente ma anche da parte loro nessuna risposta

e dopo diversi giorni di tentativi di contatto vani l'11 settembre denunciano la scomparsa della coppia.

Ma facendo così amici, preparatevi, scoprono che Brian non era affatto scomparsa.

Brian era tornato in Florida a casa dei suoi genitori, aveva riportato il furgone a casa appunto dei suoi

già dal 1 settembre. E non solo, i genitori di Brian si erano già procurati un avvocato per avvalersi

della facoltà di non rispondere ed era stato proprio per questo che non avevano risposto alle numerose telefonate dei petito.

E dopo un anno, amici, questa dinamica ancora mi sconvolge.

Brian era tornato a casa già da 10 giorni. Senza Gabby e i suoi genitori lo sapevano e nonostante tutto

non hanno mai detto nulla e non hanno mai risposto alle chiamate dei petito che erano spaventati a morte

dal non sapere dove fosse la loro figlia.

Comunque partono le indagini per trovare Gabby e mentre le ricerche proseguono,

ad un certo punto viene denunciata anche la scomparsa di Brian il 17 settembre,

perché quel giorno ha detta dei suoi genitori, il ragazzo era uscito dicendo che andava a fare un'escursione,

ma non era mai più tornato. Quindi, amici, a questo punto sia Gabby sia Brian sono scomparsi.

Ovviamente i media e l'opinione pubblica iniziano a sviluppare varie teorie che chiaramente vedono praticamente

tutte Brian come il responsabile della scomparsa di Gabby. Il quadro era piuttosto chiaro agli occhi della gente.

Brian aveva tolto la vita a Gabby e ora era in fuga e ad un certo punto accade che una coppia di YouTuber,

anche loro con un canale di viaggi e di vanlife, si rende conto di aver già visto il van di Gabby,

perché ovviamente su tutti i giornali, su tutti i telegiornali. Infatti, questi due YouTuber,

per puro caso, si rendono conto che il 27 agosto l'avevano pure ripreso in un loro video

e decidono quindi di coinvolgere la polizia, anche perché il 27 agosto teoricamente Gabby

era già scomparsa, cioè i suoi genitori già non ricevevano più sue notizie in quei giorni

e oltretutto era anche il giorno in cui la coppia era stata vista per la seconda volta in un ristorantino

all'itigare. L'FBI allora si reca nella zona in cui questi due YouTuber avevano visto il van di Gabby

parcheggiato e poco lontano da lì, amici, il 19 settembre del 2021, l'FBI scopre il corpo senza vita

di Gabby Petito che era morta per strangolamento intorno proprio al 27 agosto. Questa è la data

della sua morte secondo il medico legale e il 27 agosto è stato proprio il giorno in cui erano stati

visti nuovamente l'itigare in pubblico ed era lo stesso giorno in cui gli YouTuber avevano ripreso

per caso il furgone accostato al lato della strada. Ma nonostante tutte queste circostanze,

Brian non poteva essere arrestato, cioè non poteva nemanare un mandato di arresto per omicidio

perché le prove contro di lui non erano sufficienti ma anche se non poteva essere arrestato per omicidio

poteva invece esserlo per frode perché il signorino dopo la morte della sua fidanzata aveva usato la sua carta

di credito per effettuare delle spese personali senza la sua autorizzazione essendo la ragazza

senza vita e questo è reato. Ma Brian, se vi ricordate, non si trova e scomparso, quindi a questo punto

viene emanato un mandato di arresto contro di lui e diventa ufficialmente l'uomo più ricercato d'America.

Gli 20 ottobre vengono coinvolti i genitori di Brian nelle ricerche che in tutto questo tempo amici

non hanno mai spicicato una parola. L'FBI va insieme a loro nella riserva di Carlton,

nella contea di Sarasota, perché avevano ragione di pensare che Brian si nascondesse lì

e incredibilmente dopo soli 30 minuti di ricerche i suoi genitori lo trovano o meglio trovano i suoi resti.

Le forze dell'ordine avevano cercato Brian senza sosta per mesi, senza successo

e i suoi genitori invece in soli 30 minuti lo avevano trovato. Era come se sapessero già dove andare.

Ma Brian era senza vita e accanto ai suoi resti completamente deteriorati trovano anche il suo zaino e un diario.

Qui finisceusz il riassunto e adesso andiamo avanti.

Dunque sono stati trovati i resti di Brian Laundry, ma sono state trovate solamente alcune ossa

in una zona densamente boscosa nella riserva di Carlton, nella contea di Sarasota,

che è appunto una riserva molto umida e paludosa.

Secondo la relazione del medico legale i resti sono stati sott'acqua per un periodo prolungato

prima di essere trovati, cosa che ovviamente ne ha compromesso lo stato

e oltre a questo c'è anche da aggiungere l'attività degli animali,

lo sciacallaggio dei coyote e via dicendo.

Per questo appunto si temeva che non fosse possibile effettuare un'analisi accurata.

Brian alla fine poteva essere morto semplicemente perché nascondersi da solo per settimane

in una palude non è così semplice, poteva essere morto in seguito ad una caduta,

ad una ferita o di fame, di sete o in seguito all'attacco di qualche animale.

Viene fatta una prima autopsia che però non produce risultati conclusivi.

Il caso viene affidato quindi ad un antropologo forense che a novembre del 2021 ha determinato

la causa della morte di Brian Laundry che però non viene rivelata fino a febbraio del 2022.

Brian Laundry era morto in seguito ad una ferita d'arma da fuoco autoinflitta alla testa.

Brian si è tolto la vita.

Insieme ai resti sono stati trovati dei suoi effetti personali tra cui alcuni suoi vestiti,

una borsa impermeabile con all'interno delle fotografie, il diario di cui parleremo a breve

è la pistola che aveva usato per togliersi la vita.

Ovviamente, amici, che dire, purtroppo sembra un caso da manuale, passatemi l'espressione,

Gabby e Brian avevano una relazione palesemente tossica, i due hanno litigato,

lui le ha tolto la vita strandola e poi mangiato dai sensi di colpa si è tolto la vita.

È triste e fa arrabbiare soprattutto perché si poteva evitare,

ma allo stesso tempo è una dinamica più comune di quello che vorremmo.

A questo punto, però, mancava il contenuto del diario.

Eravamo tutti col fiato sospeso, mentre aspettavamo che gli esperti analizzassero il contenuto del diario

e rivelassero se fosse leggibile oppure no.

E ad un certo punto viene rivelato che non solo il contenuto era leggibile,

ma che all'interno del diario Brian Laundry confessava,

confessava di aver tolto la vita alla sua fidanzata Gabby Petito.

A quel punto si sapeva solo questo e noi eravamo tutti lì,

sull'orlo di metterci il cuore in pace, quando invece viene rivelato l'esatto contenuto delle pagine del diario.

E diciamo che la confessione in cui tutti speravamo, in cui la famiglia di Gabby sperava,

non era esattamente quella che si aspettavano.

Io amici andrò a leggervi tutte le pagine che sono staterese pubbliche e le commenterò con voi.

Gabby, vorrei essere al tuo fianco. Vorrei poter parlare con te in questo momento.

Ripercorrerei tutti i ricordi che abbiamo fatto.

Mi emozionerei ancora di più per il futuro.

Non posso vivere senza di te.

Ho perso ogni giorno che avremmo potuto trascorrere insieme.

Ogni vacanza.

Non potrò più giocare con...

...e qui non si capisce Allez, non si capisce tapee bene cosa abbia scritto.

Non andrò più a fare excursioni con TJ, che sarebbe il fratello Gabby.

Ti ho amata più di ogni cosa, non posso sopportare di guardare le nostre foto, di ricordare i momenti più belli

ed è per questo che non posso andare avanti.

Quando chiudere l'occhi, penseremo a quando mi sdraiavo sul tettro del furgone, addormentando mi

alla vista di una pioggia di meteoriti al geyser di cristallo, ti amero sempre.

Quindi, fin qui Brian si rivolge a Gabby e come se stessi scrivendo una lettera a lei,

parlando di quanto l'ha amata, e delencando tutte le cose che lui, a causa della morte della ragazza,

non potrà più fare.

Non potrà più andare in vacanza con lei, non potrà più fare excursioni con fratello,

e parla di quanto non può più continuare a vivere,

perché fondamentalmente il dolore di ricordare insomma i loro momenti insieme,

di guardare le loro vecchie foto è troppo forte.

Però a me sembra che ci voglia insomma portare a dire povero Brian.

Cioè, la morte di Gabby è stata una tragedia,

ma nel mondo di Brian sembra che la tragedia più grossa siano le conseguenze che questo ha avuto su di lui,

le cose che lui ha perso con la morte di Gabby.

Comunque, andiamo avanti.

Da qui in poi Brian non parla più con Gabby, ma parla a noi,

parla a chiunque legga quella lettera, consapevole che moltissime persone avrebbero letto quelle pagine,

perché ricordiamoci che quando Brian si è tolto la vita, il caso era già un caso mediatico enorme,

se ne parlava in tutto il mondo.

Quindi Brian sapeva che le sue parole sarebbero state lette in tutto il mondo.

Quindi, ok, lui, rivolgendosi a noi, a te, che leggi, scrive.

Se leggesti il diario di Gabby, se guardassi le foto della nostra vita insieme,

se sfogliassi le vecchie cartoline, non vorresti vivere un giorno senza di lei.

Sapendo che ogni giorno ti sveglierai senza di lei, non vorresti svegliarti.

Mi dispiace per tutti coloro che saranno colpiti da questa notizia.

Gabby era l'amore della mia vita, ma so che era adorata da molti.

Mi dispiace molto per la sua famiglia, perché li amo.

Considero i suoi fratelli minori i miei migliori amici.

Mi dispiace per la mia famiglia.

Questo è uno shock per loro, oltre che un terribile dolore.

Loro l'hanno amata quanto, se non più, di me.

Era una nuova figlia per mia madre, una zia per i miei nipoti.

Per favore, non rendete loro la vita più difficile.

Qui non posso trattenermi dal dire che,

se davvero era una seconda figlia per sua madre, per i suoi genitori,

avrebbero, per lo meno, dovuto denunciare la sua scomparsa.

Invece no.

Ricordiamoci che quando Brian è tornato a casa dai suoi genitori,

il primo settembre 2020, senza Gabby,

loro invece che denunciare la scomparsa alla polizia,

o anche solo semplicemente rispondere ad una delle decine di telefonate

fatte dai genitori preoccupati di Gabby, hanno scelto di rimanere

in silenzio e di chiamare il loro avvocato.

Io non penso che considerassero Gabby una figlia,

perché una figlia non l'avrebbero trattata così.

Da qui in avanti, invece, amici, fate attenzione,

perché Brian Laundrie confessa di aver tolto la vita a Gabby.

Prestate attenzione a quello che scrive, mettete giù il cellulare,

posate le spugne, se state lavando i piatti e ascoltate,

vi vedo che non siete attenti.

State attenti, questa parte è molto importante.

Brian scrive

Tornando di corsa al nostro furgone,

cercavo di attraversare i ruscelli di Spread Creek,

prima che diventasse troppo buio per vedere e troppo freddo.

Ho sentito un tonfo e un urlo.

Riuscivo a malappena a vedere.

Per un attimo non riuscivi a trovarla, gridai il suo nome.

La trovae che respirava pesantemente rantolando il mio nome.

Era Gelida.

Eravamo appena arrivati dal caldo torrido dei parchi nazionali dell'Oiuta.

La temperatura era scesa a zero e lei era bagnata fradicia.

L'ho portata il più possibile lungo il torrente verso la macchina,

inciampando esausto per lo shock.

E quando le mie ginocchia hanno ceduto,

ho capito che non potevo portarla in sicurezza.

Acesi un fuoco e la misi a cucchiaio il più vicino possibile al calore,

intende che l'ha abbracciata a cucchiaio, l'ha abbracciata da dietro.

Era così magra, era già stata congelata troppo a lungo.

In quel momento non riuscivo a rendermi conto che avrei dovuto accendere prima il fuoco,

ma volevo portarla via dal freddo fino alla macchina.

Da dove ho acceso il fuoco non avevo idea di quanto potesse essere lontana la macchina.

Sapevo solo che era dall'altra parte del torrente.

Quando ho tirato fuori i gabbi dall'acqua, non sapeva dirmi cosa le facesse male.

Aveva un piccolo bernoccolo sulla fronte che alla fine si era ingrandito.

Le facevano male i piedi, il polso, ma era congelata, tremava violentemente.

Mentre la portavo in braccio e metteva continuamente suoni di dolore.

Mentre ero sdraiato accanto a lei, parlava poco.

Tra scosse e violenti rantoli di dolore implorando la fine della sua vita.

Si addormentava e io la scuotevo, temendo che non dovesse chiudere gli occhi se aveva una commozione cerebrale.

Si svegliava dolorante e ricominciava l'intero ciclo doloroso furiosa che fossi io a svegliarla.

Non mi ha permesso di provare ad attraversare il torrente,

pensava che il fuoco si sarebbe spento nel sonno e lei sarebbe congelata.

Non conosco l'entità delle ferite di Gabbi, so solo che soffriva moltissimo.

Ho posto fine alla sua vita, pensavo che fosse un gesto misericordioso, che fosse quello che voleva,

ma ora vedo tutti gli errori che ho fatto.

Sono stato preso dal panico, ero sotto shock,

ma dal momento in cui ho deciso di toglierle il dolore, ho capito che non avrei potuto andare avanti senza di lei.

Ok, amici, fermi tutti, quindi.

La confessione di Brian qual è?

Lui praticamente dice che mentre tornavano al loro furgone, prima che diventasse buio,

Gabbi è inciampata ed è caduta nell'acqua in un ruscello a spread creek

e si era fatta talmente tanto male da chiedere a Brian di porre fine il suo dolore,

da chiedere al suo fidanzato di ucciderla e così lui lo ha fatto.

Lui scrive di aver tolto la vita a Gabbi come gesto misericordioso.

Pensavo fosse quello che voleva, capito?

Una ragazza di 22 anni era quello che voleva,

morire stranvolata dal suo fidanzato per una botta alla testa.

Oltretutto, amici, lui dice che Gabbi è caduta, no?

E sembra che dal secondo dopo lei sia già congelata,

con dolori allucinanti, ma non si capisceосe dove perché aveva solo un piccolo burnoccolo alla testa.

Ma... cioè, ma che Ruscelli erano, i Ruscelli di Satana?

Era il fiume di Caronte?

Spiegatemi come fa una persona che cade e si fa male a chiedere dopo un po' di ucciderla per toglierle il dolore.

Cioè, qui, amici, c'è un sacco da dire perché così in modo superficiale potremmo quasi dire

che questa è la confessione più paracula che abbia mai letto,

però noi non eravamo lì e non lo possiamo sapere.

Ma Brian scrive come se loro fossero in mezzo al nulla,

come se lui non potesse chiedere aiuto, come se quella fosse l'unica soluzione.

Presumibilmente non aveva segnale nel cellulare o non aveva batteria,

presumibilmente il furgone era troppo lontano.

Cioè, amici, lui scrive che voleva provare ad attraversare il torrente per vedere dove fosse il furgone,

ma Gabby non glielo permetteva perché non voleva rimanere da sola.

E tu scusa piuttosto che farle questo piccolo torto di lasciarla da solo al buio, cosa fai, l'ammazzi?

Cioè, è un torto minore strangolarla con le tue mani?

Ma prima di prendere una decisione del genere non ci provi a vedere se il furgone magari ha 5 minuti di strada.

Ma cosa significa che la tua fidanzata sbatte la testa,

ma anche mettendo caso che si fosse spaccata la testa fortissimo,

ma come ti viene da strangolarla?

Mettere fine al suo dolore, ma che cos'è, un cane?

Ma neanche, ma anche se fosse un cane, saresti un mostro,

anche il cane se si fa male lo porti dal veterinario.

In ogni caso, il giornalista Brian Henton aveva ripercorso la strada che Gabby e Brian

avevano fatto e anche la strada che andava dal punto in cui Brian ha ucciso Gabby al furgone.

E amici, la distanza era di 5 minuti massimo 10, 5-10 minuti a piedi.

La distanza, lo ripeto, del punto in cui Brian ha tolto la vita a Gabby,

perché non c'era altra soluzione a loro furgone, era di 5 minuti a piedi.

Il giornalista spiega che quella non era un'area così vasta.

Non potevano essere andati così lontani, non potevano aver camminato un'ora, due ore,

che dici, sai, magari si erano persi, hanno perso l'orientamento.

E ricordiamoci che Brian Laundrie era un esperto di sopravvivenza,

era un esperto di sopravvivenza in ambienti ostili, era abituato a stare in mezzo alla natura,

in mezzo al nulla e quella di nuovo era un'area non così vasta.

Ed è davvero assurdo pensare che non sapesse che il suo furgone si trovava a 5 minuti a piedi da lì.

Ma facciamo finta, ok? Facciamo finta che Brian avesse davvero buone intenzioni tra virgolette,

cioè che nella sua testa quella era la cosa giusta da fare.

Facciamo finta che Gabby gli abbia davvero chiesto di ucciderla per non soffrire più.

Ma se la ami così tanto come dici, se ami la sua famiglia così tanto come dici,

la prima cosa che fai è dirlo a loro, la prima cosa che fai è andarti a costituire.

Invece no amici, perché dopo aver tolto la vita a Gabby, Brian Laundrie aveva preso il suo cellulare,

il cellulare di Gabby, e spacciandosi per lei aveva iniziato a mandare una serie di messaggi anche nei giorni successivi

per far credere a tutti che la ragazza fosse ancora in vita.

Aveva mandato un messaggio sempre dal telefono di lei a sua madre Nicole per farle credere che fosse ancora viva.

E poi aveva portato il furgone a casa dei suoi genitori che avevano chiamato l'avvocato e il resto lo sappiamo.

Che comportamento misericordioso.

Non mi sembra abbia mai avuto intenzione di fare la cosa giusta per Gabby o perlomeno per la sua famiglia.

A me è sembrato che abbia prima voluto scappare, probabilmente facendosi aiutare dei suoi genitori,

e poi che abbia voluto evitare intoto di prendersi la sua responsabilità per quello che aveva fatto togliendosi la vita.

E lasciando un diario con suscritta una confessione che non è una confessione,

una confessione in cui addirittura tenta di convincersi quasi che è stato un eroe, che è stato misericordioso,

che nonostante amasse Gabby così tanto, l'aveva ucciso perché questo è quello che lei voleva.

Comunque, concludiamo la lettera.

Brian continua scrivendo

Volevo guidare a Nord e lasciare che James o TJ mi uccidessero,

ma non volevo che loro passassero del tempo in prigione per un mio errore, anche se sono sicuro che avrebbero voluto farlo.

Sto ponendo fine alla mia vita non per paura di una punizione,

ma piuttosto perché non sopporto di vivere un altro giorno senza di lei.

Ho perso tutto il nostro futuro insieme, ogni momento che avremmo potuto apprezzare.

Mi dispiace per la perdita di tutti.

Vi prego di non rendere la vita più difficile alla mia famiglia che ha perso un figlio e una figlia.

La ragazza più meravigliosa al mondo, Gabby, mi dispiace.

Mi sono ucciso vicino a questo ruscello nella speranza che gli animali mi facciano a pezzi,

che questo possa rendere felice qualcuno della sua famiglia.

E poi finisce scrivendo,

Per favore, raccogliete tutte le mie cose perché Gabby odiava le persone che sporcano.

Allora, quando scrive, volevo guidare a Nord e lasciare che James e TJ mi uccidessero si riferisce al patrigno di Gabby,

James, il marito di sua mamma, con cui lei era estremamente legata,

e TJ, come vi ho detto prima, era il fratello di Gabby.

Quindi, capito, anche in questo caso, è una persona altruista e misericordiosa,

vorrebbe farsi uccidere da loro, ma non lo fa, perché non vuole che loro vadano in prigione per colpa sua.

Vorrebbe addirittura farsi mangiare dagli animali selvaggi,

ma invece costituirti e pagare per l'errore che hai fatto, no?

No. Ho il linciaggio a morte o niente.

E poi l'ultima frase mi fa arrabbiare moltissimo,

perché vi ricorderete i post su Instagram di Brian,

ad oggi il suo profilo Instagram è stato disattivato, ma ai tempi era pubblico,

e lui aveva l'abitudine di pubblicare sempre queste foto molto belle,

condida a scalie però molto cini che rivolte agli esseri umani,

scrivendo che fondamentalmente noi umani siamo la rovina di tutto, facciamo schifo e sporciamo per terra,

o Dio, non sono qui a dire che abbia totalmente torto in questo,

però ecco, era più una sua fissazione, più che di Gabby,

quella di non sporcare o che gli umani in cui nassero.

Quindi non lo so, anche in questa ultima frase finale ci vedo del narcisismo.

E a proposito di narcisismo, questa è stata la risposta della mamma di Gabby Petito,

a queste parole scritte da Brian, un post sulla sua pagina Instagram conscritto,

i narcisisti riscrivono la storia pur di non prendersi le proprie responsabilità,

non sei tu ad essere pazza, e come hashtag ha messo, hashtag narcisista,

hashtag la verità verrà rivelata, hashtag egoista, hashtag noi non ci fermeremo,

hashtag giustizia per Gabby, hashtag andiamo avanti, e infine hashtag codardi.

I genitori di Gabby nel marzo del 2022 hanno intentato una causa legale contro i genitori di Brian,

Christopher e Roberta Londry chiedendo più di 100.000 dollari di danni per l'angoscia mentale subita a causa loro.

La denuncia afferma anche che Christopher e Roberta Londry hanno aiutato Brian

a nascondere il video di Gabby e stavano pianificando la fuga del figlio dal Paese.

Non c'è inoltre afferma che invece di aiutare Joseph e Nicole, i genitori di Gabby a trovare la figlia,

i Londry sono andati in vacanza con Brian e hanno ignorato le richieste di aiuto della famiglia di Gabby.

Praticamente nella settimana in cui Brian era tornato a casa senza Gabby,

mentre i genitori di lei tentavano disperatamente di contattare Gabby, Brian e i suoi genitori senza ricevere risposta,

loro, la famiglia Londry, erano andati allegramente in campeggio tutti insieme e ci sono anche le foto di questa giornata.

Inoltre, come menzionato sempre nella denuncia, Roberta Londry ha bloccato il numero di telefono e il profilo Facebook di Nicole sempre a settembre.

Per evitare il contatto, mentre appunto Nicole le telefonava per cercare risposte su cosa fosse successo sua figlia.

I genitori di Gabby poi hanno presentato anche una mozione per aggiungere anche l'avvocato della famiglia Londry, Stephen Bertolino, come imputato nella causa.

E questo perché, secondo loro, Bertolino, oltre i genitori di Brian, sapeva che Gabby era stata uccisa e conosceva la posizione del suo corpo.

Queste accuse sono assolutamente giustificate e probabili.

L'avvocato Bertolino è sempre stato guardato con occhio critico un po' da tutti, anche perché era un vecchio amico di famiglia dei Londry, quindi ha effettivamente dato l'impressione di proteggerli in un modo che andava oltre la professionalità, non so come spiegarmi.

Sembrava più un uomo che stava coprendo dei suoi amici che avevano fatto una cavolata piuttosto che un avvocato che difendeva una famiglia in una posizione scomoda.

Comunque, la famiglia di Gabby ha vinto la causa civile contro la famiglia di Brian e il giudice ha determinato che i Petito hanno diritto a 3 milioni di dollari come risarcimento.

Nei Brian e la sua famiglia possiedono 3 milioni di dollari ed è stato detto che la cifra era in realtà un numero simbolico, quindi suppongo che poi le due famiglie si siano messi d'accordo, abbiano pattuito una cifra tra loro e i soldi comunque andranno tutti nella fondazione di Gabby Petito che i suoi genitori avevano aperto al momento della sua scomparsa in suo onore.

L'ultimo aggiornamento, amici, è forse il più doloroso di tutti perché non molto tempo fa i genitori di Gabby hanno deciso di divulgare una foto, un selfie di Gabby trovato sul suo cellulare.

Amici, non c'è dubbio che quella tra Gabby e Brian fosse una relazione tossica e non c'è dubbio che si sta in due in una relazione tossica, però c'è da dire che c'è sempre una vittima, è un carnefice.

E guardando e riguardando i video di Brian e Gabby che quel giorno parlano con la polizia di Moab, vedere lei che non riesce proprio a smettere di piangere neanche un secondo e invece vedere Brian che se la ride e se la scherza con gli agenti come se non fosse successo nulla,

unito ai segni evidenti sulla faccia di Gabby che adesso possiamo vedere chiaramente, cioè tutto mi fa chiedere come sia possibile, come sia stato possibile arrivare alla conclusione che fosse lei il carnefice.

E non sono qui a dire che siano sempre gli uomini carnefici, perché non è così, ci sono relazioni tossiche in cui è la donna quella violenta e la donna quella più forte, ma palesemente non era questo il caso e davvero era così palese.

Io penso che tutto questo si sarebbe potuto evitare, quello era un chiaro campanello dall'arme grande quanto una casa e la conferma purtroppo non ha tardato ad arrivare come ormai sappiamo tutti ad oggi.

Alcuni esperti tra l'altro ritengono che le ferite che Gabby presenta sul viso in questa foto indicano che Brian abbia provato anche in quell'occasione a soffocare la ragazza, mettendo le mani in faccia, tentando di bloccare le vie respiratorie e che quindi fosse addirittura qualcosa in più di un campanello dall'arme,

cioè che fosse proprio un tentato omicidio, un tentativo di qualcosa che invece è stato poi portato a termina qualche settimana dopo.

Proprio per questo motivo i genitori di Gabby decidono di fare causa anche alla polizia di Moab, affermando che gli agenti che hanno fermato Gabby e Brian solo poche settimane prima dalla sua morte avrebbero potuto salvarle la vita e per questo chiedono 50 milioni di risarcimento.

Sono emersi anche delle accuse molto gravi contro uno degli agenti di polizia che aveva parlato con Gabby quel giorno, la gente Eric Pratt della polizia di Moab, che a quanto pare avrebbe minacciato di morte una sua ex fidanzata dopo la fine della loro relazione del 2017.

Queste accuse provengono da una donna, il cui nome ancora non si conosce, non è stato divulgato, ma secondo gli avvocati dei Petito questo dimostrerebbe che la gente fosse prevenuto nei confronti di Gabby o che comunque non fosse proprio la persona giusta per gestire quel genere di situazione insomma.

Gli avvocati dei Petito comunque pensano che gli agenti della polizia di Moab non siano adeguattamente addestrati dal Dipartimento sulle questioni legate alla violenza domestica, perché ci sono delle leggi che esistono per proteggere le vittime e quelle leggi quel giorno non sono state seguite e la famiglia Petito non vuole che la stessa cosa possa succedere a qualcun altro.

La città di Moab ha dichiarato in risposta che sebbene la morte di Gabby Petito sia stata una grande tragedia, il Dipartimento di Polizia di Moab non è responsabile aggiungendo che la città difenderà con forza questa causa legale.

Ad oggi questi sono gli aggiornamenti più recenti, la famiglia di Gabby rimane attiva e continua a diffondere consapevolezza attraverso la fondazione che ha aperto in onore di Gabby, la Gabby Petito Foundation, la cui missione è fornire supporto a tutti quelli che ne hanno bisogno, sia alle famiglie a cui è scomparsa una persona cara, sia alle persone che sono vittime di violenze domestiche in modo da prevenire il più possibile che altre tragedie accadano.

Elisa Trucrai

Il Podcast

Die con Elisa DeMarco

Montaggio

Riccardo Garifo

Adattamento

Viola Afrifa

Supervisione tecnica

Gabriele Rosi

Responsabile della produzione

Denny Stucchi

Una produzione

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Se conosci già la storia di Gabby Petito vai ad ascoltare gli sviluppi intorno al minuto 12,00!

Se non hai mai sentito parlare di questa storia, recupera le due puntate dedicate al caso Petito nella prima stagione di Elisa True Crime (ep. 2 e ep. 3).

Questo caso che ha tenuto tutti col fiato sospeso sembra essere giunto al termine. La travel blogger Gabby Petito che nel 2021 era stata trovata morta in un parco nazionale nel Wyoming è stata uccisa dal fidanzato Brian Laundry. Anche lui è stato trovato morto e accanto al cadavere è stato rinvenuto il suo diario con all’interno una confessione che fa acqua da tutte le parti.

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