Elisa True Crime: Ep.35: John Wayne Gacy PT. 1 (INEDITO)

Radio Deejay Radio Deejay 5/3/23 - Episode Page - 36m - PDF Transcript

Attenzione, per la natura degli avvenimenti trattati nell'episodio, se ne raccomanda

l'ascolto ad un pubblico adulto.

Cosa c'è di più terrificante di un serial killer? La risposta è un serial killer clown.

Dal 1972 al 1978 un predatore sadico e crudele uccide più di 30 ragazzi, tutti maschi, tutti molto giovani.

Quando gli inquirenti suonano alla sua porta scoprono che si tratta di quel volontario generoso che porta

il sorriso ai bambini della città nei panni del pagliaccio Pogo.

Oggi vi racconto la storia del serial killer clown così spaventoso da essere associato a It, di Stephen King, John Wayne Gacy.

Nel 2020 ho aperto un canale YouTube in cui racconto omicidi, casi irrisolti e misteriose sparizioni.

Mi documento, ascolto i protagonisti, faccio le mie riflessioni.

In queste nuove puntate vi racconto le storie dei serial killer più spietati che hanno terrorizzato gli Stati Uniti negli ultimi 150 anni.

Io sono Elisa Truecrime e queste sono le storie che mi hanno particolarmente scioccata.

Finalmente vi racconto il caso di uno dei più noti, dei più feroci, nonché secondo me il peggiore dei serial killer americani, ovvero John Wayne Gacy.

John nasce il 17 marzo 1942 a Chicago in Illinois da genitori danesi e polacchi.

È il secondo genito di tre figli, suo padre si chiama John Stanley Gacy e fa il meccanico e sua madre si chiama Marion Elaine Robinson e fa la casalinga.

Il padre di John è purtroppo un uomo alcolizzato e molto violento che pare abbia sempre picchiato sui figli, li picchiava con una cinghia,

precisamente quelle cinghie per affilare i rasoi che a quanto pare si chiamano Coramelle, che è una parola buffa,

ma comunque tutte le volte che secondo lui i figli erano disobbedienti, li picchiava con questa Coramella.

E pare che non fosse violento solamente con i suoi figli, pare lo fosse anche con sua moglie che una sera colpisce con così tanta forza da farle saltare alcuni denti,

per poi rincorrerla per la strada picchiandola ancora.

Ma parliamo di John, parliamo di John da bambino, la sua infanzia è cruciale, lui più di tutti i serial killer è l'esempio di quanto sia importante l'infanzia.

Da piccolo John era un bambino un po' sovrappeso e per questo subiva continue molesti e fisiche psicologiche da parte del padre,

nel senso che il padre era senza dubbio il suo più grande bullo.

A John non importava nulla dello sport, non gli piaceva giocare a pallone con gli altri bambini,

non gli importava di giocare alla guerra o qualsiasi cosa debbano fare i bambini maschi secondo il padre di John.

A gli occhi di suo padre John non era un vero maschio, perché non faceva tutte le cose che secondo lui tutti i bambini maschi dovevano fare.

John preferiva guardare come crescevano i fiori o ascoltare la sinfonia dello schiaccianoci.

Di conseguenza il padre lo reputava un bambino debole, uno sfigato o ancora peggio secondo il padre, un effemminato.

John soffriva moltissimo per questa cosa, immaginate un bambino che viene sgridato, che viene bullizzato e picchiato con una cinghia di cuoio,

perché colpevole di essere semplicemente se stesso.

John era confuso, si sentiva come se camminasse sui gusci di uova con suo padre,

perché qualsiasi atteggiamento avrebbe potuto farlo esplodere da un momento all'altro,

e oltre questo viveva per ottenere la sua approvazione, la ricercava in un modo morboso,

approvazione che ovviamente non arrivava mai, se non molto molto raramente.

Pensate che addirittura il padre ha scelto lui il nome di suo figlio, ha scelto lui di chiamarlo John Wayne,

e forse questo nome vi suonerà familiare.

Questo perché John Wayne è stato uno dei più famosi attori al mondo tra gli anni 40 e gli anni 70,

ed era conosciuto soprattutto per interpretare ruoli da duro,

faceva sempre il cowboy o l'eroe, interpretava insomma sempre ruoli davvero uomo, davvero macio,

e quindi il padre di John, che tra l'altro anche lui si chiamava sempre John, si era detto,

chiamerò mio figlio John Wayne come auspicio di avere un figlio che sia un vero uomo proprio come l'attore,

e quando invece non è stato così, l'uomo non ha fatto altro che riversare tutta la sua frustrazione sul figlio,

umiliandolo e facendolo sentire un disagiato.

E come se non bastasse, John era anche stato beccato più volte ad indossare la biancheria intima di sua madre,

cosa per cui era stato severamente punito.

Oltre questo John era anche un mammone, gli piaceva ricevere affetto da sua madre,

pensate che strano, un bambino che ha bisogno di affetto,

ma per suo padre invece era strano, e per questo lo chiamava Sissy,

che è una parola inglese ed è un modo comunque offensivo per definire qualcuno, una femminuccia.

La sorella di John, Karen, racconta successivamente che John aveva imparato a non piangere mai,

cosa che trovo molto pericolosa.

Immaginate tutta quella tristezza, tutta quella energia imbottigliata,

pronta ad esplodere da un momento all'altro.

All'età di 8 anni succede qualcosa di molto traumatico nella vita di John,

ovvero che un uomo, un amico di famiglia, lo molesta,

e da quello che ho letto lo molesta più di una volta.

John però non racconterà mai ai suoi genitori dell'accaduto

e questo perché aveva troppa paura della reazione che suo padre avrebbe potuto avere.

A 11 anni gli succede un'altra cosa che segna la sua vita per sempre,

ovvero sbatte la testa. Praticamente cade dall'altalena

e la botta gli provoca un coagulo di sangue nel cervello

che però non viene scoperto fino a ben 5 anni dopo.

Da quel momento a causa di questo coagulo John perde spesso i sensi, così all'improvviso,

e oltre questo all'età di 17 anni gli viene anche diagnosticata un'insufficienza cardiaca

che si porterà dietro per tutta la vita

e che gli farà passare molto tempo della sua adolescenza in ospedale.

E a causa di questo disturbo al cuore non poteva fare troppa attività fisica,

non poteva fare troppo sport, quindi non solo lo sport non gli piaceva,

ma la sua salute cagionevole gli impediva persino di farlo,

cosa che per suo padre, come potete immaginare, è l'ennesimo fallimento.

Lui ormai non ha nessuna stima per suo figlio

e gli dice continuamente che sicuramente da grande diventerà gay, come se questo fosse un insulto.

E la verità amici è che suo padre aveva ragione nel senso che John si rende presto conto

di essere attratto dagli uomini e questa cosa lo distrugge.

Passa un periodo di grande turbamento, immaginate aveva passato tutta la sua infanzia schiacciato

dal padre che parlava del suo essere effeminato o della sua potenziale homo-sessualità,

come la cosa peggiore che potesse capitarli nella vita e ora si rendeva conto di esserlo davvero.

Comunque John cresce e a 18 anni inizia ad interessarsi alla politica

e lavora come assistente del candidato del Partito Democratico, del suo quartiere.

E la cosa se ci pensate è un po' inquietante,

se pensiamo che anche Ted Bundy ha lavorato per un periodo in politica?

Ma comunque in questo caso John non solo lavora in politica,

ma diventa proprio membro del Partito Democratico, candidandosi lui stesso alle elezioni comunali.

John frequenta le scuole superiori, ma solo per quattro anni, dopo di che abbandona gli studi

e in realtà più che abbandona gli studi all'età di 18 anni, letteralmente scappa di casa.

Non ne poteva più di vivere sotto lo stesso tetto di suo padre,

che continuava ad essere cattivo, violento e molto controllante con lui.

Per darvi un'idea di come suo padre lo manipolava,

John aveva messo da parte i soldi necessari per comprarsi una macchina,

una macchina usata, nulla di che, ma che comunque lo avrebbe reso più indipendente.

Ma suo padre gli elo impedisce wa e lo convince ad accettare un prestito da lui

per comprare una macchina nuova, una macchina più bella.

E questo in realtà suo padre lo fa solamente,

perché in questo modo poteva continuare ad esercitare il suo controllo sul figlio.

Infatti ogni volta che John disobbediva o faceva qualcosa che a suo padre non piaceva,

lui era pronto a ricattarlo, dicendogli per esempio che non poteva usare la sua macchina,

la macchina che aveva comprato con i suoi soldi.

Era una relazione molto tossica la loro e a 18 anni appunto John scappa e si trasferisce Quelas Vegas.

Ed è interessante che John Wayne parli di questa esperienza in questo modo.

He dice proprio di scempere di eser scappato di casa, nonostante fosse maggiorene,

e avrebbe potuto andar via di casa se lo avessi voluto,

ma si sentiva impotente, piccolo, schiacciato da suo padre che,

l'ha vissuta come una vera e propria fuga.

Alas Vegas trova un lavoretto part-time in un obitorio e dormisse addirittura lì,

perché non aveva i soldi per potersi permettere una casa o un hotel.

Inizia a dormire in mezzo ai cadaveri senza che nessuno lo sapesse,

e una notte succede qualcosa che segnerà il giovane John Wayne Gacy per sempre.

Praticamente una notte, John è particolarmente curioso, curioso di vedere il corpo di un ragazzo giovane come lui,

uno dei cadaveri dell'obitorio.

John a un certo punto decide di sdraiarse accanto a questo corpo e inizia a toccarlo, ad abbracciarlo.

All'improvviso si rende conto di quello che stava facendo e va nel panico più totale.

Esce immediatamente dall'obitorio ed è a quel punto che telefona a sua madre

e piangendo le chiedesse per caso poteva tornare a casa da lei.

La madre ovviamente gli risponde di sì e così dopo soli tre mesi lui si licenzia,

lascia Las Vegas e torna a vivere a casa sua, torna a vivere insieme a suo padre.

John a quel punto decide di rimettere in sesto la sua vita, torna a scuola,

finishes il liceo e si scrive all'università in cui si laurea nel 1963 in economia e commercio.

John Wayne Gacy sembra avere un vero e proprio talento per le vendite

e una di quelle persone che potrebbero vendere il ghiaccio agli eschi mesi

e per questo nel giro di pochi mesi viene assunto come apprendista manager

in un rinomato negozio di scarpe di Chicago.

E le cose gli ghi vanno molto bene, scopre di essere una persona molto convincente

e per questo viene promosso diverse volte fino a essere trasferito a Springfield

in cui gli viene affidato un intero negozio di abigliamento maschile,

quindi diventa a tutti gli effetti il manager e nel 1964 conosce e sposa la sua prima fidanzata e moglie,

Marilyn Mayers, dopo essere usciti insieme per nove mesi.

Ma voi vi starete chiedendo a questo punto, scusa ma John non era omosessuale?

Sì, amici, ma allo stesso tempo ricordatevi che John non accettava assolutamente questa parte di lui

a causa dell'ignoranza di suo padre, lui per questo rinnegava completamente il suo orientamento sessuale.

Infatti, addirittura John pare fosse homofobo, un cliché insomma.

Quindi diciamo che si è un po' forzato come spesso succede a farsi piacere una donna

e a fare quello che suo padre e la società si aspettavano da lui,

cioè trovare una brava donna e sposarla.

Anche se voglio specificare che dopo tanti anni John ha dichiarato di definirsi al massimo, al massimo bisessuale,

ma gay assolutamente no.

John dice di non essere gay perché secondo lui un uomo gay è uno che fa l'amore con un altro uomo

e lui non faceva mai l'amore, cioè lui faceva solo sesso, senza nessun sentimento,

lo faceva solo per farlo e non gli faceva differenza se era con un uomo o con una donna

e di conseguenza si definiva bisessuale.

Oltre al fatto che questa sua spiegazione non ha molto senso, pare che comunque non fosse neanche vera,

nel senso che a lui fare sesso con le donne non piaceva e non ci riusciva proprio,

non riusciva ad avere un rapporto completo con le donne.

A prescindere da quello che diceva John, comunque, nello stesso anno ha la sua prima vera esperienza omosessuale

perché fino a quel momento aveva sì capito di avere un interesse nei confronti degli uomini,

ma non aveva mai avuto esperienze, a parte quella con il corpo nell'obitorio,

ma non so se si possa definire un'esperienza.

Secondo quanto dichiarato da lui stesso, una sera era stato invitato a casa da un suo collega di lavoro.

I due avevano iniziato a bere sul divano e ad un certo punto avevano avuto un rapporto orale.

Nel 1966 John cambia lavoro e questo perché il padre di sua moglie, suo suocero,

era il proprietario niente meno che di alcuni ristoranti della famosa catena KFC, Kentucky Fried Chicken.

Lui era proprietario dei ristoranti di Waterloo nello Stato della Iowa

e appunto nel 1966 offre l'opportunità a John di gestire tre di quei ristoranti fast food.

Lui, ovviamente, accetta anche perché l'offerta era stata molto vantaggiosa

e, dopo aver frequentato un corso formativo manageriale, si trasferisce tape con la moglie a Waterloo.

John però ha delle difficoltà col suocero perché, esattamente come con suo papà,

non si sentiva mai abbastanza, voleva sempre dimostrargli di essere all'altezza.

Per questo lavorava incessantemente e si rivela un ottimo dirigente,

inizia anche a collaborare a diversi progetti di beneficenza

e questa cosa in particolare lo fa spiccare nella comunità.

Diventa infatti un attivista politico, lo eleggono uomo dell'anno per un'associazione no profit

e tutto va a gonfie vele. La sua vita a questo punto sembra finalmente aver preso una piega inaspettata,

una piega effettivamente felice.

In questo periodo, durante la permanenza a Waterloo, John e sua moglie danno alla luce due bambini,

Michael nato nel marzo del 1967 e Christine nata nell'ottobre del 1968.

Ma John, diciamo che vive una sorta di doppia vita, nel senso che da fuori è un padre di famiglia,

un marito devoto, ma in realtà, lui continua ad avere una forte attrazione nei confronti degli uomini,

ma che continua a reprimere.

O meglio, diciamo che John Wayne Gacy è il re dei passivi aggressivi, ovvero.

Sul lavoro socializzava solo con colleghi uomini, facendo loro spesso delle avance sessuali,

e se questi ci stavano, allora bene. Se invece rifiutavano indignati, allora John subito faceva gaslighting

e gli diceva eh, Madonna, ma stavo solo scherzando, che permaloso.

Agli occhi della gente, comunque, John è un membro ultra rispettabile della comunità.

Diventa il Presidente di un'organizzazione non a scopo di lucro locale, che si chiama JCs,

ma sempre in questo periodo inizia anche a consumare parecchio materiale pornografico, sempre omosessuale,

e da qui in avanti svilupperà anche una tendenza sempre più crescente verso il sadismo,

che per chi non lo sapesse, è il provare piacere nel provocare dolore agli altri,

e questo lo metterà per la prima volta nei guai.

Nell'agosto del 67, John Wayne Gacy commette la sua prima aggressione sessuale ai danni di un adolescente.

Si tratta del 15enne Donald Wu-Riz, figlio di un caro amico di famiglia.

Donald era omosessuale, o perlomeno questo è quello che si diceva di lui in giro,

e per questo John si avvicina a lui e sfacciatamente gli offre del denaro, in cambio di un rapporto.

Questa sorta di relazione tra John e il giovane Donald va avanti per un po',

ma diventa ovviamente presto un legame molto tossico fatto di ricatti, violenza, controllo,

e infatti ad un certo punto il giovane Donald denuncia John per violenza, estorsione e sequestro di persona,

e per questo John Wayne Gacy viene condannato a ben dieci anni.

La moglie, Marlene, chiaramente, è sconvolta dalla cosa e chiede il divorzio,

ottenendo anche che il Cognuge, John, venga rimosso dall'incarico di direttore dei ristoranti KFC di famiglia

e portandogli anche via i figli, che da quel momento lui non rivedrà mai più.

John Gacy, in seguito alla condanna per molestie, va in prigione

e durante questo periodo gli viene fatta una perizia psichiatrica

e per la prima volta gli viene diagnosticato il disturbo antisociale della personalità.

I dottori gli dicono anche che, data la sua condizione, probabilmente nessun tipo di terapia avrebbe mai funzionato

e che probabilmente una volta uscito dal carcere avrebbe continuato a mettersi nei guai,

si sarebbe sempre trovato in conflitto con la società.

Nonostante questo comunque si rivela un detenuto modello,

infatti in brevissimo diventa molto popolare tra i detenuti e diventa anche il cuoco della mensa del carcere

e grazie al suo comportamento si guadagna a 12 mesi di libertà condizionata.

Il giorno di Natale del 69 il padre di John muore di cerrosi epatica,

ma John di questo non sapeva nulla.

Lui e suo padre non si parlavano praticamente più perché già il loro rapporto era problematico prima.

Figuratevi dopo che il figlio era stato arrestato per molestie su un ragazzo adolescente.

John soffre moltissimo per questa cosa, soffre per non aver saputo prima della malattia di suo padre,

di non aver potuto provare a recuperare il rapporto e di non avergli potuto dire a Dio.

Comunque viene rilasciato nel 1971 e a quel punto decide di far ritorno nella sua città Natale,

ovvero Chicago, torna a vivere a casa di sua mamma e trova lavoro come aiuto cuoco in un ristorante

e sempre in quel periodo incontra una donna che diventerà la sua seconda moglie, ovvero Carol Hoff.

Carol era una donna divorziata con due figlie con cui Gacy va a vivere

in una casa che compra grazie al supporto finanziario di sua mamma,

ma questo matrimonio non dura a lungo, i due infatti divorziano dopo soli tre anni

e il motivo era proprio che John non poteva proprio fare a meno di abordare giovani uomini.

John era stato sincero, diciamo così, con sua moglie e le aveva detto di essere bisessuale

e di aver avuto esperienze con gli uomini in passato e lei lo aveva accettato,

ma poi John aveva iniziato a non mostrare più nessun tipo di affetto o di attenzione nei confronti di sua moglie,

i due non avevano rapporti mai, perché appunto lui non ci riusciva fisicamente,

ma contestualmente passava tutto il suo tempo insieme a ragazzi molto giovani che si portava a volte anche a casa,

quindi ad un certo punto la moglie lo lascia.

Carol dice addirittura di aver trovato un giorno dei portafogli appartenenti a dei ragazzi adolescenti

nella macchina di suo marito John Wayne Gacy e la cosa chiaramente le era sembrata un po' bizzarra,

di conseguenza gli aveva chiesto spiegazioni.

Ma di tutta risposta John era esploso di rabbia, aveva iniziato ad insultarla e a spaccare i mobili di casa.

Carol racconta che le aveva spaccato tutti i mobili.

La cosa alla fine non si era mai chiarita del tutto e i due avevano divorziato,

perché John l'aveva convinta che vedeva altre donne, cosa ovviamente non vera.

John vedeva altri uomini, molti uomini, e senza il loro consenso.

Infatti, sempre nel 1971, a soli 8 mesi dal suo rilascio dalla prigione,

John aggredisce spegne l'ennesimo ragazzo e lo fa.

Sapete perché? Come dirà lui stesso anni dopo?

Era stanco del fatto che sua moglie lo accusasse costantemente di tradirla con altri uomini,

di approfittare di altri uomini, e dice proprio,

mi ha accusata così tante volte ingiustamente di questa cosa che ad un certo punto mi sono detto,

vabbè, tanto vale che lo faccia davvero, tanto cosa cambia.

Quindi in qualche modo, secondo suo cervello contorto, era stata colpa di sua moglie,

lui andava a caccia di giovani uomini per colpa di sua moglie.

Comunque, appunto, una notte John era uscito di casa e si era diretto alla fermata dei Pullman Greyhounds.

Sapete quei grossi Pullman che viaggiano da città a città?

Quelli erano gli anni 70, purtroppo la droga iniziava ad andare molto di moda

ed erano molti gli adolescenti che scappavano di casa in cerca di sostanze o di un lavoro o di un posto in cui dormire.

E molti di loro li si poteva trovare proprio alla stazione dei Pullman o dei treni, e John lo sapeva.

Una volta arrivato lì, John adesca un ragazzo e riesce ad adescarlo spacciandosi per un poliziotto.

Dovete sapere che John Gay si aveva una quantità impressionante di distintivi della polizia che usava appunto in queste occasioni.

Fermava i ragazzini facendogli credere di essere nei guai e poi li ricattava.

E questo è esattamente quello che fa con questo ragazzo che incontra la fermata, ragazzo di cui non si conosce il nome.

Lo adesca, lo porta a casa sua e lo costringe ad avere un rapporto con lui per poi lasciarlo andare.

Il ragazzo era subito andato a denunciare John e grazie alla sua denuncia John Gay si viene arrestato nuovamente per molestie.

Ma al momento della prima udienza il ragazzo non si presenta in aula e tutte le accuse nei confronti di John vengono ritirate.

E la cosa peggiore è che per qualche motivo la commissione per la libertà vigilata dell'Iowa non ne viene mai a conoscenza

perché se vi ricordate John Wayne Gay si è ancora in libertà vigilata dal suo precedente crimine, tecnicamente.

Quindi insomma a John non succede nulla, a ottobre del 71 la sua libertà vigilata termina e John è libero di cominciare una nuova vita

in cui si comporta bene e non violenta più nessuno. No ovviamente non è vero.

Nel 1972 John inizia una nuova carriera, mette in piedi un'impresa idile la PDM Contractors.

PDM era l'acronimo delle parole painting, decorating and maintenance, cioè pittura, decorazione e manutenzione.

Inizialmente l'azienda si occupa di piccoli lavori di manovalanza e di riparazione ma con il progredire degli affari il business si amplia

fino ad includere progetti e opere di costruzione vere e proprie.

Quindi adesso John Gay si è a capo di un'azienda idile, lavora tipo 16 ore al giorno, nel poco tempo libero che ha si rende utile alla comunità.

Cioè quello che vorrei farvi capire è che John Wayne Gay si era uno di quegli uomini che hanno bisogno di sentirsi importanti.

Lui aveva bisogno di fare 2.000 cose, di essere considerato utile dagli altri, rispettabile, intelligente, simpatico.

John aveva bisogno di piacere, di avere la stima degli altri e per questo lavorava davvero tantissimo, ma la pena dormiva la notte.

Organizzava spesso anche delle feste a casa sua in cui erano ospiti personaggi anche importanti, politici,

anche vi ricordo che oltre tutto ciò John è anche invischiato nella politica e tra le tante attività che fa ce n'è anche una in particolare che ancora oggi lo identifica.

John Wayne Gay si faceva il clown, il suo nome da clown era Pogo, Pogo il clown, si era inventato questo personaggio, aveva ideato il costume, il trucco e la personalità di questo clown.

Vestito da clown faceva molte cose, andava alle feste, alle parade della città e come racconterà lui stesso?

Quando era vestito da clown era come se fosse una persona completamente diversa, non era più lui, era Pogo e Pogo poteva fare tutto quello che voleva, nessuno li avrebbe mai detto nulla.

Per esempio alle feste poteva sedersi sulle gambe delle donne e parlarli perché tanto era un clown e le donne avrebbero riso, poteva addirittura palpeggiarle a volte,

nessuno si sarebbe arrabbiato con Pogo perché era un clown e una volta aveva persino detto che Pogo il clown avrebbe potuto persino uccidere senza mai finire nei guai.

E questa dei clown per lui era una vera e propria fissazione, pare perché casa sua era piena di clown, c'erano quadri con clown inquietanti disegnati in ogni stanza della casa, c'erano statuette, lampade a forma di clown

E questo è sicuramente un aspetto di Gacy molto inquietante perché penso non esista niente di più spaventoso di un killer clown.

Si dice infatti che persino Stephen King si sia ispirato a lui per scrivere uno dei suoi più spaventosi libri di tutti i tempi, non che uno dei più belli, ovvero It.

Che tra l'altro se volete sapere una curiosità su di me il mio cagnolino, il cagnolino di famiglia si chiama Penny,

alcuni di voi lo sanno ma forse non sapete che il nome intero è Pennywise e si chiama Pennywise proprio per It, perché il nome del pagliaccio di It è Pennywise.

Vabbè chi usa parentesi.

Comunque, questa cosa che Stephen King ha scritto It, ispirandosi a John Wayne Gacy, in realtà è smentita da molti,

ma la verità è che Stephen King non si è mai espresso a riguardo, non ha mai né confermato né smentito

e quando ha parlato di che cosa lo ha ispirato per scrivere questo libro non ha mai menzionato il killer, però It è stato scritto nell'86, quindi anni dopo l'arresto di Gacy.

Quindi potrebbe anche essere chi lo sa.

Comunque, tornando alla storia, a questo punto John Wayne Gacy ha una vita piena e un uomo importante,

un uomo diciamo abbastanza potente nella comunità, ma soprattutto è proprietario di un'impresa edile tutta sua,

e questo significa che può decidere chi assumere e secondo voi chi mai andrà ad assumere?

Ma ovviamente, giovani e ai tanti uomini, tutti giovannissimi e molto carini.

E le persone intorno a lui gli chiedevano, John, ma perché non assumi delle persone più grandi, più esperte che sappiano già come svolgere il mestiere?

E lui a questo rispondeva sempre che preferiva assumere ragazzi molto giovani e inesperti perché così poteva formarli lui da zero,

così potevano imparare a fare le cose per come le voleva lui e era meglio così.

Il ragionamento in realtà aveva anche senso, quindi nessuno ha mai pensato nulla di che.

Ma la verità ovviamente è un'altra.

John assumeva ragazzi giovannissimi perché erano ingenui, erano più facilmente ricattabili, manipolabili.

Infatti tutti questi uomini venivano costantemente raggirati da John, molestati.

Cercava di convincerli ad uscire con lui ad andare a casa sua e ovviamente cercava di convincerli ad avere rapporti con lui con varie scuse.

A volte in cambio di sesso offriva delle promozioni, a volte soldi, quindi in sostanza ricattava questi ragazzi approfittando della loro condizione di svantaggio.

Nel 1973 per esempio aveva preso uno dei suoi dipendenti e insieme a lui era andato in Florida per vedere una proprietà che aveva acquisito.

Ma la prima notte, dopo il loro arrivo in Florida, Gacy aggredisce tapee il ragazzo e gli fa violenza.

All'oro ritorno però il ragazzo aggredisce prende a sua volta Gacy riempiendolo di botte.

E quando Gacy torna a casa dice a sua moglie, perché tra parentesi a questo punto era ancora sposato con la sua seconda moglie, è stato con lei fino al 1976.

Quindi quando torna a casa dice a sua moglie di essere stato picchiato dal cliente in Florida.

Le racconta che questo cliente non voleva pagarlo e i due si erano azzuffati.

Un'altra volta nel maggio del 1975 si era avvicinato particolarmente ad un altro suo dipendente, un ragazzo di 15 anni di nome Anthony Antonucci.

A cui faceva sempre fare dei lavoretti in più, ore in più e chiaramente lo pagava anche di più.

Un giorno gli aveva chiesto di scavare nel giardino di casa sua di John Gacy una specie di piccola fossa per costruirci un barbecue per le sue feste.

Vi ricordate John organizzava sempre un sacco di feste a casa sua.

Anthony allora aveva scavato una buca poco profonda per il barbecue.

Ma John gli aveva detto no devi scavare molto più in profondità di così voglio una fossa molto più profonda.

Ad Anthony era sembrato strano, una fossa molto profonda per un barbecue non era necessaria.

Ma John era il boss quindi ha seguito i suoi ordini.

E racconta che una volta scavata questa fossa si era allontanato per qualche momento

e una volta tornato lì la fossa era già stata riempita di cemento da John Gacy.

E la cosa gli era sembrata molto strana e non ne capiva il motivo.

Comunque un giorno Anthony Antonucci si fa male sul lavoro, gli si pianta un chiodo nel piede

e quindi John lo porta all'ospedale a fare un'antitetanica e poi lo accompagna a casa.

E nel tragitto Anthony così parlando dice a John che i suoi genitori erano via, erano in viaggio

e quella stessa notte intorno a mezzanotte, indovinate un po',

John si presenta a casa di Anthony con una bottiglia di vino perché voleva sapere come stava.

Dopo un po' i due iniziano a scherzare e iniziano a lottare

perché dovete sapere che Anthony faceva parte della squadra di wrestling della sua scuola,

quindi iniziano tipo a fare wrestling insieme.

E all'improvviso Gacy gli prende le mani, gli elemette dietro la schiena e lo ammanetta.

Dopo averlo ammanettato Gacy esce dalla stanza e nel frattempo Anthony è confuso.

Non capisce se Gacy stesse scherzando o se fosse qualche prova.

Perché racconta che anche sul lavoro lui metteva sempre alla prova i suoi dipendenti?

Allora inizia a cercare di liberarsi dalle manette e incredibilmente ci riesce.

E quando Gacy rientra nella stanza, lui subito lo aggredisce prende e con una mossa di wrestling

lo butta a terra, gli mette le mani dietro la schiena e lo ammanetta a sua volta.

E Gacy a quel punto lo guarda sconcertato e gli dice wow, non solo tu sei il primo che riesce a togliersi le manette,

ma sei l'unico che hai riuscito a metterle a me.

E dopo questo episodio Gacy era andato via e non avevano mai più parlato di questo.

Gacy nel frattempo continuava ad assumere giovani ragazzi e uno di questi era il 18enne David Crem.

Gacy aveva conosciuto David perché il 26 luglio del 76 gli aveva dato un passaggio.

David faceva l'autostop, era un ragazzo molto giovane che girava da solo, non aveva un lavoro e soprattutto non aveva un posto in cui dormire.

Era la vittima perfetta per Gacy che subito gli propone di andare non solo a lavorare nella sua impresa,

ma anche di andare a vivere insieme a lui e purtroppo David accetta.

Il giorno dopo tra l'altro era il compleanno di David e quindi i due festeggiano bevendo insieme

e Gacy ovviamente per l'occasione si veste anche da povo il clown.

I due erano parecchio ubriachi quando ad un certo punto, come al solito, Gacy prende le sue manette e lo ammanetta.

Convincendo lo che fosse un gioco, lo convince che fosse un gioco di prestigio, cioè che lo avrebbe ammanettato per poi liberarlo.

Ma una volta ammanettato David, Gacy tenta di violentarlo.

David va nel panico, tenta di liberarsi, ma non ci riesce e di conseguenza con tutta la forza che aveva,

tira un calcio in faccia a Gacy facendolo letteralmente volare dall'altra parte della stanza.

E anche in quest'occasione Gacy lascia perdere, gli toglie le manette e fa finta di nulla,

e i due a quanto pare continuano a lavorare a vivere insieme fino a che circa un mese dopo Gacy in piena notte si presenta nella stanza di David e gli dice queste parole.

David, tu davvero non hai idea di chi sono io, ti conviene darmi quello che voglio.

Marco, Montaggio, Riccardo Garifo, Adattamento, Viola Afrifa, Supervisione Tecnica, Gabriele Rosi, responsabile della produzione Denny Stucchi, una produzione One Podcast.

È tutto per dibattere il nemico, dagli esperimenti con il porridge radioattivo, alle iniezioni di plutonio sui soldati, fino ad arrivare ad un esperimento che ha dell'incredibile.

Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.

Cosa c’è di più terrificante di un serial killer? La risposta è: un serial killer clown.

Dal 1972 al 1978 un predatore sadico e crudele uccide più di 30 ragazzi, tutti maschi, tutti molto giovani. Quando gli inquirenti suonano alla sua porta scoprono che si tratta di quel volontario generoso che porta il sorriso ai bambini della città nei panni del pagliaccio Pogo.

In questa puntata (parte 1) Elisa True Crime racconta la storia del serial killer talmente spaventoso da essere associato a “It” di Stephen King: John Wayne Gacy.

See omnystudio.com/listener for privacy information.