Daily Five: Default Usa, mercati in allarme. Alluvione, rischio infezioni. Russia sempre più vassalla della Cina. Milano, donna trans pestata da agenti.

CNC Media CNC Media 5/24/23 - Episode Page - 17m - PDF Transcript

In questi giorni, qui su Daily Five, abbiamo parlato già un paio di volte di questa storia

degli Stati Uniti, lo sapete che rischiano di fallire, rischiano di andare in default

fra pochissimi giorni e precisamente il primo giugno.

Per tutto questo tempo questa storia, forse venezia rete accorti, non ha trovato molto

spazio, molta attenzione sui giornali, però sta mattina qualcosa è cambiato e sembra

che anche la stampa si si accorta del potenziale pericolo a cui non solo l'America, ma tutto

il mondo sta andando incontro, perché chiaramente se fallissero gli Stati Uniti, ovviamente

si innescherebbe una crisi che contagerebbe tutte le economie del globo che sono molto

interconnesse con quella nord-americana.

Bene, che cosa è cambiato allora, che cosa è successo, perché quasi tutti i principali

siti di informazione questa mattina hanno aperto le loro on-page su questa vicenda del debito

pubblico americano, perché i mercati stanno iniziando a dare segnali di nervosismo, le

borze perdono fino al 2% con lo stallo sul debito pubblico americano, ha titolato questa

mattina il sole 24 ore, il correre della sera, debito americano, inflazione affondano l'Europa,

Milano perde più del 2%, Repubblica, debito degli Stati Uniti d'America, rischio in pass,

piazza a fare in forte e basso, eccetera.

Insomma, ha una settimana di distanza dal fatidico 1 giugno i mercati che in fondo si

sono mostrati sempre scettici fino a questo momento sul rischio che davvero gli Stati

Uniti possano andare in default fra pochi giorni, ora evidentemente stanno iniziando

a temere che qualcosa possa andare storto sul serio, e questo perché? Perché quell'accordo

politico tra democratici e republicani a cui è appeso il superamento di questo rischio

e che mercati erano sicuri, si sarebbe trovato a breve come è sempre accaduto, non è invece

ancora stato trovato. Chi segue degli Five sa che cosa sta accadendo, ne abbiamo già

parlato, non voglio andare a noia, però è un piccolo riassunto e doveroso, in sostanza

gli Stati Uniti ovviamente non hanno alcun reale problema di debito pubblico, sono assolutamente

in grado di ripagarlo anche se dovesse crescere ulteriormente. Il problema, come sapete,

deriva dal fatto che un secolo fa nel 1917 gli Stati Uniti hanno deciso di darsi una

specie di tetto legale, una soglia, oltre la quale, anche se tecnicamente, economicamente

possibile fare altro debito senza problemi, per legge questo debito evvietato, non bisogna

farne più. Superi quella soglia, benissimo, da quel momento non puoi più fare altro debito,

non puoi spendere altri soldi e quindi in sostanza si dichiara il fallimento. Questo

problema negli Stati Uniti in realtà si è presentato altre 78 volte nel corso dei decenni,

tutte e 78 volte il problema è stato aggirato votando nel Congresso un innalzamento di quella

soglia. Questa volta però le cose stanno andando diversamente perché il presidente in carica

democratico Joe Biden non ha i numeri sufficienti al Parlamento, ovvero al Congresso, per votare

questo innalzamento della soglia, per farlo a bisogno di avere anche i voti dei repubblicani,

ma loro al momento hanno detto e continuano a dire di no. Lo stallo deriva dal fatto che,

in cambio, i repubblicani stanno chiedendo qualcosa, stanno chiedendo un taglio drastico

della spesa pubblica, dal mente drastico che Biden dice di non poter concedere,

insomma non si riesce a trovare la quadra. Il drama sta nel fatto che, mentre loro liticano

e non si accordano, il tempo sta passando sul serio e la scadenza del 1 giugno si avvicina

sempre di più. Se l'accordo non sarà trovato per quella data il fallimento sarà inevitabile,

con tutte le conseguenze devastanti del caso. E quello che accadrà quindi fino a questo momento

i mercati non ci hanno creduto che anche pensano che nessuno, nemmeno i repubblicani,

possano essere così pazzi da far fallire il proprio Paese per dei meri motivi politici.

Però, evidentemente, il sospetto di qualcuno, ovvero che questa strategia così assurda e

suicida, possa essere davvero attuata questa volta dai repubblicani, così da distruggere

l'immagine di Biden in vista delle prossime lezioni sta facendo correre un privido lungo

la schiena degli investitori. Per cui l'atmosfera che ora si respira, prima l'atmosfera, diciamo,

era del tipo non accadrà, non accadrà impossibile, non sono così matti, adesso invece sembra che

l'atmosfera sia un po' cambiata e l'aria che si respiri è un po' quella da non succede,

ma se succede, ecco, non succede, ma se succede…

Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità

e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta.

Oggi è mercoledì 24 maggio e apriamo, come ormai facciamo da giorni, ovviamente,

sull'alluvione in Emilia Romagna, perché a distanza di una settimana dalle sondazioni

dei fiumi che ha travolto decine di centri abitati si trovano purtroppo ancora corpi

senza vita, la 15e vittima è un uomo di 68 anni di fusignano ed emergono nuovi problemi che

preoccupano non poco autorità e cittadini. E parliamo questa volta di problemi di carattere

igienico sanitario, perché a Conselige una delle città colpite dall'alluvione l'acqua è praticamente

ancora tutta lì, non defluisce blending, non si riduce, e anzi, ristagna da giorni,

divenendo di fatto una sorte di palude in salubre. Conselige leggo dal correre, diventata l'epicentro

di una nuova emergenza che si aggiunge a quella del fango e delle frane. In questo caso si tratta

di rischi per la salute della popolazione legati proprio a quell'acqua putridà che potrebbe

trasformarsi in un rischio di infezione per residenti e chi li assiste. Dopo aver camminato

a lungo nell'acqua le tute e gli stivaloni degli uomini delle forze dell'ordine vengono spruzzati

di disinfettanti, mentre la sindaca Paola Puka lancia disperati a pelli ai suoi concittadini.

Non camminate a piedi nudi nell'acqua, urla al megafono davanti al municipio, proteggete la pelle

dal contatto con l'acqua con guanti e dispositivi di protezione individuale, evitate che i bambini

giochino nelle aree allagate. A dimostrazione della gravità della situazione scrive ancora il

corriere, ieri a Conselice sono arrivati sia la direttrice dell'Asra di Ravenna, sia la vicepresidente

della regione, con delega alla protezione civile Irene Priolo. Anche i vertici sanitari confermano

potenziali pericoli per le infezioni della pelle e gastrointestinali e stanno valutando

anche delle vaccinazioni di profilassi. Misure queste che confermano i potenziali rischi per il

ristagno d'acqua lanciati dalla società italiana di Medicina Ambientale. Dopo un alluvione avverte

il presidente Alessandro Miani aumenta il rischio di infezioni spegge per anziani e bambini,

dalle patite A alle infezioni batteriche dovute a Escherichiacoli o Salmonella. L'acqua stagnante

attira poi zanzare che incrementano il rischio di trasmissione di altre malattie. La sindaca

di Conselice prevede che ci vorranno almeno 10 giorni perché l'acqua riesca a defluire del tutto,

troppi però per scongiurare i potenziali rischi per la salute. Per questo il comune che ha già

dato l'ordine di sgombero delle case allagate sta ipotizzando anche il trasferimento dei cittadini

in bungalo o in un camping. Nel frattempo mentre nel luoghi alluvionati si approfitta della tregua

per liberare case e centri abitati dal fango, le previsioni del tempo fanno temere che l'incubo

non sia ancora finito. Una massa d'aria fredda si sta muovendo in queste ore verso l'Europa centrale

e questo potrebbe essere la causa proprio nei prossimi giorni di nuove importanti precipitazioni

sia nel nord-ovest d'Italia, quindi in particolare Pio Monte, però anche nuovamente sull'Emilia

Romagna, almeno sulla parte occidentale dell'Emilia. Nelle prossime ore spiega sempre a correre

il metereologo Stefano Rosside, il medio.it, il tempo è destinato a subire un forte peggioramento,

a suondi temporali che su alcune regioni potranno risultare anche di forte intensità.

Nonostante in questi ultimi giorni il tempo si sia mantenuto abbastanza tranquillo,

l'atmosfera non riesce ancora a trovare una solida stabilità. Anzi ora il quadro metereologico

sta per tornare turbolento per effetto di un fronte d'aria fredda indicesa dal nord Europa

che già dalle prossime ore innescherà lo sviluppo di numerosi focolai temporaleschi.

Un occhio di riguardo e temporali che potranno scoppiare soprattutto tra Piemonte, Lombardia

ed Emilia occidentale dove potranno assumere anche caratteri di forte intensità accompagnati

da improvvisi raffiche di vento, nubi fragi e locali grandinate. Insomma l'incubo potrebbe

non essere ancora finito, bisognerà tenere ancora la guardia alta, stringere i denti e sperare.

Oggi a Pechino si è tenuto un importante incontro da un punto di vista dei rapporti

della politica internazionale tra il governo russo e il governo cinese. L'incontro non è avvenuto

tra i due capi di stato russo e cineso, ovvero Vladimir Putin e Xi Jinping,

ma tra i rispettivi primi ministri. Tuttavia questo vertice ha un enorme significato perché è l'indice

di un rapporto tra i due giganti, se vogliamo, tra i due avversari dell'Occidente, che va rafforzandosi

sempre di più. I due premier hanno parlato di un rapporto fra Cina e Russia che sta andando

verso un nuovo livello. Hanno usato proprio queste parole, un nuovo livello, i che possono

suonare come una frase un po' retorica, un po' politichese, un po' diplomatica,

ma in realtà rappresenta una dichiarazione dall'impatto molto profondo sui destini del mondo.

Russia e Cina, va detto, non sono mai stati storicamente paesi davvero amici, nemmeno ai tempi

della guerra fredda e degli imperi comunisti, quando entrambi sia Russia che Cina erano appunto

degli imperi comunisti. Anzi, queste loro divisioni sono sempre, da un punto di vista storico,

sono sempre state sfruttate dall'Occidente per tenere separati questi due avversari che insieme

potevano e possono essere temibili, diciamo così. Oggi Cina e Russia non sono diventati alleati in

geopolitica, le singole parole hanno un peso enorme, per questo loro definiscono se stessi partner

amici ma non alleati. E tuttavia la guerra in Ukraine con il conseguente isolamento internazionale

della Russia ha portato questo ultimo, ha portato più precisamente Putin a mettere un po' da parte

il proprio orgoglio, il proprio senso di superiorità rispetto al vicino cinese per rompere proprio

quell'isolamento. Quindi in sostanza, potremmo dirci, l'Occidente voleva fregare Putin isolando

la sua economia, ma alla fine è stato Putin a fregare l'Occidente trovando nella Cina un mercato

alternativo, in realtà sì e no. Putin ha trovato senza dubbio nella Cina un ancora di salvataggio

a cui vendere quei prodotti che non può più vendere all'Occidente a causa dell'embargo dovuto

alla guerra in Ukraine, ma per Putin questa usare la Cina come ancora di salvataggio, come unica

ancora di salvataggio, rappresenta non solo alla fine una sconfitta ma anche un'umiliazione,

questo perché? Perché se prima la Russia aveva diversi paesi con cui interfacciarsi,

diversi paesi che concorrevano per i suoi prodotti e le sue materie prime e quindi la Russia poteva

in qualche modo mercanteggiare a suo piacimento, oggi la Russia è completamente dipendente dalla

Cina. Oggi la Russia è, per dirla in termini brutali, schiava della Cina. Putin, che prometteva

il ritorno di una Russia imperiale, orgogliosa, sovrana, la sta riducendo, al di là delle parole

di circostanza usate come partner amici, a colonia della Cina, a un bassallo della Cina, di quella

Cina che un tempo i russi, soprattutto in epoca sovietica, guardavano dall'alto in basso perché

superiori economicamente e militaremente e che invece oggi devono guardare con il cappello in

mano perché la Cina può mandarli gambe all'aria chiudendo e aprendo i propri rubinetti a piacimento.

Non è quindi un caso se all'incontro di oggi a Pekino il premio russio si sia presentato con

al seguito ben 1200 imprenditori in cerca di ossigeno cinese. L'economia russa, scrive Gianluca Modolo

sul Repubblica, ha trovato nel suo vicino un salvagente fondamentale dall'inizio della guerra,

rendendo l'orzo ancora più dipendente dal dragone. Xi Jinping lo sa bene e cerca di trarne

vantaggio. Le esportazioni cinesi verso la Russia hanno raggiunto un record in aprile con un aumento

del 153% rispetto all'anno precedente, raggiungendo quindi i 9,6 miliardi di dollari. Le forniture

energetiche della Russia alla Cina dovrebbero aumentare del 40% quest'anno. La speranza per i

russi è che il commercio bilaterale tocchi quest'anno i 200 miliardi di dollari, dai 190 del 2022, così

come già aveva auspicato Vladimir Putin incontrando a Mosca a fine marzo Xi Jinping. Quindi è questo

il nuovo livello di cui si sta parlando, questo nuovo livello in cui sostanzialmente la Russia è

in condizione di sudditanza e dipendenza rispetto alla Cina. A complicare poi questa dipendenza,

riprendo qui la parolaio, è il fatto che la Cina sta poi si approfittando della difficoltà russa,

ma deve tenere anche presente che l'è stessa a sua volta dipendente da quella occidentale.

Gli scambi commerciali che la Cina ha con la Russia valgono appena un decimo di quelli che la Cina

ha con l'Europa e gli Stati Uniti e deve quindi, Pechino, stare attenta a non sbilanciarsi troppo

a favore di Mosca per non correre il rischio di perdere 9 per guadagnare uno.

Torniamo in Italia perché c'è un video davvero agghiacciante che in queste ore sta circolando

sui social e sta accampeggiando su tutte le on-page dei giornali nazionali, dei siti di

informazione nazionale. Ed è il video di un pestaggio davvero brutale in cui una donna tranza,

di fatto inerme, disarmata e a terra, viene presa a manganellate da un gruppo di agenti di

polizia municipale che le spruzzano anche negli occhi dello spray al peperoncino mentre lei cerca

di proteggersi il volto. Nel video che dura un minuto e mezzo leggo dalla stampa si vedono 4

agenti della polizia locale di Milano, armati di spray al peperoncino e manganello, che colpiscono

ripetutamente una donna tranza seduta sul cilio della strada, vicino a degli scooter parcheggiati.

Lei è ferma, immobile, viene prima fatta cadere per terra, alza le mani, continua ad accusare colpi,

alla pancia, alla testa, poi un calcio mentre distesa e prova a proteggersi, nonostante si ha

stata resa inoffensiva dallo spray al peperoncino, non si capisce tape se sia o meno in sé. Alla fine

una gente la manetta e giorno sembrerebbe zona Bocconi vicinissimo al centro di Milano,

non si conoscono i motivi dell'intervento e il contesto in cui la donna è stata fermata. La

polizia locale, interpellata, scriva ancora la stampa, non ha fornito spegazioni, sta ricostruendo

che cosa sia successo. Non è certo una bella immagine, è un fatto grave, dice il sindaco Giuseppe

Salla, per poter intervenire ha fermato il primo cittadino e è necessario che la polizia locale

faccia una relazione. Nell'attesa ha aggiunto il sindaco i vigili sono stati messi in servizio

interno, successivamente alla luce della relazione saranno possibili due cose, provvedimenti interni

come la sospensione o arrivare a una denuncia da parte della nostra autorità giudiziaria che

non è una cosa da escludere. E con questo per oggi noi ci fermiamo qui, io vi ringrazio e vi saluto

come sempre e vi do appuntamento a domani sempre alle 17 con Daily Five.

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Mancano pochi giorni al possibile fallimento degli Stati Uniti. E ora i mercati iniziano a temere che sia davvero possibile. Borse giù in tutta Europa.

Emilia Romagna, l’acqua non defluisce e ora aumenta il rischio di infezioni. Come se non bastasse nuove piogge potrebbero essere in arrivo.

Incontro Cina-Russia a Pechino. I due paesi portano il rapporto a un “nuovo livello”, ma si tratta solo di una maggiore sudditanza di Mosca.

In un video il pestaggio di una donna trans per mano di quattro agenti della polizia municipale. Il sindaco: stiamo indagando.


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