Daily Five: Ancora sul caso Khaled. Le misure del Decreto Caivano. Allarme suicidi tra le giovani. Perché ancora così tanti femminicidi.

CNC Media CNC Media 9/8/23 - Episode Page - 5m - PDF Transcript

E venerdì 8 settembre e ieri in apertura di puntata vi dicevo che alle 16, al momento

cioè in cui registravo l'episodio, non era ancora disponibile il testo definitivo sul

cosiddetto decreto caivanno per contrastare la criminalità minorile. La conferenza stampa

della Premier Giorgia Meloni si è tenuta poco dopo e quindi torniamo brevemente sull'argomento

giusto per capire cosa sia rimasto della bozza che circolava prima del Consiglio dei Ministri

e cosa no. Allora sul fronte della lotta all'abbandono scolastico scopriamo che si naspriscono

le conseguenze nei confronti dei genitori del minore, in particolare nel caso più grave

ovvero nel caso in cui il minore non viene iscritto del tutto a scuola, scatterà per

i genitori la pena fino a due anni di reclusione, nel caso invece di abbandono scolastico,

cioè il minore di fatto è iscritto ma non va più a scuola, la pena è fino a un anno

di reclusione, non solo in entrambi i casi genitori perderanno del tutto il diritto di

percepire l'assegno di inclusione. Ora questo significa che quindi in caso di abbandono scolastico,

padre e madre finiranno davvero in galera? In realtà no. In Italia come probabilmente

sapete, soprattutto se si è incensurati sotto i tre anni di fatto nessuno finisce monetariano

in carcere, per cui anche in caso di condanna, per quanto il decreto parli di reclusione, nessun

genitore finirà davvero in carcere. Scatta anche per i minori, quando parliamo di minori mi

raccomando in questo caso stiamo parlando di ragazze e ragazzi di tata compresa tra i 14 e 18

anni, si è chiaro, dicevo scatta anche per i minori il daspo urbano. Cosa significa? Significa

che al minore, con questo nuovo decreto, può essere vietato di accedere a particolari aree

della città per tutelarne il decoro. Se un minore viene sorpresso con della droga addosso,

da oggi può scattare il divieto di avvicinarsi a scuole, università e altri luoghi pubblici,

anche se il minore in questione quella droga non la vende, non la spaccia, non la gede a

nessuno, cioè la consuma per se. Insomma, adesso se il minore viene beccato a fumarsi

una semplice canna, potrà esser li vietato l'avvicinamento alle scuole, ma se si ubriaca

fino a perdere ogni freno in imbitorio, potrà invece tranquillamente avvicinarsi a tutte le

scuole e fare quello che vuole, perché noi lo sappiamo, la coerenza dello Stato italiano

è molto importante. E ancora, nei giorni scorsi si è parlato, l'ho fatto soprattutto

Matteo Salvini a proposito di questo decreto, di abbassare la soglia di imputabilità dei

minori da 14 a 12 anni, cioè rendere imputabili anche i bambini di 12 anni. Sarà così con

questo nuovo decreto? Beh, per ora no, il governo non ha inserito questa richiesta nel

decreto, tuttavia viene introdotto perido di genni e i tre di genni l'ammonimento del

questore. Cioè, se si riterranno responsabili questi minori di reati per i quali è prevista

una pena superiore ai cinque anni, questi bambini saranno convocati dal questore insieme

ad almeno un genitore al quale sarà inflitta una multa fino a mille euro. Salta la stretta

sull'accesso e si tiporna da parte dei minori chiesta dalla ministra Eugenia Roccella, mentre

questo forse è il punto più impattante del provvedimento, si abbassa da 9 a 6 anni

la pena massima richiesta per procedere con il fermo, con l'arresto in flagranza e con

la custodia cautelare dei maggiori di 14 anni per delitti non colposi. Cosa significa?

Beh, fino a ieri, a differenza evidentemente di quello che pensavano molti, inclusi alcuni

politici, un minore di età compresa tra i 14 e i 17 anni poteva essere arrestato, fermato

o messo in custodia cautelare, però solo in caso di reati particolarmente gravi, ovvero

per i quali fosse prevista una pena superiore a 9 anni. Bene, oggi questa soglia si abbassa

da 9 a 6 anni, ragion per cui un 14 di genne può essere arrestato anche in caso di reati

meno gravi, perfino per lo spaccio di lieve entità.

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