Daily Five: A Caivano si torna a sparare. Sisma in Marocco, il re rifiuta gli aiuti. Come è andato il G20.

CNC Media CNC Media 9/11/23 - Episode Page - 5m - PDF Transcript

Io sono Emilio Mola e questo è Daily Five, il podcast di CNC Media per comprendere l'attualità

e conoscere il mondo che ci circonda una notizia alla volta.

Nella notte tra venerdì e sabato lo sapete, un devastante terremoto ha colpito il marocco

e in particolare la zona a suddove si è del paese, quindi parliamo della valle della

catena montuosa dell'Atlante a 70 km da Marrakesh.

Oggi è lunedì, 11 settembre e a tre giorni di distanza dal Sisma, a cui hanno fatto

seguito altre forti scosse, il bilancio edibbendo i 1500 morti e almeno altrettanti feriti.

Purtroppo i dispersi sono ancora tanti e questo fa temere che la conta delle vittime

possa gravarsi ulteriormente nei prossimi giorni.

A causa dei crolli e delle frane i soccorsi si stanno rivelando più difficoltosi e lenti

del previsto, soprattutto nei villaggi rurali della regione di Haute, che sono i più complicati

da raggiungere, ma allo stesso tempo anche più colpiti dei crolli, lì infatti le case

sono fatte di fango e mattoni e tantissime sono venute giù già alle prime scosse.

A tutto questo poi si aggiunge la ritrosia del re Mohamed VI ad accettare aiuti dai

tanti paesi che si stanno mettendo a disposizione Italia inclusa.

La notte leggo dal courriere.it, gli sfollati d'ormono dove capita, in macchina se c'è

l'anno nella plus centrale se trovano posto, sui marciapiedi davanti al Royal Tennis Club,

se li lo permettono.

Se ne vanno i turisti spaventati dalla seconda scossa della domenica mattina 3.9 sulla Scala

Richter e a Marrakeshe rimangono gli accampati, 300.000 persone ancora sotto shock che non

se la sentono di rientrare nelle case crepate.

Questa parte di Marocco passa la terza notte senza tetto, mentre tutto il paese si ferma

per i tre giorni di lutto proclamati dal re Mohamed VI e nelle zone più disastrate,

ovvero i villaggi dell'Atrante, come vi dicevo prima, si sopportano i tre giorni di ritardo

nei soccorsi.

Il regno si è chiuso e non accoglie volentieri gli aiuti avanzati dall'estero, ha detto

di sì alla Spagna, alla Gran Bretagna, al Qatar e agli Emirati Arabi, no a tutti gli

altri.

Il regno soli ha detto il re, anche se ci sono più di 100 task force e 3.500 soccorritori

pronti a partire dagli Stati Uniti e dal Kuwait, dalla Turchia e da Israele, dall'Italia

e da Taiwan, dalla Svizzera e perfino dall'Irak e dall'odiata Algeria.

Il secretario di stato americano Blinken, il presidente turco Erdogan, hanno ripetuto

l'offerta, ma nessuna risposta è arrivata da Rabat.

Ovviamente prosegue il corriere, non si è accettato nulla nemmeno dalla Francia, l'ex

padrona, che pure ha perso 4 turisti nel terremoto.

Normalmente si stupiscono da una ONG parigina un'ora dopo il sisma, avremmo preso un aereo

che decollava da Orli, invece non abbiamo ancora lo che è dal governo Marocchino.

Salvare le persone ancora sepolte è ora una corsa contro il tempo, dice la mezza luna

rossa, eppure non si capisce Yun.

Nelle zone rurali i soccorsi non si vedono e 2500 morti fino a certi diventeranno con le ore sempre

di più, non esiste una stima di dispersi e il governo si riunirà in sessione straordinaria

per coordinare gli interventi solo quest'oggi, 60 ore dopo il disastro e di lavoro cene e non solo

umanitario.

La risorsa principale, il turismo quest'anno era in crescita del 92% e le preoccupazioni oggi

sono molte.

Gioielli come la millenaria mosquea di Tynnell celebre, scuola coranica e ridotta una rovina,

le interventi urgenti richiedono le mura di Marrakech, il minareto simbolo di Cotobia, la

mosquea di Karbuk che si affaccia sulla plus, l'antico quartiere ebraico Mezla, re Mohamed

Sesto rientrato venerdì notte da Parigi in un appello pubblico ha chiesto ai marocchini

di pregare come si era già fatto per la siccità, gli hanno obbedito perché in Marocco non si può

fare altrimenti, però addenti stretti questa volta, fidati di allà, dice un proverbio berbero

ma prima lega per bene il tuo gambello.

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