Ma perché?: 68 | Ma perché Elly Schlein vuole fare tutto da sola?

Radio Deejay Radio Deejay 4/17/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

Ci sono libri che non riesci a smettere, altri che lasci e riprendi, non gliela vuoi dare

vinta.

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Elish Line dal 12 marzo di quest'anno è la secretaria del Partito Democratico.

Una novità che in tanti, diciamolo, non si aspettavano.

Lei stessa a caldo, subito dopo la vittoria, citando tra l'altro l'autrice femminista

Lisa Levenstein ha detto, non ci hanno visto arrivare.

Ed è così, perché Stefano Bonaccini, attuale presidente della regione Mileromagna, era

il favorito nella corsa alle primarie.

Insomma, in tanti si aspettavano che a diventare secretario fosse lui, e invece.

Ora, il Partito Democratico è tante cose.

Al suo interno convivono correnti, consentimenti e idee politiche molto diversi tra loro.

Ci sono i cattolici, i riformisti, gli ex comunisti e poi ci sono anche i sindaci.

Tante cose.

Ecco, Hellish Line nel dare vita alla sua secretaria perché le primare le avinte lei

è stata accusata ad alcuni di non aver tenuto conto delle diverse anime del PD.

Hellish Line, a quanto pare, vuole essere la donna unica al comando.

Ma perché?

Io sono Marco Maisano e ogni giorno, assieme a chi ne sa più di me, provo a ripartire dalle

basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo, ma perché?

Non è mai facile fare delle scelte, e questo è solo l'inizio, la composizione di una

squadra molto solida basata sul rinnovamento, sull'apertura, ma anche sulle competenze

specifiche e preparata alle sfide che ci aspettano.

Non mancherò di individuare le modalità per rivalorizzare tutte le competenze.

Queste sono le parole che Hellish Line ha pronunciato durante una diretta Instagram

qualche giorno per annunciare che la sua secretaria è pronta.

I nomi sono venti, dieci donne e dieci uomini, alcuni li conosciamo già molto bene e altri

invece sono delle novità assolute.

Dentro al PD, però, c'è fermento in questo momento, Paola De Micheli, ad esempio, anche

re candidata alle scorze primarie, ha detto, Schlein esclude cattolici, vedo molto movimento

e poco partito.

E assieme, alla De Micheli a protestare sono diversi altri, insomma, Hellish Line sembra

voler procedere spedita e il più libera possibile dalle correnti.

Schlein vuole fare tutto da sola.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Alfonso Raimo, capo della redazione politica dell'Agenzia

Dire, collaboratore di Affington Post e segretario dell'Associazione Nazionale Stampa Parlamentare.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Perché Hellish Line dà vita a una segreteria che risponde alla logica della donna solo al

comando?

In primo luogo perché sa che la sfida che deve vincere è appunto quella di essere la

meloni rossa e non dover mediare con le correnti del Partito Democratico su ogni aspetto dell'opposizione

parlamentare della vita politica del PD è un vantaggio da questo punto di vista.

Ma c'è anche una logica di resistenza.

Se questa sfida dovesse essere persa, il momento di verifica sono le europee del 2024, controllare

la maggioranza del Partito, controllare l'organizzazione del Partito, controllare i capigruppi parlamentari

sarebbe un modo per resistere meglio alle pressioni delle correnti.

In che modo Hellish Line intende assolvere a questo compito?

Ecco, la segreteria riflette bene la logica che sta adottando.

20 componenti, 10 di questi componenti fanno direttamente riferimento a lei.

Ci sono poi altri due, i membri indicati d'articolo 1, gli ex ebersani anni che sono molto di sinistra

e che quindi possiamo ascrivere alla maggioranza celainiana.

Ora all'interno dei 10 fedelissime c'è poi un nucleo duro, uno staff di stretta collaborazione

della segretaria che sarà il nucleo, il perno attorno al quale ruoterà il nuovo Partito

Democratico.

Dico alcuni nomi Igor Taruffi che è un consigliere comunale per tanti anni a porretta termine

l'appenino emiliano, è uno che si è fatto le ossa facendo l'opposizione per dire al

suo oscelo che era il sindaco del suo paese e uno che poi ha inventato per così dire

la lista coraggiosa con cui Slain, se candidata alle regionali ed è stata eletta poi vicepresidente

del miliaromagna.

Igor Taruffi viene da rifondazione comunista, passa poi persinista italiana, entra nel PD

da indipendente esattamente come Slain e suo uomo di fiducia, avrà l'organizzazione,

una casella importantissima nel Partito Democratico come in tutti i partiti della sinistra, insomma

si ricorda il mitico Pietro Secchia, rispettato e temuto anche dato gli atti, ma tutti i

secretari hanno cercato poi di controllare l'organizzazione, abbiamo poi Marta Bonafoni

a cui lei ha fidato il compito di coordinare la segreteria che è Marta Bonafoni, l'unica

candidata indipendente nella lista civica che sosteneva damato alle elezioni regionali

dell'azio che si è fatta a leggere, che è stata eletta, ha fondato un suo movimento

che si chiama POP, lei avrà il compito di interfacciarsi con le corrente interne del PD

ma anche con il potere romano, alle altre correnti Slain ha lasciato in totale 8 posti

che si sono divisi per cuote, ecco questo accentramento descrive il modo in cui lei intende

affrontare la sfida, tutta è incentrata in prima persona, non a caso si è annunciato

la segreteria con lo stesso metodo con cui aveva annunciato la sua discesa in campo,

cioè con una diretta Instagram, quindi tutta è incentrata su di sé e sa benissimo che

se dovesse fallire la prova dell'Europedia 2024 le chiederebbero il conto, prima di

tutto le aree interne del PD che oggi già cominciano a rumoreggiare dicono, è un partito

democratico troppo spostato a sinistra, alcune aree immoderati, cattolici, vengono penalizzate

e insomma è un modo per mettere le mani avanti ed eventualmente criticare la segreteria

se dovesse andare male all'Europé.

Grazie ad Alfonso Raimo, onestamente è difficile capire cos'altro dovrebbe fare Slain se non

mettere in piedi la sua segreteria tutelare le diverse sensibilità del PD, per carità

è una cosa giusta però è anche vero che è risultato essere molte volte una scelta

che ha portato poi all'immobilismo, all'interno del partito e altre volte addirittura all'incoerenza

quindi dire una cosa e poi dover fare il suo contrario insomma, è l'ishline questo lo

sa bene e sa che l'Europé del 2024 saranno il suo banco di prova e quindi immagino penserà

se devo fallire preferisco fallire facendo scelte mie e solo mie.

Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come sempre vi do appuntamento

alla prossima, ciao!

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Elly Schlein è dal 12 marzo di quest'anno la nuova segretaria del PD. Un partito al cui interno convivono da sempre molte correnti con diverse sensibilità: cattolici, ex comunisti, riformisti...

Schlein nel dare vita alla sua segreteria ha rotto molti equilibri e la sensazione, secondo molti, è che voglia essere da sola al comando. Ma perché? Ne parlo con Alfonso Raimo.

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