Ma perché?: 67 | Ma perché Macron parla di autonomia strategica?

Radio Deejay Radio Deejay 4/15/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

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Il Presidente francese Emmanuel Macron sta attraversando, possiamo dirlo, un momento non facile.

La riforma delle pensioni su cui appuntato, come sappiamo, ha fatto arrabbiare moltissimo

l'opinione pubblica francese, centinaiga di migliaia di persone, in realtà nelle settimane

poi milioni di persone sono scese in piazza e continuano a scendere in piazza urlando contro la riforma delle pensioni,

ma soprattutto contro Macron, accusato di comportarsi quasi come un re, come un monarca,

e di quindi delegitimare la democrazia francese.

All'estero bisogna dire che il Presidente francese non sembra essere più fortunato,

perché il suo viaggio in Cina ha portato più dolori che il resto.

Le sue parole pronunciate durante un'intervista rilasciata al giornale statunitense politico

hanno fatto arrabbiare, come sappiamo, moltissimo Washington,

ma anche Berlino e tanti altri.

Il Presidente Macron cosa ha detto?

Riferendosi alla minaccia cinese sull'isola di Taiwan ha parlato di autonomia strategica.

Ma perché?

Io sono Marco Maesano,

e ogni giorno, assieme a chi ne sa più di me, provo a ripartire dalle basi

per rispondere alla domanda più semplice del mondo.

Ma perché?

Come sempre, un po' di contesto.

Macron si è recato in Cina il 4 aprile assieme alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

I due hanno incontrato prima assieme e poi separatamente il Presidente cinese Xi Jinping.

Macron, quindi, possiamo dirlo, era in visita un pochino, diciamo, come referente europeo,

come rappresentante, come importante rappresentante della politica europea,

e un po' era lì come Presidente francese a fare quindi interessi della Francia.

Questo, insomma, si può dire perché assieme a lui c'era una delegazione di circa 60 manager

delle più importanti aziende francesi, L'Oreal, Herba, Salstom, per citarne suon alcune,

ma c'era addirittura il Regista Jean-Jacques No, insomma, l'intento del Presidente francese era piuttosto chiaro.

Ora, in questo contesto, con una guerra in corso tra Russia e Ucraina,

guerra in cui la Cina svolge un ruolo negato più delle volte dalla Cina stessa,

ma che noi sappiamo, invece, esistere, perché la Cina non ha mai, per esempio,

condannato apertamente l'invasione della Russia, e non solo.

Ultimamente la Cina minaccia di invadere l'isola democratica di Taiwan.

Ecco, in questo contesto Emmanuel Macron ha ritirato fuori un vecchio concetto,

che ha anche un suo cavallo di battaglia che si chiama autonomia strategica.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Leonardo Bruni, analista di orizzonti politici.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Perché Macron parla di autonomia strategica?

In realtà, porta avanti questo concetto dalla sua prima campagna elettorale, del 2017,

e in qualche modo una riformulazione in chiave europea della storica posizione di politichestra francese,

di fare della Francia ed adesso dell'Europa, un po' indipendente dagli Stati Uniti

e dalle alte superpotenze.

Soleo di Vittorno, dalla sua recente vista di Stato in Cina, ha recitato un'intervista,

nella quale elabra il concetto di autonomia strategica europea.

Alcune dei suoi commenti, riportati poi in un articolo di politico, sono stati ampiamente criticati.

Tuttavia, secondo me, l'articolo di politico ha sensazionalizzato e ha un po' messo fuor in contesto le sue dichiarazioni.

E perciò consiglio ai ascoltatori di legge da taschizia integrale, pubblicata dall'ESECO.

In ogni caso, in questa intervista, Macron ha sottolineato che l'Europa deve costruire la propria autonomia strategica,

sia dal punto di vista economico che militare, per evitare di diventare un vassau di Washington.

Questa sua volontà di fare l'Europa un terzo polo, da Washington e Pechino,

è stata rafforzata la rinomata dipendenza militare, economica ed energetica dell'Europa, sui Stati Uniti,

in seguito all'invasione vussa dell'Ukraine, e dalla possibilità che nel futuro gli americani potrebbero di nuovo

viedere un personaggio come Donald Trump.

In questa stessa intervista, Macron ha messo in evidenza questa sua visione di autonomia strategica,

quando ha detto che l'Europa non deve necessariamente seguire il ritmo dei Stati Uniti sulla questione taronese.

Questo non significa che il presidente francese sia fuor della posizione cinese, però.

I commenti del presidente francese hanno evitato molti politici alle liste europee,

i particolari e quelli dell'Europa centroorientale, che vedono l'autonomia strategica,

un tentativo di indebolire le relazioni dell'Europa con gli Stati Uniti,

vi di tenuti più affidabili per garantire la sicurezza dalla Russia rispetto al tandem fanco-telesco.

Tuttavia, le dedicazioni di Macron sono a difesa al presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel,

che ha affermato che torno a risconto tra i lidi dell'Europa,

fa cui il primimistro unghevese, Viktor Hovván.

Anche se Macron e i suoi ministri hanno difeso le sue parole,

l'altro giorno il presidente francese ha chiarito che l'autonomia strategica d'Europa

non significa una equidistanza da Cina e Stati Uniti,

dato che Washington primava un alert importante della fancia.

Grazie a Leonardo Bruni.

Macron quindi ha scelto di parlare di autonomia strategica,

perché ritiene, forse che sia necessaria per l'Europa,

un lento allontanamento dalle politiche statunitense,

quindi vorrebbe per l'Europa una sua autonomia.

Il che è assolutamente auspicabile, forse quello che gli contestano forse,

è un po' il tempismo in un momento in cui c'è già una guerra in corso in Europa,

e forse chissà la Cina veramente alla fine deciderà di invadere Taiwan.

Ci auguriamo tutti di no forse parlare in questo momento

di autonomia strategica rischia di essere controproducente per tutti.

Io vi ringrazio per essere rimasti con me.

Anche oggi spero di avervi dato una mano a capire qualcosa in più,

e vi do appuntamento alla prossima. Ciao!

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Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato di recente in Cina assieme alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. I due hanno incontrato insieme e separatamente il presidente cinese Xi Jinping. Proprio durante questa visita Macron ha parlato, attirando moltissime critiche, di "autonomia strategica". Ma perché? Ne parlo con Leonardo Bruni.

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