Ma perché?: 66 | Ma perché Renzi e Calenda litigano?

Radio Deejay Radio Deejay 4/14/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

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L'11 agosto del 2022, in vista delle lezioni politiche del 25 settembre, nasceva la lista

elettorale nonché l'alleanza politica tra Italia Viva, il partito dell'ex presidente del

Consiglio Matteo Renzi e azione il Partito di Carlo Calenda.

Le due formazioni guardano come sappiamo entrambe al mondo liberale e l'ambizione era quella

di dare vita a una casa dei cosiddetti moderati.

Potremmo dire mille cose su questo tentativo ma sarebbero inutili e superflue se non altro

perché quel tentativo sembra essere arrivato sul punto di fallire, per un motivo molto

semplice.

Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno litigato, ma perché?

Io sono Marco Maesano e ogni giorno, assieme a chi ne sa più di me, provo a ripartire

dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo, ma perché?

Se dovessimo fare un paragone, diciamo così, con una crisi sentimentale e questa tratti

sembra proprio esserlo, siamo nella fase in cui ci si accusa vicenda di non essersi

impegnati a sufficienza all'interno della relazione.

Ed è come molti di noi sanno, una fase molto dolorosa questa, l'accusi di possano essere

pesanti e a volte fatali possono portare ad una rottura definitiva, perché quella cosa

che hai detto non te la posso proprio perdonare.

Bene, Renzi e Calenda stanno vivendo proprio quella fase lì, Calenda sembra urlare tu

non mi vuoi a Renzi, ma solo perché vorrebbe sentirsi dire no io ti voglio e come, almeno

questa è la mia impressione ma potrei sbagliarmi, però una cosa è certa, qui di politico non

sembra esserci molto, c'è che dice che di base ci sia un problema di soldi e che fa

ridere, c'è che dice che il problema sia la direzione di Renzi a riformista, qualcuno

invece, Calenda, parla del mancato scioglimento di Italia Viva, proprio Calenda infatti da

tempo chiede a Renzi di sciogliere il partito così da implementare la federazione tra

i due partiti firmata appunto l'8 dicembre del 2022, quindi postelezioni.

Ora, le cose che in questi giorni sono dette sono tante, Calenda per esempio ha detto

non puoi fare credibilmente un partito con uno che ti avverte che farà il direttore

del riformista un quarto d'ora prima che accala, effettivamente, tutti tortino via.

A queste critiche a Renzi ha risposto Elena Boschi, fidatissima come sappiamo dell'ex-premier,

che ha replicato dicendo che l'ex-premier si è messo da parte con umiltà, caratteristica

che pure non è la più renziana, e se lo dice lei, però come sempre ripartiamo dalle

basi, Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno litigato, ok, ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Alessandro De Angelis, giornalista vice-direttore di

A Fintan Post, questa è la risposta che mi ha mandato.

Io non so, il fatto di entrare in maggioranza, allearsi con il PD, una diversa posizione

su Lugraine, sulla politica economica, qui la sensazione è che ci sia molto molto personalismo.

Insomma, Renzi e Calenda hanno due ego abbastanza complicati ed entrambi a mio giudizio sono

incapaci di stare in un progetto più grande mettendo da parte la propria volontà di guidare

e da due partitini personali è diverso, è difficile che possa uscire un progetto più

grande.

Se, però, vogliamo utilizzare questa ricenda per una riflessione più di fondo, insomma

possiamo dire che il progetto del terzo polo, terzo, numericamente è il quarto o il quinto

perché prima c'è la Meloni, poi c'è il PD, poi ci sono i Cinque Stelle, poi appunto

ci sono loro, è fallito, le regionali in Lombardia sono andate male con l'operazione

Moratti, è andato male il Friuli dove hanno preso meno dei Novacs, più in generale non

ha funzionato l'idea di un'opa sul Partito Democratico, cioè l'idea che il Partito

Democratico fosse destinato a fallire e che le sue spoglie se le spartivano da un lato

calenda e dall'altro conte, e al fondo, ancora più al fondo, è fallita l'idea che ci possa

essere uno spazio centrista fuori dei poli, c'è poco da fare, non è solo questione

di legge rettorale, la vittoria della Meloni ha impresso alla dinamica politica una torzione

evidentemente bipolari, se c'è futuro per i Moderati nell'uno e nell'altro schieramento

è appunto nell'uno o nell'altro schieramento, non fuori da essi con l'idea di scardinare

un bipolarismo che forse è stato introiettato anche dagli italiani più di quanto si pensi.

Grazie ad Alessandro De Angelis, che dire, insomma la questione proprio questa non sembra

esserci nulla di politico, effettivamente sembrano due ego che sono grandi entrambi

quello di Renzi e quello di Calenda che si stanno scontrando in una fase in cui probabilmente

c'è anche del malessere dovuto al fatto che alle ultime lezioni non è che il terzo

polo abbia brillato, ecco De Angelis si ricordava che addirittura in fluli sono stati superati

dai Novaks, vedremo quello che accadrà nei prossimi giorni e non ovviamente saremo qui

in caso vi racconteremo tutto. Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come

sempre vi do appuntamento a domani, ciao!

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Il Terzo Polo, ovvero lo schieramento di centro composto da Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda, rischia di tramontare prima ancora di partire. Dopo la firma dell'accordo di federazione dell'8 dicembre scorso, i due leader sembrano non aver trovato un accordo su quasi niente. Oggi, dopo mesi di tensione, il divorzio sembra prossimo. Matteo Renzi e Carlo Calenda litigano (di brutto). Ma perché? Ne parlo con Alessandro De Angelis.

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