Ma perché?: 40 | Ma perché la Silicon Valley Bank è fallita?

Radio Deejay Radio Deejay 3/15/23 - Episode Page - 9m - PDF Transcript

Quando stai per arrivare, quando sei appena nato via, fino a quando, ritornerai.

We miss you. Si scrive H-U, si legge U e della tua vacanza l'aria aperta.

Village and camping in town, al mare, l'ago, collina e città.

You open air, l'aria aperta a braccia aperte.

You open air, l'aria aperta a braccia aperte.

È una notizia che avete sentito tutti. La Silicon Valley Bank è fallita.

Si tratta del più grande fallimento bancario dal 2008, pensate, negli Stati Uniti.

Qual era quello del 2008? Il fallimento di Lehman Brothers, un disastro che aveva portato

alla grande recessione globale partita nel 2009. Una recessione da qui ancora in parte

ci dobbiamo riprendere, se guardiamo ad alcuni singoli settori della nostra economia.

Molto in realtà non è più tornato come prima.

Ed è questo probabilmente il motivo per cui negli Stati Uniti e non solo,

dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, sono andati tutti in paranoia.

Però oggi qui vorrei provare a fare un passo indietro.

La Silicon Valley Bank è fallita, ok? Ma perché?

Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sapi di me,

provo a ripartire dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.

Ma perché?

Quando pensiamo alla Silicon Valley, pensiamo subito ad un posto ricco e dinamico,

un posto in cui vivono un sacco di giovani con un sacco di soldi.

E devo dire che questo è abbastanza vero.

E qui, che gli investitori di tutto il mondo vengono, forse venivano,

a finanziare startup, anche in perdita, sperando però che un giorno

appunto queste piattaforme diventassero i nuovi Facebook,

i nuovi servizi del futuro. A volte questo meccanismo ha funzionato,

direi spesso, e ha fatto fruttare miliardi di dollari ad un sacco di persone,

e a volte invece no.

Parte di questo sistema era fino a pochi giorni fa la Silicon Valley Bank,

la quale, come la stessa comunicava, gestiva, pensate,

circa la metà dei fondi utilizzati per finanziare proprio quelle startup.

Insomma, una banca specializzata nel settore a cui molti,

allora la volta hanno dato i propri soldi, appunto,

i propri investimenti convinti che appunto questo sistema fosse in qualche modo solido.

E a dirla tutta, lo era. Infatti il fallimento della Silicon Valley Bank

non ha di fatto quasi nulla a che fare con quello di Lehman Brothers.

La banca infatti investiva i soldi dei clienti per lo più in bond americani,

quindi una pratica comune a tantissime banche, direi forse a tutte le banche,

nulla di oscuro a quanto pare, a differenza invece di quanto faceva Lehman Brothers,

che appunto scegliava prodotti ad altissimo rischio.

Le crisi però a un certo punto arrivano, e arrivano quando meno te lo aspetti.

La Silicon Valley Bank, una banca considerata solida, è fallita all'improvviso.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Eduardo Shire,

Chief Content Officer di Starting Finance.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

La Silicon Valley Bank è fallita per una corse agli sportelli, per così dire,

ora la spiego meglio.

La SVB faceva quello che fanno tutte le banche.

Raccolgono i soldi dei correntisti nelle positi e li investe prestando i soldi

o comprando titoli di stato.

Se la banca è brava e riceve abbastanza dei positi nel tempo,

non dovrebbe avere problemi di liquidità.

Se un correntista arriva a prelevare, li dai soldi e rimane tutto più o meno stabile.

La SVB è la banca della Silicon Valley, sia delle startup che dei founder.

Millioni di dollari sia di singoli che delle società, per un totale di miliardi.

Sono i conti con cui pagano gli stipendi e i fornitori.

Con cui si fa il business.

Negli ultimi anni la Silicon Valley è stata inondata di investimenti,

soprattutto nell'ambito tech e biotech.

E i ronda di investimento nelle startup si sono tradotti molto spesso in depositi

nella Silicon Valley Bank.

La banca ha praticamente triplicato i suoi investimenti dal 2019 al 2022,

perché ha ricevuto altrettanti depositi.

E come abbiamo detto, quando una banca riceve depositi,

solitamente, decide di investirli per farli fruttare.

E così ha fatto la SVB.

Ha investito in tre giuris americani, i titoli di Stato

e non solo, anche in altri titoli garantiti da Mutui.

Bassi i rendimenti al lungo termine.

Ma quando sul mercato i tassi sono a zero, anche un rendimento molto basso,

non è poi così male.

Facciamo un salto in avanti di due anni, arriviamo ad oggi.

Abbiamo i tassi in aumento da parte di Fed e delle altre banche centrali.

Vol dire che anche le banche commerciali prestano soldi a tassi interessi più alti

e gli investitori hanno più scelta su che cosa investire.

Con i mercati che scendono e questo nuovo scenario,

gli investimenti in startup sono diminuiti di molto.

Con meno investimenti sono arrivati anche meno depositi all'SVB.

Non solo, le startup e i founder hanno iniziato a ritirare sempre più fondi

per far fronte alle difficoltà del momento.

Insomma, la SVB ha molti investimenti al lungo termine,

ma deve ridare indietro i fondi ai depositanti, ai correntisti.

Qui arriviamo alla scorsa settimana.

Iniziano a girare vici che la SVB non riesce a liquidare abbastanza velocemente i suoi investimenti.

Alcuni venti urcapitano l'addirittura, quelli che investono in startup,

dicono ai founder di ritirare i fondi e metterli a sicuro.

Questo peggiora la situazione.

Scatta la corza degli sportelli, la bank run.

Il principale motivo per cui è fallita l'SVB.

Non ci basta però.

A questo punto la Silicon Valley Bank fa qualcosa che con il senno di poi è stato un po' un errore.

Ha venduto 21 miliardi di dollari di titoli di stato in perdita.

Ha perso circa 2 miliardi e l'ha fatto per rifinanziarsi.

Ha detto agli investitori e ai suoi investitori che avrebbe cercato nuove risorse sul mercato con un aumento di capitale.

L'investitori non l'hanno presa bene, perché con un aumento di capitale di questo genere diminuisce il valore delle azioni.

E quindi tra giovedì e venerdì, gli azionisti hanno iniziato a vendere le azioni della Silicon Valley Bank,

che hanno perso il 60% del loro valore.

E venerdì, a banca della Silicon Valley, è andata in default.

Durante il weekend la secretaria del tesoro, Janet Yellen e le altre autorità finanziarie americane

hanno cercato soluzioni per evitare l'effetto contagio.

I correntissi a questo punto dovrebbero essere tutti coperti a avere accesso ai loro milioni,

il che è un segnale positivo per il settore bancario che sta scendendo in tutto il mondo per via del rischio contagio come nel 2008.

Segnale positivo se non fosse che nel frattempo anche la Signature Bank, una banca dello Stato di New York,

è stata chiusa durante il fine settimana.

Insomma, non ci resta che aspettare e vedere che cosa succede.

Grazie a Eduardo Schire.

Che dire, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha provato, in parte bisogna dire,

è riuscito a rassicurare i mercati, promettendo appunto il rimborso totale dei conti correnti.

Un fatto che bisogna dire incredibile, se consideriamo che appunto in America gli interventi pubblici

non sono visti proprio di buon occhio e infatti, c'è già chi dice che Biden verrà messo alla gogna dai repubblicani.

Però il suo intervento per ora sembra aver funzionato a calmare le acque.

Vedremo.

Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi, spero di aver evitato a capire qualcosa in più

e vi do come sempre appuntamento a domani.

Ciao!

Ma perché è un podcast scritto da me, Marco Maesano.

Riprese e montaggio Giulio Rondolotti.

Musiche originali Matteo Cassi.

Supervisione tecnica Gabriele Rosi.

Responsabile di produzione Denny Stucchi.

Una produzione one podcast.

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La notizia la conoscete tutti: la Silicon Valley Bank è fallita. La banca delle start up come l'hanno chiamata in molti. Ed effettivamente era proprio così. In tanti hanno accostato la sua caduta a Lehman Brothers, anche se gli analisti hanno subito fatto notare per contesto e dinamiche le differenze sono tante. E per fortuna direi.

Le crisi però si sa, arrivano quando meno te lo aspetti, e non sai mai dove possono andare a parare. E lo stesse vale per SVB. Ma prima di lanciarci in analisi e previsioni proviamo a fare un passo indietro. La Silicon Valley Bank è fallita. Ok. Ma perché? Ne parlo con Edoardo Scirè.

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