Ma perché?: 207 | Ma perché il governo vuole fare un passo indietro sulla carne sintetica?

Radio Deejay Radio Deejay 10/24/23 - Episode Page - 7m - PDF Transcript

Il 4 aprile scorso avevamo dedicato una puntata di ma perché alla scelta del governo Meloni

divietare la produzione e il commercio della cosiddetta carne sintetica in Italia, una scelta

che oggettivamente avevano capito in pochi. Invece di concentrarci sull'innovazione in un

settore così tanto strategico per il nostro Paese come quello alimentare, la scelta del

ministro dell'agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida andava in

direzione opposta. Tutti fermi. Bene, ad appena sei mesi da quella scelta è stato lo stesso

ministro pochi giorni fa a chiedere il ritiro della sua stessa no. Ma perché? Io sono Marco

Maisano e ogni giorno, assi a macchine sapi di me, provo a ripartire dalle basi per rispondere

alla domanda più semplice del mondo. Ma perché? Il ministro Lollobrigida aveva parlato di una

vittoria per l'Italia come se non partecipare ad un'importante innovazione appunto come quella

della carne sintetica lo posseno in qualche modo mai essere. Ma come sempre un passo indietro.

Cos'è la carne sintetica? Cominciamo con il dire che disintetico questa carne non ha

niente, è carne vera e propria che si ottiene dalla clonazione delle cellule staminali

estratte dagli animali e poi riprodotte in vitro saltando quindi diciamo la macerlazione. Cioè

è carne che cresce fuori dal corpo di un animale ma è carne vera e propria. È il risultato

quindi di un processo di coltivazione cellulare che avviene in laboratorio. Di sintetico non ha

nulla. Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha dato il via libera alla

commercializzazione di alcuni prodotti a base appunto di carne coltivata. In Europa si sta

facendo ricerca ma ancora non c'è alcun prodotto appunto a base di carne coltivata e dunque la

scelta dell'Italia era sembrata molto strana, imporre un divieto per qualcosa che ancora non

esiste, divieto sul quale in ogni caso il governo sta tornando indietro. Ma perché? A rispondere

alla domanda di oggi è Luca Zorloni, responsabile di Wired.it. Questa è la risposta che mi ha mandato.

Il governo Meloni ha ritirato il suo provvedimento contro la carne coltivata in laboratorio,

un disegno di legge presentato a marzo con l'obiettivo di bloccare sia la produzione sia la

commercializzazione di questo tipo di carne che viene sintetizzato con l'obiettivo di ridurre l'impatto

ambientale interno di emissioni di consumiglia qua degli allevamenti tradizionali. Il governo ha

ritirato questo disegno di legge perché ha capito che sarebbe stato silurato dalla Commissione

europea per due ragioni principali. La prima è che in Europa esiste una autorità, l'EFSA,

dedicata alla sicurezza alimentare ed è l'EFSA preposta a dirci se un alimento può o non può

essere consumato dagli esseri umani. Pertanto qualora l'EFSA decidesse che la carne coltivata

in laboratorio va bene, il provvedimento italiano non avrebbe potuto reggere con il suo divieto.

Il secondo motivo è che questo provvedimento andava contro le norme europee sulla concorrenza e sulla

libera circolazione delle merci all'interno del blocco. Pertanto quando il governo ha capito che

il disegno sarebbe stato bocciato ha fatto da sé e lo ha ritirato con una comunicazione

del 13 ottobre di cui il foglio ha dato conto per primo che il ministero dell'agricoltura ha

inviato all'altro ministero coinvolto quello per le imprese. Questo rischio non è certo una

sorpresa, si sapeva benissimo che l'Europa avrebbe bocciato un disegno di legge del genere,

perché è in contrasto con delle norme generali che regolano l'economia e la concorrenza delle

imprese all'interno del blocco. Cioè nonostante il governo aveva fatto una bandiera e lo ha

ritirato solo all'ultimo. Il provvedimento sarebbe stato molto dannoso per le imprese italiane

che si sarebbero viste limitare nella loro capacità di poter innovare e di poter ridurre

l'impatto ambientale della produzione di carne rispetto a un mercato internazionale che sta

già crescendo e sviluppando, e soprattutto rispetto al mercato europeo. Ricordiamo che oggi la

carne coltivata in laboratorio si può consumare solo a Singapore, mentre negli Stati Uniti sono

stati dati primi via libera per iniziare con la produzione. Grazie a Luca Zorloni, vedremo come

andrà a finire. È probabile che l'Italia in realtà assieme agli altri paesi europei comincerà a

ricerca su questo importante settore, come appunto è quello della carne coltivata, perché come dicevo

in inizio puntata è un settore che per l'Italia è molto strategico, il brand italiano nel

settore alimentare è forte, fortissimo nel mondo e non si capiscejadi bene perché un

paese come il nostro non dovrebbe investire sulla carne coltivata. Io vi ringrazio per essere rimasti

con me anche oggi e come sempre vi do appuntamento domani. Ciao!

99 euro perché un euro batte forte sempre

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Ad aprile avevamo dedicato una puntata di "Ma perché?" proprio alla scelta del governo di vietare la produzione e il commercio di carne sintetica nel nostro paese. Una posizione che in tanti hanno definito anti scientifica. Altri, invece, hanno fatto notare come la scelta italiana sia anti economica: da sempre, infatti, quello alimentare è un settore importante del nostro tessuto economico. Bene, dopo sei mesi da quella scelta, il governo, a quanto pare, ha deciso di fare un passo indietro. Ma perché? Ne parlo con Luca Zorloni.

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