Ma perché?: 197 | Ma perché è la fine del mercato tutelato del gas?

Radio Deejay Radio Deejay 10/12/23 - Episode Page - 7m - PDF Transcript

L'anno scorso è stato l'anno più duro da molti anni a questa parte in tema di energia.

L'invasione lussia in Ucraina del febbraio del 2022 ha fatto alzare ma dovremmo dire

schizzare alle stelle i prezzi di gas e non solo.

Ecco, quest'ultimo è stato veramente al centro delle paure più grandi e bisogna stoccarlo,

non basterà per l'inverno, servono i recassificatori, vi ricordate?

Poi per fortuna ce l'abbiamo fatta e quella crisi è stata relativamente superata.

Oggi però se parliamo di gas ci viene in mente altro,

liberalizzazione, eh, è bene saperlo, dal gennaio 2024 il mercato tutelato non esisterà più,

ma perché?

Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sa più di me,

provo a ripartire dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo, ma perché?

È difficile muoversi tra le mille cose che cambiano,

me ne rendo conto è difficile per voi ma anche per me ed è per questo che in parte esiste,

no?

Eh, ma perché?

Allora, lo dicevo prima, liberalizzazione, cos'è esattamente?

Con liberalizzazione ci si riferisceВО il processo, diciamo, legislativo, quindi alle

leggi che generalmente permettono di abrugarne altre che impediscono appunto al mercato di essere

libero, cioè che permettono a tutti di entrare in quel mercato.

Nel caso dell'energia, quindi, permetterebbe ad altri e competitor di unirsi al mercato liberalizzato.

Ed è un processo che in Italia è cominciato quest'anno, dal 1 gennaio 2023 è formale possibile

per ogni tipo di cliente, cioè per noi, acquistare gas dal proprio fornitore di gas.

Ebbene sapere però che stiamo andando anche verso la fine del mercato tutelato, del controllo

dei costi da parte dello Stato.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Le liberalizzazioni dei mercati dell'energia elettrica del gas è un processo che è cominciato

tanti anni fa, addirittura nel 2000, partito per le grandi consumatori, poi pian piano verso

anche le famiglie e piccoli utenti, dove dal 2007 potevamo liberalizzare completamente

e adesso ce lo chiede la comunità internazionale, ce lo chiede l'Unione Europea e è giusto

che procediamo a fare degli ulteriori rinvii può essere utile.

Che cosa cambia?

I fornitori dovranno dire ai loro clienti allacciati che gli offrono delle condizioni

nuove di approvvigionamento, per quelli che sono ancora sul tutt'elato devono scegliere,

che stiano tranquilli, che scegliano dei nomi importanti, che stiano anche con il fornitore

tradizionale che gli dava il tutt'elato, tra l'altro c'è sempre la possibilità in

base alle regole di scegliere una fornitura che è uguale identico con le tariffe alla

vecchia fornitura del tutt'elato, si chiama fornitura placet e anche questa è una garanzia.

In sostanza è un passaggio, non cambia in maniera drammatica, certamente bisogna

stare attenti alle ferte che non sono proprio da fornitori affidabili, ci sarà qualche

tentativo di truffa, ma ricordiamoci che siamo 36 milioni di contatori elettrici, circa

16 milioni di quelli gase, qualche problema ci sarà, però la liberalizzazione è un

passaggio dovuto e poi la liberalizzazione ricorda la libertà, è giusta averle queste

possibilità perché così anche il consumatore è più libero di scegliere, questo è uno

dei principi fondamentali dell'economia moderna.

Quello che conta è la struttura del mercato, i prezzi del gas e l'elettricità sono stati

in crescita straordinaria l'anno scorso perché c'è stata una gravissima crisi di approvisionamento

di gas in Europa, i prezzi sono schizzati, il prezzo del gas va a incidere sul quello

dell'elettricità perché l'elettricità in Italia si fa soprattutto col gas, pertanto

le bollette erano esplose l'anno fa, poi adesso c'è stato qualche aumento negli

ultimi giorni, ma siamo dei valori meno della metà rispetto ai picchi dell'anno

scorso e questo è il problema fondamentale, non è tanto le liberalizzazioni, è la possibilità

di scegliere, è che la struttura di approvisionamento dell'energia d'Europa e d'Italia deve essere

un po' più sicura e con più abbondanza di offerta per garantire prezzi più stabili

e possibilmente ribaso nei prossimi anni.

Grazie a Davide Tabarelli, beh lo sentivamo poco fa, le economie moderne liberalizzano,

a liberalizzare il mercato perché così facendo si permette appunto ad altri competitor di

arrivare e quindi teoricamente questo permetterebbe di abbassare i costi e i prezzi, bisogna vedere

cosa accadrà col gas, non è detto effettivamente che questo si abbassi proprio perché il mercato

è stato liberalizzato appunto, staremo a vedere, io spero intanto di avervi aiutato

a capire meglio quello che sta accadendo e come sempre vi ringrazio e vi do appuntamento

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Il 2022 è stato l'anno della crisi energetica in Europa. L'invasione russa in Ucraina ha infatti causato l'impennata dei prezzi di beni primari come il gas, appunto. Per fortuna l'emergenza sembra passata, o meglio, è relativamente passata. Ma di novità in questo campo, continuano ad arrivare. In Italia stiamo andando incontro alla fine del mercato tutelato del gas. Ma perché? Ne parlo con Davide Tabarelli.

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