Ma perché?: 186 | Ma perché le Olimpiadi Milano Cortina 2026 hanno un problema?

Radio Deejay Radio Deejay 9/29/23 - Episode Page - 9m - PDF Transcript

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Le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 saranno forse il più grande evento internazionale

dei prossimi anni in Italia. Ora, qui da noi, quando si tratta di ospitare grandi manifestazioni

sportive o meno, c'è sempre il dubbio, no? La sensazione che qualcosa di grosso possa andare

estorto. Spesso peraltro questo include tirare dentro parole importanti, tipo mafia. L'infiltrazione

di mafiosi sono sempre il fantasma che sta lì, no? Dietro all'organizzazione di questi

eventi. Per fortuna poi molto spesso quelle preoccupazioni si sono rivelate infondate,

però, insomma, ci si pensa sempre un po'. Ricordate Expo? I ritardi sembravano in quel

caso abissali, le accuse reciproche di responsabilità, che quelle, no, arrivavano tutti i giorni

e alla fine poi le cose sono andate bene e quindi verrebbe da dire che insomma la nostra

è una paura atavica. A volte temiamo di non farcela e a volte però abbiamo ragione.

E anche questa volta, con Le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026 vale la stessa cosa. Sembra

tutto quanto seriamente insalita. Ma perché? Io sono Marco Maisano e ogni giorno, a sé macchine

sa più di me, provo a ripartire delle basi per rispondere alla domanda più semplice del

mondo. Ma perché? Dunque, mancano meno di 3 anni al 6 febbraio

2026, il giorno della cerimonia di inizio dei giochi olimpici. Ci sono cose che potremo

per allora controllare e altre meno. Esempio, la neve, quella si sa fa sempre più caldo

e non è detto che sia abbondante anche se a febbraio possiamo essere ottimisti. Poi

c'era neva artificiale, ma insomma ciò che dovremmo controllare ma non riusciamo tanto

a farlo è che per esempio le infrastrutture per allora siano pronte, così come tutta la

macchina organizzativa pronta teoricamente ad accogliere milioni di persone.

I grandi eventi sono una sfida per chiunque per carità ma in Italia ammettiamolo, lo sono

anche di più e questa volta proprio le olimpiedi invernali Milano Cortina 2026 sembrano in salita.

Ma perché? A rispondere alla domanda di oggi è Fulvio Bianchi, giornalista di Repubblica.

Questa è la risposta che mi ha mandato. 24 giugno 2019 il cio assegna all'Italia

Alconi le olimpiedi di Milano Cortina 2026. Cosa è successo in tutti questi anni? A che

punto siamo? Siamo purtroppo in netto ritardo ci sono stati i problemi, a Baselga di Pinè non è

stato possibile costruire l'impianto per il pattinaggio di velocità perché costava troppo

coprire le con le tribune e quindi le gare sono state dirottate alla fiera di rò a Milano.

Il problema adesso grosso è quello di Cortina che non trova una soluzione. La pista Eugenio

Monti andrebbe rifatta radicalmente perché non è rimasto se non qualche macerie a rispetto

a quella che era ai giochi del 1956. Soltanto che il problema è duplice, c'è poco tempo

a disposizione e i soldi stanziati vale a dire 80 milioni non interessano, non fanno gola alle

società costruttrici. Due di queste si sono fatte sotto e poi si sono ritirate troppi pochi

soldi e troppo poco tempo a disposizione. A questo punto la situazione diventa estremamente

delicata perché il tempo passa, il Cio aveva consigliato di non costruire una pista di Bob a

Cortina spendendo un sacco di soldi ma di andare all'estero. Ora c'è rischio davvero che si debba

andare all'estero, la decisione verrà presa abbastanza in fretta e scatenerà probabilmente

grossi problemi anche politici, grossi e polemiche perché insomma non essere in grado di costruire

una pista da Bob in tutti questi anni è una cosa abbastanza singolare dove si andrà non si sa

il Eastbunk Prem, ha fatto la sua offerta ma pare che non va da bene. Poi c'è Sam Morris,

l'ideale sarebbe di andare a Pechino, certo a Pechino. L'anno scorso si sono disputati

l'Olimpiedi Invernale, è andato tutto bene, c'è una bella pista di Bob pronta a disposizione,

ma si può andare a Pechino, sarebbe abbastanza surreale perché chiamarle Olimpiedi di Milano,

Cortina, a Pechino, insomma, farebbe abbastanza ridere però certo che una soluzione va trovata.

Il Cio aspetta, c'è preoccupazione anche l'Italia, incomincia a salire la polemica politica,

gli ambientalisti hanno manifestato a Cortina, non erano molti d'accordo ma non si capisci

anche loro che cosa vogliono, vogliono andare all'estero, vogliono che facciamo una figuraccia

olimpica, bisognerà trovare una soluzione il più presto possibile perché più passa il tempo,

più diventa difficile che una vita italiana si impegni in un'opera di questo genere. A meno

che ci sia un intervento del governo, garanzi particolari, ma il bando d'asta ovviamente

non si può fare, non c'è più tempo. L'importante a questo punto è decidere e trovare la soluzione

migliore per evitare una figuraccia storica. Grazie a Fulvio Bianchi, dunque il 20 settembre

la gara appunto per la costruzione di una pista da Bob per quella famosa pista da Bob

è andata deserta ed era anche andata deserta la scorza. I costi, i tempi, le complessità

del cantiere hanno in un qualche modo come dire scoraggiato i possibili costruttori a

farsi avanti. I soldi sono pochi e dicono loro e forse anche il tempo. Il rischio di fare una

brutta figura è veramente dietro l'angolo perché peraltro in parte lo abbiamo già fatto. L'Austria

si è proposta di darci una mano. Il sindaco Deesbruck, George Willi ha detto se volete guardate

che qui da noi la pista da Bob c'è già potete utilizzare quella. Insomma non è proprio il

massimo, perché noi teoricamente la pista da Bob ce l'abbiamo anche solo che vecchia. Andrebbe

rimessa in piedi ma a quanto pare appunto. Abbiamo poco tempo ma uno si chiede non potevamo

pensarci un attivo prima, evidentemente no. Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi

e come sempre vi do appuntamento a domani. Ciao! Ma perché è un podcast scritto da me Marco

Maisano, riprese e montaggio Giulio Rondolotti, musici originali Matteo Cassi, supervisione

tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione Denny Stucchi, una produzione One Podcast.

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Le grandi manifestazioni in Italia sono da sempre un grande problema. Tra chi ci crede da un lato e chi invece scommette nel fallimento dall'altro, è necessario cercare quanto più possibile di rimanere obiettivi. E dunque: alcune cose stanno funzionando, altre meno, e altre ancora invece sono totalmente in alto mare. Ad oggi, bisogna essere onesti, le Olimpiadi invernali 2026 Milano Cortina hanno un grosso problema. Ma perché?

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