Ma perché?: 170 | Ma perché il golpe in Cile "dura" ancora oggi?

Radio Deejay Radio Deejay 9/11/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

Hai super ordinati e i super eroi dell'armadio sulla sedia, a chi ama mostrare ciò che

ama e chi no, a chi si ritrova anche nel caos.

Tranquilli, l'ordine perfetto non esiste, ma dai chea, con poco, trovi quello perfetto

per te.

E per la tua camera da letto o cameretta.

Oggi, 50 anni fa, le Forze Armate Cilene, guidate dal generale Augusto Pinochet, circondavano

il Palazzo Presidenziale.

Il governo di Salvador Allende, democraticamente letto tre anni prima, nel 1970, appunto,

viene rovesciato.

Della morte di Allende si dirà molto, secondo le prime ricostruzioni si sarebbe suicidato

con una K-47 regalato gli daffi del castro in persona, secondo i suoi sostenitori invece

sarebbe morto in uno scontrafuoco con i golpisti.

Ma al di là, appunto, di queste ricostruzioni.

Di Allende oggi rimane molto, rimane sicuramente un sogno, quello socialista che, ancora appunto

oggi, vivono milioni di persone nel mondo.

Un sogno che ha vissuto soprattutto in Italia, anzi, bisogna dire che l'Italia nel 73 è

stata la nazione occidentale che più di altre è rimasta vicino a chi cercava di scappare

appunto dal regime di Pinochet.

Ebbene, dal golpe sono passati 50 anni.

Pinochet è morto nel 2006 e oggi in Chile si vota, dato non marginale, ecco.

Però, di quell'11 settembre del 1973 rimane purtroppo ancora molto.

Ma perché?

Io sono Marco Maisano e ogni giorno, asse macchine sapi di me, provo a ripartire dalle

basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.

Ma perché?

Non vedo alcuna ragione per cui a un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista,

soltanto perché il suo popolo è irresponsabile.

La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati

a decidere da soli.

Queste sono le parole che ha pronunciato Henry Kissinger, segretario di Stato Americano,

dopo l'elezione a presidente del Cile di Salvador Allende.

Il motivo di tanta rabbia stava evidentemente nel fatto che il neopresidente si apprestavano

a trasformare la società cilena a partire appunto dalla nazionalizzazione di industrie,

miniere, banche, eccetera eccetera.

Insomma, si apprestava a, come dire, minare gli interessi, o meglio anche gli interessi

degli Stati Uniti in Sud America.

Il governo di Allende durerà solo tre anni, a seguito appunto, di un colpo di Stato che

porterà all'instaurazione di una dittatura che durerà per 17 anni.

Oggi in Cile la dittatura non c'è più e non c'è neppure un governo socialista, oggi

apparentemente il Cile è un paese diverso, anche se il segno lasciato dal golpe 50 anni

fa è tutt'altro che svanito.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Ludovico Manzoni, autore del podcast Golpe, 50 anni

di Cile.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Il golpe in Cile dura ancora oggi perché tutta la società cilena è condizionata da quello

che è successo 50 anni fa.

50 anni fa un violento golpe fascista ha ribaltato il governo democraticamente letto di Salvador

Allende e ha dato vita a quasi vent'anni di dittatura da parte dei militari guidati dal

generale Augusto Pinochet e hanno cambiato profondamente la società cilena.

Hanno privatizzato le pensioni, hanno privatizzato il sistema sanitario, hanno liberalizzato

e privatizzato la maggior parte delle aziende, hanno creato un sistema educativo dove le

scuole private e le università private sono le migliori e tutto questo si vede nel Cile

di oggi.

Perché oggi il Cile è un paese in realtà prospero soprattutto anche prima della dittatura

considerato rispetto alla media del Sud America, un paese stabile, un paese assidabile, un paese

prospero, però è un paese violentemente diseguale dove la diseguaglianza veramente

assume una dimensione quasi di violenza, lo si vede nelle strade di Santiago del Cile

che da un lato è una metropoli internazionale con grattacieli, banche d'affari, uffici

e tutto quello che vi potete immaginare da una città ben più grande ad esempio di qualunque

città o metropoli italiana.

Dall'altro subito accanto si vedono degli Islam, si vedono una povertà assoluta, si

vedono vecchietti di 70-75 anni che passano a venderti robaccia per strada e gli chiedi

perché?

Perché la pensione è privata e quindi la mia pensione è di 90 euro al mese, di 100

euro al mese, io non ce la faccio a vivere.

Perché?

Perché la sanità è privata e per pagarmi le cure sono in queste condizioni.

Perché?

Per pagare la scuola di la università prestigiosa ai figli devo continuare a lavorare.

E questa diseguaglianza si vede ancora oggi e quindi 50 anni dopo anzi nel 2019 sono partite

delle forti proteste contro questo diseguaglianza e contro questa mancanza di stato sociale.

Le proteste sono state anche lì violentemente represse da un governo conservatore, il governo

Sebastian Piniera, represse come con le stesse leggi e con le stesse norme della Costituzione

ancora risalenti all'aggiunta di Pinochet, perché non tutte le leggi, anzi molte poche

e non tutta la Costituzione, anzi sono una piccola parte, è stata riformata.

Quindi il Cile mantiene purtroppo l'eredità di Pinochet, l'eredità del Golpe 50 anni

dopo in maniera molto concreta, in maniera culturale ma anche sociale e ci vorrà tanto

tempo per cambiare, però in Cile c'è voglia di cambiare, c'è voglia di cambiamento,

c'è una grande speranza e c'è un tentativo 50 anni dopo di spezzare questa eredità.

Grazie all'Udovico Manzoni, devo dire quella del Cile è una storia molto interessante

perché ha molto a che fare con il modo in cui l'Occidente in generale ha deciso in

passato di gestire le crisi degli altri o anzi a scatenarle come è facile dedurre anche

dalle parole di chiesti in generale dell'ex secretario di Stato Americano.

Oggi il Cile purtroppo è un paese che sta ancora cercando di liberarsi di quel retaggio

lasciato da Pinochet e le proteste di oggi represse con la stessa violenza, sono la prova

che c'è ancora molto da fare.

Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come sempre vi do appuntamento

a domani.

Ciao!

Perchè è un podcast scritto da me Marco Maisano, riprese e montaggio Giulio Rondolotti,

musiche originali Matteo Cassi, supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione

Denny Stucchi, una produzione One Podcast.

C'è chi ama la buona musica, chi corre o chi va in bici.

Ogni uno ha le sue passioni, l'importante è metterci sempre cuore anche a tavola.

Scopri la linea cuore e da oggi anche le sfoglie, buone, ricche di fibre e fonte di proteine.

Le cose che ci fanno stare bene sono quelle fatte col cuore.

Cuore, mangiar bene e sentirsi in forma.

Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.

Oggi, 50 anni fa, le forze armate cilene guidate dal generale augusto Pinochet, circondavano il palazzo presidenziale. Il governo di Salvador Allende, democraticamente eletto 3 anni prima nel 1970, viene rovesciato. La dittatura militare durerà quasi 17 anni. Oggi il Cile è un paese democratico, eppure il segno lasciato dal colpo di stato si fa ancora sentire. Ma perché? Ne parlo con Ludovico Manzoni.

See omnystudio.com/listener for privacy information.