Ma perché?: 169 | Ma perché sul red carpet di Venezia ci sono gli influencer?

Radio Deejay Radio Deejay 9/9/23 - Episode Page - 7m - PDF Transcript

Amore, hai saputo? A settembre, da hiperceramica, ci sono pavimenti, perché rivestimenti scontati fino al 50%.

Sì, e i lavori?

C'è ristruttura smart, con il buono sbarriare architettoniche, possiamo avere il 75% di sconto in fattura sui lavori.

Basta chiedere in negozio i limiti di applicazione.

E perché siamo ancora qui?

Hiperceramica, vieni e innamorarti di casa tua.

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Ma perché è lì?

Questa è la domanda che negli ultimi anni abbiamo cominciato a farci, guardando i personaggi presenti al Festival di Venezia.

Intendo dire che, oltre ad attori, registri, autori, critici e giornalisti,

Al Lido effettivamente sono sempre più presenti personalità legate al mondo dei soci.

Il Festival di Venezia nelle ultime edizioni si è riempito di influencer.

Ma perché?

Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sa più di me,

Provo a ripartire delle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.

Ma perché?

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Diciamoci la verità.

Al Festival di Venezia, il red carpet a volte attira più attenzione dei film in concorso.

Carlotta Sisti, su L, ha parlato di una vera e propria mutazione quaccelliana della mostra del cinema di Venezia.

Ed effettivamente è un po' così.

Quest'anno poi ancora peggio perché Hollywood si sciopera e quindi quest'anno Al Lido non ci sono stati

e non ci saranno grandi celebrità come Bradley Cooper, Emma Stone e tanti altri.

Al contrario a esserci, ci sono a volte dei personaggi, possiamo dirlo, improbabili,

quanto meno improbabili in quel contesto lì.

Ormai non è una novità e ci siamo anche abituati alla polemica che ogni anno di questi tempi si riaccende.

Ah, quel tale o quella tale, che nulla che fare con il cinema è invitato al Festival cinematografico più importante d'Italia.

Ok.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Mario Manca, giornalista e contributor di Vanity Fair.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Il motivo per cui alla mostra del cinema di Venezia manca il Festival di Cane alla Berlinale.

Vediamo spesso sul tappeto rosso delle personalità che non hanno a che vedere con il mondo del cinema, è molto semplice.

Da i più di 10 anni, infatti, i brand che collaborano a stretto contatto con gli eventi di questa portata e sono in cerca di visibilità

si avvalgono dell'aiuto di influencer che ottengono così un lascia passare per sfilare sul tappeto rosso

e ricevere tutte quelle attenzioni che di norma sono riservate a redelegazione dei film in concorso e fuori concorso.

Parliamo naturalmente di influencer più o meno conosciuti che vengono contattati allo scopo di publicizzare certi marchi a condizione di calpestare il red carpet

e ottenere poi tutti quegli scatti che possono orgogliosamente condividere sui social il giorno dopo.

La cosa un po' triste però è che spesso queste passarelle non vengono utilizzate da dei veri e propri amanti del cinema.

Tant'è che nella maggior parte dei casi i contratti con i brand prevedono solo la presenza degli influencer sul tappeto rosso

e non il biglietto per assistere alla proiezione del film in questione.

Si tratta quindi più di un vezzo che gente che fino a pochi mesi fa non era nessuno prima di partecipare a Temptation Island

si concede perché siamo seri.

Venezia fa gola a tutti.

Senza contare che il mondo è cambiato.

Se i primi divi si fermavano a Lido anche per una settimana oggi è tutto molto più veloce.

Si sossa a Lido giusto il tempo di presentare il film e tornare a casa.

E questo naturalmente fa sì che la macchina illumini ancora di più tutti i volti extra cinema che sanzionano a Lido

e sperano quindi di ottenere lo status che divi come Paul Newman avevano conquistato in anni in cui il talento e soprattutto la digna contavano ancora qualcosa.

Grazie a Mario Manca.

Insomma come dire è l'evoluzione verrebbe a dire quasi normale di quello che sta accadendo in generale nel mondo nel senso che gli influencer

hanno cambiato non soltanto il cinema che in realtà non è che sia proprio cambiato per fortuna ma come dire a questi festival

si gli influencer ci sono ma se pensiamo per esempio a quello che è successo con la moda con la musica

beh lì è come dire la presenza dei influencer effettivamente a volte ha cambiato no quasi strutturalmente quel mondo lì per cui

come dire ogni anno sì ok ragazzi ci sono gli influencer abbiamo capito finalmente perché ci sono però facciamoci andare bene insomma guardiamoci film

e festeggiamo quando un film è bello.

Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e noi ci sentiamo lunedì ciao.

Ma perché è un podcast scritto da me Marco Maisano riprese e montaggio Giulio Rondolotti musiche originali Matteo Cassi

Supervisione tecnica Gabriele Rosi responsabile di produzione Denny Stucchi una produzione one podcast.

Amore hai saputo a settembre da hiperceramica ci sono pavimenti perché rivestimenti scontati fino al 50%

si e i lavori c'è ristruttura smarta con il bonus barriere architettoniche possiamo avere il 75% di sconto infattura sui lavori

basta chiedere in negozio i limiti di applicazione e perché siamo ancora qui hiperceramica vieni a innamorarti di casa tua.

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“Ma perché è lì?” questa è la domanda che negli ultimi anni abbiamo cominciato a farci guardando i personaggi presenti al festival di Venezia. Oltre ad attorti, registi, autori, critici, giornalisti, al Lido sono sempre più presenti personalità legate al mondo dei social. Il festival di Venezia, nelle ultime edizioni, si è riempito di influencer. Ma perché? Ne parlo con Mario Manca.

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