Ma perché?: 165 | Ma perché Zelensky ha aperto alla diplomazia?

Radio Deejay Radio Deejay 9/5/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

RICICLiamo tutto il vetro da Trieste in giù, ma per farlo proprio bene puoi aiutarci tu.

Togli il tappo, con il vasetto non ci va, il sacchetto, con il vetro non ci sta.

Segui le regole della Riciclo Perfetto su Coreve.it.

Il vetro rilascerà.

La guerra in Ukraine ha raggiunto negli ultimi mesi una situazione di stallo.

La controffensiva ha cominciato nei primi giorni di giugno, non ha ancora dato i risultati sperati.

Ciò nonostante, l'Occidente ha continuato in questi mesi, ha promesso di farlo ancora in futuro,

a sostenere l'Ukraine militarmente. Nuovi pacchetti sono stati predisposti

dagli Stati Uniti, e all'interno dei quali erano presenti anche le famose cluster bombs,

ve le ricordate, le bombe a grappolo. E poi gli F-16, sempre gli Stati Uniti,

hanno autorizzato paesi come l'Olande e la Danimarca a consegnarli all'Ukraine.

All'improvviso però, qualcosa sembra essere cambiato. O meglio, cominci a cambiare.

Volodomir Zelensky, presidente dell'Ukraine, in un'intervista rilasciata il 28 agosto

scorso, all'emittente OnePlus One, ha aperto ad una soluzione diplomatica per quanto riguarda

la sovranità della crimea. Ma perché? Io sono Marco Maesano e ogni giorno,

assia macchine sapi di me, provo a ripartire delle basi per rispondere alla domanda più semplice

del mondo. Ma perché? Questa è una notizia di quelle importanti,

diciamo così, perché fino ad oggi Zelensky ha sempre indossato la maglietta militare

e di interrompere il conflitto armato non se ne mai parlato, almeno fino ad oggi.

E infatti, l'intervista rilasciata dal presidente Ukraino che apre ad una soluzione

diplomatica per quanto concerne la crimea ha fatto in poche ore il giro del mondo.

Ricordiamo che la crimea è occupata dalla Russia dal 2014, durante quello che oggi

consideriamo il primo evento della crisi russo-ukraina. Ad oggi, e lo dicevamo appunto all'inizio di questa

puntata, il conflitto è sostanzialmente fermo. L'Ukraine ha sì fatto de passi in avanti,

soprattutto nell'area di Zaporizia, riconquistando città come robotine e avanzando anche più

a sud nell'area di Kershon, dove le truppe ukraine sono arrivate in alcuni punti dall'altra parte

del fiume Nipro, quindi sulla sponda orientale. Ma nonostante ciò il conflitto è per il momento

statico, no? E in questa situazione Zelensky per la prima volta ha aperto ad una soluzione

diplomatica, almeno per quanto riguarda la crimea. Ma perché? A rispondere alla domanda

di oggi è Aldo Ferrari, professore di storia dell'Eurasia all'Università Caffosca di

Venezia e direttore per le ricerche sulla Russia all'Istituto per gli Studi di Politica

Internazionale. Questa è la risposta che mi ha mandato.

Allora, la domanda è perché Zelensky comincia oggi a parlare di una soluzione diplomatica

per la crimea. Io credo che la risposta stia essenzialmente

nell'andamento molto negativo della campagna militare lanciata dell'Ukraine più di due

mesi fa, di fronte ai risultati insufficienti pagati ad un prezzo umano altissimo, solo

in questi ultimi giorni si comincia a riconoscere l'entità gravissima delle perdite ukraine.

Di fronte al parziale, se non completo fallimento di questa controffensiva, è probabile che

non tanto Zelensky quanto chi lo sostiene politicamente, economicamente e militaremente,

e penso in particolare agli Stati Uniti, abbia cominciato a chiedergli di fare aperture

diplomatiche e probabilmente questo discorso sulla crimea, sulla possibilità di una soluzione

diplomatica almeno alla questione della crimea, deve essere inserita in questa ottica. Va

detto per altro che per quanto interessante, credo anche importante perché la prima volta

che Zelensky fa dichiarazioni di questo genere, che quindi non insista sull'esclusivo ricorso

alla forza per riconquistare tutti i territori ukraini perduti a partire della crimea, al

tempo stesso mi sembra che sia piuttosto difficile per il momento immaginare che la

Russia decida di abbandonare i territori che ha conquistato e che collegano la crimea al

Dombas e alla Russia stessa. Dopo un anno e mezzo di guerra, grandi quantità di vittime

umane, un impegno militare e politico assai rilevante. Pensare che la Russia accetti una soluzione di

questo tipo, che prevede comunque la restituzione di tutti gli altri territori occupati con la

possibilità di discutere sullo status della crimea, mi sembra piuttosto improbabile, ma

ciò nonostante va riconosciuta la positività come punto di partenza di questo discorso di Zelensky,

il primo da molto tempo a questa parte. Grazie al professor Aldo Ferrari, quindi vedremo se le

parole di Zelensky saranno soltanto parole oppure se si passerà ai fatti lo scopriremo

nelle prossime settimane. Ancora a oggi il conflitto sta andando avanti, seppure in maniera

diversa rispetto al passato, nel senso che la controffensiva sta andando molto a rilento,

però sta andando avanti e si continua a combattere, per cui vedremo se effettivamente ci saranno

delle soluzioni diplomatiche e se e soprattutto saranno gli Stati Uniti a intraprendere questo

percorso, invece se saranno altri paesi come la Cina a cogliere la palla al balzo e a farsi

promotori appunto di un'iniziativa diplomatica di pace. Io vi ringrazio per essere rimasti

con me anche oggi e come sempre vi do appuntamento a domani. Ciao! Ma perché è un podcast scritto da

me Marco Maisano, riprese e montaggio Giulio Rondolotti, musiche originali Matteo Cassi,

supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione Denny Stucchi, una produzione One

Podcast. Amore, hai saputo? A settembre da hiperceramica ci sono pavimenti perché

è rivestimenti scontati fino al 50%. Sì, e i lavori? C'è ristruttura smart, con il

bonus barriere architettoniche possiamo avere il 75% di sconto in fattura sui lavori. Basta

chiedere in negozio i limiti di applicazione. E perché siamo ancora qui? Hiperceramica,

vieni a inamorarti di casa tua.

Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.

La controffensiva in Ucraina ha ottenuto negli scorsi giorni i primi risultati concreti a sud, nella zona si Zaporizhzhia. La prima linea di difesa russa è stata superata, il che è senza dubbio un importante passo in avanti. Tuttavia l'obiettivo finale, e cioè quello di dividere in due il fronte, raggiungendo le coste del Mar d'Azov, o addirittura liberare la Crimea, sembra davvero molto lontano. Eppure ad oggi i combattimenti non si placano, anzi, gli ucraini sembrano sempre più convinti di voler andare avanti. In questo scenario però qualche giorno fa Zelensky, a sorpresa, in un'intervista televisiva ha aperto per la prima volta ad una possibile soluzione diplomatica. Ma perché? Ne parlo con Aldo Ferrari.

See omnystudio.com/listener for privacy information.