Ma perché?: 163 | Ma perché festeggiamo il Ferragosto?

Radio Deejay Radio Deejay 8/5/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

Vero dico subito, questa è l'ultima puntata prima della ripartenza a settembre.

Sì, ma perché si ferma qualche settimana, mi fermo io perché riposo un po' e a settembre

il 4 settembre per lisattezza si ricomincia, carichi ovviamente.

Questa puntata però anche se l'ultima di questa stagione vedrete è sorprendente.

Ho pensato a qualcosa che non fosse banale ma che anzi potesse offrirvi uno spunto,

che so anche per cominciare una conversazione con un parente, un conoscente, un amico con

cui vi trovate a stare insieme, a mangiare tra qualche giorno, magari contro la vostra

volontà.

Ho anche solo per farvi una cultura su una cosa che viviamo tutti gli anni, ma di cui

in realtà sappiamo molto molto poco, il ferragosto che ogni anno festeggiamo e a

quanto pare noi, gli italiani, siamo gli unici al mondo a farlo, ma perché?

Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sapi di me, provo a ripartire delle

basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo, ma perché?

Ci capita di continuo di fare cose perché le abbiamo sempre fatte, cose di cui non sappiamo

in realtà molto o a volte addirittura niente.

È un classico, no, della nostra esistenza, non domandarci sempre i motivi per cui sostiniamo

a fare ciò che facciamo.

Agiamo in automatico e se parliamo poi di feste nazionali l'unico aspetto che a volte

ci interessa è il giorno della settimana in cui queste cadono, così da capire se riusciamo

a mettere insieme un ponte, un weekend lungo fuoriporta.

E allora, è quasi il 15 agosto e come ogni anno festeggiamo il ferragosto.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è tornato Guido Damini, storico, questa è la risposta

che mi ha mandato.

Dunque, perché si festeggia a ferragosto?

Per me di tutto premettiamo una cosa, ferragosto è forse la festa più italiana di tutto il

nostro giavario palinsesto di feste nazionali.

In nessun altro paese al mondo, il 15 agosto si va in giro con amici e parenti a grigliare

mammut con sacra amnegazione e già questo dovrebbe farti accendere qualche lampadina

stereografica.

Se l'Italia è l'unica nazione a festeggiare ferragosto, significa che ha avuto una storia

unica che l'ha portata a farlo, no?

Ma cosa ha avuto l'Italia che nessun altro paese al mondo ha mai avuto?

E' semplice, ha dato i Natali all'impero romano, al cattolicesimo romano e al fascismo, tra

istituzioni che per varie ragioni storiche hanno saputo creare, plasmare e valorizzare

il ferragosto come oggi lo conosciamo, ma andiamo con ordine.

Correva l'anno 18 a.C.

La Repubblica romana era appena caduta nelle mani di un unico uomo, Ottaviano Augusto.

C'era da festeggiare e se c'è una cosa che i romani sapevano fare veramente bene oltre

la guerra erano i parti.

L'obiettivo del grande Augusto era duplice.

Uno, rinnovare le vecchie tradizioni e feste repubblicane per convincere tutti che la sua

non era una dittatura no, no, e il Senato contava ancora qualcosa, e questa era la mossa

politica, e due, regalare alla plebaglia un po' di ferri in più, e questa era la mossa

populista.

Così andò a cavar fuori dall'armaggio delle vecchissime tradizioni romane e le famigerate

ferrie latine.

E che cos'erano?

Beh, erano tre giorni di festi in un'ora giove che dovevano ricordare l'alleanza tra

Roma e le popolazioni dell'Azio circostante, insomma in pieno impero una festa vecchia

come il cuque praticamente dimenticata.

Ma non solo!

Non contento ripristano anche innumerevoli vecchie feste religiosi dei nomi improponibili

che ti risparmio.

I senatori più boomer erano soddisfatti, la tradizione era preservata.

L'unico problema è che adesso, con tutte quelle feste, in quel mese dell'anno, che

all'epoca si chiamava Sextilis, erano accavallati 26 giorni di ferri in interrotte.

A quel punto tanto valeva rendere tutto il mese di Sextilis, un mese di vacanza, gentilmente

concesa da nuovo signore del mondo, e il gioco era fatto.

E così fu.

Il sesto mese dell'anno cambia nome da Sextilis ad Augustus e il resto è storia.

Magari festeggiassimo tutto il mese direi tu, ma allora come è che ci siamo ridute

a festeggiare solo un giorno?

Beh, non so se ti aggiunta la notizia, ma caro Marco, l'impero romano è caduto.

È già un miracolo che la chiesa cattolica abbia riciclato parecchie sue feste trasformando

le dacili che in religiose, cosa che accade anche alle ferrie di Augusto, ridotte al 15

di agosto proprio per coincidere con una festa cattolica di Precetto, ovvero l'assunzione

di Maria Vergine.

Quindi ricapitoliamo.

Nato come un dono propagandistico del Primo Imperatore è divenuto festa civile, poi sovrapposto

di una festa cristiana fino a raggiungere i giorni nostri.

E fino a qui si trattava solamente di un giorno di riposo.

Per arrivare alla moderna gita fuoriporta, al mare, al grigliare, in allegria, bisognerà

attendere il fascismo.

Ebbene sì, caro Maisano, che ti piace o no, il tuo cazzeggiustivo è fascistissimo.

Attraverso una serie di iniziative culturali di propaganda, il regime spinse gli italiane

a riscoprire il loro stesso paese, promovendo gite in tutta Italia a spese delle varie associazioni

dopo lavoristiche.

Per la prima volta, le grandi massi popolari italiane uscirono dai loro paesini per scoprire

cosa ci fosse a 40 km da loro.

Dal 1931 al 1939 il regime organizzò migliaia di treni speciali celeri per servizi festivi

popolari, più semplicemente conosciuti come treni popolari, che riso accessibile appunto

la gita di ferra agosto più o meno a tutti.

Unico problema?

Non c'era un servizio e ristorazione nei treni.

Dali quindi nacque la cultura del fascistissimo pranzo al sacco, al mare o in montagna a ferra

agosto, poi convertito in vera e propria grigliatona nel più borghese dopo guerra.

Spero non ti abbia traumatizzato troppo, caro Marco, nel dubbio ti auguro una buona

festa dell'assunzione in anticipo.

Grazie a Guido Damini, io come al solito dopo che lui parla non aggiungo niente e quindi

vorrei a questo punto salutarvi, siamo arrivati in fondo.

Io vi ringrazio davvero tanto per essere stati con me tutti i giorni fino ad oggi e non

mi aspettavo onestamente che questa comunità quelle intorno a ma perché crescesse così

tanto e così in fretta.

Non mi lo aspettavo davvero, sono sincero e sono certo che da settembre saremo ancora

di più.

Io vi auguro buone ferie, a chi di voi riuscirà a staccare in queste settimane e buon lavoro

a chi invece lo farà più avanti.

Ci settiamo a settembre, ciao!

Stati Uniti, anni 50, siamo in piena guerra fredda, il governo americano è disposto a

tutto per dibattere il nemico, dagli esperimenti con il porridge radioattivo, alle iniezioni

di plutonio sui soldati, fino ad arrivare ad un esperimento che ha dell'incredibile.

Machine-generated transcript that may contain inaccuracies.

Come ogni paese, anche l'Italia ha le sue feste comandate. Alcune di queste comuni in tutto il mondo o quasi: il Natale, la Pasqua etc... Poi ci sono le commemorazioni e le feste nazionali: quella della Liberazione, quella della Repubblica etc... E poi c'è il 15 agosto: il Ferragosto. Una festa, che a quanto pare, festeggiamo soltanto in Italia. Ma perché? Ne parlo con Guido Damìni.

See omnystudio.com/listener for privacy information.