Ma perché?: 144 | Ma perché manca il personale nei ristoranti?

Radio Deejay Radio Deejay 7/14/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

È da circa un anno che negli studi televisivi va molto di moda una tipologia di servizio

giornalistico, quello che parla del bravo e onesto imprenditore che non trova giovani

volenterosi di lavorare.

La conclusione è quasi sempre la solita.

Il lavoro è duro e oggi ragazzi non hanno più tanta voglia di scobbare.

Poi si torna in studio e gli ici si scanno ovviamente su questo.

Il primo ospite parla, il secondo viene inquadrato mentre scuota il capo, non appena ovviamente

si accorge dell'inquadratura, il presentatore dimostra stupore e poi quando i toni però

si accendono troppo tendenzialmente finge di voler stamperare appunto quei toni e dopo

una ventina di minuti di discussione, a conclusione torna ad essere sempre la stessa.

I ragazzi non hanno voglia di lavorare, che peraltro è anche il titolo tipo di queste

trasmissioni per quel bloccoli con l'unica giunta di un punto interrogativo finale.

I giovani non hanno voglia di lavorare?

Dunque il problema esiste, il turismo in Italia sta tornando a livelli pre-covid, ma manca

davvero ancora molto personale.

Ma perché?

Io sono Marco Maisano e ogni giorno, assia macchine sapi di me, provo a ripartire delle

basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.

Ma perché?

Fausto Palombelli, presidente della sezione turismo di un'industria Lazio, aveva lanciato

l'allarme già d'aprile di quest'anno durante il periodo Pasquale.

Nel comparto turismo a Roma e nel Lazio, aveva detto, mancano 50.000 addetti.

Come dire, il problema esiste reale e in questo caso è addirittura unicamente quantificato

all'azio e in particolare a Roma.

Si sa che l'apertura della Cina e quindi la fine dei lockdown ha riportato i turisti

cinesi ma all'Asia in generale a tornare a visitare l'Europa.

In Italia, secondo l'istuto demoscopica, nel 2023 arrivi previsti sono circa 123 milioni,

un numero semplicemente allucinante che ha portato molti ad aprire un dibattito attorno

alla questione dell'over-tourism, per esempio, troppi turisti.

Questione questa che tornerà più e più volte nel dibattito pubblico ne sono certo perché

la presenza di così tante persone sta davvero mettendo in difficoltà molte città.

Ad oggi però le difficoltà le vivono soprattutto gli imprenditori, i quali lamentano la mancanza

di personale ed effettivamente questo è ciò che confermano i dati.

In Italia, in molti settori, ma soprattutto in quello turistico, manca il personale.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Luca Ferrua, direttore di ilgusto.it.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Il tema della carenza di personale nella ristorazione mondiale, perché sappiate che

non è un tema soltanto italiano, è uno degli effetti dei rebound più potenti del posto

pandemia.

Le motivazioni sono davvero tante.

Sicuramente un certo mondo della ristorazione ha fatto il suo tempo.

Quel mondo un po' militaresco, quel mondo contoni da Casermen, me ne vogliano i militari.

Dove è tutto dovuto, dove le gerarchie vanno anche oltre il rispetto umano.

Lo so, sono parole forti, ma noi sul gusto in questi mesi abbiamo raccolto testimonianze

una sottutte con le di Leonardo Parisse che ha fatto un meraviglioso percorso diventando

oggi un importante chef di ristorazione a domicilio in Lazio, in Umbria e anche su tutti

i vari litrivali italiani che ad un certo punto tanti anni fa uscì da una cucina

di scendo non ci tornerò mai più perché uno chef dall'alito pesantemente alcolico

li aveva puntato un coltello alla gola.

Questo è un lato estremo, però negli ambienti in certe cucine si andava oltre il rispetto

umano.

Il posto pandemia ha fatto sì che tutti cercassimo un po' più di rispetto, che tutti

cercassimo un po' più di considerazione.

Dentro questa considerazione ci sta anche il tema economico, non dimentichiamo che il

mondo della ristorazione molto spesso ha costruito una parte dei propri successi economici

sottopagando, pagando poco, sfruttando il lavoro nero e questo oggi non è più possibile

ma il tema che non è più possibile non è legato al controllo alle sanzioni e che la

gente non ha più voglia di vivere queste situazioni estreme.

Tanti del mondo della ristorazione si sono messi in proprio, tanti hanno lavorato nel

mondo dei dark kitchen, tanti hanno scelto anche di fare una vita che non sacrificasse

tutti i weekend, che non sacrificasse le festività.

E così nascono dei modelli di ristorazione alternativa, l'alta ristorazione che sta

chiusa il sabato e la domenica, i ristoranti che stanno chiusi anche due o tre giorni

alla settimana.

È un caso di cui abbiamo parlato nella nostra rubica che si chiama Stress Chef, che è una

vide rubica del gusto dedicata proprio a questo tema.

Abbiamo incontrato uno chef grigliatore che si chiama Roberto Pintado, che è un caso

di successo nell'Italia del 2022-2023, che cosa ha fatto?

Lui ha scelto di stare aperto soltanto a cena dell'une di al sabato, di fare vacanze lunghe

ad ogni festività, di caveare un ambiente di qualità, un ambiente dove il riposo e la

tutela del personale veniva prima di tutto.

Sono elementi di cambiamento, di certo, tutto quello che succede nel mondo della ristorazione

in questo periodo è trasformazione, è trasformazione perché non si poteva più fare come si faceva

prima.

Grazie a Luca Ferrua, è evidente che il mondo della ristorazione è un po' di sviluppo,

è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo,

è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo,

è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo,

è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo,

è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, sta via.

È un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo,

è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo, è un po' di sviluppo,

bliningapatiente.

ogni tipo di condizione lavorativa. Non è più così e aggiungo per fortuna.

Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come sempre vi do appuntamento a domani. Ciao!

Ma perché è un podcast scritto da me Marco Maisano? Riprese e montaggio Giulio Rondolotti,

Musiche originali Matteo Cassi, Supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione Denny Stucchi.

Una produzione One Podcast.

Stati Uniti, anni 50. Siamo in piena guerra fredda.

Il governo americano è disposto a tutto per dibattere il nemico, dagli esperimenti con il porridge radioattivo,

alle iniezioni di plutonio sui soldati, fino ad arrivare ad un esperimento che ha dell'incredibile.

Operazione Midnight Climax, il bordello psichedelico della CIA.

Lo puoi ascoltare sull'app di One Podcast e su tutte le principali piattaforme.

Una produzione Dream and Dream, per One Podcast.

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È da circa un anno che negli studi televisivi e non solo va molto di moda un tipo di servizio giornalistico: quello che parla del bravo e onesto imprenditore che non trova giovani volenterosi di lavorare. La conclusione è quasi sempre la solita: il lavoro è duro e oggi i ragazzi non hanno più tanta voglia di sgobbare. Ma è così? Dunque, il problema esiste: il turismo in Italia sta tornando ai livelli pre-covid, ma manca ancora molto personale. Ma perché? Ne parlo con Luca Ferrua.

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