Ma perché?: 137 | Ma perché la Turchia non vuole la Svezia nella Nato?

Radio Deejay Radio Deejay 7/6/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

Quest'anno, dal 26 giugno al 1 luglio, miliardi di musulmani nel mondo hanno festeggiato

l'Aid al-Adha, la cosiddetta festa del sacrificio che si tiene tutti gli anni.

Il rito, che prevede lo sgozzamento di un animale, simboleggia la sottomissione di

Abramo al volere di Dio, il quale aveva chiesto al patriarca di uccidere il figlio.

Salvo poi cambiare idea e mandargli un angelo per fermare l'uccisione.

La festività, dunque, rappresenta la fede e la sottomissione dell'uomo al volere di Dio.

Ora, io questa cosa ve l'ho detta perché qualche giorno fa, forse lo saprete,

di fronte alla moschea di Stoccolma, proprio durante questa festa così importante,

un uomo ha bruciato una copia del Corano, testo sacro come sappiamo di ogni musulmano.

Il gesto è stato giustamente criticato, ma, a quanto pare, era stato, come dire,

autorizzato dalle autorità svedesi. Ecco, la Svezia, appunto, il paese che sta

cercando di entrare a far parte dell'allianza NATO, ma questo episodio rischia seriamente

di rallentare la sua corsa. Ma perché?

Io sono Marco Maisano e ogni giorno, assieme a chi ne sa più di me,

provo a ripartire dalle basi, per rispondere alla domanda più semplice del mondo. Ma perché?

L'invasione della Russia ha esaudito il peggiore incubo di Mosca, uno di quelli per cui dice,

per altro, di aver invaso l'Ukraine per scongiurarlo, ovvero l'allargamento della NATO.

È come se tutto ciò che Putin abbia cercato di combattere attraverso l'attacco a Kiev si sia

in qualche modo esaudito, abbia avuto l'effetto opposto. Perché già il 4 aprile di quest'anno,

la Finlandia è entrata formalmente a far parte proprio della NATO, è il 31esimo paese a farne parte

e soprattutto è un paese che confina proprio con la Russia. Eliter è in corso anche per la Svezia,

qui però ci sono dei problemi. Le fiamme date al Corano qualche giorno fa davanti ad una

mosca a Stockholm hanno irritato e non poco la Turchia, paese e membro dell'organizzazione,

che da sempre si dichiara contraria a fare entrare nella NATO proprio la Svezia. Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è Gianluca Pastori, professore associato di storia delle

relazioni politiche all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Questa è la risposta che

mi ha mandato. La Turchia non vuole la Svezia nella NATO perché secondo il governo di Ankara

la Svezia darebbe rifugio sul suo territorio a rappresentanti di quelli che la Turchia

considera gruppi terroristi curdi, perché la Turchia approvi la missione della Svezia nella NATO,

bisognerebbe che il governo svedese cambiasse questa politica. Ovviamente la questione di fondo è

che cosa sia un gruppo terrorista curdo. Quelli che il governo turco considera gruppi

terroristi in realtà per il governo svedese sono esponenti di partiti politici. Questo contrasto

proseguo ormai da più di un anno e si sta dimostrando un elemento di forte divisione

all'interno dell'alleanza atlantica. La Svezia ha chiesto la missione alla NATO

insieme alla Finlandia più di un anno fa, ma mentre il dossier finlandese si ha risolto in

maniera abbastanza rapida, quello svedese si sta trascinando ormai da diversi mesi.

La questione del veto turco all'ingresso della Svezia è soltanto l'ultima delle

questioni che da qualche tempo stanno tormentando il ruolo di Ankara all'interno della NATO.

Negli scorsi anni diversi paesi hanno criticato le politiche portate avanti da Ankara e hanno

sostenuto che le politiche turche non fossero compatibili con i valori di un'alleanza formata

da paesi democratici. Questi critici hanno anche chiesto l'adozione di misure di condanna

nei confronti della Turchia, anche se poi in concreto non se ne è fatto nulla. La questione

del veto turco all'ingresso della Svezia potrebbe quindi rinfocolare, alimentare nuovamente queste

tensioni. Cosa più grave? Queste tensioni possono essere rinfocolate dal fatto che tutte le decisioni

all'interno dell'alleanza atlantica devono essere prese all'unanimità e questo principio

dell'unanimità attribuisce al governo turco ma attribuisce al governo di qualunque paese,

membro dell'alleanza, un potere molto forte rispetto alle decisioni comuni. È difficile

dire come andrà a finire la faccenda. Lo scopio della guerra in Ukraine ha aumentato

l'importanza geopolitica della Turchia. La Turchia è un attore importante per il controllo

della Regione del Mar Nero. L'alleanza, i vertici dell'alleanza devono quindi stare

bene attenti a non contrariarla. D'altra parte la NATO non deve neanche dimostrare

eccessiva debolezza di fronte a quelle che sono le richieste e le pressioni dei suoi

membri, anche perché manifestare un'eccessiva debolezza potrebbe mettere in evidenza tutta

la fragilità che l'organizzazione ha in questo momento.

Grazie a Professor Gianluca Pastori e quindi, come avete sentito, quelle che per noi magari

possono sembrare delle cose, se vogliamo, anche banali, i kurdi a cui gli svedesi hanno

offerto asilo, noi li abbiamo visti combattere l'ISIS, non proprio quelli, ma anche quelli

in realtà. E dunque li vediamo come eroi in un qualche modo. Almeno questo è quello

che ha venuto in Siria quando l'ISIS aveva preso campo proprio in quel paese. Però per

la turchia le cose non stanno così, che da sempre vede invece i kurdi come una minaccia

all'autorità del governo centrale, dunque, li percepisce proprio come dei terroristi

e il fatto che appunto la Svezia se li tenga in un qualche modo a casa questo irrità e

non poco la turchia al punto da interrompere o rallentare la corsa della Svezia alla NATO,

appunto al fatto che debba entrare a far parte di questa alleanza. Vedremo se le pressioni

che la turchia sta ricevendo proprio in questi giorni avranno un qualche effetto, ma sono

sicuro che molto presto ne sapremo di più. Io vi ringrazio per essere rimasti con me

anche oggi e come sempre vi do appuntamento a domani. Ciao!

Il governo americano è disposto a tutto per dibattere il nemico, dagli esperimenti con il

porridge radioattivo, alle iniezioni di plutonio sui soldati fino ad arrivare ad un esperimento

che ha dell'incredibile. Operazione Midnight Climax, il bordello psichedelico della CIA.

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Da quando è iniziata l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sono cominciati ad accadere una serie di eventi: quelli che Putin paradossalmente avrebbe voluto scongiurare proprio con le operazioni militari. Tra questi l'allargamento della Nato a ridosso dei confini russi. Quest'anno la Finlandia è entrata ufficialmente a far parte dell'organizzazione e lo stesso si appresta a fare la Svezia anche se per quest'ultima gli ostacoli non sono pochi. La Turchia, infatti, non vuole Stoccolma all'interno della Nato. Ma perché? Ne parlo con Gianluca Pastori.

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