Ma perché?: 131 | Ma perché si parla tanto di Daniela Santanchè?
Radio Deejay 6/29/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript
In questi giorni, due notizie hanno catturato l'attenzione dei giornali, il golpetto di
Evgeny Prigozhin e il caso Daniela Santanché.
Messa giù così farà sorridere, ma è la verità, la ministra del turismo è infatti
finita al centro di un polverone, dopo la poco fortunata campagna pubblicitaria Open
Tu meraviglia che avrebbe dovuto, secondo lei, convincere gli ultimi potenziari turisti
inconsapevoli del patrimonio culturale-artistico italiano, la ministra è tornata al centro
della scena, questa volta per un motivo che è sulla, diciamo così, dalla sua attività
politica.
Sono giorni che sui giornali e fra i corridoi del Parlamento si parla molto, moltissimo
di Daniela Santanché.
Ma perché?
Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sa più di me, provo a ripartire
dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo, ma perché?
Soprannominata la pittonessa, Daniela Santanché è una delle donne politiche che più hanno
ispirato la satire italiana, Iconici, i suoi collegamenti tv dalle spiagge di Forte dei
Marmi per replicare agli attacchi politici o per discutere su come è meglio finanziare
le politiche di sostegno alle famiglie in difficoltà, Iconiche anche alcune sue battaglie,
una delle ultime di non molto tempo fa, a Cortina serve un aeroporto, arrivarci è un calvario.
Così ha detto la ministra l'inverno scorso e poi Iconiche sono anche alcune sue dichiarazioni
diciamo generiche come quelle in merito per esempio alla sua opinione sul fascismo, per
una cattolica il male assoluto e il diavolo non il fascismo.
Dunque, del percorso politico di Daniela Santanché ne parleremo tra poco, oggi la ministra
è al centro di un polverone che come al solito ha già cominciato a pulsare di processo mediatico,
direi un classico del nostro paese, perché questa volta la questione è seria, il PD di
Hellish Line si è subito sollevato, il Movimento Cinque Stelle ne chiede addirittura le dimissioni
e anche Forza Italia e perfino la Lega chiedono a Daniela Santanché di chiarire al più presto,
ma perché?
A rispondere alla domanda di oggi è tornato Luca Bianco, giornalista di Affinton Post Italia,
questa è la risposta che mi ha mandato.
Ma perché in questi giorni il cosito offer Santanché ha messo in fibrere lezioni del
centro destra che sostiene il governo Meroni, intanto di chi stiamo parlando.
Daniela Santanché ministra del turismo ed è un esponente di fratelli d'Italia, più
montese, sempre stata di destra, negli anni 90 si unì a post fascisti di alleanza nazionale,
dove divenne fin da subito una federissima del rattuale presidente del Senato, Ignacio
La Russa.
Diventa deputata in vista delle elezioni del 2008, lascia a Enne e si candida Premier con
il partitino la destra, alle elezioni straperde e, progressivamente, si avvicina a Berlusconi.
Diventa sottosegretare nel suo governo ed eriscia a Forza Italia.
Salvo infine passare con Meloni, quando il vento in poppa di Silvio nel 2017 comincia
a scemare.
Insomma, lungo per egrinare di partito in partito e ora, con Meloni, l'arrivo al ministero
del turismo, dove si fa subito notare con la poco fortunata campagna pubblicitaria Open
to meraviglia.
Con una carriera così variegata, dove a spiccare, dicono i suoi amici e collaboratori, è sempre
effetti, le varie società che Santanché ha aperto e chiuso negli anni hanno spesso
avuto problemi finanziari.
La Santanché imprenditrice, inoltre, tratterebbe malissimo i suoi dipendenti, non li pagherebbe
nei tempi previsti, avrebbe mandato in cassa integrazione una donna facendola comunque
andare al lavoro e verrebbe in tutto questo riempito di stipendi d'oro e laute e buonuscite
membri dei suoi consigli di amministrazione.
Ovviamente le opposizioni in movimento Cinque Stelle e Partito Democratico ne hanno subito
chiesto le dimissioni, ma Santanché ha rispedito al mittente le accuse, sottolineando che non
è ufficialmente indagata, detto questo perché il caso Santanché infiamma il dibattito politico
da giorni.
Il problema per la ministra è che non solo le opposizioni ne chiedono le dimissioni, ma
anche all'interno dello stesso centro-destre, pieno di Muoguni, la Premier Meloni, legata
lei da un antico rapporto di amicizia personale, le ha garantito che per il momento l'opzione
di missioni non è sul tavolo, ma che se la situazione dovesse peggiorare, ad esempio
con un'inchiesta giudiziaria, allora il passo indietro diventerebbe più probabile.
Molto più severi sono forze tali alle Lega, che con i capigruppo parlamentari hanno espresso
la necessità, in linea con PD e Movimento Cinque Stelle, con le opposizioni dunque, che
la ministra venga almeno a riferire in Parlamento sui suoi affari privati, e questo è un modo,
per la Lega soprattutto, di creare piccoli ostacoli nel cammino di Meloni, mosse tattiche
con le quali ottenere in cambio qualcosa da altri tavoli.
La penultima è stata la scelta di Salvini di dire no, senza se e senza ma, all'approvazione
del MESS, mentre Meloni ha bisogno che questo venga ratificato per continuare ad avere buoni
rapporti con l'Unione Europea.
Insomma, l'affersanto anche, al di là delle questioni personali legate a una ministra
tra le meno importanti del governo, tra l'altro, è l'ennesimo caso che manda infibrillazione
la maggioranza.
L'alarme rientrerà presto, probabilmente tutto dipende della magistratura.
Grazie a Luca Bianco.
Io credo che questo dibattito ci porterà ancora una volta di discutere se gli affari
privati di un ministro debbano centrare con l'operato che poi la stessa fa all'interno
del governo.
Io credo di sì e credo anche voi che ascoltate, ci si aspetta in qualche modo che chi decide
di governare il paese poi si attenga ad una condotta, che non stiamo parlando di una
condotta etica, nessuno vuole giudicare le scelte personale di una persona, ma una
condotta che sia in linea con la legalità.
Ora, è chiaro, ancora non c'è nessun processo, la ministra Daniele Sant'Anche non è stata
neppure rinviata a giudizio, ma sicuramente ha delle domande, sarebbe opportuno se lei
decidesse uno di questi giorni di rispondere.
Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come sempre evito appuntamento
a domani.
Ciao!
Perchè è un podcast scritto da me, Marco Maisano, riprese e montaggio Giulio Rondolotti,
musiche originali Matteo Cassi, supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione
Danny Stucchi, una produzione One Podcast.
Stati uniti, anni 50, siamo in piena guerra fredda.
Il governo americano è disposto a tutto per dibattere il nemico, dagli esperimenti con
il porridge radioattivo, alle iniezioni di plutonio sui soldati, fino ad arrivare ad
un esperimento che ha dell'incredibile.
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In questi giorni due notizie hanno catturato l’attenzione dei giornali. Il golpetto di Prigozhin e il caso Daniela Santanché. Messa giù così farà sorridere, ma è la verità. La ministra del turismo è infatti finita al centro di un polverone. Dopo la poco fortunata campagna pubblicitaria “Open to meraviglia”, che avrebbe dovuto convincere gli ultimi potenziali turisti inconsapevoli del patrimonio culturale e artistico italiano, la ministra è tornata al centro della scena, questa volta per un motivo che esula dalla sua attività politica. Sono giorni che nei giornali e tra i corridoi del Parlamento si parla molto, moltissimo di Daniela Santanché. Ma perché? Ne parlo con Luca Bianco.
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