Ma perché?: 130 | Ma perché il riscaldamento globale è più rapido del previsto?
Radio Deejay 6/28/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript
La rivista scientifica Earth System Science Data ha pubblicato di recente due studi sull'andamento
del riscaldamento globale.
Sul periodo compreso tra il 2013 e il 2022, il riscaldamento globale provocato dalle attività
dell'uomo è stato superiore a 0,2 gradi centigra di questo, dicono i ricercatori.
Il dato è allarmato per due motivi.
Il primo lo percepiamo noi, fa più caldo, piove di meno e quando piove spesso capita
che sia un disastro.
L'altro è che la comunità scientifica aveva previsto fin dagli anni 50 un aumento delle
temperature di 0,17 gradi centigra di.
Dunque sappiamo ormai, perché ce l'hanno detto in tutte le salze possibili, che la soglia
critica è di 1,5 gradi centigra di.
Nel 2022 siamo balsati a 1,26, il che fa dire a chi studia il fenomeno che le proiezioni
passate siano state fin troppo ottimistiche, il riscaldamento globale è più rapido del
previsto.
Ma perché?
Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sa più di me, provo a ripartire
dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo, ma perché?
Qui a ma perché abbiamo parlato spesso di clima e di come questo stia cambiando?
Del perché quelle che chiamiamo bombe d'acqua non sono temporali più forti del solito e
del perché quando non piove per molto tempo non è un caso, è la siccità sistemica a
cui stiamo andando incontro.
Lo so, ci butta un po' giù, ci annoia non ne possiamo più ma eh non parlarne io credo
che sia peggio.
Prima citavo gli studi pubblicati sulla rivista scientifica EarthSystemScienceData e vi dicevo
appunto che uno di questi studi prevede che la soglia critica di 1,5 gradi centigra di
possa essere raggiunta già nel prossimo decennio, il che provocherebbe la fusione degli acci
e uno dei due studi avverte che già nel 2030, durante le stati che sono appunto ricordiamolo
sempre più calde, l'artico potrebbe sciogliersi del tutto, in buona sostanza quello che tutti
siamo abituati ad immaginare e che abbiamo visto in realtà migliore di volte in tv e
qualcuno magari anche di persona come una distesa infinita di ghiaccio, nei mesi estivi
potrebbe diventare un mare, niente più ghiaccio insomma.
Si è chiaro, questo è lo scenario peggiore ma va preso in considerazione come il fatto
che il riscaldamento globale staga alloppando più velocemente del previsto.
Ma perché?
A rispondere alla domanda di oggi è tornato il professore Antonello Pasini, fisico del
clima del CNR, questa è la risposta che mi ha mandato.
È vero, il riscaldamento globale dell'ultimo decennio è stato molto forte, ma in realtà
tutto il riscaldamento degli ultimi 60 anni, degli anni 60 del secolo scorso ad oggi è
stato estremamente rapido e è chiaro che ovviamente negli anni 50 non ci si poteva
aspettare una cosa di questo tipo, ma dal momento in cui i nostri modelli si sono perfezionati
quindi negli anni 80, assolutamente negli anni 90, da quel momento in poi le nostre
previsioni sono assolutamente in linea con quello che è accaduto.
La cosa reale è che come dire anche per guardare quello che avverrà in futuro non possiamo
fare delle previsioni univo che parliamo di proiezioni perché sostanzialmente quello
che accadrà in futuro alla temperatura dipenderà molto da quello che accadrà alle nostre
emissioni di gasserra, alle nostre combustioni fossili, deforestazione, agricoltura non
sostenibile, tutto quelle attività umane che hanno creato e probabilmente condizioneranno
fortemente il riscaldamento globale futuro.
O poi c'è anche da dire che ovviamente questo riscaldamento si vede in maniera differenziata
sulle varie parti del globo, giustamente siamo molto preoccupati per l'artico che si riscalda
addirittura quasi tre volte più della media globale, ma anche il Mediterraneo è assolutamente
un hotspot, un punto critico, un punto caldo per il riscaldamento globale perché anche
nel Mediterraneo vediamo per esempio l'irruzione di questi anticyclone africani molto forti
che portano un riscaldamento più forte della media, il Mediterraneo e l'Italia in particolare
si riscalda circa il doppio della media globale.
Detto questo è chiaro che, come dire, perché ci preoccupiamo di questi gradi in più è
non tanto perché suderemo un po' di più, ma per gli impatti che questi avranno sui
territori, su gli ecosistemi, sull'uomo.
Alcuni di questi già li vediamo anche nella nostra Italia, ma a livello internazionale
addirittura abbiamo fenomeni disastrosi, ancora più disastrosi diciamo così e quindi
sostanzialmente quello a cui dobbiamo guardare sono gli impatti dei cambiamenti climatici
su tutte queste nostre attività, quindi la salute dell'uomo, ma anche addirittura le
migrazioni concausate dal cambiamento climatico e così via insomma.
Quindi, ecco, il fatto che il riscaldamento globale abbiamo scoperto sia estremamente
rapido, sia stato estremamente rapido nell'ultimo decennio e ci deve far preoccupare per quello
che succederà in futuro, ma io dico sempre, avevo scoperto che il riscaldamento globale
non è dovuto a causa naturali, ma è colpa dell'uomo, non è una discrazia, ma è una
buona notizia perché se noi abbiamo causato questo, noi possiamo anche fermare questo
riscaldamento globale, quindi con i migliori auspici io mi auguro che tutti noi in prima
persona, come gruppi, come politici nazionali, come negoziato internazionale si riesca finalmente
a metterci d'accordo per risolvere questo problema.
Grazie a professora Tonnello Pasini, dunque io lo so che questo è un tema che in parte
annoia, che ascolta, perché il riscaldamento globale se ne parla tanto, tantissimo, ma
non è che uno ne parla perché vuole annoiare, ma perché evidentemente quello che stiamo
facendo non è sufficiente, cioè tutte le nostre azioni quotidiane che ammetto sono
sempre più attente, tutti noi in parte, chi più chi meno, ci impegniamo nel tentativo
di creare meno impatto sull'ambiente, ma evidentemente queste azioni non bastano probabilmente
a cambiare, devono essere i cicli produttivi e quindi deve essere la politica a prendere
una posizione più chiara, anziché continuare a scaricare la responsabilità del cambiamento
climatico sulle scelte del singolo cittadino, perché ecco queste evidentemente al momento
non bastano e probabilmente non basteranno neanche in futuro.
Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come sempre vi do appuntamento
a domani.
Ciao!
Ma perché è un podcast scritto da me, Marco Maisano, riprese e montaggio Giulio Rondolotti,
musiche originali Matteo Cassi, supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione
Denny Stucchi, una produzione One Podcast.
Dream in Dream per One Podcast.
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La rivista scientifica Earth System Science Data ha pubblicato di recente due studi sull’andamento del riscaldamento globale. “Sul periodo compreso tra il 2013 e il 2022, il riscaldamento globale provocato dalle attività dell’uomo è stato superiore a 0,2 gradi centigradi ” dicono i ricercatori.
Sappiamo che la soglia critica è di 1,5 gradi e a quanto pare nel 2022 siamo balzati a 1,26%. Il che fa dire a chi studia il fenomeno che le proiezioni passate sono state fin troppo ottimistiche. Il riscaldamento globale è più rapido del previsto. Ma perché? Ne parlo con il prof. Antonello Pasini.
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