Ma perché?: 127 | Ma perché smettere di fumare è così difficile?

Radio Deejay Radio Deejay 6/24/23 - Episode Page - 9m - PDF Transcript

Marte discorso sul foglio, Michele Masneri, nel suo terrazzo ascritto del noto libro di

Allen Carr, è facile smettere di fumare se sai come farlo. Il best seller, famoso in

tutto il mondo, ha compiuto 40 anni ed è ancora oggi uno dei libri più venduti nella

storia dell'editoria. Il pezzo di Masneri ripercorre come sono andati sostanzialmente

i fatti, qui da noi in Italia, assieme alla traduttrice storica del libro di Carr Francesca

Cesati, la quale racconta tra le altre cose come nei primi 2000 aveva mandato su richiesta

dell'autore Fax alle case editrici per permettere al libro di andare in stampa. Solo che a quei

Fax racconta non rispondeva mai nessuno, perché evidentemente nessuno si era reso conto del

potenziale di quel manuale. Ovviamente, è come la stessa Cesati racconta, tutti gli

editori che fino a poco prima avevano gostata di remoggi o snobbata, sono poi tornati con

la coda tra le gambe. E devo dire, a metto il mio cinismo, io godo quando leggo queste

storie, di chi prima ti sbatte la porta in faccia e poi invece viene lì a chiederti

se ti va di collaborare con lui o l'enzoma, un pochino ci godo. Ma torniamo al libro,

il suo successo sta certamente nel suo metodo, il quale evidentemente avrà aiutato, immagino,

molte persone. Ma se a Nida soprattutto, devo dire nel target, i fumatori in Italia e nel

mondo sono tantissimi e te cosa nota che il fumo faccia morire come poi il successo

tra l'altro all'autore del libro ed è ancora cosa più nota che smettere di fumare è davvero

difficile. Ma perché? Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sa più di me,

provo a ripartire dalle basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo. Ma

perché?

Nel nostro paese è in corso uno strano fenomeno legato al tabagismo, perché diminuiscono in

assoluto i fumatori ma aumentano le sigarette fumate. Questo e altro è ciò che ha riferito

il 30 maggio scorso l'Istituto Superiore di Sanità nel rapporto nazionale sul tabagismo.

In Italia fuma il 20,5% della popolazione sopra i 15 anni, parliamo di più di 10 milioni

di persone, il 25%-1% degli uomini è circa il 16,3% delle donne. Si fuma di più al sud

e l'81,1% dei fumatori consuma sigarette già confezionate, quelle classiche insomma.

Il dato interessante riguarda gli adolescenti, i quali, estando al rapporto, sono diventati

poli consumatori. Cioè vuol dire che fumano sia sigarette classiche che prodotti del tabacco

come quello riscaldato ad esempio. Tra i più giovani quindi è in corso quel fenomeno

di cui tra l'altro parla anche Francesca Cesati nel pezzo di Masneri, la quale dice

le case del tabacco con le sigarette elettroniche puntano a far diventare tutti i fumatori duali.

E quindi sostanzialmente cosa vuol dire? Un po' di sigarette tradizionali e un po'

quelle elettroniche, con il risultato che alla fine forse fumi ancora di più, anzi sicuramente.

E quindi non è detto che fume elettronico ci aiuti a smettere anzi. Smettere di fumare

continua ad essere davvero molto difficile. Ma perché? A rispondere alla domanda di oggi

è il dottor Biaggio Tinghino, direttore scientifico della National School of Medical Tabaccologi.

Questa è la risposta che mi ha mandato.

Puoi smettere di fumare è difficile perché il tabacco e tutti gli altri derivati del tabacco

come il sigarette elettronico, puff bar, icoset eccetera contengono nicotina. La nicotina

è la droga, passatevi in questo termine, che modifica in modo potente la mente e costringere

individuo e il consumatore a continuare ad usarla. Ecco spesso dobbiamo demolire un modo

di pensare sbagliato un po' antiquato. Cioè non accettiamo questo concetto, spesso parliamo

di vizio, cattivo abitudine. In realtà siamo di fronte ad una dipendenza, cioè una malattia

in sé, non solo perché causa altre malattie, ma perché le dipendenze sono patologie di

percente, cioè siamo di fronte a una sostanza che comporta delle modifiche neurochimiche

di alcune zone del cervello, una sostanza che induce a rilascio eccessivo di dopamina

e quindi questa cosa crea il bisogno costante, irrefrenabile di consumare e se uno prova

a sospendere la nicotina si diventa nervosi, rascibili, poco concentrati, c'è il pensiero

fisso di fumare, insomma c'è una vera e proprio crisi d'astinenza. Ecco uno dice

sì ma posso smettere quanto voglio. Conosco tante persone che hanno smesso con la buona

volontà, vero? Ma percentualmente sono poche, molto poche, non più del 3, 4, 5% dei fumatori

che prova a smettere ci riesce se andiamo a vedere i dati a un anno di quel tentativo,

questo è il punto. Andiamo però alla buona notizia, smettere è difficile, dicevo ma

è possibile, è possibile, perché oggi ci sono cure e trattamenti molto efficaci, quindi

ribadiamo che molti fumatori vogliono smettere, quindi il 30-40% ogni anno ci pensa, non

è vero che i fumatori non vogliono smettere e molti fumatori moltissimi possono potrebbero

smettere, quindi smettiamo di dire che dal fumo non si guarisce tapegismo è incurabile

perché non è vero. Il punto quale bisogna rivolgersi ai servizi per il trattamento del

tabaggismo, in Italia non sono molto diffusi e questa è una cosa su cui spingere, dobbiamo

dircelo, ma sono dei servizi straordinari dove ci sono equipi di esperti, medici, psicologi,

per esempio, che danno cure farmacologiche che aiutano a non sentire molto il bisogno

di fumare durante il periodo della disintossicazione. Non sono psicofarmaci, attenzione, non sono

sedativi, non sono antidepressivi, sono farmaci specialistici che servono solo per la nicotina.

Il paziente a meno bisogna di fumare, la stinenza passa senza tutte quelle difficoltà che uno

sperimenta che fa da te, il personale disponibile e accogliente, in genere parliamo di un percorso

che dura 4, 8, 9 incontri, quindi come dire esperti che ti seguono passo passo settimana

dopo settimana e che ti portano a zero. Qual è il punto? Che pochi conoscono queste vie di uscita,

perciò dobbiamo informare meglio e di più e soprattutto incoraggiare i fumatori a provarci

in questo modo, perché dal tabaggismo si guarisceою, si guarisce că per sempre e si ritorna

liberi, io dico sia dal fumo che della nicotina, c'è veramente liberi.

Grazie a Professor Biagiottinghino, grazie soprattutto di averci ricordato che esistono questi

centri, io onestamente non sapevo che esistessero proprio dei centri specializzati nella cura di

dipendenza da tabacco, quindi è bene sì, se uno vuole smettere di fumare probabilmente ha senso andare

lì piuttosto che ricorrere al fai da te che mi sembra decisamente più complicato.

Io vi ringrazio di essere rimasti con me anche oggi, noi ci sentiamo lunedì.

Ciao!

Ma perché è un podcast scritto da me, Marco Maisano, riprese e montaggio Giulio Rondolotti,

musiche originali Matteo Cassi, supervisione tecnica Gabriele Rosi, responsabile di produzione

Denny Stucchi, una produzione One Podcast.

Dream in Dream per One Podcast

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Nel nostro paese i fumatori sono circa 10 milioni, il 20,5% della popolazione. Questo dato arriva dal Rapporto Nazionale sul Tabagismo dell'Istituto superiore di sanità. Interessanti sono poi i dati che riguardano gli adolescenti: questi infatti sempre di più stanno diventando polifumatori e cioè accanto al consumo di garette "classiche" associano quelle elettroniche. Dato che sfata il mito delle e-cigarette viste come un possibile strumento utile a interrompere la dipendenza dal tabacco. Ed è proprio questo il punto: smettere di fumare è davvero difficile. Ma perché? Ne parlo con il dott. Biagio Tinghino.

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