Ma perché?: 122 | Ma perché Forza Italia adesso è nei guai?

Radio Deejay Radio Deejay 6/19/23 - Episode Page - 8m - PDF Transcript

La morte di Silvio Berlusconi complica le cose e non poco ai progetti futuri di Giorgia

Meloni.

La partita non è scontata, ne parleremo di sicuro in futuro, perché Matteo Renzi,

campione di manovre parlamentari, proverà forze a portare dalla sua tutti quei parlamentari

che si rifiteranno di gettarsi tra le braccia di Fratelli d'Italia, partito forze troppo

a destra per alcuni di loro.

Evidentemente però, perché tutto questo si avveri, Forza Italia dovrà trovarsi senza

una guida, senza qualcuno che al posto di Berlusconi riesca a serrare i ranghi.

Quel qualcuno oggi non sembra esserci e Forza Italia con un debito sul groppone di quasi

100 milioni prima nei confronti di Berlusconi e oggi nei confronti della famiglia Berlusconi

rischia adesso di ritrovarsi nei guai.

Ma perché?

Io sono Marco Maesano e ogni giorno, a sé macchine sapi di me, provo a ripartire dalle

basi per rispondere alla domanda più semplice del mondo.

Ma perché?

Dunque, lo abbiamo detto molte volte.

Berlusconi era un personaggio dalla personalità di rompente, uno di quelli che ha sempre

saputo prendersi i suoi spazi, a volte fin troppo.

Un esempio perfetto è il suo partito, la sua creazione Forza Italia.

Partito nato in fretta e furia nel 1994 e che lo stesso anno, a sorpresa, portò il

suo presidente a vincere le elezioni.

Forza Italia però, partito conservatore liberale da sempre nel gruppo del Partito Popolare

europeo, non si è distinto per i suoi valori, i suoi programmi, ma diciamocelo solo e unicamente

perché sul simbolo era da sempre impresso un nome, Silvio Berlusconi.

Questo per dire che Forza Italia e Silvio Berlusconi appunto sono la stessa cosa, Forza

Italia è un partito personale che non ha costruito il proprio consenso sui propri valori

ma unicamente attorno al suo leader, oggi che quel leader non c'è più si apre una

partita importante.

I malumori cominceranno a crescere, Giorgia Meloni lo sa, se Antonio Tagliani, ministro

degli esteri e coordinatore di Forza Italia non riuscirà a tenere compatto il partito

saranno dolori, perché quel partito oggi, dopo la morte di Silvio Berlusconi, rischia

di ritrovarsi nei guai.

Ma perché?

A rispondere alla domanda di oggi è tornato Luca Bianco di Alfinton Post Italia, questa

è la risposta che mi ha mandato.

In fondo la ragione dei guai di Forza Italia anche il motivo per cui il partito esiste,

è stato creato a immagino e somiglianza del fondatore e unico leader Silvio Berlusconi

e con la sua morte sembra anch'esso destinato a scomparire.

Partiamo dalla crisi di consenzi, negli ultimi anni con il progressivo invecchiamento del

fondatore è feia drasticamente ridotto i consensi rettorali scendendo al di sotto

dell'8% nelle ultime lezioni politiche, una percentuale di consensi più o meno stabile

ormai da diversi mesi che i sondagisti spiegano con l'attaccamento di uno zoccolo duro

direttorato da figura di Berlusconi.

Parliamo di circa due, tre milioni di fedelissimi che andavano alle urne non per votare Forza

Italia, ma semplicemente per votare Silvio.

Ed è qui che stanno i guai, non esiste un successore, negli anni tutti i eredi disignati

sono stati estromessi o comunque costretti a lasciare il partito.

L'unico che è rimasto in sella come numero due è Antonio Tagliani, un politico che però

è noto non per essere un aspirante leader ma piuttosto un uomo di partito, capace di

amministrarlo durante i citrici problemi di salute che attanagliamano il cavaliere.

Il primo nodo è dunque la leadership, non è chiaro se Tagliani si farà consacrare

leader da un congresso organizzato nei prossimi mesi, non è chiaro nemmeno quale sarà

il ruoro di Marta Fascina, l'ultima compagna del cavo e deputata di Forza Italia che

negli ultimi mesi ha progressivamente preso il controllo del partito piazzando i vertici

delle articolazioni territoriali i suoi fedelissimi.

Quando c'era Berlusconi otteneva da lui la consacrazione a regina del partito, ora però

che ne sarà della sua autorità.

In tutto questo c'è anche un problema di soldi, Forza Italia è depitata fino al collo

per circa 90 milioni di euro, proprio con Berlusconi, dunque ora i nuovi creditori sono

i figli di Silvio, c'è chi dentro FI vorrebbe addirittura un convolgimento politico di

Marina la guida del partito, stiamo parlando della primo genita e numero uno di Finimbest,

era cosiddetta corrente monarchica di Forza Italia e non c'è bisogno di spiegare perché

si chiami così.

E poi l'altro grande problema è che ne sarà dei parlamentari forzisti, quando il partito

inizierà a scendere nei sondaggi questa cinquantina di deputati e senatori inizierà

a guardarsi attorno per garantirsi un futuro politico, e questo è un motivo di preoccupazione

per il governo di Giorgia Meloni.

Se forzisti volessero passare massa nel suo partito, fratele d'Italia, la premia dovrà

decidere a sautorizzare l'operazione.

Ed è un bel direma, il rischio che con la fine di FI, parte dei parlamentari per Berlusconi

anni, una minoranza, decidano di non unirsi a Meloni perché è considerata al troppo di

idee estre e poco di centro.

Questi potrebbero optare per le vie dei moderati, in direzione centro, verso Matteo Renzi ad

esempio, con il rischio che vengono meno numeri importanti per il governo in parlamento,

soprattutto al Senato dove la maggioranza basta perdere una decina di senatori per rischiare

il grosso.

Insomma Marco, i guai di Forza Italia sono tanti a partire dalla leadership e dai debiti,

ma se nessuno troverà una soluzione a questi problemi, il rischio è che i guai di Forza

Italia diventino presto, i guai dell'interno governo.

Grazie a Luca Bianco, lo sentivamono, questo potrebbe essere un problema quello della morte

di Silvio Berlusconi che ricadrà sulla vita del governo, perché appunto, lo dicevo prima,

Renzi tenterà forse di conquistare diversi parlamentari oggi di Forza Italia che appunto

non vorranno forse gettarsi tra le braccia di Meloni e il fatto che poi Meloni accetti

l'ingresso nel proprio partito di questi parlamentari non è una cosa scontata anche

perché poi dietro c'è lo spettro Matteo Salvini cosa farà Salvini quando vedrà per

esempio e se vedrà così tanti parlamentari confluire dentro Fratelli d'Italia, probabilmente

sentirà minacciata la propria leadership che è già stata messa da parte da quando Fratelli

d'Italia ha preso il sopravvento e Giorgia Meloni è diventata primo ministro.

Insomma, staremo a vedere, sicuramente ne parleremo ancora in futuro.

Io vi ringrazio per essere rimasti con me anche oggi e come sempre vi do appuntamento

a domani, ciao!

E' un ottimio sui soldati fino ad arrivare ad un esperimento che ha dell'incredibile.

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La morte di Silvio Berlusconi, complica le cose, e non poco, ai progetti futuri di Giorgia Meloni. La partita non è scontata: Matteo Renzi e non solo lui, proverà, forse, a portare dalla sua tutti quei parlamentari che si rifiuteranno di gettarsi tra le braccia di Fratelli d’Italia. Evidentemente però perché ciò si avveri, Forza Italia dovrà trovarsi senza una guida. Senza qualcun che al posto di Berlusconi riesca a serrare i ranghi. Quel qualcuno che oggi non sembra esserci. Forza Italia, infatti, con un debito sul groppone di quasi 100 milioni, rischia adesso di ritrovarsi nei guai. Ma perché? Ne parlo con Luca Bianco.

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